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I luoghi della Spada nella roccia di San Galgano in Toscana

Re Artù ed i suoi cavalieri sono internazionalmente noti per essere un prodotto Made in England. E in questi giorni l'uscita del nuovo film King Arthur: il potere della spada, sembrerebbe confermarlo. E se invece così non fosse? Alcune tracce della leggenda legata al regno di Camelot e Avalon appartengono ad un zona molto ma molto più vicina a noi.

Nessun bisogno quindi di attraversare la Manica: basta accendere l’auto e dirigerla verso Chiusdino in Toscana dove accanto all’Abbazia di San Galgano a circa 40 Km da Siena, procedendo verso Grosseto, è conservata, protetta da una lastra in vetro, una spada conficcata nella roccia. Nessuno di voi lo sapeva? Ebbene si, è proprio così.

L’abbazia, oggi sconsarata ed in parte diroccata si trova a fianco dell’eremo di San Galgano fondato dai monaci cistercensi sulla collina di Montesiepi, nella località di Chiusdino. La spada incastonata al centro della cappella circolare, risale al 1170. Le analisi a cui è stata sottoposta hanno confermato la sua origine. Verosimilmente si tratta della spada di Galgano Guidotti, giovane cavaliere, poi divenuto santo, nato vicino a Siena nel 1147.

La leggenda narra che una notte, ebbe una apparizione, quella dell’Arcangelo Michele, giunto in sogno per guidarlo attraverso un sentiero diretto alla collina di Montesiepi. Qui venne accolto dai dodici apostoli di fronte ad un tempio dalla forma rotonda. Quel sogno fu determinante. Galgano decise di abbandonare il cavalierato e di trasferirsi, da eremita, sulla collina.

Nello spogliarsi di tutti i riferimenti legati alla vecchia vita, prese la spada e la conficcò nella roccia per farne una croce. E quella spada è ancora lì, a ricordare quella conversione. Della figura di San Galgano si appropriarono i Cistercensi durante il loro processo di espansione in Europa.

I Cistercensi edificarono prima l’Eremo e poi, nel 1218 la vicina Abbazia. La scoperta della spada di San Galgano è coeva a quella che portò alla luce la tomba di re Artù nell’abbazia di Glastonbury. Una coincidenza che, insieme ad altre, come la presenza di un Galgano fra i cavalieri della Tavola Rotonda, rende possibile una contaminazione fra le due leggende. Resta ancora da stabilire quale delle due abbia influenzato l’altra.

Certo è che i cistercensi sfruttarono alcuni elementi della vita del Santo per adattarla alle leggende del ciclo epico bretone che in quel momento si stava diffondendo in Europa. Sia l’Abbazia sia l’Eremo sono circondati da una valle selvaggia, un luogo incantato, che ricorda i paesaggi della Bretagna. Sembra quasi che un pezzo di quelle terre sia stato trasportato in Italia e collocato nella provincia di Siena.

L'Abbazia di San Galgano, è visitabile dal mattino fino al tramonto. Il cancello viene aperto dalle 9.00 alle 20.00 (circa) da aprile ad ottobre e dalle 9.30 alle 17.30 da novembre a marzo. Il biglietto di ingresso costa mediamente 2 euro. I bimbi fino a 6 anni entrano gratis.

L'Eremo di Montesiepi è aperto tutti i giorni dalle ore 9.00 fino al tramonto con entrata gratuita. Ogni domenica mattina alle 11.30 si svolge la Santa Messa.

Scopri di più sulla leggenda inglese della Spada nella Roccia su www.visitbritain.com/it
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