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Consigli per volare con i bambini: contro il Jet Lag e la noia

Volare con i bambini è possibile. Sia con i neonati, sia con i bambini più grandi.
Le problematiche sono, chiaramente, diverse. L’obiettivo finale da raggiungere, però, è il medesimo: far sì che il viaggio sia un momento piacevole per tutti, grandi e piccini.
Il rischio principale, infatti, è che i bimbi, insofferenti, annoiati, stanchi, sfiniti dallo scombussolamento orario, possano diventare un problema, sia per i genitori, sia per gli altri passeggeri a bordo, trasformando il viaggio in un incubo, per lo meno nelle fasi dello spostamento.

Innanzitutto un consiglio, che personalmente adotto e trovo funzionale. Per i voli superiori alle cinque ore, se possibile, meglio scegliere voli notturni e diretti (in caso di scali è sufficiente fare in modo di arrivare nell’ultima città prima della tratta più lunga in tempo per prendere una coincidenza serale, laddove per serale intendo dalle 21.30 in avanti).
In questo modo, se il bambino non ha problemi con il sonno, trascorrerà dormendo buona parte del tempo di volo, svegliandosi dall’altra parte del mondo giusto in tempo per l’ultimo spuntino a bordo (generalmente, una simil colazione rinforzata) e le ultime fasi della traversata.

Ricordatevi, inoltre, prima di partire per un viaggio lungo in cui siano previsti pasti a bordo, di prenotare il menu bimbi generalmente disponibile per chiunque ne faccia richiesta.

Come intrattenere un bambino durante un lungo volo


Quasi tutte le compagnie, per i voli superiori alle 4 ore, mettono a disposizione dei passeggeri un programma di intrattenimento declinato anche per il target kids.
Generalmente, la scelta di film, cartoni animati e serie televisive tra cui scegliere è abbastanza ampia ed esiste anche una sezione giochi all’interno della quale sono caricate una serie di attività ludiche divise per fasce di età.
Il solo problema potrebbe essere rappresentato dalla lingua. Non tutti i film, infatti, sono disponibili in italiano e alla lunga i bambini potrebbero annoiarsi.
Come ovviare?
Noi generalmente abbiamo sempre dietro un tablet su cui in locale abbiamo riversato tutti i film e le serie animate che mia figlia ama di più. Dotata di cuffie, generalmente, se ne rimane tranquilla a guardare ciò che più le piace per periodi di tempo anche molto lunghi che aggiunti ai momenti in cui dorme e alle pause per mangiare fanno sì che, in linea di massima, il volo per lei non rappresenti un problema, nemmeno quando supera le 8 ore.

Altre cose da avere sempre con sé per intrattenere i bambini sono:
• Un album da disegni da colorare e disegnare
• Adesivi stacca-attacca
• Giochi pocket da viaggio
• Un libro o un fumetto da leggere (a seconda dell’età del bimbo)
• Giochi di enigmistica
• Un dispositivo per ascoltare la musica (questo è molto utile quando si viaggia con preadolescenti e adolescenti)

Il bagaglio a mano: cosa avere sempre con sè


Come sanno tutti quelli che viaggiano spesso, in aeroporto e sugli aerei c’è spesso troppo caldo (nella stagione invernale) o troppo freddo (nella stagione estiva).
Riscaldamento e aria condizionata, infatti, vengono il più delle volte settati su temperature estreme che non facilitano il passaggio dall’ambiente esterno a quello interno, rendendo particolarmente pericolosi per la salute gli sbalzi di temperatura.
Ecco, dunque, cosa avere sempre con sé nel bagaglio a mano, partendo dal presupposto che in generale, l’abbigliamento più indicato è quello a cipolla:

• Una felpa o un maglioncino leggero durante la stagione estiva
• Un paio di calze in cotone per l’estate da infilare durante la permanenza a bordo se l’aria condizionata dovesse essere troppo alta
• Una sciarpa in cotone da stringersi intorno al collo

Inoltre, potrebbero essere comodi:

• Un paio di scarpe comode da infilare durante i voli lunghi quando ci si alza dal proprio posto
• Un asciugamano piccolo
• Spazzolino e dentifricio da viaggio (ricordiamo che non si possono imbarcare flaconi di creme e liquidi superiori ai 100ml per un massimo di 1000ml cad)
• Salviette umidificate
• Fazzoletti di carta
• Una mutandina di ricambio

Sulle tratte lunghe, acqua e snack sono generalmente disponibili a bordo gratuitamente durante tutto il volo.

Prevenire il jet lag è possibile: ecco come fare


Il Jet Lag è un disturbo, non grave, da cui pochi viaggiatori sono immuni. È determinato dalla difficoltà dell’organismo ad adattarsi immediatamente a fusi orari diversi con fastidi inerenti soprattutto la sfera del sonno e del cibo.
La Nasa sostiene che per tornare a uno stato di totale normalità sono necessari tanti giorni quanti sono i fusi attraversati e se forse la stima può sembrare eccessiva (generalmente, ci si adatta ai cambiamenti in due/tre giorni) è vero che, comunque, occorre del tempo per ristabilire la propria normale routine.
A esserne maggiormente colpite sono le persone che faticano a lasciarsi alle spalle le proprie abitudini (i bambini, in linea di massima, soffrono meno i cambiamenti), gli ansiosi e chi è particolarmente stressato.

Ecco, dunque, alcuni consigli individuati dagli esperti per prevenire il disturbo o, quantomeno, renderlo meno fastidioso:

• Affidarsi a un buon sonno ristoratore la notte che precede il viaggio in modo da affrontarlo più riposati possibile
• A bordo e durante le attese in aeroporto, consumare pasti leggeri che non appesantiscano ulteriormente l’organismo.
• Per quanto possibile, una volta giunti a destinazione, cercare di adattarsi sin da subito agli orari locali evitando di dormire di giorno o rimanere svegli tutta la notte.

Esiste una dieta che pare sia utile per superare al meglio il Jet Lag. Va iniziata tre giorni prima della partenza e proseguita fino a un giorno dopo l’arrivo. Si basa sul principio che le difficoltà ad adattarsi ai nuovi fusi dipendano dalla difficoltà di coordinarsi di due zone cerebrali preposte alla percezione del tempo: la prima percepisce il tempo come ciclo temporale di 24 ore; la seconda come alternanza di giorno e notte.
Entrambe queste zone, per funzionare al meglio, necessitano di proteine.

Ecco, dunque, che la dieta è così organizzata:
• Il primo e il terzo giorno prima della partenza e il primo dopo l’arrivo si consiglia di aumentare considerevolmente l’introito di proteine nell’organismo
• Il secondo giorno prima della partenza, invece, si suggerisce di adottare una dieta ipocalorica che non superi le 700 calorie
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