Norwegian Air: dal 2017 voli Europa-USA a 60 euro a tratta
Norwegian Air, compagnia scandinava di voli a basso costo, lancia per il 2017 una sfida che, se ben accolta dai passeggeri e non troppo ostacolata dalle compagnie di bandiera, è destinata a fare storia: biglietti a partire da soli 69 dollari (circa 60 euro a tratta) per volare da una destinazione in Europa fino agli Usa.
Non è la prima proposta di questo genere da parte delle low cost companies, ma è la più rivoluzionaria nel prezzo e veloce nell'attuazione dei tempi.
A darne notizia è stato, nei giorni scorsi, lo stesso fondatore e Ceo della Norwegian Air, Bjørn Kjos, il quale spera di dare l'avvio a questa tratta con tali nuove condizioni a partire dal 2017, grazie a tre fattori importantissimi. Il primo è il decollo e l'atterraggio non in aeroporti universalmente conosciuti e inevitabilmente troppo trafficati; la compagnia scandinava si appoggerà poi al conseguente pagamento di tasse molto più basse, dovute all'utilizzo di scali minori; infine si servirà di mezzi più piccoli e compatti (ha già ordinato circa un centinaio di Boeing 737 Max) rispetto a quelli che abitualmente volano tra Vecchio e Nuovo continente.
Sempre secondo Kjos il prezzo medio di un viaggio di andata e ritorno dall'Europa agli Stati Uniti si aggirerebbe intorno ai 300 dollari, rispetto ai 500 dollari che si pagano in media, consentendo un bel risparmio ai passeggeri. Alla Norwegian Air (che, lo ricordiamo, si piazza al fianco di altre compagnie dal marketing innovativo in tal senso come Easy Jet e Ryanair) hanno anche già pensato ai possibili scali: si partirà da Edimburgo in Scozia, Birmingham in Inghilterra o Bergen in Norvegia per atterrare in piccoli aeroporti dai servizi non internazionali negli Usa, come quello della Contea di Westchester a New York ed il Connecticut's Bradley, appena più a nord di Harford. Le tratte, ovviamente, avranno anche il senso inverso.
Insomma, quelli Ryanair che promettono da tempo voli verso gli States a 7 euro, o Wow Air, la compagnia islandese che nei mesi scorsi aveva annunciato collegamenti tra Parigi e Boston a soli 90 euro, e di Eurowings, la controllata da Lufthansa che ha in serbo un piano di voli molto simile, avranno filo da torcere.
Per Kjos il segreto sta soprattutto nell'aereo utilizzato per cui, come afferma al quotidiano inglese The Telegraph non crede "che si possa risparmiare e operare nel low cost se si utilizzano Boeing 767". Non resta che aspettare il sì definitivo da parte delle autorità regolatorie a dare il via al traffico internazionale per i piccoli aeroporti Usa. Cosa di cui la Norwegian Air non si preoccupa affatto.
Non è la prima proposta di questo genere da parte delle low cost companies, ma è la più rivoluzionaria nel prezzo e veloce nell'attuazione dei tempi.
A darne notizia è stato, nei giorni scorsi, lo stesso fondatore e Ceo della Norwegian Air, Bjørn Kjos, il quale spera di dare l'avvio a questa tratta con tali nuove condizioni a partire dal 2017, grazie a tre fattori importantissimi. Il primo è il decollo e l'atterraggio non in aeroporti universalmente conosciuti e inevitabilmente troppo trafficati; la compagnia scandinava si appoggerà poi al conseguente pagamento di tasse molto più basse, dovute all'utilizzo di scali minori; infine si servirà di mezzi più piccoli e compatti (ha già ordinato circa un centinaio di Boeing 737 Max) rispetto a quelli che abitualmente volano tra Vecchio e Nuovo continente.
Sempre secondo Kjos il prezzo medio di un viaggio di andata e ritorno dall'Europa agli Stati Uniti si aggirerebbe intorno ai 300 dollari, rispetto ai 500 dollari che si pagano in media, consentendo un bel risparmio ai passeggeri. Alla Norwegian Air (che, lo ricordiamo, si piazza al fianco di altre compagnie dal marketing innovativo in tal senso come Easy Jet e Ryanair) hanno anche già pensato ai possibili scali: si partirà da Edimburgo in Scozia, Birmingham in Inghilterra o Bergen in Norvegia per atterrare in piccoli aeroporti dai servizi non internazionali negli Usa, come quello della Contea di Westchester a New York ed il Connecticut's Bradley, appena più a nord di Harford. Le tratte, ovviamente, avranno anche il senso inverso.
Insomma, quelli Ryanair che promettono da tempo voli verso gli States a 7 euro, o Wow Air, la compagnia islandese che nei mesi scorsi aveva annunciato collegamenti tra Parigi e Boston a soli 90 euro, e di Eurowings, la controllata da Lufthansa che ha in serbo un piano di voli molto simile, avranno filo da torcere.
Per Kjos il segreto sta soprattutto nell'aereo utilizzato per cui, come afferma al quotidiano inglese The Telegraph non crede "che si possa risparmiare e operare nel low cost se si utilizzano Boeing 767". Non resta che aspettare il sì definitivo da parte delle autorità regolatorie a dare il via al traffico internazionale per i piccoli aeroporti Usa. Cosa di cui la Norwegian Air non si preoccupa affatto.
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