Magic in the Moonlight: i luoghi dove è stato girato il film
Stanley e Sophie. Lui, illusionista di professione (Colin Firth) e smascheratore di ciarlatane per hobby. Lei, giovane sensitiva dal successo in aumento (Emma Stone), in viaggio per l’Europa. Insieme formano la coppia regina di “Magic in the Moonlight”, film firmato da Woody Allen, che in un misto di ironia e formalismi fa sorridere senza intaccare il fascino dell’amore che cresce e si consolida.
Girato per lo più in Francia, fra Nizza, Mentone e Antibes, il film offre una scenografia densa di luoghi meravigliosi e di panorami altrettanto belli da vivere e assaporare con gli occhi. Il periodo in cui la storia si svolge è quello degli anni ’30 del ‘900. Nel nostro viaggio a ritroso nel tempo partiamo da Nizza. Uno dei luoghi che compare nel film è l’Opera de Nice, situata in Rue Saint-François de Paule. Dichiarato monumento storico dal 1992, l’Opera ha alle spalle una storia particolarmente articolata che prende avvio alla metà del XVIII secolo quando, non molto lontano dall’attuale collocazione, era presente un teatro chiamato Teatro Maccarani, poi ingrandito e occupato dai francesi che lo trasformarono in Théâtre de la Montagne. Nel 1826 venne distrutto e sostituito da una nuova costruzione, il Teatro Reale ispirato al San Carlo di Napoli, chiamato in seguito Théâtre Impérial e poi Théâtre Municipal. Un incendio lo distrusse nel 1881. Le vittime furono circa 200. Un episodio tragico e gravissimo che non ne impedì la ricostruzione, avvenuta nel 1882 in quello che è tutt’ora, ad accezione del nome ripristinato inizalmente in Théâtre Municipal e poi cambiato definitivamente in Opera de Nice.
Come abbiamo ricordato, Sophie è una sensitiva. Pertanto è naturale che nel corso della pellicola si dedichi alla evocazione di spiriti nel corso delle classiche sedute con tanto di tavolino che si muove. Quelle scene sono state probabilmente girate all’interno di Studio Rivera, al 16 di Édouard Grinda, complesso di 70.000 metri quadrati divisi in 10 studi di produzione, situato nel cuore di Nizza. Qui vengono realizzate e montate le scene cinematografiche e conservati molti dei materiali video del passato.
Il film di Woody Allen non risparmia location importanti anche per quanto riguarda gli interni. E’ il caso delle scene girate all’interno dell’Hotel Negresco che si trova sulla Promenade des Anglais dal 1913, quando venne inaugurato. Negreescu è il cognome di colui che lo ha costruito, Henri Negrescu, direttore di albergo di origine rumena, passato alla storia proprio per avere gettato le basi dell’hotel di Nizza. Nella hall del Negresco hanno transitato nomi importanti, dai nobili come Amelia, la regina del Portogallo, ad attori, cantanti, pittori. Una lunga lista di personalità, a cui appartengono Salvator Dali, la principessa Grace di Monaco, I Beatles, Louis Armstrong, Elton John. Parlare di Costa Azzurra e pensare al Negresco è stato ed è tutt’ora un fenomeno immediato e unico. Dal 1957 ne è proprietaria Jeanne Augier che ha fatto di tutto per valorizzare quel patrimonio. Continuando nel percorso magico proposto dal film, si approda a Chateau du Rouet, posto incantevole noto per la produziuone di ottimo vino. I suoi luoghi, interni ed esterni, compaiono più volte nell’ambito delle scene, compresa quella in cui Stanley telefona ad un amico nell’intento di organizzare una conferenza stampa, nel tentativo di smascherare Sophie.
La location dove la sensitiva e la madre sono ospiti, è invece il risultato della miscela di due ambienti diversi, quello di Villa La Renardière a Biot e villa Eilenroc ad Antibes. Villa La Renardière è stata utilizzata soprattutto per le riprese in esterno effettuate nel meraviglioso giardino che la circonda. La villa è una bellissima costruzione d’epoca , attorniata da una pineta di 15.000 metri quadrati. Stupefacente. Villa Eilenroc, situate a Cap d’Antibes , è stata utilizzata per le riprese interne in quella che nel film è la residenza della famiglia Catledge. Nel suo parco sono state anche organizzate le riprese per gli incontri di tennis, passatempo utilizzato dai protagonisti del film nel pieno spirito degli anni in cui la storia è ambientata. Il perimetro nel quale la villa si estende è pari a ben 11 ettari. Si tratta di una dimora dal fascino retrò, realizzata in base ai dettami della Belle Epoque e come tale gode di un fascino che la rende esclusiva. E’ il simbolo del lusso di quegli anni, perfettamente in linea con l’ambiente altolocato nel quale la giovane Sophie si muove. Il parco è caratterizzatao da un bellissimo roseto, che assembla molte varietà create nella capitale della rosa, Antibes Juan-les-Pins. Per godere dei profumi, della vista e delle emozioni offerte dalla villa e anche dal sentiero costiero che per 3,7 km offre uno scorcio panoramico fra la spiaggia della Villa Eilenroc e l'Ansa della Garoupe basta presentarsi nei pomeriggi compresi nell’arco temporale che va dal 1°
Ottobre al 31 Marzo.L’ingresso è gratuito.
Un’ altro luogo assolutamente da non perdere è Cave Bianchi, in rue Raoul Bosio, a Nizza. E’ lì che i protagoisti trascorrono una serata ascoltando “hot music”. In realtà si tratta di un wine shop dalle storiche cave datate 1860. Proeseguendo nella storia, ad un certo punto, i protagonisti rivolgono lo sguardo alle stelle per impossessarsi della magia del cielo e del chiaro di luna, il magic in the moonlight che ha ispirato il film. Luogo prescelto per osservare da vicino gli astri è l’Osservatorio di Nizza, disegnato da Gustave Eiffel. Quando venne costruito, a fine 1800, era ovviamente qualcosa di unico e prezioso. Quella che un tempo era l’istituzione scientifica che ne ha supportato la nascita oggi non esiste più. Nel 1988 è confluita in una realtà più grande, il Cerga, Osservatorio della Costa Azzurra.
Non parliamo poi di spiagge. Il film è in questo molto generoso. Nella zona di San Raphael sui 30 km di costa si sviluppano ben 30 tipologie di spiagge diverse, particolarmente gettonate in estate e caratterizzate dalla presenza di rocce colorate di rosso, caratteristica che distingue tutto il masso dell’Esterel.
Cap Dramont, in cui si svolgono alcune riprese, è uno spazio naturale protetto che, ad appena 200 metri gode della vicinanza dell’ile d’Or, sulla quale è costruita una torre quadrata in stile medievale ma più moderno. La zona ha ispirato Hergè per ambientarvi uno dei suoi album più famosi, “Tintin et l’Ile Noire”.
Nella sfilata degli hotel non può mancare l’ Hotel Belles Rives, datato anni ’20, un art decò di lusso collocato nei pressi dei giardini botanici di Villa Thuret a Juan-les-Pins e a meno di tre chilometri dal Museo di Picasso. Se Casino Barriere a Mentone con i suoi locali prestigiosi è la location scelta per ambientare la conferenza stampa, la proprietà Notre-Dame des Fleurs a Vence rappresenta un altro dei bellissimi ed esclusivi luoghi in cui i protagonisti di Magic in the moonlight vivono la loro storia d’amore. Creata nel 1880 sui resti di una abbazia benedettina, il chateau è al centro di un bellissimo parco verde nel quale è oggi possibile organizzare eventi e cerimonie.
Girato per lo più in Francia, fra Nizza, Mentone e Antibes, il film offre una scenografia densa di luoghi meravigliosi e di panorami altrettanto belli da vivere e assaporare con gli occhi. Il periodo in cui la storia si svolge è quello degli anni ’30 del ‘900. Nel nostro viaggio a ritroso nel tempo partiamo da Nizza. Uno dei luoghi che compare nel film è l’Opera de Nice, situata in Rue Saint-François de Paule. Dichiarato monumento storico dal 1992, l’Opera ha alle spalle una storia particolarmente articolata che prende avvio alla metà del XVIII secolo quando, non molto lontano dall’attuale collocazione, era presente un teatro chiamato Teatro Maccarani, poi ingrandito e occupato dai francesi che lo trasformarono in Théâtre de la Montagne. Nel 1826 venne distrutto e sostituito da una nuova costruzione, il Teatro Reale ispirato al San Carlo di Napoli, chiamato in seguito Théâtre Impérial e poi Théâtre Municipal. Un incendio lo distrusse nel 1881. Le vittime furono circa 200. Un episodio tragico e gravissimo che non ne impedì la ricostruzione, avvenuta nel 1882 in quello che è tutt’ora, ad accezione del nome ripristinato inizalmente in Théâtre Municipal e poi cambiato definitivamente in Opera de Nice.
Come abbiamo ricordato, Sophie è una sensitiva. Pertanto è naturale che nel corso della pellicola si dedichi alla evocazione di spiriti nel corso delle classiche sedute con tanto di tavolino che si muove. Quelle scene sono state probabilmente girate all’interno di Studio Rivera, al 16 di Édouard Grinda, complesso di 70.000 metri quadrati divisi in 10 studi di produzione, situato nel cuore di Nizza. Qui vengono realizzate e montate le scene cinematografiche e conservati molti dei materiali video del passato.
Il film di Woody Allen non risparmia location importanti anche per quanto riguarda gli interni. E’ il caso delle scene girate all’interno dell’Hotel Negresco che si trova sulla Promenade des Anglais dal 1913, quando venne inaugurato. Negreescu è il cognome di colui che lo ha costruito, Henri Negrescu, direttore di albergo di origine rumena, passato alla storia proprio per avere gettato le basi dell’hotel di Nizza. Nella hall del Negresco hanno transitato nomi importanti, dai nobili come Amelia, la regina del Portogallo, ad attori, cantanti, pittori. Una lunga lista di personalità, a cui appartengono Salvator Dali, la principessa Grace di Monaco, I Beatles, Louis Armstrong, Elton John. Parlare di Costa Azzurra e pensare al Negresco è stato ed è tutt’ora un fenomeno immediato e unico. Dal 1957 ne è proprietaria Jeanne Augier che ha fatto di tutto per valorizzare quel patrimonio. Continuando nel percorso magico proposto dal film, si approda a Chateau du Rouet, posto incantevole noto per la produziuone di ottimo vino. I suoi luoghi, interni ed esterni, compaiono più volte nell’ambito delle scene, compresa quella in cui Stanley telefona ad un amico nell’intento di organizzare una conferenza stampa, nel tentativo di smascherare Sophie.
La location dove la sensitiva e la madre sono ospiti, è invece il risultato della miscela di due ambienti diversi, quello di Villa La Renardière a Biot e villa Eilenroc ad Antibes. Villa La Renardière è stata utilizzata soprattutto per le riprese in esterno effettuate nel meraviglioso giardino che la circonda. La villa è una bellissima costruzione d’epoca , attorniata da una pineta di 15.000 metri quadrati. Stupefacente. Villa Eilenroc, situate a Cap d’Antibes , è stata utilizzata per le riprese interne in quella che nel film è la residenza della famiglia Catledge. Nel suo parco sono state anche organizzate le riprese per gli incontri di tennis, passatempo utilizzato dai protagonisti del film nel pieno spirito degli anni in cui la storia è ambientata. Il perimetro nel quale la villa si estende è pari a ben 11 ettari. Si tratta di una dimora dal fascino retrò, realizzata in base ai dettami della Belle Epoque e come tale gode di un fascino che la rende esclusiva. E’ il simbolo del lusso di quegli anni, perfettamente in linea con l’ambiente altolocato nel quale la giovane Sophie si muove. Il parco è caratterizzatao da un bellissimo roseto, che assembla molte varietà create nella capitale della rosa, Antibes Juan-les-Pins. Per godere dei profumi, della vista e delle emozioni offerte dalla villa e anche dal sentiero costiero che per 3,7 km offre uno scorcio panoramico fra la spiaggia della Villa Eilenroc e l'Ansa della Garoupe basta presentarsi nei pomeriggi compresi nell’arco temporale che va dal 1°
Ottobre al 31 Marzo.L’ingresso è gratuito.
Un’ altro luogo assolutamente da non perdere è Cave Bianchi, in rue Raoul Bosio, a Nizza. E’ lì che i protagoisti trascorrono una serata ascoltando “hot music”. In realtà si tratta di un wine shop dalle storiche cave datate 1860. Proeseguendo nella storia, ad un certo punto, i protagonisti rivolgono lo sguardo alle stelle per impossessarsi della magia del cielo e del chiaro di luna, il magic in the moonlight che ha ispirato il film. Luogo prescelto per osservare da vicino gli astri è l’Osservatorio di Nizza, disegnato da Gustave Eiffel. Quando venne costruito, a fine 1800, era ovviamente qualcosa di unico e prezioso. Quella che un tempo era l’istituzione scientifica che ne ha supportato la nascita oggi non esiste più. Nel 1988 è confluita in una realtà più grande, il Cerga, Osservatorio della Costa Azzurra.
Non parliamo poi di spiagge. Il film è in questo molto generoso. Nella zona di San Raphael sui 30 km di costa si sviluppano ben 30 tipologie di spiagge diverse, particolarmente gettonate in estate e caratterizzate dalla presenza di rocce colorate di rosso, caratteristica che distingue tutto il masso dell’Esterel.
Cap Dramont, in cui si svolgono alcune riprese, è uno spazio naturale protetto che, ad appena 200 metri gode della vicinanza dell’ile d’Or, sulla quale è costruita una torre quadrata in stile medievale ma più moderno. La zona ha ispirato Hergè per ambientarvi uno dei suoi album più famosi, “Tintin et l’Ile Noire”.
Nella sfilata degli hotel non può mancare l’ Hotel Belles Rives, datato anni ’20, un art decò di lusso collocato nei pressi dei giardini botanici di Villa Thuret a Juan-les-Pins e a meno di tre chilometri dal Museo di Picasso. Se Casino Barriere a Mentone con i suoi locali prestigiosi è la location scelta per ambientare la conferenza stampa, la proprietà Notre-Dame des Fleurs a Vence rappresenta un altro dei bellissimi ed esclusivi luoghi in cui i protagonisti di Magic in the moonlight vivono la loro storia d’amore. Creata nel 1880 sui resti di una abbazia benedettina, il chateau è al centro di un bellissimo parco verde nel quale è oggi possibile organizzare eventi e cerimonie.
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