In Norvegia due tunnel galleggianti sottomarini nel Sognefjord
Dei tunnel galleggianti per visitare i fiordi norvegesi con più facilità: un'idea davvero geniale, che se andrà in porto potrà velocizzare i tempi di trasferimento tra i fiordi, senza deturpare il paesaggio.
A trasformare l'idea dei tunnel galleggianti in un vero piano costruttivo è stato uno studio di ingegneria locale, Snohetta, che si è messo al lavoro per dar vita a un progetto di collegamento in grado di unire le due coste dell'insenatura del Sognefjord, ma che poi potrebbe essere esteso altrove, per un totale di sette tunnel galleggianti.
Si tratterebbe di strutture capaci di accogliere non solo il traffico di autoveicoli e trasporto commerciale, ma anche ciclabile e pedonale: insomma, lo si potrà percorrere anche a piedi o in bici, ipotesi suggestiva e in grado di accorciare i tempi di visita dei turisti. Le due coste del fiordo di Sognefjord si trovano nella parte occidentale della costa norvegese; fino a qualche mese fa il progetto di un tunnel appariva come poco più che un'ipotesi sperimentale, mentre negli ultimi mesi sembra che qualcosa sia mosso. Tra gli obiettivi che potrebbero essere raggiunti, ci sarebbe quello di non disturbare e di non compromettere in alcun modo il traffico in mare. Non solo: il tunnel ridurrebbe il traffico dei traghetti, e quindi il relativo inquinamento, e anche il paesaggio resterebbe preservato, cosa che non sarebbe possibile nell'ipotesi di costruzione di un ponte.
I ponti, oltre tutto, hanno il vincolo del vento, e spesso vengono chiusi quando le preturbazioni atlantiche sono in transito sulle coste norvegesi. Un tunnel invece rimane dempre aperto, senza problemi.
In realtà, uno studio di fattibilità in questo senso è già stato condotto nel 2012 dalla Norwegian Public Roads Administration, ed è stato proprio in seguito alla visione dei risultati di tale ricerca che ci si è resi conto che il miglior modo per collegare le due parti del fiordo sarebbe stato proprio un tunnel galleggiante e non il classico ponte.
Di certo, la Norvegia è conosciuta perché i fiordi sono parte di alcuni degli spettacoli naturali più straordinari del pianeta. In particolare, lungo la E39 che percorre la costa occidentale dalla regione di Kristiansand alla città di Trondheim, si trova la maggior parte dei fiordi più famosi. Tuttavia, se è vero che il panorama lascia senza parole, è altrettanto vero che i trasporti e i collegamenti sono molto lacunosi: si pensi che sono ben sette le diverse linee ferroviarie che occorre prendere per andare da un capo all'altro, separate da altrettanti traghetti, per un viaggio che nel migliore dei casi richiede quasi una giornata intera.
Adottando questa prospettiva, pertanto, i tunnel galleggianti sarebbero un'ottima soluzione. L'idea sarebbe quella di affidarsi a due tubi lunghissimi, uno per ciascuna direzione: ogni tubo avrebbe spazio per due corsie, una per il traffico veicolare e l'altra per le biciclette/pedoni e come corsia di emergenza. I tubi trovandosi ad una profondità di circa 30 metri non risentirebbero del moto ondoso della superficie dei fiordi.
I fiordi collegati potrebbero essere quindi altri sei oltre quello del Sognefjord, ma il costo ipotizzato, però, sarebbe molto elevato, oltre 25 miliardi di euro. Un investimento certo non comune, che - evidentemente - merita di essere ponderato con attenzione. Il primo dei tunnel a essere completato servirà per collegare le cittadine di Oppedal e Lavik.
I lavori dovrebbero finire, secondo i piani, entro il 2035: insomma, non si potrà assistere alla conclusione dell'opera prima dei prossimi vent'anni. Dal punto di vista del paesaggio, però, ci sarebbe qualche conseguenza: i tunnel, infatti, sarebbero in parte visibili., anche se certamente meno evidenti di un attraversamento con dei ponti, ma potrebbero anche garantire un impatto tutto sommato piacevole, e affascinante di notte, con la giusta illuminazione a rendere ancora più speciale la magia dei fiordi norvegesi.
A trasformare l'idea dei tunnel galleggianti in un vero piano costruttivo è stato uno studio di ingegneria locale, Snohetta, che si è messo al lavoro per dar vita a un progetto di collegamento in grado di unire le due coste dell'insenatura del Sognefjord, ma che poi potrebbe essere esteso altrove, per un totale di sette tunnel galleggianti.
Si tratterebbe di strutture capaci di accogliere non solo il traffico di autoveicoli e trasporto commerciale, ma anche ciclabile e pedonale: insomma, lo si potrà percorrere anche a piedi o in bici, ipotesi suggestiva e in grado di accorciare i tempi di visita dei turisti. Le due coste del fiordo di Sognefjord si trovano nella parte occidentale della costa norvegese; fino a qualche mese fa il progetto di un tunnel appariva come poco più che un'ipotesi sperimentale, mentre negli ultimi mesi sembra che qualcosa sia mosso. Tra gli obiettivi che potrebbero essere raggiunti, ci sarebbe quello di non disturbare e di non compromettere in alcun modo il traffico in mare. Non solo: il tunnel ridurrebbe il traffico dei traghetti, e quindi il relativo inquinamento, e anche il paesaggio resterebbe preservato, cosa che non sarebbe possibile nell'ipotesi di costruzione di un ponte.
I ponti, oltre tutto, hanno il vincolo del vento, e spesso vengono chiusi quando le preturbazioni atlantiche sono in transito sulle coste norvegesi. Un tunnel invece rimane dempre aperto, senza problemi.
In realtà, uno studio di fattibilità in questo senso è già stato condotto nel 2012 dalla Norwegian Public Roads Administration, ed è stato proprio in seguito alla visione dei risultati di tale ricerca che ci si è resi conto che il miglior modo per collegare le due parti del fiordo sarebbe stato proprio un tunnel galleggiante e non il classico ponte.
Di certo, la Norvegia è conosciuta perché i fiordi sono parte di alcuni degli spettacoli naturali più straordinari del pianeta. In particolare, lungo la E39 che percorre la costa occidentale dalla regione di Kristiansand alla città di Trondheim, si trova la maggior parte dei fiordi più famosi. Tuttavia, se è vero che il panorama lascia senza parole, è altrettanto vero che i trasporti e i collegamenti sono molto lacunosi: si pensi che sono ben sette le diverse linee ferroviarie che occorre prendere per andare da un capo all'altro, separate da altrettanti traghetti, per un viaggio che nel migliore dei casi richiede quasi una giornata intera.
Adottando questa prospettiva, pertanto, i tunnel galleggianti sarebbero un'ottima soluzione. L'idea sarebbe quella di affidarsi a due tubi lunghissimi, uno per ciascuna direzione: ogni tubo avrebbe spazio per due corsie, una per il traffico veicolare e l'altra per le biciclette/pedoni e come corsia di emergenza. I tubi trovandosi ad una profondità di circa 30 metri non risentirebbero del moto ondoso della superficie dei fiordi.
I fiordi collegati potrebbero essere quindi altri sei oltre quello del Sognefjord, ma il costo ipotizzato, però, sarebbe molto elevato, oltre 25 miliardi di euro. Un investimento certo non comune, che - evidentemente - merita di essere ponderato con attenzione. Il primo dei tunnel a essere completato servirà per collegare le cittadine di Oppedal e Lavik.
I lavori dovrebbero finire, secondo i piani, entro il 2035: insomma, non si potrà assistere alla conclusione dell'opera prima dei prossimi vent'anni. Dal punto di vista del paesaggio, però, ci sarebbe qualche conseguenza: i tunnel, infatti, sarebbero in parte visibili., anche se certamente meno evidenti di un attraversamento con dei ponti, ma potrebbero anche garantire un impatto tutto sommato piacevole, e affascinante di notte, con la giusta illuminazione a rendere ancora più speciale la magia dei fiordi norvegesi.
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