Cioccolata e churros a Barcellona, ecco i locali migliori
D’inverno - per combattere freddo e gelo - o ti rintani in casa sotto a 10 plaid (perchè qua a Barcellona non tutte le abitazioni hanno i termosifoni, tipo la mia) o ti trasferisci in un paese tropicale almeno 6 mesi poi torni d’estate o ti riscaldi con una cioccolata calda accompagnata dai famosi churros. Quest’ultima è senza dubbio la meno cara e la più appetibile.
Non solo, è anche e soprattutto una tradizione alquanto radicata, oltre che il modo più dolce per accompagnare la visita alle attrazioni principali di Barcellona. La cioccolata calda sanno tutti cosa sia mentre i churros forse no. Sono dei dolcetti dalla forma allungata preparati con acqua, farina, qualche granello di sale e olio per friggerli. Una volta fatti si ricoprono di zucchero e via che sono pronti per nuotare nella cioccolata calda.
Non si sa bene come e perchè nacquero, alcuni dicono che furono i portoghesi a importarli dalla cina altri che è stato grazie ad alcuni pastori che, vista la facilità con la cui si potevano preparare, li fecero divenire un must per le loro colazioni in mezzo alle fredde montagne dove pascolavano. Di sicuro quello che oggi più ci interessa è sapere dove trovarli.
Si chiamano churrerie, o anche Xurreríe - scritto in catalano - o granjas e Barcellona ne è piena. Sono facili da riconoscere perchè l’insegna è abbastanza evidente, l’interno anche: nella maggior parte dei casi sono tutti posticini in stile modernista, quindi con pavimenti piastrellati a regola d’arte, vetrate colorate, camerieri in uniforme e tavolini di legno scuro. Entri e ti senti a casa.
La Pallaresa si trova in pieno centro storico, nel gotico, in calle Petritxol, 11. Aperta dal 1947 conserva ancora l’atmosfera di un tempo. I camerieri sono tutti sulla cianquantina e fanno svolazzare fieri le ali del loro papillon. Ti servono quasi correndo - ma sempre col sorriso - perchè il locale non è grandissimo ma è sempre stracolmo di gente.
Un altro posticino fatto come si deve è senza dubbio la Dulcinea, sempre in calle Petritxol, 2. Anche questo sta collezionando vari anni di apertura, nello specifico dal 1941. Ti basterà varcare la porta di legno e vetrate per fare un salto nel passato. Quadri che ti raccontano l’epoca che fu, un bancone piastrellato, mensole di legno e decorazioni in ferro lavorato. Non solo cose buone da gustare ma anche arte, storia e cultura.
A pochi passi dalle Ramblas (calle Xuclà, 4) si trova Viader, altra churreria centenaria orgogliosa del fatto che tutt’ora, sia i prodotti a base di latte sia quelli a base di uova, sono freschi e genuini e provengno direttamente dall’industria agricola famigliare. E’un posticino di quelli in cui ti sorprenderà incontrare inglesi, tedeschi, italiani e vecchiette catalane appena uscite dalla parrucchiera, tutti nello stesso posto. Dove ti siedi ad uno dei tanti tavolini di marmo e poi passa un cameriere e ti dice che lì si sedette a suo tempo persino Pablo Picasso. Qui è così, perchè le vere tradizioni non muoiono mai anzi, si rafforzano col tempo.
Non solo, è anche e soprattutto una tradizione alquanto radicata, oltre che il modo più dolce per accompagnare la visita alle attrazioni principali di Barcellona. La cioccolata calda sanno tutti cosa sia mentre i churros forse no. Sono dei dolcetti dalla forma allungata preparati con acqua, farina, qualche granello di sale e olio per friggerli. Una volta fatti si ricoprono di zucchero e via che sono pronti per nuotare nella cioccolata calda.
Non si sa bene come e perchè nacquero, alcuni dicono che furono i portoghesi a importarli dalla cina altri che è stato grazie ad alcuni pastori che, vista la facilità con la cui si potevano preparare, li fecero divenire un must per le loro colazioni in mezzo alle fredde montagne dove pascolavano. Di sicuro quello che oggi più ci interessa è sapere dove trovarli.
Si chiamano churrerie, o anche Xurreríe - scritto in catalano - o granjas e Barcellona ne è piena. Sono facili da riconoscere perchè l’insegna è abbastanza evidente, l’interno anche: nella maggior parte dei casi sono tutti posticini in stile modernista, quindi con pavimenti piastrellati a regola d’arte, vetrate colorate, camerieri in uniforme e tavolini di legno scuro. Entri e ti senti a casa.
La Pallaresa si trova in pieno centro storico, nel gotico, in calle Petritxol, 11. Aperta dal 1947 conserva ancora l’atmosfera di un tempo. I camerieri sono tutti sulla cianquantina e fanno svolazzare fieri le ali del loro papillon. Ti servono quasi correndo - ma sempre col sorriso - perchè il locale non è grandissimo ma è sempre stracolmo di gente.
Un altro posticino fatto come si deve è senza dubbio la Dulcinea, sempre in calle Petritxol, 2. Anche questo sta collezionando vari anni di apertura, nello specifico dal 1941. Ti basterà varcare la porta di legno e vetrate per fare un salto nel passato. Quadri che ti raccontano l’epoca che fu, un bancone piastrellato, mensole di legno e decorazioni in ferro lavorato. Non solo cose buone da gustare ma anche arte, storia e cultura.
A pochi passi dalle Ramblas (calle Xuclà, 4) si trova Viader, altra churreria centenaria orgogliosa del fatto che tutt’ora, sia i prodotti a base di latte sia quelli a base di uova, sono freschi e genuini e provengno direttamente dall’industria agricola famigliare. E’un posticino di quelli in cui ti sorprenderà incontrare inglesi, tedeschi, italiani e vecchiette catalane appena uscite dalla parrucchiera, tutti nello stesso posto. Dove ti siedi ad uno dei tanti tavolini di marmo e poi passa un cameriere e ti dice che lì si sedette a suo tempo persino Pablo Picasso. Qui è così, perchè le vere tradizioni non muoiono mai anzi, si rafforzano col tempo.
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Se mentre mangi vuoi saziare anche la curiosità di vedere “come nascono i churros” non puoi fare a meno di dirigerti alla Churreria Layetana (calle Layetana 46), vicino alla cattedrale.
Persa in una delle viettine strette del gotico si trova la Granja 1872 (calle Carrer dels Banys Nous, 4) inaugurata a fine XIX secolo. Qui il classico si mescola con la creatività, potrai così trovare un pò di tutto nel menù: dalla cioccolata alla menta, a quella con peperoncino, un sacco di tipi di thé, infusioni e dolci, non solo churros. Le pareti sono in pietra, l’ambiente è caldo e accogliente, tutto quello che serve per rendere meno freddo e noiso un tipico pomeriggio d’inverno.
Ma se state passeggiando non è detto che abbiate voglia di sedervi, magari quello che vi va è continuare a muovere gambe e glutei stuzzicando qualcosa, e se fossero churros ancor meglio. Per questo nascono le churrerie take away. Sono piccole oasi, paradisi culinari per grandi e piccini. Ogni quartiere ne possiede almeno 3 ed io, quello che posso fare è darvi qualche nome, così, tanto per rendervi l’idea ma credo che la meraviglia sia incontrarle per caso. Giri l’angolo e la vedi. E sarà come un fulmine a ciel sereno.
Churrerie take away:
Xurrería Treból (calle Córsega, 349).
Xurreria Sagrada Família (Plaça de la Sagrada Família, 26).
Churreria Muntaner (calle Muntaner, 113).
Churreria J. Argiles (Carrer de la Marina, 107).
Churreria Manuel San Román (Carrer dels Banys Nous, 8).
Xurrería (Carrer de Cartagena, 314).
…e potrei continuare all’infinito.
Se mentre mangi vuoi saziare anche la curiosità di vedere “come nascono i churros” non puoi fare a meno di dirigerti alla Churreria Layetana (calle Layetana 46), vicino alla cattedrale.
Persa in una delle viettine strette del gotico si trova la Granja 1872 (calle Carrer dels Banys Nous, 4) inaugurata a fine XIX secolo. Qui il classico si mescola con la creatività, potrai così trovare un pò di tutto nel menù: dalla cioccolata alla menta, a quella con peperoncino, un sacco di tipi di thé, infusioni e dolci, non solo churros. Le pareti sono in pietra, l’ambiente è caldo e accogliente, tutto quello che serve per rendere meno freddo e noiso un tipico pomeriggio d’inverno.
Ma se state passeggiando non è detto che abbiate voglia di sedervi, magari quello che vi va è continuare a muovere gambe e glutei stuzzicando qualcosa, e se fossero churros ancor meglio. Per questo nascono le churrerie take away. Sono piccole oasi, paradisi culinari per grandi e piccini. Ogni quartiere ne possiede almeno 3 ed io, quello che posso fare è darvi qualche nome, così, tanto per rendervi l’idea ma credo che la meraviglia sia incontrarle per caso. Giri l’angolo e la vedi. E sarà come un fulmine a ciel sereno.
Churrerie take away:
Xurrería Treból (calle Córsega, 349).
Xurreria Sagrada Família (Plaça de la Sagrada Família, 26).
Churreria Muntaner (calle Muntaner, 113).
Churreria J. Argiles (Carrer de la Marina, 107).
Churreria Manuel San Román (Carrer dels Banys Nous, 8).
Xurrería (Carrer de Cartagena, 314).
…e potrei continuare all’infinito.
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