Gli atolli pił belli delle Maldive. Quale atollo scegliere? I migliori consigliati
Gli atolli delle Maldive sono tutti belli, e questa non è una novità. Spiagge bianche, barriera corallina, palme e bungalow sull’acqua sono il denominatore comune delle isole dell’arcipelago. Anche le attività proposte dai diversi resort sono generalmente le stesse: relax, immersioni, snorkelling e per chi vuole anche qualche altro sport.
In generale si può dire che se non si hanno particolari esigenze, un’isola può valere l’altra. Se però si va alla ricerca delle sfumature, allora la scelta dell’isola giusta si può fare tenendo conto di alcuni fattori.
Di seguito proponiamo una classifica degli atolli più belli e delle migliori isole delle Maldive tra cui scegliere la propria destinazione.
Ovviamente ci sono centinaia di siti sparsi nell’Oceano Indiano dove dedicarsi alle immersioni, e tutti generalmente molto suggestivi, vista la presenza di coralli e una variegata fauna marina.
Alcuni tuttavia sono più belli di altri. Tra questi, ce ne sono alcuni presso l’atollo di Ari Sud particolarmente famosi perché permettono di osservare da vicino lo squalo balena, il più grande pesce al mondo, che frequenta la barriera corallina esterna dell’atollo, soprattutto nella zona conosciuta come Dhidhdhoo Beyru.
Chi invece è curioso di vedere da vicino le affascinanti mante, può provare nel sito di Manta Reef (o Madivaru). Altrettanto emozionante è lo stretto canyon sottomarino di Broken Rock, proprio all’imbocco del Dhigurashu Kandu.
Le onde migliori si trovano tra maggio e novembre, quando il monsone soffia da sud-ovest. Alcuni tra i break più apprezzati si trovano a Malé Nord: l’Honky’s, se lo prendete nel giusto periodo, è un lungo break sinistro che raddoppia il proprio volume nella parte finale, e per molti è il più emozionante delle Maldive. Il Jailbreaks, nelle acque dell’isola di Gaamaadhoo, ha questo nome perché un tempo l’isolotto era utilizzato come prigione. Si tratta di un break destro che raggiunge il top quando le sue tre sezioni si uniscono.
Chi ama la velocità può provare il Sultan’s, un break destro con un ripido picco esterno che immette in un muro d’acqua veloce e a una chiusura a tubo.
In generale, il resort di riferimento dai surfers è il Chaaya Island Dhonveli, molto attrezzato e attento alle esigenze dei suoi ospiti.
D’accordo, le spiagge delle Maldive sono tutte paradisiache ed è impossibile scegliere la più bella. Proviamo quindi a suggerire per questa nostra classifica la spiaggia di Kanuhura, un’enorme spiaggia di sabbia bianca finissima presso l’omonimo resort, nell'atollo di Lhaviyani.
Da Kanuhura ci si può anche spostare nella vicina isola deserta di Jehunuhura dove, come potrete immaginare, si ha la sensazione di trovarsi in un luogo incantato.
Se siete viaggiatori indipendenti e cercate di stare alla larga dai resort, allora l’isola di Maafushi, nell’atollo di Malé Sud, può essere la più indicata. Attenzione: è molto turistica e per questo anche cosmopolita, ma la concorrenza di alberghi e guesthouse fa sì che si riescano a trovare sistemazioni anche a prezzi più contenuti. Sulla sua spiaggia privata i turisti possono prendere il sole liberamente (ma restano vietati il nudismo e il topless) senza infastidire gli abitanti locali.
Per approfondimenti e ulteriori informazioni su come risparmiare durante il viaggio rimandiamo al nostro articolo dedicato alle Maldive low cost.
Fino a non molti anni fa qui il turismo non era arrivato. Non esiste un aeroporto e l’unico modo per raggiungerlo è quello di usare un idrovolante. Per questa sua natura indipendente e incontaminata le tartarughe arrivano ogni anno per deporre le uova sulle spiagge deserte. Tra gli atolli dove esistono strutture turistiche, Shaviyani è quello meno frequentato e forse più autentico.
Il capoluogo è Milandhoo, un’isola disabitata fino al 1997. L’atollo comprende 16 isole e si trova nella parte settentrionale delle Maldive.
Proprio per la sua ricchissima diversità biologica l’atollo di Baa è stato dichiarato Riserva Mondiale della Biosfera dall’UNESCO nel 2011. La zona di Hanifaru Bay è il cuore della riserva marina ed è popolata da creature straordinarie come mante e squali balena, oltre agli immancabili coralli. Va da sé che qui si possano effettuare alcune delle immersioni più belle delle Maldive.
È ovviamente la capitale Malé la località più caotica del paese. La città, che conta circa 100.000 abitanti, occupa interamente l’isola di 5 km² con i suoi palazzi e strade èroprio come una qualsiasi altra capitale mondiale. Qui hanno sede tutti i servizi ed è la base logistica, economica e politica delle Maldive. Visto che non c’era più spazio, l’aeroporto internazionale dove atterrano tutti i voli provenienti dall’estero è stato costruito sulla vicina isola di Hulhule.
Siamo negli atolli settentrionali del paese. Noonu conta 13 isole abitate e soltanto pochi resort; tra questi c’è il famoso Cheval Blanc situato su tre isole artificiali e una naturale, Randheli, la principale. La struttura è di proprietà del gruppo Louis Vuitton Moët Hennessy e già il nome suggerisce come questo luogo non sia alla portata di tutti. I prezzi partono da 4000 euro a notte (tranquilli, prima colazione inclusa).
Se cercate qualcosa di meno esoso, per usare un eufemismo, ve la potete cavare con 3000 euro a notte presso il Velaa Private Island, sempre nell’atollo di Noonu.
Cerchi altre idee per il viaggio? Scopri le Maldive in crociera su un dhoni.
In generale si può dire che se non si hanno particolari esigenze, un’isola può valere l’altra. Se però si va alla ricerca delle sfumature, allora la scelta dell’isola giusta si può fare tenendo conto di alcuni fattori.
Di seguito proponiamo una classifica degli atolli più belli e delle migliori isole delle Maldive tra cui scegliere la propria destinazione.
Le più belle immersioni – Atollo di Ari Sud
Ovviamente ci sono centinaia di siti sparsi nell’Oceano Indiano dove dedicarsi alle immersioni, e tutti generalmente molto suggestivi, vista la presenza di coralli e una variegata fauna marina.
Alcuni tuttavia sono più belli di altri. Tra questi, ce ne sono alcuni presso l’atollo di Ari Sud particolarmente famosi perché permettono di osservare da vicino lo squalo balena, il più grande pesce al mondo, che frequenta la barriera corallina esterna dell’atollo, soprattutto nella zona conosciuta come Dhidhdhoo Beyru.
Chi invece è curioso di vedere da vicino le affascinanti mante, può provare nel sito di Manta Reef (o Madivaru). Altrettanto emozionante è lo stretto canyon sottomarino di Broken Rock, proprio all’imbocco del Dhigurashu Kandu.
Il migliore surf – Atollo di Malé Nord
Le onde migliori si trovano tra maggio e novembre, quando il monsone soffia da sud-ovest. Alcuni tra i break più apprezzati si trovano a Malé Nord: l’Honky’s, se lo prendete nel giusto periodo, è un lungo break sinistro che raddoppia il proprio volume nella parte finale, e per molti è il più emozionante delle Maldive. Il Jailbreaks, nelle acque dell’isola di Gaamaadhoo, ha questo nome perché un tempo l’isolotto era utilizzato come prigione. Si tratta di un break destro che raggiunge il top quando le sue tre sezioni si uniscono.
Chi ama la velocità può provare il Sultan’s, un break destro con un ripido picco esterno che immette in un muro d’acqua veloce e a una chiusura a tubo.
In generale, il resort di riferimento dai surfers è il Chaaya Island Dhonveli, molto attrezzato e attento alle esigenze dei suoi ospiti.
La spiaggia più bella – Atollo di Lhaviyani
D’accordo, le spiagge delle Maldive sono tutte paradisiache ed è impossibile scegliere la più bella. Proviamo quindi a suggerire per questa nostra classifica la spiaggia di Kanuhura, un’enorme spiaggia di sabbia bianca finissima presso l’omonimo resort, nell'atollo di Lhaviyani.
Da Kanuhura ci si può anche spostare nella vicina isola deserta di Jehunuhura dove, come potrete immaginare, si ha la sensazione di trovarsi in un luogo incantato.
L’isola più economica – Maafushi
Se siete viaggiatori indipendenti e cercate di stare alla larga dai resort, allora l’isola di Maafushi, nell’atollo di Malé Sud, può essere la più indicata. Attenzione: è molto turistica e per questo anche cosmopolita, ma la concorrenza di alberghi e guesthouse fa sì che si riescano a trovare sistemazioni anche a prezzi più contenuti. Sulla sua spiaggia privata i turisti possono prendere il sole liberamente (ma restano vietati il nudismo e il topless) senza infastidire gli abitanti locali.
Per approfondimenti e ulteriori informazioni su come risparmiare durante il viaggio rimandiamo al nostro articolo dedicato alle Maldive low cost.
L’atollo più autentico – Atollo di Shaviyani
Fino a non molti anni fa qui il turismo non era arrivato. Non esiste un aeroporto e l’unico modo per raggiungerlo è quello di usare un idrovolante. Per questa sua natura indipendente e incontaminata le tartarughe arrivano ogni anno per deporre le uova sulle spiagge deserte. Tra gli atolli dove esistono strutture turistiche, Shaviyani è quello meno frequentato e forse più autentico.
Il capoluogo è Milandhoo, un’isola disabitata fino al 1997. L’atollo comprende 16 isole e si trova nella parte settentrionale delle Maldive.
La maggiore diversità biologica – Atollo di Baa
Proprio per la sua ricchissima diversità biologica l’atollo di Baa è stato dichiarato Riserva Mondiale della Biosfera dall’UNESCO nel 2011. La zona di Hanifaru Bay è il cuore della riserva marina ed è popolata da creature straordinarie come mante e squali balena, oltre agli immancabili coralli. Va da sé che qui si possano effettuare alcune delle immersioni più belle delle Maldive.
L’isola più caotica – Malé
È ovviamente la capitale Malé la località più caotica del paese. La città, che conta circa 100.000 abitanti, occupa interamente l’isola di 5 km² con i suoi palazzi e strade èroprio come una qualsiasi altra capitale mondiale. Qui hanno sede tutti i servizi ed è la base logistica, economica e politica delle Maldive. Visto che non c’era più spazio, l’aeroporto internazionale dove atterrano tutti i voli provenienti dall’estero è stato costruito sulla vicina isola di Hulhule.
Il più caro – Atollo di Noonu
Siamo negli atolli settentrionali del paese. Noonu conta 13 isole abitate e soltanto pochi resort; tra questi c’è il famoso Cheval Blanc situato su tre isole artificiali e una naturale, Randheli, la principale. La struttura è di proprietà del gruppo Louis Vuitton Moët Hennessy e già il nome suggerisce come questo luogo non sia alla portata di tutti. I prezzi partono da 4000 euro a notte (tranquilli, prima colazione inclusa).
Se cercate qualcosa di meno esoso, per usare un eufemismo, ve la potete cavare con 3000 euro a notte presso il Velaa Private Island, sempre nell’atollo di Noonu.
Cerchi altre idee per il viaggio? Scopri le Maldive in crociera su un dhoni.
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