I posti pił belli del Friuli Venezia Giulia
Situata nell'estremo nord-est dell'Italia il Friuli-Venezia Giulia è molto probabilmente la regione meno conosciuta e nel contempo più singolare del Bel Paese.
È posta infatti al confine non solo fisico, ma anche culturale fra il nostro Paese e il resto dell’Europa e presenta nel suo territorio un patrimonio culturale, storico e artistico così eterogeneo che non deve sorprendere.
Il Friuli Venezia Giulia rappresenta il tentativo di sintesi tra tre realtà etnico-linguistiche diverse: quella latina, che in qualche modo caratterizza e dà uniformità culturale a tutto lo Stivale, quella slava e quella germanica; le ricchezze custodite tra i confini di questa regione, che ancora oggi stenta a identificarsi in modo univoco, sono così particolari e preziose che meritano di essere conosciute.
Questo è dunque un itinerario che vi accompagnerà alla scoperta dei luoghi più belli da visitare, paesaggi naturalistici di notevole bellezza, spiagge chiare e sabbiose, cime montuose innevate e spettacolari, borghi antichi e tesori storico-culturali di impagabile valore ed eleganza.
Siamo in provincia di Udine, nell'estremo sud-ovest della regione, dove la piccola penisola che parte dalla foce del fiume Tagliamento si allunga nel mare verso la Laguna di Marano; qui si trova Lignano Sabbiadoro, una delle stazioni balneari più rinomate del Friuli-Venezia Giulia e dell'Adriatico settentrionale che può contare ogni anno su un afflusso di ben 4 milioni di visitatori.
Un litorale di sabbia dorata e finissima lungo 8 km, strutture balneari all'avanguardia, numerosi servizi su misura per il turista di ogni età, un mare pulito che ogni anno conferma la Bandiera Blu e un sistema di darsene e di piccoli porti turistici che consentono l'attracco di imbarcazioni private sono gli ingredienti del successo internazionale di questa ridente località.
Poco più all'interno del paese c'è la grande Pineta della zona nota con il nome di Lignano Riviera, perfetta per una passeggiata o una corsa lungo i viali alberati quando il caldo si fa troppo intenso.
A Lignano Sabbiadoro la vacanza non è però solo all'insegna del relax, perché numerose sono anche le proposte per la movida serale: caffè e beach bar per un aperitivo con vista tramonto, ristoranti rinomati per una cena chic e le discoteche più cool della costa adriatica per ballare tutta la notte fino all'alba.
Da non perdere: i parchi tematici per i più piccoli, come Acquasplash o Gulliverlandia, le Terme di Lignano per una pausa di benessere, un'escursione nella Laguna di Marano, sede di riserve naturali di straordinaria bellezza.
Ci spostiamo verso est circumnavigando la Laguna di Marano e dopo circa 60 km troviamo due cittadine che non possiamo non visitare: Aquileia e pochi chilometri più a sud Grado, un museo a cielo aperto la prima e un salotto sul mare la seconda.
Aquileia è stata prima una ricca ed importante città dell'Impero Romano e in seguito centro di propulsione del Cristianesimo in tutta Europa; dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco per la vastissima zona archeologica ben conservata e la straordinaria Basilica paleocristiana che propone al visitatore è oggi meta ambita di turisti appassionati d'arte e di storia.
Strettamente connessa alla storia di Aquileia è Grado, "l'isola del sole", perché di un’isola in effetti si tratta, seppur collegata alla terraferma da due suggestivi ponti. Anch'essa conserva resti storici importanti ma è oggi rinomata per la raffinatezza delle sue spiagge, il sontuoso centro storico dal fascino veneziano e i servizi di eccellenza destinati ai turisti.
Da non perdere: Palmanova, la famosa città fortezza a forma di stella a nove punte, un'escursione alla Riserva Naturale della Foce, per gli appassionati di birdwatching, ed una visita al Santuario di Barbana, sull'omonima isoletta che si trova proprio di fronte.
Abbandoniamo la costa, ci dirigiamo verso nord per una cinquantina di chilometri e arriviamo a Udine, la città considerata la vera capitale culturale del Friuli.
Passeggiare tra i vicoli medievali in cui si respirano atmosfere veneziane, arrampicarsi sul colle dove si ergono i resti dell'antico castello e dal quale si può godere di una vista meravigliosa e concludere la visita nel "salotto" di Piazza Libertà, la "più bella piazza veneziana sulla terraferma", come la definiscono con orgoglio i suoi cittadini, per vivere il rito del tajut, il bicchiere di vino rosso degustato in compagnia, fanno di Udine una meta imperdibile.
A meno di una manciata di chilometri si trova il Giardino Botanico di Cormôr, quarantacinque ettari di vegetazione che fanno parte di un imponente progetto di restauro ambientale all'interno del quale si sviluppano svariati percorsi educativo-naturalistici in collaborazione con l'Università.
Nel Giardino Storico dell'ex Cotonificio, attualmente in ristrutturazione, si possono trovare specie arboree monumentali di rara bellezza, come alcune sequoie, e il Centro Colibrì di Margherita Hack dove, in una foresta tropicale ricreata in loco, vive una colonia di questi minuscoli e meravigliosi uccelli.
Da non perdere: Villa Manin, monumentale Villa Veneta, dimora dell'ultimo doge di Venezia e oggi sede di mostre internazionali, la Loggia del Lionello e la Loggia di San Giovanni, i due monumenti simbolo di Piazza Libertà, Casa Cavazzini, modernamente ristrutturata dall'architetto Gae Aulenti, sede del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea, e il Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo, dove si possono ammirare gli affreschi settecenteschi del grande pittore veneziano.
Ci spostiamo verso ovest ed entriamo nella provincia di Pordenone; appena varcato il fiume Tagliamento arriviamo a Spilimbergo, cittadina nota per la Scuola Mosaicisti del Friuli e per la produzione del formaggio Asino, realizzato con tecniche casearie ancora artigianali; pregevole però è anche il centro storico dove si possono ammirare il Duomo di Santa Maria Maggiore, uno degli edifici gotici più interessanti di tutta la regione, le mura antiche, la Torre ed i resti del Castello, il cui impianto originario è databile addirittura agli inizi del XII secolo.
Diciotto km più ad est troviamo Maniago, la Città del coltello d’autore, celebre fin dalle sue origini per l'arte fabbrile e per imastri coltellinai, grazie ai numerosi battiferri realizzati lungo le piccole rogge del torrente Còlvera.
Una passeggiata in Piazza Italia per ammirare il quattrocentesco Duomo di San Mauro Martire e una visita alle rovine dell'antico castello edificato nell'XI secolo incantano anche il turista più esigente.
Da non perdere: il Palazzo Dipinto di Spilimbergo, dal sicuro effetto scenico, il Museo dell'Arte Fabbrile e delle Coltelleria di Maniago, dove si possono ammirare i manufatti più antichi dell'artigianato locale, e una visita al borgo di San Daniele, patria per famoso omonimo prosciutto, che si è guadagnata l'appellativo di Piccola Siena del Friuli.
Per il quinto dei posti da non perdere in Friuli affrontiamo una tappa un po’ più lunga e impervia e ci dirigiamo verso nord-est, a Tarvisio, là dove si incontrano i confini fra Italia, Slovenia e Austria; ci troviamo uno dei più importanti poli sciistici della regione, luogo ideale per quel turista che ama la montagna e la natura.
Qui troviamo infatti i Laghi di Fusine, di origine glaciale e collegati fra di loro da pittoreschi sentieri che si inoltrano nel vegetazione di tipo boschivo; l'atmosfera fiabesca, il silenzio incontaminato, la fauna selvatica, i profumi e i colori consentono senza dubbio di inserirli tra i laghi più belli del Friuli-Venezia Giulia.
Da non perdere: i sentieri attrezzati per fare trekking, equitazione e mountain-bike in estate e le piste da sci mozzafiato in inverno, e sicuramente la tradizionale Festa di San Nicolò del 5 dicembre, durante la quale demoni mascherati - i krampus - rincorrono armati di fruste e forconi i partecipanti, tra le urla e il divertimento di tutti.
Ripartiamo verso sud-est dirigendoci di nuovo verso la costa e preparandoci a visitare la parte più orientale del Friuli, prima di entrare nell’unica provincia della Venezia Giulia.
Un centinaio di chilometri per arrivare a Cividale del Friuli, il punto di partenza dell'Itinerario Longobardo, cultura della quale la cittadina conserva numerosissime testimonianze: il Tempietto, forse l'edificio dell'architettura longobarda meglio conservato, e il Museo Archeologico Nazionale, all'interno del quale sono conservati reperti preziosi di epoca romana, altomedievale, romanica, gotica e longobarda, una sintesi unica è straordinariamente preziosa.
Da non perdere: il Ponte del Diavolo, uno dei simboli della cittadina, elegante e slanciato, il Presepe delle Orsoline, che con le sue statuine in cera e in stoppa rappresenta un manufatto artigianale di pregevole valore, e le chiesette votive e le grotte delle Valli del Natisone.
Ci avviamo verso la fine del nostro viaggio: altri 30 km in direzione sud-est e arriviamo a Gorizia, città di confine, teatro di alcune delle battaglie più sanguinose della Prima Guerra Mondiale e le trincee, i monumenti in ricordo dei caduti e i cimiteri militari disseminati ovunque non consentono di dimenticare quella tragica pagina di Storia.
Gorizia è una città a metà che ha la sua "gemella diversa" in Nova Gorica, a soli 5 km ma già in Slovenia; le due cittadine condividono ormai lo stesso tessuto urbano, da quando il Muro Goriziano di Piazza della Transalpina che sanciva il confine tra la Gorizia italiana e quella slava è stato smantellato nel 2004, quando la Slovenia è entrata a far parte dell'Unione Europea, ma nonostante questo si guardano ancora con sospetto e ritardano l'auspicata integrazione.
Gorizia e però da intendersi anche come terra di confine tra il Friuli e la Venezia Giulia, perché qui, e solo qui, le due anime della regione, così diverse e antitetiche tra di loro, coabitano e in qualche modo si rispettano, rifiutando di essere inquadrate in modo rigido.
Da non perdere: i Parchi, ricchi di essenze arboree rare, il Museo Sinagoga Gerusalemme sull'Isonzo, dedicato alla comunità ebraica di Gorizia, il Castello di Gorizia, risalente all'XI secolo, attualmente sede del Museo del Medioevo Goriziano, e il Sacrario Militare di Redipuglia, che custodisce le salme di 100.000 caduti della grande guerra.
Concludiamo il nostro viaggio con Trieste, la cui provincia si estende nella striscia di terra sud orientale della regione che costeggia il confine con la Slovenia.
Il territorio triestino è caratterizzato dall'aspro e duro paesaggio carsico, battuto dalle raffiche di bora e costellato da grandiosi spettacoli naturali, quali grotte caverne, riserve naturali e le bianche falesie a picco sul mare.
La regina indiscussa di questa zona è però sicuramente Trieste con la sua Piazza Unità d'Italia, probabilmente una delle piazze più belle di tutto lo Stivale; imponente e sontuosa accoglie il turista a braccia spalancate con la sua pavimentazione in arenaria, la Fontana dei Quattro Continenti, il Caffè degli Specchi, storico ritrovo per i cittadini, il Colle San Giusto sul quale si erge il Castello e il mare che si apre davanti e rende questa piazza storica e inimitabile.
Da non perdere: il Molo Audace, una lingua di blocchi di arenaria che si estende nel mare per 246 m, il Teatro Romano, ai piedi del colle San Giusto, risalente addirittura al I secolo a.C., una visita all'Acquario Marino, dedicato ai pesci e ai crostacei dell'adriatico, e infine un'escursione al candido Castello di Miramare, nido della sfortunata storia d'amore tra l'Arciduca Ferdinando Massimiliano d'Asburgo e Carlotta del Belgio.
Se ti interessa l'argomento visita anche il nostro canale dedicato agli itinerari in Friuli-Venezia Giulia.
È posta infatti al confine non solo fisico, ma anche culturale fra il nostro Paese e il resto dell’Europa e presenta nel suo territorio un patrimonio culturale, storico e artistico così eterogeneo che non deve sorprendere.
Il Friuli Venezia Giulia rappresenta il tentativo di sintesi tra tre realtà etnico-linguistiche diverse: quella latina, che in qualche modo caratterizza e dà uniformità culturale a tutto lo Stivale, quella slava e quella germanica; le ricchezze custodite tra i confini di questa regione, che ancora oggi stenta a identificarsi in modo univoco, sono così particolari e preziose che meritano di essere conosciute.
Questo è dunque un itinerario che vi accompagnerà alla scoperta dei luoghi più belli da visitare, paesaggi naturalistici di notevole bellezza, spiagge chiare e sabbiose, cime montuose innevate e spettacolari, borghi antichi e tesori storico-culturali di impagabile valore ed eleganza.
Lignano Sabbiadoro
Siamo in provincia di Udine, nell'estremo sud-ovest della regione, dove la piccola penisola che parte dalla foce del fiume Tagliamento si allunga nel mare verso la Laguna di Marano; qui si trova Lignano Sabbiadoro, una delle stazioni balneari più rinomate del Friuli-Venezia Giulia e dell'Adriatico settentrionale che può contare ogni anno su un afflusso di ben 4 milioni di visitatori.
Un litorale di sabbia dorata e finissima lungo 8 km, strutture balneari all'avanguardia, numerosi servizi su misura per il turista di ogni età, un mare pulito che ogni anno conferma la Bandiera Blu e un sistema di darsene e di piccoli porti turistici che consentono l'attracco di imbarcazioni private sono gli ingredienti del successo internazionale di questa ridente località.
Poco più all'interno del paese c'è la grande Pineta della zona nota con il nome di Lignano Riviera, perfetta per una passeggiata o una corsa lungo i viali alberati quando il caldo si fa troppo intenso.
A Lignano Sabbiadoro la vacanza non è però solo all'insegna del relax, perché numerose sono anche le proposte per la movida serale: caffè e beach bar per un aperitivo con vista tramonto, ristoranti rinomati per una cena chic e le discoteche più cool della costa adriatica per ballare tutta la notte fino all'alba.
Da non perdere: i parchi tematici per i più piccoli, come Acquasplash o Gulliverlandia, le Terme di Lignano per una pausa di benessere, un'escursione nella Laguna di Marano, sede di riserve naturali di straordinaria bellezza.
2. Aquileia - Grado
Ci spostiamo verso est circumnavigando la Laguna di Marano e dopo circa 60 km troviamo due cittadine che non possiamo non visitare: Aquileia e pochi chilometri più a sud Grado, un museo a cielo aperto la prima e un salotto sul mare la seconda.
Aquileia è stata prima una ricca ed importante città dell'Impero Romano e in seguito centro di propulsione del Cristianesimo in tutta Europa; dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco per la vastissima zona archeologica ben conservata e la straordinaria Basilica paleocristiana che propone al visitatore è oggi meta ambita di turisti appassionati d'arte e di storia.
Strettamente connessa alla storia di Aquileia è Grado, "l'isola del sole", perché di un’isola in effetti si tratta, seppur collegata alla terraferma da due suggestivi ponti. Anch'essa conserva resti storici importanti ma è oggi rinomata per la raffinatezza delle sue spiagge, il sontuoso centro storico dal fascino veneziano e i servizi di eccellenza destinati ai turisti.
Da non perdere: Palmanova, la famosa città fortezza a forma di stella a nove punte, un'escursione alla Riserva Naturale della Foce, per gli appassionati di birdwatching, ed una visita al Santuario di Barbana, sull'omonima isoletta che si trova proprio di fronte.
3. Udine - da Piazza Libertà a Villa Manin
Abbandoniamo la costa, ci dirigiamo verso nord per una cinquantina di chilometri e arriviamo a Udine, la città considerata la vera capitale culturale del Friuli.
Passeggiare tra i vicoli medievali in cui si respirano atmosfere veneziane, arrampicarsi sul colle dove si ergono i resti dell'antico castello e dal quale si può godere di una vista meravigliosa e concludere la visita nel "salotto" di Piazza Libertà, la "più bella piazza veneziana sulla terraferma", come la definiscono con orgoglio i suoi cittadini, per vivere il rito del tajut, il bicchiere di vino rosso degustato in compagnia, fanno di Udine una meta imperdibile.
A meno di una manciata di chilometri si trova il Giardino Botanico di Cormôr, quarantacinque ettari di vegetazione che fanno parte di un imponente progetto di restauro ambientale all'interno del quale si sviluppano svariati percorsi educativo-naturalistici in collaborazione con l'Università.
Nel Giardino Storico dell'ex Cotonificio, attualmente in ristrutturazione, si possono trovare specie arboree monumentali di rara bellezza, come alcune sequoie, e il Centro Colibrì di Margherita Hack dove, in una foresta tropicale ricreata in loco, vive una colonia di questi minuscoli e meravigliosi uccelli.
Da non perdere: Villa Manin, monumentale Villa Veneta, dimora dell'ultimo doge di Venezia e oggi sede di mostre internazionali, la Loggia del Lionello e la Loggia di San Giovanni, i due monumenti simbolo di Piazza Libertà, Casa Cavazzini, modernamente ristrutturata dall'architetto Gae Aulenti, sede del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea, e il Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo, dove si possono ammirare gli affreschi settecenteschi del grande pittore veneziano.
4. Spilimbergo - Maniago
Ci spostiamo verso ovest ed entriamo nella provincia di Pordenone; appena varcato il fiume Tagliamento arriviamo a Spilimbergo, cittadina nota per la Scuola Mosaicisti del Friuli e per la produzione del formaggio Asino, realizzato con tecniche casearie ancora artigianali; pregevole però è anche il centro storico dove si possono ammirare il Duomo di Santa Maria Maggiore, uno degli edifici gotici più interessanti di tutta la regione, le mura antiche, la Torre ed i resti del Castello, il cui impianto originario è databile addirittura agli inizi del XII secolo.
Diciotto km più ad est troviamo Maniago, la Città del coltello d’autore, celebre fin dalle sue origini per l'arte fabbrile e per imastri coltellinai, grazie ai numerosi battiferri realizzati lungo le piccole rogge del torrente Còlvera.
Una passeggiata in Piazza Italia per ammirare il quattrocentesco Duomo di San Mauro Martire e una visita alle rovine dell'antico castello edificato nell'XI secolo incantano anche il turista più esigente.
Da non perdere: il Palazzo Dipinto di Spilimbergo, dal sicuro effetto scenico, il Museo dell'Arte Fabbrile e delle Coltelleria di Maniago, dove si possono ammirare i manufatti più antichi dell'artigianato locale, e una visita al borgo di San Daniele, patria per famoso omonimo prosciutto, che si è guadagnata l'appellativo di Piccola Siena del Friuli.
5. Tarvisio - Laghi di Fusine
Per il quinto dei posti da non perdere in Friuli affrontiamo una tappa un po’ più lunga e impervia e ci dirigiamo verso nord-est, a Tarvisio, là dove si incontrano i confini fra Italia, Slovenia e Austria; ci troviamo uno dei più importanti poli sciistici della regione, luogo ideale per quel turista che ama la montagna e la natura.
Qui troviamo infatti i Laghi di Fusine, di origine glaciale e collegati fra di loro da pittoreschi sentieri che si inoltrano nel vegetazione di tipo boschivo; l'atmosfera fiabesca, il silenzio incontaminato, la fauna selvatica, i profumi e i colori consentono senza dubbio di inserirli tra i laghi più belli del Friuli-Venezia Giulia.
Da non perdere: i sentieri attrezzati per fare trekking, equitazione e mountain-bike in estate e le piste da sci mozzafiato in inverno, e sicuramente la tradizionale Festa di San Nicolò del 5 dicembre, durante la quale demoni mascherati - i krampus - rincorrono armati di fruste e forconi i partecipanti, tra le urla e il divertimento di tutti.
6. Cividale del Friuli
Ripartiamo verso sud-est dirigendoci di nuovo verso la costa e preparandoci a visitare la parte più orientale del Friuli, prima di entrare nell’unica provincia della Venezia Giulia.
Un centinaio di chilometri per arrivare a Cividale del Friuli, il punto di partenza dell'Itinerario Longobardo, cultura della quale la cittadina conserva numerosissime testimonianze: il Tempietto, forse l'edificio dell'architettura longobarda meglio conservato, e il Museo Archeologico Nazionale, all'interno del quale sono conservati reperti preziosi di epoca romana, altomedievale, romanica, gotica e longobarda, una sintesi unica è straordinariamente preziosa.
Da non perdere: il Ponte del Diavolo, uno dei simboli della cittadina, elegante e slanciato, il Presepe delle Orsoline, che con le sue statuine in cera e in stoppa rappresenta un manufatto artigianale di pregevole valore, e le chiesette votive e le grotte delle Valli del Natisone.
7. Gorizia
Ci avviamo verso la fine del nostro viaggio: altri 30 km in direzione sud-est e arriviamo a Gorizia, città di confine, teatro di alcune delle battaglie più sanguinose della Prima Guerra Mondiale e le trincee, i monumenti in ricordo dei caduti e i cimiteri militari disseminati ovunque non consentono di dimenticare quella tragica pagina di Storia.
Gorizia è una città a metà che ha la sua "gemella diversa" in Nova Gorica, a soli 5 km ma già in Slovenia; le due cittadine condividono ormai lo stesso tessuto urbano, da quando il Muro Goriziano di Piazza della Transalpina che sanciva il confine tra la Gorizia italiana e quella slava è stato smantellato nel 2004, quando la Slovenia è entrata a far parte dell'Unione Europea, ma nonostante questo si guardano ancora con sospetto e ritardano l'auspicata integrazione.
Gorizia e però da intendersi anche come terra di confine tra il Friuli e la Venezia Giulia, perché qui, e solo qui, le due anime della regione, così diverse e antitetiche tra di loro, coabitano e in qualche modo si rispettano, rifiutando di essere inquadrate in modo rigido.
Da non perdere: i Parchi, ricchi di essenze arboree rare, il Museo Sinagoga Gerusalemme sull'Isonzo, dedicato alla comunità ebraica di Gorizia, il Castello di Gorizia, risalente all'XI secolo, attualmente sede del Museo del Medioevo Goriziano, e il Sacrario Militare di Redipuglia, che custodisce le salme di 100.000 caduti della grande guerra.
8. Trieste e la Venezia Giulia
Concludiamo il nostro viaggio con Trieste, la cui provincia si estende nella striscia di terra sud orientale della regione che costeggia il confine con la Slovenia.
Il territorio triestino è caratterizzato dall'aspro e duro paesaggio carsico, battuto dalle raffiche di bora e costellato da grandiosi spettacoli naturali, quali grotte caverne, riserve naturali e le bianche falesie a picco sul mare.
La regina indiscussa di questa zona è però sicuramente Trieste con la sua Piazza Unità d'Italia, probabilmente una delle piazze più belle di tutto lo Stivale; imponente e sontuosa accoglie il turista a braccia spalancate con la sua pavimentazione in arenaria, la Fontana dei Quattro Continenti, il Caffè degli Specchi, storico ritrovo per i cittadini, il Colle San Giusto sul quale si erge il Castello e il mare che si apre davanti e rende questa piazza storica e inimitabile.
Da non perdere: il Molo Audace, una lingua di blocchi di arenaria che si estende nel mare per 246 m, il Teatro Romano, ai piedi del colle San Giusto, risalente addirittura al I secolo a.C., una visita all'Acquario Marino, dedicato ai pesci e ai crostacei dell'adriatico, e infine un'escursione al candido Castello di Miramare, nido della sfortunata storia d'amore tra l'Arciduca Ferdinando Massimiliano d'Asburgo e Carlotta del Belgio.
Se ti interessa l'argomento visita anche il nostro canale dedicato agli itinerari in Friuli-Venezia Giulia.
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