Tour dei Castelli in Valle Isarco, Alto Adige
L’architetto svizzero Le Corbusier definì questo paesaggio “la più bella architettura naturale al mondo”. E, dal 2009, le Dolomiti altoatesine sono entrate a pieno titolo a far parte del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Le motivazioni di questo riconoscimento prestigioso sono innumerevoli: dai tramonti variopinti alle albe rosso fuoco che colorano le montagne di mille sfumature di colore, al marmo di un bianco abbagliante, che nel comune di Racines crea un meraviglioso monumento naturale, la gola delle cascate di Stanghe.
Conosciuta principalmente per la bella Bressanone (Brixen), piccolo centro a 659 metri di altitudine, immersa nella valle e abbracciata da uliveti e castagneti, la Valle Isarco permette di vivere una vacanza all’insegna della natura e della scoperta, strizzando un occhio agli appassionati di manieri medievali e di castelli fortificati. Crocevia di grandi e diversificate civiltà e punto di snodo naturale tra il nord e il sud dell’Europa, questa valle è uno scrigno che racchiude in sé testimonianze solenni di un glorioso passato.
Ecco qui i castelli più belli della Valle Isarco da inserire nel vostro programma di viaggio, da visitare o semplicemente ammirare (non tutti possono essere visitati) magari durante una rigenerante passeggiata nella natura tra le montagne della provincia di Bolzano.
Le origini di questo maniero affondano le radici nel periodo tardo-rinascimentale. Il castello svolse quasi sempre la funzione di residenza estiva dei principi vescovi di Bressanone o di amici della famiglia, membri dell’alto clero.
Nel corso dei secoli, in seguito alle numerose cessioni di proprietà di cui Schloss Velthurns fu protagonista, divenne anche dimora di privati cittadini, poi proprietà del governo austriaco e di quello bavarese. Divenuto infine proprietà dell’Alto Adige, nel 1979, il castello fu sottoposto a importanti lavori di ristrutturazione ritornando così agli antichi splendori.
Al suo interno, ricordi di un tempo fastoso che fu senza dubbio ricco di ricevimenti, complotti politici e clericali, passioni e ricchezze. A partire dalla Stanza del Principe, luogo di dimora del principe vescovo e dei suoi illustri ospiti. Qui si possono vedere una splendida boiserie, decorazioni e intarsi preziosi su soffitto e pareti, una stufa in maiolica composta da formelle dipinte di blu che raffigurano scene dalla Storia della Salvezza e le due porte di accesso che hanno le fattezze di veri e propri mobili. Da queste porte si accede alla sala e alla Camera da Letto del Principe Vescovo in cui è possibile ammirare scene dell’infanzia di Gesù.
Oltre ad altre stanze di evidente pregio artistico e storico, il castello ospita esposizioni permanenti e temporanee. Le collezioni d’arte, in mostra al piano terreno, mostrano plastici e tavole del XVI secolo, statuette di legno, alcune pale d’altare e dipinti d’epoca. In un’altra sala, invece, è possibile ammirare reperti archeologici proveniente da Velturno e dalla Valle Isarco.
Curiosità: la leggenda dice che la Stanza del Principe sia stata realizzata da sette falegnami, che lavorarono per sette anni, sette mesi e sette giorni consecutivi, utilizzando sette tipi di legno diversi. Inoltre, nel Castel Velturno, da Pasqua a novembre è possibile visitare il Museo della Cultura Contadina.
Informazioni utili per la visita: il castello si trova nel comune di Velturno ed è solitamente aperto al pubblico da marzo a novembre. Il costo del biglietto d’ingresso è 5 €. Maggiori informazioni sul sito ufficiale di Castel Velturno.
Ammirando questo maniero si respira un’atmosfera che rimanda il visitatore indietro nel tempo, fino al lontano 1173, anno in cui il castello venne menzionato per la prima volta.
Posto in posizione dominante sul fiume Isarco e la valle omonima, nel comune di Ponte Gardena, Castel Trostburg è inserito a pieno titolo tra i più grandiosi complessi fortificati dell’Alto Adige.
Caratterizzato da tre parti distinte, ma sapientemente collegate tra loro, si possono visitare e ammirare le sale interne, inserite nel nucleo principale, ma anche passeggiare nel cortile interno, sul quale si affacciano la torre principale del castello, un palazzo risalente al XIII secolo e alcuni altri edifici del ‘400.
Degne di nota, al suo interno, sono la stube gotica con la pregevole volta in legno a tre lobi, la cappella ricca di affreschi e decorazioni mix delle epoche romanica e barocca, la sontuosa Sala dei Cavalieri e le cucine. Nel castello è inoltre possibile visitare anche il Museo dei Castelli dell’Alto Adige, che si compone di ben 86 plastici riproducenti i castelli della zona.
Curiosità: il castello ospita al suo interno il più grande torchio dell’Alto Adige, lungo oltre 10 metri.
Informazioni utili per la visita: il maniero è aperto alle visite (esclusivamente guidate) dal Giovedì Santo (prima di Pasqua) fino a ottobre, il costo del biglietto di ingresso è di 8 € per gli adulti e 5 € per i bambini (sotto i 6 anni entrata gratuita).
Per arrivare al Castel Forte si hanno due possibilità: percorrere l’antico sentiero medievale dei cavalieri, a piedi (scelta consigliata per l’emozionante cammino su lastricato di epoca medievale, immerso nei boschi) oppure prendere la strada asfaltata che da Ponte Gardena, subito dopo il cimitero, conduce verso il castello. Maggiori informazioni sul sito ufficiale di Castel Trostburg.
Straordinario è l’aggettivo che meglio si addice a questo castello, sia per le enormi ricchezze artistiche che punteggiano gli interni, sia per la posizione dominante e imponente che occupa, sulla punta di uno sperone di roccia prospiciente il corso della Rienza.
Tra gli spot imperdibili del Castello di Rodengo vi raccomandiamo di ammirare gli affreschi del Ciclo di Iwein (o Ciclo di Ivano, tra i primi esempi artistici medievali d’Europa) e la cella di Lauterfresser, presunto stregone cui fu data la caccia per tutto l’Alto Adige: catturato, in seguito condannato e qui giustiziato, l'episodio racconta la triste storia di questo uomo che confessò sotto tortura e ritrattò più volte la confessione, salvo poi essere arso vivo.
Da non perdere, infine, i mobili esposti di epoca tardo-rinascimentale, perfettamente conservati.
Curiosità: i familiari del noto menestrello Oswald von Wolkenstein (ultimo proprietario del maniero) abitano a tutt’oggi una parte del castello, non visitabile.
Informazioni utili per la visita: Castel Rodengo (Schloss Rodenegg) è solitamente aperto da giugno a novembre. Costo del biglietto d’ingresso 8 € per gli adulti, 4 € per i ragazzi e 3 € per i bambini.
Costruito intorno all’XI secolo, il maniero sorge su un rilievo roccioso dominante in località Pruno a Campo di Trens, vicino a Vipiteno. Nel corso dei secoli il castello è stato residenza di ministeriali vescovili, proprietà del Conte Albert di Tirolo e dimora del Duca d’Austria Sigismondo il Danaroso per approdare, nel XIX secolo, tra le mani della famiglia Thurn und Taxis.
All’interno delle mura di Castel Tasso si trova la chiesetta di San Zeno (non aperta al pubblico), dove sono custodite tombe bavaresi risalenti all’incirca al IV secolo. Splendido esempio di castello fortificato, il punto di forza e di maggior richiamo è rappresentato dalla Sala Verde, di epoca tardo-gotica, riccamente decorata con pitture ornamentali e una magnifica grata in legno. Tra le altre attrazioni del castello si ricordano la sala delle torture, le segrete, la sala delle udienze, le saracinesche (perfettamente restaurate), le feritoie, le armature e il ponte levatoio.
Curiosità: proprio davanti al Castel Tasso si trova il Castel Pietra (Sprechenstein). Nell’antichità, tra i due castelli si trovava un acquitrino (successivamente bonificato) in cui la leggenda vuole che venissero confinate le donne rimaste zitelle. Inoltre, all’interno del castello è possibile visitare i dormitori dei soldati e della servitù: uno spaccato delle condizioni di vita delle classi sociali dell’epoca.
Informazioni utili per la visita: Castel Tasso (Burg Reifenstein) è aperto solitamente da marzo a novembre. Costo del biglietto d’ingresso: 8 € gli adulti, 4 € i bambini (sotto i sei anni entrata gratuita). Maggiori informazioni sul sito ufficiale del Turismo di Vipiteno.
Al crocevia tra la Via dell’Imperatore e la strada Kuntner a Colma venne costruito, nel lontano 1482, il Castello di Friedburg, che svolse il ruolo di stazione doganale fino al 1829.
Dopo esser stato espropriato all’ultimo proprietario subito dopo la Seconda Guerra Mondiale (in quanto cittadino di una ex nazione nemica), la struttura divenne patrimonio dello Stato italiano per poi essere successivamente venduta all’attuale proprietario e albergatore Gafriller Adolf.
Il castello ospita oggi alcune camere e una pizzeria ed è quindi l’unico castello di quelli menzionati in cui si può provare l’emozione di una notte da castellano.
Tra le sue peculiarità c'è la facciata dipinta a scacchi bianchi e rossi, mentre le sale interne sono arredate con mobili d’epoca.
Curiosità: la storia racconta che questo castello abbia ospitato nientemeno che lo scrittore tedesco Goethe in occasione del suo viaggio in Italia.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale dello Schloss Friedburg.
Chiudiamo questo itinerario tra i castelli della Valle Isarco con qualche suggerimento su dove trascorrere la notte.
All’Hotel Schönblick le parole d’ordine sono ospitalità, cortesia e benessere. Questo hotel 4 stelle, a due passi dal Castello di Rodengo, ha i colori tipici delle case di montagna e quel tocco rustico ed accogliente dato dal legno e dall’attenzione ai dettagli.
Ve lo suggeriamo perché: il suo centro benessere è la tappa di arrivo ideale dopo una giornata trascorsa tra visite ed escursioni, per rigenerarsi e rilassarsi nel profondo. Il trattamento consigliato è l’impacco schiena ai fiori di fieno, della durata di 50 minuti, che consiste in un impacco di fieno riscaldato con vapore acqueo, massaggio combinato alla schiena con emulsione di arnica calda e bevanda detossificante alla fine.
Oltre 150 anni di tradizione per l’Unterwirt, a Velturno, per cinque generazioni di ospiti impeccabili. Il Vitalpina Hotel Taubers Unterwirt 4* è un paradiso di buona cucina, attività all’aria aperta, wellness e prodotti a chilometro zero.
Ve lo suggeriamo perché: oltre alla SPA che si sviluppa su ben 1000 m², al ristorante vengono proposti piatti a base di ingredienti di stagione, tra cui il risotto di castagne e tartufo d’Alba, una vera delizia per il palato.
Ti piacciono i castelli? Visita la nostra gallery dei castelli più belli del mondo.
Le motivazioni di questo riconoscimento prestigioso sono innumerevoli: dai tramonti variopinti alle albe rosso fuoco che colorano le montagne di mille sfumature di colore, al marmo di un bianco abbagliante, che nel comune di Racines crea un meraviglioso monumento naturale, la gola delle cascate di Stanghe.
Conosciuta principalmente per la bella Bressanone (Brixen), piccolo centro a 659 metri di altitudine, immersa nella valle e abbracciata da uliveti e castagneti, la Valle Isarco permette di vivere una vacanza all’insegna della natura e della scoperta, strizzando un occhio agli appassionati di manieri medievali e di castelli fortificati. Crocevia di grandi e diversificate civiltà e punto di snodo naturale tra il nord e il sud dell’Europa, questa valle è uno scrigno che racchiude in sé testimonianze solenni di un glorioso passato.
Ecco qui i castelli più belli della Valle Isarco da inserire nel vostro programma di viaggio, da visitare o semplicemente ammirare (non tutti possono essere visitati) magari durante una rigenerante passeggiata nella natura tra le montagne della provincia di Bolzano.
Castel Velturno, residenza estiva dei principi vescovi
Le origini di questo maniero affondano le radici nel periodo tardo-rinascimentale. Il castello svolse quasi sempre la funzione di residenza estiva dei principi vescovi di Bressanone o di amici della famiglia, membri dell’alto clero.
Nel corso dei secoli, in seguito alle numerose cessioni di proprietà di cui Schloss Velthurns fu protagonista, divenne anche dimora di privati cittadini, poi proprietà del governo austriaco e di quello bavarese. Divenuto infine proprietà dell’Alto Adige, nel 1979, il castello fu sottoposto a importanti lavori di ristrutturazione ritornando così agli antichi splendori.
Al suo interno, ricordi di un tempo fastoso che fu senza dubbio ricco di ricevimenti, complotti politici e clericali, passioni e ricchezze. A partire dalla Stanza del Principe, luogo di dimora del principe vescovo e dei suoi illustri ospiti. Qui si possono vedere una splendida boiserie, decorazioni e intarsi preziosi su soffitto e pareti, una stufa in maiolica composta da formelle dipinte di blu che raffigurano scene dalla Storia della Salvezza e le due porte di accesso che hanno le fattezze di veri e propri mobili. Da queste porte si accede alla sala e alla Camera da Letto del Principe Vescovo in cui è possibile ammirare scene dell’infanzia di Gesù.
Oltre ad altre stanze di evidente pregio artistico e storico, il castello ospita esposizioni permanenti e temporanee. Le collezioni d’arte, in mostra al piano terreno, mostrano plastici e tavole del XVI secolo, statuette di legno, alcune pale d’altare e dipinti d’epoca. In un’altra sala, invece, è possibile ammirare reperti archeologici proveniente da Velturno e dalla Valle Isarco.
Curiosità: la leggenda dice che la Stanza del Principe sia stata realizzata da sette falegnami, che lavorarono per sette anni, sette mesi e sette giorni consecutivi, utilizzando sette tipi di legno diversi. Inoltre, nel Castel Velturno, da Pasqua a novembre è possibile visitare il Museo della Cultura Contadina.
Informazioni utili per la visita: il castello si trova nel comune di Velturno ed è solitamente aperto al pubblico da marzo a novembre. Il costo del biglietto d’ingresso è 5 €. Maggiori informazioni sul sito ufficiale di Castel Velturno.
Tra cavalieri e menestrelli medievali al Castel Trostburg (Castel Forte)
Ammirando questo maniero si respira un’atmosfera che rimanda il visitatore indietro nel tempo, fino al lontano 1173, anno in cui il castello venne menzionato per la prima volta.
Posto in posizione dominante sul fiume Isarco e la valle omonima, nel comune di Ponte Gardena, Castel Trostburg è inserito a pieno titolo tra i più grandiosi complessi fortificati dell’Alto Adige.
Caratterizzato da tre parti distinte, ma sapientemente collegate tra loro, si possono visitare e ammirare le sale interne, inserite nel nucleo principale, ma anche passeggiare nel cortile interno, sul quale si affacciano la torre principale del castello, un palazzo risalente al XIII secolo e alcuni altri edifici del ‘400.
Degne di nota, al suo interno, sono la stube gotica con la pregevole volta in legno a tre lobi, la cappella ricca di affreschi e decorazioni mix delle epoche romanica e barocca, la sontuosa Sala dei Cavalieri e le cucine. Nel castello è inoltre possibile visitare anche il Museo dei Castelli dell’Alto Adige, che si compone di ben 86 plastici riproducenti i castelli della zona.
Curiosità: il castello ospita al suo interno il più grande torchio dell’Alto Adige, lungo oltre 10 metri.
Informazioni utili per la visita: il maniero è aperto alle visite (esclusivamente guidate) dal Giovedì Santo (prima di Pasqua) fino a ottobre, il costo del biglietto di ingresso è di 8 € per gli adulti e 5 € per i bambini (sotto i 6 anni entrata gratuita).
Per arrivare al Castel Forte si hanno due possibilità: percorrere l’antico sentiero medievale dei cavalieri, a piedi (scelta consigliata per l’emozionante cammino su lastricato di epoca medievale, immerso nei boschi) oppure prendere la strada asfaltata che da Ponte Gardena, subito dopo il cimitero, conduce verso il castello. Maggiori informazioni sul sito ufficiale di Castel Trostburg.
Una roccaforte (quasi) inespugnabile: Castello di Rodengo
Straordinario è l’aggettivo che meglio si addice a questo castello, sia per le enormi ricchezze artistiche che punteggiano gli interni, sia per la posizione dominante e imponente che occupa, sulla punta di uno sperone di roccia prospiciente il corso della Rienza.
Tra gli spot imperdibili del Castello di Rodengo vi raccomandiamo di ammirare gli affreschi del Ciclo di Iwein (o Ciclo di Ivano, tra i primi esempi artistici medievali d’Europa) e la cella di Lauterfresser, presunto stregone cui fu data la caccia per tutto l’Alto Adige: catturato, in seguito condannato e qui giustiziato, l'episodio racconta la triste storia di questo uomo che confessò sotto tortura e ritrattò più volte la confessione, salvo poi essere arso vivo.
Da non perdere, infine, i mobili esposti di epoca tardo-rinascimentale, perfettamente conservati.
Curiosità: i familiari del noto menestrello Oswald von Wolkenstein (ultimo proprietario del maniero) abitano a tutt’oggi una parte del castello, non visitabile.
Informazioni utili per la visita: Castel Rodengo (Schloss Rodenegg) è solitamente aperto da giugno a novembre. Costo del biglietto d’ingresso 8 € per gli adulti, 4 € per i ragazzi e 3 € per i bambini.
Il Castel Tasso (Reifenstein) dei Conti di Thurn und Taxis
Costruito intorno all’XI secolo, il maniero sorge su un rilievo roccioso dominante in località Pruno a Campo di Trens, vicino a Vipiteno. Nel corso dei secoli il castello è stato residenza di ministeriali vescovili, proprietà del Conte Albert di Tirolo e dimora del Duca d’Austria Sigismondo il Danaroso per approdare, nel XIX secolo, tra le mani della famiglia Thurn und Taxis.
All’interno delle mura di Castel Tasso si trova la chiesetta di San Zeno (non aperta al pubblico), dove sono custodite tombe bavaresi risalenti all’incirca al IV secolo. Splendido esempio di castello fortificato, il punto di forza e di maggior richiamo è rappresentato dalla Sala Verde, di epoca tardo-gotica, riccamente decorata con pitture ornamentali e una magnifica grata in legno. Tra le altre attrazioni del castello si ricordano la sala delle torture, le segrete, la sala delle udienze, le saracinesche (perfettamente restaurate), le feritoie, le armature e il ponte levatoio.
Curiosità: proprio davanti al Castel Tasso si trova il Castel Pietra (Sprechenstein). Nell’antichità, tra i due castelli si trovava un acquitrino (successivamente bonificato) in cui la leggenda vuole che venissero confinate le donne rimaste zitelle. Inoltre, all’interno del castello è possibile visitare i dormitori dei soldati e della servitù: uno spaccato delle condizioni di vita delle classi sociali dell’epoca.
Informazioni utili per la visita: Castel Tasso (Burg Reifenstein) è aperto solitamente da marzo a novembre. Costo del biglietto d’ingresso: 8 € gli adulti, 4 € i bambini (sotto i sei anni entrata gratuita). Maggiori informazioni sul sito ufficiale del Turismo di Vipiteno.
Castel Friedburg, benvenuti nella storia
Al crocevia tra la Via dell’Imperatore e la strada Kuntner a Colma venne costruito, nel lontano 1482, il Castello di Friedburg, che svolse il ruolo di stazione doganale fino al 1829.
Dopo esser stato espropriato all’ultimo proprietario subito dopo la Seconda Guerra Mondiale (in quanto cittadino di una ex nazione nemica), la struttura divenne patrimonio dello Stato italiano per poi essere successivamente venduta all’attuale proprietario e albergatore Gafriller Adolf.
Il castello ospita oggi alcune camere e una pizzeria ed è quindi l’unico castello di quelli menzionati in cui si può provare l’emozione di una notte da castellano.
Tra le sue peculiarità c'è la facciata dipinta a scacchi bianchi e rossi, mentre le sale interne sono arredate con mobili d’epoca.
Curiosità: la storia racconta che questo castello abbia ospitato nientemeno che lo scrittore tedesco Goethe in occasione del suo viaggio in Italia.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale dello Schloss Friedburg.
Dove dormire in Valle Isarco
Chiudiamo questo itinerario tra i castelli della Valle Isarco con qualche suggerimento su dove trascorrere la notte.
All’Hotel Schönblick le parole d’ordine sono ospitalità, cortesia e benessere. Questo hotel 4 stelle, a due passi dal Castello di Rodengo, ha i colori tipici delle case di montagna e quel tocco rustico ed accogliente dato dal legno e dall’attenzione ai dettagli.
Ve lo suggeriamo perché: il suo centro benessere è la tappa di arrivo ideale dopo una giornata trascorsa tra visite ed escursioni, per rigenerarsi e rilassarsi nel profondo. Il trattamento consigliato è l’impacco schiena ai fiori di fieno, della durata di 50 minuti, che consiste in un impacco di fieno riscaldato con vapore acqueo, massaggio combinato alla schiena con emulsione di arnica calda e bevanda detossificante alla fine.
Oltre 150 anni di tradizione per l’Unterwirt, a Velturno, per cinque generazioni di ospiti impeccabili. Il Vitalpina Hotel Taubers Unterwirt 4* è un paradiso di buona cucina, attività all’aria aperta, wellness e prodotti a chilometro zero.
Ve lo suggeriamo perché: oltre alla SPA che si sviluppa su ben 1000 m², al ristorante vengono proposti piatti a base di ingredienti di stagione, tra cui il risotto di castagne e tartufo d’Alba, una vera delizia per il palato.
Ti piacciono i castelli? Visita la nostra gallery dei castelli più belli del mondo.
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