La mostra di Manet a Milano, Palazzo Reale

Le sale di Palazzo Reale a Milano ospitano dall'8 marzo la mostra da titolo “Manet e la Parigi Moderna“. L’esposizione che rende omaggio all’arte di Edouard Manet sarà visitabile fino al 2 luglio.

Sono oltre cinquanta le opere riunite nel capoluogo lombardo, provenienti dal Museé d'Orsay, la cui collaborazione con la struttura milanese, già collaudata, è ora confermata nella sua efficacia. Parlare di Manet significa respirare quelle frizzanti atmosfere che hanno permesso il passaggio alla modernità. Siamo a fine Ottocento. Parigi sta vivendo un fermento culturale senza pari, tale da assegnarle il titolo di capitale europea più interessante sotto vari profili.

Manet sviluppa la sua arte in quegli anni, quando i bistrot di Parigi esprimono la vitalità che impregna ogni angolo e la rendono libera anche di osare, rompendo gli schemi. Il dipinto che lo ha reso famoso fra il 1862 e il 1863 ed anche inviso ad una buona parte dei benpensanti parigini, “Colazione sull’erba”, dà forza al suo tratto, rendendolo precursore di quell’Impressionismo al quale peraltro ha sempre rifiutato l’attribuzione.

“Olympia”, ispirata alla Maya Desnuda di Goya, opera del 1863, fa di nuovo irrigidire la città di Parigi che ritiene troppo osè il ritratto. Fuori dagli ambienti blasonati, la fama di Manet aumenta e si impone. I suoi ritratti, così accurati, quasi vividi, offrono spaccati di vita reale fissando sulla tela espressioni, comportamenti, attitudini. E dire che il percorso deciso dal padre, avrebbe dovuto portarlo a sedere su uno scranno da giudice.

Per evitare gli studi giuridici tanto odiati, Manet si imbarca e per qualche mese, quanto basta per convincere la famiglia ad assecondare le sue doti artistiche, vive da marinaio. Al rientro, la sua carriera esplode, confortata dai viaggi compiuti in Europa, in Italia, ma anche in Olanda, Austria, Germania.

La sua verve provocatoria emerge quasi immediatamente alimentandone la fama che lo accompagna fino al termine della vita. Manet muore a 51 anni a causa di una grave atassia, dopo aver osato, amato, cavalcato amicizie, allontanandole per rinsaldarle davanti ad un bicchiere di buon vino come successe con il critico Louis Edmond Duranty, sfidato a duello e poi abbracciato poche ore dopo fra i fumi d’alcool e vita di un bistrot. La mostra “Manet e la Parigi moderna” concentra tutti questi aspetti.

Informazioni utili
Il percorso si può visitare il lunedì dalle 14,30 alle 19,30, il martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9,30 alle 19,30, il giovedì e sabato dalle 9,30 alle 22,30. Il biglietto costa 12 euro (ridotto 10 euro). Per info: www.palazzoreale.it

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