A Copenaghen: sci, trekking e climbing sul termovalorizzatore
Quando si parla di welfare efficiente non si può che pensare a paesi come la Danimarca, la Svezia o altri paesi nordici che affacciano sul Mar del Nord e sul Mar Baltico, ordinati, puliti, organizzati e abitati da popoli che si fidano dello Stato e che da questo sono protetti e tutelati. Paesi, dunque, che si distinguono da tutto il resto dell'Europa, dove, con più o meno folklore, la fanno da padrone un maggior disordine ed una minor fiducia tra popolo e Istituzioni.
Ed è proprio dalla Danimarca che arriva la notizia, da Copenaghen esattamente, la splendida capitale di quel paese fatto di penisole, isole ed isolette piatte, il rilievo naturale più alto è pari a circa 30 metri, collegate fra di loro da caratteristici e, a volte, suggestivi ponti: entro l'autunno del 2017 si arricchirà di una nuova attrazione. Sarà possibile sciare, fare climbing e trekking sul tetto inclinato del mega-termovalorizzatore in costruzione nella periferia di Copenaghen, che sostituirà la vecchia centrale elettrica, considerata ormai obsoleta. L'idea ricorda molto House Slalom, il condiminio con pista da sci artificiale in Kazakistan.
Il nuovo impianto di smaltimento dei rifiuti, opera del creativo architetto Bjarke Ingels che ha saputo progettare un'autentica opera d'arte non solo funzionale ma anche d'impatto architettonico straordinario, si trova ad Amager, nella periferia est della capitale dove ha sede anche il porto, e brucerà circa 400.000 tonnellate di rifiuti l'anno per teleriscaldare le 160.000 abitazioni della zona, per la maggior parte villette di lusso, ed approvvigionare 62.000 utenze. Ma non solo. Entro l'autunno del 2017 è, infatti, prevista l'inaugurazione di ben tre piste da sci, una nera da 180 metri, una azzurra da 55 ed una verde da 150, una parete di arrampicata di 90 metri, la più lunga del mondo, percorsi di trekking attrezzati in mezzo alla vegetazione ed un bar-rifugio "in quota" dove si potrà gustare una bevanda calda.
Non saranno certo le Dolomiti, ma non si può fare a meno di apprezzare la grande capacità innovatrice che questo popolo possiede, grazie alla quale riesce a trasformare un termovalorizzatore per rifiuti, in altri paesi fortemente contestato dai cittadini e non solo, in un punto di riferimento per gli abitanti ed in uno strumento atto a incentivare il turismo e la soddisfazione sociale.
E le emissioni tossiche e nocive? Nessun timore, garantiscono gli addetti ai lavori. Particolari sistemi di filtraggio permetteranno di ridurre le emissioni di ossidi di azoto e "cattureranno" gli atomi di carbonio contenuti nelle molecole di anidride carbonica, in modo che dal camino non escano fumi dannosi per la popolazione e per l'ambiente, ma, anzi, quegli stessi residui possano essere reimpiegati nell'agricoltura e nell'edilizia. Va detta una cosa che risulta essere fondamentale per la buona riuscita di questo progetto, ovvero che in Danimarca la raccolta differenziata è svolta in modo capillare e rigido da parte dei cittadini e questo consente di poter raccogliere con precisione quella parte dei rifiuti solidi urbani, la parte secca, che deve essere utilizzata per far funzionare correttamente un termovalorizzatore, il quale, ovviamente, se venisse utilizzato con "il combustibile" sbagliato, produrrebbe inevitabilmente fumi più nocivi.
La struttura si sviluppa su circa 31.000 mq di superficie ed i cantieri sono in continuo fermento, sia nei giorni feriali che in quelli festivi. I tempi di consegna previsti sono maggio 2017 per il termovalorizzatore e settembre dello stesso anno per il Centro Sportivo con tanto di neve artificiale, rigorosamente ecologica, distribuita in modo uniforme su tutta la "montagna".
470 sono i milioni che verranno investiti per realizzare questo progetto un po' visionario ed un po' geniale e, per non far calare mai l'attenzione dei cittadini e del mondo, la struttura stessa produrrà colorati anelli di vapore acqueo di circa 30 metri di diametro ogniqualvolta trasformerà una tonnellata di CO2 in, appunto, vapore acqueo. Anelli che prenderanno il volo e fluttueranno nell'aria, illuminati da forti luci laser che avranno il compito di sottolineare anche visivamente il progresso a cui si assiste. Perché di questo si tratta, di vero autentico progresso, poiché il Termovalorizatore di Amager Bakke non solo sarà uno degli impianti più grandi ed efficienti di tutta Europa, ma diventerà simbolo di una nazione e, soprattutto, di un nuovo modo di concepire la tecnologia. Performante e, soprattutto, al servizio del cittadino.
Qui potete vedere lo stato di avanzamento del progetto.
Ed è proprio dalla Danimarca che arriva la notizia, da Copenaghen esattamente, la splendida capitale di quel paese fatto di penisole, isole ed isolette piatte, il rilievo naturale più alto è pari a circa 30 metri, collegate fra di loro da caratteristici e, a volte, suggestivi ponti: entro l'autunno del 2017 si arricchirà di una nuova attrazione. Sarà possibile sciare, fare climbing e trekking sul tetto inclinato del mega-termovalorizzatore in costruzione nella periferia di Copenaghen, che sostituirà la vecchia centrale elettrica, considerata ormai obsoleta. L'idea ricorda molto House Slalom, il condiminio con pista da sci artificiale in Kazakistan.
Il nuovo impianto di smaltimento dei rifiuti, opera del creativo architetto Bjarke Ingels che ha saputo progettare un'autentica opera d'arte non solo funzionale ma anche d'impatto architettonico straordinario, si trova ad Amager, nella periferia est della capitale dove ha sede anche il porto, e brucerà circa 400.000 tonnellate di rifiuti l'anno per teleriscaldare le 160.000 abitazioni della zona, per la maggior parte villette di lusso, ed approvvigionare 62.000 utenze. Ma non solo. Entro l'autunno del 2017 è, infatti, prevista l'inaugurazione di ben tre piste da sci, una nera da 180 metri, una azzurra da 55 ed una verde da 150, una parete di arrampicata di 90 metri, la più lunga del mondo, percorsi di trekking attrezzati in mezzo alla vegetazione ed un bar-rifugio "in quota" dove si potrà gustare una bevanda calda.
Non saranno certo le Dolomiti, ma non si può fare a meno di apprezzare la grande capacità innovatrice che questo popolo possiede, grazie alla quale riesce a trasformare un termovalorizzatore per rifiuti, in altri paesi fortemente contestato dai cittadini e non solo, in un punto di riferimento per gli abitanti ed in uno strumento atto a incentivare il turismo e la soddisfazione sociale.
E le emissioni tossiche e nocive? Nessun timore, garantiscono gli addetti ai lavori. Particolari sistemi di filtraggio permetteranno di ridurre le emissioni di ossidi di azoto e "cattureranno" gli atomi di carbonio contenuti nelle molecole di anidride carbonica, in modo che dal camino non escano fumi dannosi per la popolazione e per l'ambiente, ma, anzi, quegli stessi residui possano essere reimpiegati nell'agricoltura e nell'edilizia. Va detta una cosa che risulta essere fondamentale per la buona riuscita di questo progetto, ovvero che in Danimarca la raccolta differenziata è svolta in modo capillare e rigido da parte dei cittadini e questo consente di poter raccogliere con precisione quella parte dei rifiuti solidi urbani, la parte secca, che deve essere utilizzata per far funzionare correttamente un termovalorizzatore, il quale, ovviamente, se venisse utilizzato con "il combustibile" sbagliato, produrrebbe inevitabilmente fumi più nocivi.
La struttura si sviluppa su circa 31.000 mq di superficie ed i cantieri sono in continuo fermento, sia nei giorni feriali che in quelli festivi. I tempi di consegna previsti sono maggio 2017 per il termovalorizzatore e settembre dello stesso anno per il Centro Sportivo con tanto di neve artificiale, rigorosamente ecologica, distribuita in modo uniforme su tutta la "montagna".
470 sono i milioni che verranno investiti per realizzare questo progetto un po' visionario ed un po' geniale e, per non far calare mai l'attenzione dei cittadini e del mondo, la struttura stessa produrrà colorati anelli di vapore acqueo di circa 30 metri di diametro ogniqualvolta trasformerà una tonnellata di CO2 in, appunto, vapore acqueo. Anelli che prenderanno il volo e fluttueranno nell'aria, illuminati da forti luci laser che avranno il compito di sottolineare anche visivamente il progresso a cui si assiste. Perché di questo si tratta, di vero autentico progresso, poiché il Termovalorizatore di Amager Bakke non solo sarà uno degli impianti più grandi ed efficienti di tutta Europa, ma diventerà simbolo di una nazione e, soprattutto, di un nuovo modo di concepire la tecnologia. Performante e, soprattutto, al servizio del cittadino.
Qui potete vedere lo stato di avanzamento del progetto.
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