Quali sono gli oggetti portafortuna nel mondo, souvenir di viaggio
Paese che vai, portafortuna che trovi.
A quanto pare essere superstiziosi e portare al collo o in tasca potenti amuleti per attrarre la buona sorte non è solo una credenza italiana, dove uno dei simboli anti-jella per eccellenza è il corno rosso napoletano, ma è molto diffusa in tutto il mondo. Tutti, ad esempio, conoscono il quadrifoglio irlandese o il ferro di cavallo, ma tra questi classici amuleti ce ne sono molti altri meno conosciuti che vantano poteri eccezionali. Andiamo a scoprire quali sono.
La storia di Nyami Nyami, il Dio del fiume Zambesi, merita di essere raccontata.
Ha il corpo di un serpente e la testa come un pesce, non si conoscono realmente le sue dimensioni ma la leggenda vuole che sia davvero molto grande e per questo molti gli attribuiscono un aspetto mostruoso. La gente che vive lungo la valle del fiume Zambesi in Zimbabwe è da sempre protetta dallo spirito di Nyami Nyami, che la sostiene in ogni momento di difficoltà portando fortuna e prosperità.
Si narra che questa creatura fu avvistata per l’ultima volta prima della grande costruzione della Diga di Kariba, ad opera di una ditta italiana, zona del fiume in cui egli viveva con sua moglie.
La diga, infatti, divise in due l’aera lasciando i due coniugi separati e provocando l’ira funesta di Nyami Nyami che scatenò inondazioni e terremoti. La leggenda attribuisce anche a questo le numerose morti avvenute durante la costruzione della diga. Nonostante ciò, Nyami Nyami ha perdonato l’uomo, grazie anche all’intervento degli anziani Tonga, e protegge e benedice gli abitanti della zona.
Ovunque ci sia acqua, gli africani trovano prosperità e un ciondolo con il simbolo di Nyami Nyami viene indossato per scongiurare le forze delle tenebre e per attrarre ricchezza. I canoisti lo portano anche come porta fortuna per prevenire infortuni e per essere protetti dalle insidie del mondo subacqueo.
Il surf è uno sport spettacolare, ma cavalcare onde altissime non è affatto semplice e per questo motivo, oltre alla bravura, i surfisti si affidano anche alla superstizione indossando dei portafortuna particolari.
Sono molto diffusi amuleti come i denti di squalo e quelli di alligatore, spesso al collo dei surfisti australiani. Entrambi sono dei potenti portafortuna, in particolare proteggono dai rischi, indicati per chi fa sport estremi o per chi gioca d’azzardo; anche famosi giocatori come Humberto Brenes si affidano al potere di uno squalo amuleto per tentare la fortuna.
Il dente di squalo è un ottimo anti-jella, soprattutto per tenere lontane le malattie. Rappresenta il vigore, la forza e svolge un’azione respingente nei confronti della cattiva sorte.
È bene tenere un dente di squalo nel portafoglio se si ha a che fare con la borsa o la finanza in genere, ma è considerato utile anche nelle cause giudiziarie per propiziare la riuscita della stessa. Attenzione alle truffe durante l’acquisto di quest’oggetto, che è anche molto difficile da far passare alla dogana quando si esce dall'Australia.
L’ Indalo è il simbolo porta fortuna della provincia di Almeria, in Spagna, e si può trovare ovunque: come figurina sulle auto, portachiavi o calamite.
Naturalmente ci sono diverse leggende sulla sua origine, la più concreta è che sia stato trovato un graffito raffigurante questo simbolo di un uomo con le braccia aperte che regge un arco, nella caverna preistorica di Cueva de los Letreros ( caverna dei simboli) a Vélez Blanco.
Il suo nome deriva dalla parola celtiberica "Indal eccius’’, che significa messaggero di Dio.
Un’altra teoria della sua origine vuole che il simbolo fu realizzato dal pittore di Almería Jesús de Perceval che nel 1945 lo adottò come logo di un movimento culturale creato per rilanciare la provincia.
Molti altri credono che si tratti anche di una lucertola stilizzata, un simbolo che è presente anche a Barcellona con il famoso geco di Gaudi, ma la cosa certa è che portarsi dietro un Indalo assicura buona fortuna, ricchezza e prosperità. Si tratta ormai di un simbolo conosciutissimo ad Almeria, tanto da essere stato scelto come mascotte per i Giochi del Mediterraneo del 2005, al quale è stato dato il nome di Indalete.
Il simbolo 福 (fortuna) è il più diffuso in Cina per augurare e portare buona sorte e prosperità, per essere ancora più potente è realizzato in rosso, colore di buon auspicio.
Non è di certo un caso se lo si trova raffigurato proprio in rosso sulle insegne dei ristoranti cinesi sparsi in giro per il mondo, perché appunto aiuta i proprietari del locale ad essere sempre protetti dalle avversità.
Solitamente questo simbolo si trova anche in coppia con 喜 (felicità) ed è molto comune per augurare buona fortuna durante i matrimoni ai novelli sposi. Si può trovare in varie forme: ricamato su tovaglie o cuscini, calamite, portachiavi o gioielli. Spesso viene accompagnato al segno dell’oroscopo cinese dell’anno.
La cultura cinese è molto ricca di superstizioni e la simbologia numerica è anche molto importante, infatti, gran parte dei numeri di telefono dei cinesi hanno sempre il numero 8, la cui pronuncia in cinese è foneticamente simile alla parola arricchirsi, oppure il numero 6 che è foneticamente simile alla parola va tutto bene.
Al contrario, il numero 4 è foneticamente simile alla pronuncia del carattere morire, proprio per questo le schede telefoniche con molti numeri 4 avranno un prezzo inferiore rispetto a quelle che hanno all'interno più numeri 8. Anche per quanto riguarda le targhe delle automobili e gli edifici vale la stessa cosa, infatti molti ascensori anziché avere il tasto del quarto piano, ne hanno due con il terzo piano di cui uno sarà denominato 3B.
Persino per le Olimpiadi tenutesi a Pechino nel 2008 hanno tenuto conto di questo; infatti il giorno di inaugurazione è stato il 08/08/08, proprio in segno di buon auspicio. Inoltre sono noti a tutti i biscotti della fortuna, la cui ricetta non è molto complicata, che regalano ad ogni scarto perle di saggezza.
La credenza dei poteri sovrannaturali del gatto non è solo giapponese ma si ritrova anche nell’Antico Egitto e nel Medioevo il felino assunse in Europa ruolo positivo perché in grado di eliminare i topi che portavano la peste e continua ancora oggi a essere adorato come una divinità, giocando ruoli importanti nelle cerimonie religiose e occulte in tutta l’Asia.
I gatti giunsero in Giappone circa 1000 anni fa attraverso la Cina, portati dagli allevatori dei bachi da seta, i quali credevano che i gatti proteggessero il filugello. Tuttavia, sino alla nascita della leggenda del maneki-neko, i gatti avevano la reputazione di essere malvagi o simili al diavolo.
Come ogni leggenda che si rispetti ci sono varie teorie sulle sue origini. Un aneddoto spesso attribuito a vari protagonisti (a imperatori giapponesi, a Oda Nobunaga, al samurai Ii Naotaka) racconta che questo illustre personaggio sia passato vicino a un gatto che sembrava salutarlo.
Interpretando il movimento del gatto come un segno, il nobiluomo si fermò e andò verso di lui, essendosi allontanato dalla strada che stava seguendo, si accorse di aver evitato una trappola che era stata tesa per lui proprio poco più avanti. Da allora i gatti furono considerati spiriti saggi e portatori di fortuna. Un’altra teoria vuole che la zampa alzata stia a significare che il gatto si sta lavando la faccia, è questo è un segno di buona fortuna.
La validità di simili storie sui poteri sovrannaturali del gatto può essere messa in dubbio, ma rimane il fatto che la gente lo compera nel tentativo di essere fortunata per tutta la vita.
Se ti interessa l'argomento leggi anche il nostro articolo dedicato ai viaggi nei luoghi più fortunati del mondo.
A quanto pare essere superstiziosi e portare al collo o in tasca potenti amuleti per attrarre la buona sorte non è solo una credenza italiana, dove uno dei simboli anti-jella per eccellenza è il corno rosso napoletano, ma è molto diffusa in tutto il mondo. Tutti, ad esempio, conoscono il quadrifoglio irlandese o il ferro di cavallo, ma tra questi classici amuleti ce ne sono molti altri meno conosciuti che vantano poteri eccezionali. Andiamo a scoprire quali sono.
Nyami Nyami - Zimbabwe
La storia di Nyami Nyami, il Dio del fiume Zambesi, merita di essere raccontata.
Ha il corpo di un serpente e la testa come un pesce, non si conoscono realmente le sue dimensioni ma la leggenda vuole che sia davvero molto grande e per questo molti gli attribuiscono un aspetto mostruoso. La gente che vive lungo la valle del fiume Zambesi in Zimbabwe è da sempre protetta dallo spirito di Nyami Nyami, che la sostiene in ogni momento di difficoltà portando fortuna e prosperità.
Si narra che questa creatura fu avvistata per l’ultima volta prima della grande costruzione della Diga di Kariba, ad opera di una ditta italiana, zona del fiume in cui egli viveva con sua moglie.
La diga, infatti, divise in due l’aera lasciando i due coniugi separati e provocando l’ira funesta di Nyami Nyami che scatenò inondazioni e terremoti. La leggenda attribuisce anche a questo le numerose morti avvenute durante la costruzione della diga. Nonostante ciò, Nyami Nyami ha perdonato l’uomo, grazie anche all’intervento degli anziani Tonga, e protegge e benedice gli abitanti della zona.
Ovunque ci sia acqua, gli africani trovano prosperità e un ciondolo con il simbolo di Nyami Nyami viene indossato per scongiurare le forze delle tenebre e per attrarre ricchezza. I canoisti lo portano anche come porta fortuna per prevenire infortuni e per essere protetti dalle insidie del mondo subacqueo.
Dente di squalo - Australia
Il surf è uno sport spettacolare, ma cavalcare onde altissime non è affatto semplice e per questo motivo, oltre alla bravura, i surfisti si affidano anche alla superstizione indossando dei portafortuna particolari.
Sono molto diffusi amuleti come i denti di squalo e quelli di alligatore, spesso al collo dei surfisti australiani. Entrambi sono dei potenti portafortuna, in particolare proteggono dai rischi, indicati per chi fa sport estremi o per chi gioca d’azzardo; anche famosi giocatori come Humberto Brenes si affidano al potere di uno squalo amuleto per tentare la fortuna.
Il dente di squalo è un ottimo anti-jella, soprattutto per tenere lontane le malattie. Rappresenta il vigore, la forza e svolge un’azione respingente nei confronti della cattiva sorte.
È bene tenere un dente di squalo nel portafoglio se si ha a che fare con la borsa o la finanza in genere, ma è considerato utile anche nelle cause giudiziarie per propiziare la riuscita della stessa. Attenzione alle truffe durante l’acquisto di quest’oggetto, che è anche molto difficile da far passare alla dogana quando si esce dall'Australia.
Indalo - Almeria (Spagna)
L’ Indalo è il simbolo porta fortuna della provincia di Almeria, in Spagna, e si può trovare ovunque: come figurina sulle auto, portachiavi o calamite.
Naturalmente ci sono diverse leggende sulla sua origine, la più concreta è che sia stato trovato un graffito raffigurante questo simbolo di un uomo con le braccia aperte che regge un arco, nella caverna preistorica di Cueva de los Letreros ( caverna dei simboli) a Vélez Blanco.
Il suo nome deriva dalla parola celtiberica "Indal eccius’’, che significa messaggero di Dio.
Un’altra teoria della sua origine vuole che il simbolo fu realizzato dal pittore di Almería Jesús de Perceval che nel 1945 lo adottò come logo di un movimento culturale creato per rilanciare la provincia.
Molti altri credono che si tratti anche di una lucertola stilizzata, un simbolo che è presente anche a Barcellona con il famoso geco di Gaudi, ma la cosa certa è che portarsi dietro un Indalo assicura buona fortuna, ricchezza e prosperità. Si tratta ormai di un simbolo conosciutissimo ad Almeria, tanto da essere stato scelto come mascotte per i Giochi del Mediterraneo del 2005, al quale è stato dato il nome di Indalete.
Il simbolo della fortuna - Cina
Il simbolo 福 (fortuna) è il più diffuso in Cina per augurare e portare buona sorte e prosperità, per essere ancora più potente è realizzato in rosso, colore di buon auspicio.
Non è di certo un caso se lo si trova raffigurato proprio in rosso sulle insegne dei ristoranti cinesi sparsi in giro per il mondo, perché appunto aiuta i proprietari del locale ad essere sempre protetti dalle avversità.
Solitamente questo simbolo si trova anche in coppia con 喜 (felicità) ed è molto comune per augurare buona fortuna durante i matrimoni ai novelli sposi. Si può trovare in varie forme: ricamato su tovaglie o cuscini, calamite, portachiavi o gioielli. Spesso viene accompagnato al segno dell’oroscopo cinese dell’anno.
La cultura cinese è molto ricca di superstizioni e la simbologia numerica è anche molto importante, infatti, gran parte dei numeri di telefono dei cinesi hanno sempre il numero 8, la cui pronuncia in cinese è foneticamente simile alla parola arricchirsi, oppure il numero 6 che è foneticamente simile alla parola va tutto bene.
Al contrario, il numero 4 è foneticamente simile alla pronuncia del carattere morire, proprio per questo le schede telefoniche con molti numeri 4 avranno un prezzo inferiore rispetto a quelle che hanno all'interno più numeri 8. Anche per quanto riguarda le targhe delle automobili e gli edifici vale la stessa cosa, infatti molti ascensori anziché avere il tasto del quarto piano, ne hanno due con il terzo piano di cui uno sarà denominato 3B.
Persino per le Olimpiadi tenutesi a Pechino nel 2008 hanno tenuto conto di questo; infatti il giorno di inaugurazione è stato il 08/08/08, proprio in segno di buon auspicio. Inoltre sono noti a tutti i biscotti della fortuna, la cui ricetta non è molto complicata, che regalano ad ogni scarto perle di saggezza.
Maneki neko - Giappone
Noto come il gatto che dà il benvenuto (foto in alto), perché solitamente posto all’entrata di casa, è un personaggio della leggenda giapponese che porta molta fortuna a chi lo possiede.La credenza dei poteri sovrannaturali del gatto non è solo giapponese ma si ritrova anche nell’Antico Egitto e nel Medioevo il felino assunse in Europa ruolo positivo perché in grado di eliminare i topi che portavano la peste e continua ancora oggi a essere adorato come una divinità, giocando ruoli importanti nelle cerimonie religiose e occulte in tutta l’Asia.
I gatti giunsero in Giappone circa 1000 anni fa attraverso la Cina, portati dagli allevatori dei bachi da seta, i quali credevano che i gatti proteggessero il filugello. Tuttavia, sino alla nascita della leggenda del maneki-neko, i gatti avevano la reputazione di essere malvagi o simili al diavolo.
Come ogni leggenda che si rispetti ci sono varie teorie sulle sue origini. Un aneddoto spesso attribuito a vari protagonisti (a imperatori giapponesi, a Oda Nobunaga, al samurai Ii Naotaka) racconta che questo illustre personaggio sia passato vicino a un gatto che sembrava salutarlo.
Interpretando il movimento del gatto come un segno, il nobiluomo si fermò e andò verso di lui, essendosi allontanato dalla strada che stava seguendo, si accorse di aver evitato una trappola che era stata tesa per lui proprio poco più avanti. Da allora i gatti furono considerati spiriti saggi e portatori di fortuna. Un’altra teoria vuole che la zampa alzata stia a significare che il gatto si sta lavando la faccia, è questo è un segno di buona fortuna.
La validità di simili storie sui poteri sovrannaturali del gatto può essere messa in dubbio, ma rimane il fatto che la gente lo compera nel tentativo di essere fortunata per tutta la vita.
Se ti interessa l'argomento leggi anche il nostro articolo dedicato ai viaggi nei luoghi più fortunati del mondo.