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Escursioni con le ciaspole tra i rifugi del Trentino

Il Trentino è la location per eccellenza in cui ci si può godere una passeggiata con le ciaspole immerse nella neve: la varietà di proposte e di luoghi da scegliere è davvero enorme, e ognuno può vedere soddisfatti i propri gusti e le proprie esigenze.

A Madonna di Campiglio, per esempio, si può individuare come destinazione la Malga Ritorto, che permette di ammirare lo spettacolo straordinario offerto dalle Dolomiti di Brenta: la vasta radura che la caratterizza, raggiungibile a partire dalla località Fradè, offre un balcone panoramico unico e indimenticabile.

Come dimenticare, dempre a Madonna di Campiglio, Cascina Zeledria? Si tratta di un locale familiare che è celebre per la polenta e la carne che vengono servite direttamente sulla pietra ollare. Vi si può arrivare perfino con il gatto delle nevi, ma il suggerimento è quello di usare le ciaspole, anche per godersi la vista del Lago delle Malghette nel corso della camminata.

Nel bel mezzo del Parco Naturale Paneveggio - Pale di San Martino, invece, con le ciaspole ai piedi si può arrivare a Capanna Cervino in una ventina di minuti, scegliendo Passo Rolle come punto di partenza: San Martino di Castrozza offre a ogni ora del giorno colori e luci speciali, con le tonalità rosa del Cimon della Pala.

Sempre a San Martino di Castrozza, un'altra ciaspolata che vale la pena di provare è quella che permette di raggiungere Malga Venegiota, situata a 1835 metri di altitudine: è qui che si possono assaggiare i primierotti locali, per recuperare le energie dopo essere saliti fino alla Baita Segantini e poi scesi attraversando la Val Venegia.

In Val di Fassa, d'altro canto, il Rifugio Fuciade accoglie chi decide di passeggiare con le ciaspole dal Passo San Pellegrino: per altro, può essere un'idea suggestiva quella di rientrare di notte, o in motoslitta o addirittura su una slitta a cavalli, se si ha voglia di un po' di poesia e di romanticismo
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Ancora, ci si può divertire con le ciaspole in Val di Sole, a Pejo, nel cuore della natura del Parco Nazionale dello Stelvio: dalla località Plan, in fondo alla Val di Rabbi, inizia un percorso incantevole che conduce, dopo avere coperto quattro chilometri, al tetto di Malga Stablasolo. Qui ci si può concedere qualche peccato di gola, sorseggiando un bicchiere di vino locale mentre si gustano i canederli, i formaggi o i salumi del posto. Da non perdere i dolci caserecci e la pasticceria.

Al confine orientale degli Altipiani Cimbri sorge, poi, la Malga Millegrobbe, nei pressi di Luserna: partendo dal Centro Fondo Millegrobbe, ci si addentra tra i rami innevati dei boschi, continuando per quattro chilometri nella conca, fino a destinazione. Un percorso che si rivela magico non solo di giorno, ma anche al chiaro di luna, e che trova la sua degna conclusione in una cena a base di selvaggina, impreziosita dal formaggio tipico di questi luoghi, il Vezzena.

Qualche idea in più? Il Rifugio La Montanara di Molveno può essere raggiunto dal parcheggio Val Biole, dopo aver percorso l'ex pista di sci appena fuori Andalo e aver superato la Baita Pineta: le pendenze sono piuttosto impegnative, ma la fatica viene ripagata quando ci si ritrova sulla tavola l'antipasto dell'orso, con salumi caserecci e un misto di formaggi imperdibile.

A proposito di panorami che meritano di essere immortalati, nel cuore dei Lagorai c'è il Rifugio Crucolo, collocato in Val Campelle: un'altra location unica per chi ha voglia di sfidare sé stesso e la natura con un'escursione impegnativa ma non eccessivamente difficile. Quello che conta, in questo caso, è avere la capacità di orientarsi - cartina alla mano - anche se un buon allenamento fisico male non può fare.

Infine, ultima ma non meno apprezzabile idea per una ciaspolata gratificante è quella che dà la possibilità di arrivare al Rifugio Capanna Viote. Per le buone forchette, il menù a disposizione è pressoché unico: che si amino i crauti o i canederli, il formaggio di malga o la polenta di Storo, ogni necessità può essere soddisfatta. Senza dimenticare il gulasch, da gustare osservando le 3 Cime del Bondone e ripensando al bosco stupendo del Wolchenstein attraversato pochi minuti prima.

Insomma, le occasioni per apprezzare la montagna a piedi, nel silenzio dei boschi e tra i sapori delle malghe, non mancano di certo in Trentino!.

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La foto di copertina è di Archivio Foto Trentino Sviluppo (P. Masturzo)

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