Le Giudicarie: pesca e natura nel Trentino
“Da soli è bello, insieme è meglio” recita un detto. Che la si pratichi in solitudine o in compagnia, la pesca risulta comunque appassionante, uno sport – o più propriamente una disciplina sportiva – da vivere a stretto contatto con la natura, lasciando viaggiare in lungo e in largo i cinque sensi pronti a catturare ogni minimo segnale lanci l’ambiente nel quale si è immersi.
Giacchetta mille tasche, valigetta porta lenze, canna e boots non fanno compiutamente un pescatore, bensì la filosofia che soggiace a un modo di essere ed esistere nel rapporto con i fiumi, i laghi e l’acqua che li alimenta.
La categoria vive di consuetudini e, ovviamente, di sogni da realizzare e nuovi traguardi da raggiungere, pezzature sempre più imponenti ed esemplari rari da pescare, fotografare e poi… liberare.
Occorre, infatti, sapere, che in Trentino, così come in altre regioni, vige la regola del “catch and release”, ovvero “cattura e libera”, volta a scongiurare il depauperamento delle risorse e a sostenere il rispetto per l’ambiente e l’ecosistema fatto di equilibri e docili armonie.
Le Valli Giudicarie nel Trentino Occidentale risultano il paradiso dei pescatori, là dove il paesaggio s’estende fra i laghi di Ledro e del Garda e le montagne del Parco Naturale Adamello Brenta, che vedono serpeggiare il fiume Sarca dalla sorgente in Val Rendena alla forra del Limarò, e il Chiese fino al lago d’Idro.
Insomma, disquisiamo su oltre 500 km di corsi d’acqua che sono poi gli specchi di una passione a volte impetuosa, a volte selvaggia, ma costantemente vincolata alla venerazione delle vallate a cielo aperto. L’apogeo del Sarca, i torrenti alpini ai piedi del ghiacciaio, i laghetti sperduti: sono perle di un’unica infinita collana che le Giudicarie hanno composto per dare una splendida occasione ai pescatori di trote e salmerini, l’occasione di rilassarsi, misurarsi con il contesto panoramico, divertirsi sia da soli che in famiglia.
Gli angoli del Trentino occidentale sono sicuri, attrezzati e serviti dai Fishing Lodge, strutture appositamente studiate per sostenere la pesca, che per essere praticata abbisogna però di una licenza turistica gratuita o permessi di durata maggiore di 30 giorni, rilasciati a pagamento. Non sono scogli o divieti, ma semplicemente strumenti a tutela dei fondamenti stessi della disciplina: la pesca, come detto, va vissuta, sentita e celebrata. L’invito è farlo con etica e sensibilità.
Per approndire: Pescare nelle Giudicarie del Trentino
Cortesia foto: Alessandro Saletti / visittrentino.info
Giacchetta mille tasche, valigetta porta lenze, canna e boots non fanno compiutamente un pescatore, bensì la filosofia che soggiace a un modo di essere ed esistere nel rapporto con i fiumi, i laghi e l’acqua che li alimenta.
La categoria vive di consuetudini e, ovviamente, di sogni da realizzare e nuovi traguardi da raggiungere, pezzature sempre più imponenti ed esemplari rari da pescare, fotografare e poi… liberare.
Occorre, infatti, sapere, che in Trentino, così come in altre regioni, vige la regola del “catch and release”, ovvero “cattura e libera”, volta a scongiurare il depauperamento delle risorse e a sostenere il rispetto per l’ambiente e l’ecosistema fatto di equilibri e docili armonie.
Le Valli Giudicarie nel Trentino Occidentale risultano il paradiso dei pescatori, là dove il paesaggio s’estende fra i laghi di Ledro e del Garda e le montagne del Parco Naturale Adamello Brenta, che vedono serpeggiare il fiume Sarca dalla sorgente in Val Rendena alla forra del Limarò, e il Chiese fino al lago d’Idro.
Insomma, disquisiamo su oltre 500 km di corsi d’acqua che sono poi gli specchi di una passione a volte impetuosa, a volte selvaggia, ma costantemente vincolata alla venerazione delle vallate a cielo aperto. L’apogeo del Sarca, i torrenti alpini ai piedi del ghiacciaio, i laghetti sperduti: sono perle di un’unica infinita collana che le Giudicarie hanno composto per dare una splendida occasione ai pescatori di trote e salmerini, l’occasione di rilassarsi, misurarsi con il contesto panoramico, divertirsi sia da soli che in famiglia.
Gli angoli del Trentino occidentale sono sicuri, attrezzati e serviti dai Fishing Lodge, strutture appositamente studiate per sostenere la pesca, che per essere praticata abbisogna però di una licenza turistica gratuita o permessi di durata maggiore di 30 giorni, rilasciati a pagamento. Non sono scogli o divieti, ma semplicemente strumenti a tutela dei fondamenti stessi della disciplina: la pesca, come detto, va vissuta, sentita e celebrata. L’invito è farlo con etica e sensibilità.
Per approndire: Pescare nelle Giudicarie del Trentino
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