La Lituania in bicicletta, itinerari attraverso il paese dei laghi
Nel giugno del 1817 il barone Karl Freiherr von Drais inventò la bicicletta, o quantomeno una sua antenata abbastanza somigliante, seppur priva di pedali. Sono quindi oltre duecento anni che il mondo ha iniziato a muoversi sulle due ruote, dapprima un po' goffamente, e poi – con l'evoluzione dei prototipi – in maniera sempre più snella.
Le vacanze in bici hanno conquistato negli anni una fetta di viaggiatori sempre maggiore, e per tale ragione molte nazioni hanno deciso di puntare su questo tipo di offerta turistica. Ci sono ovviamente Paesi che si prestano meglio di altri a essere esplorati in bicicletta, e la Lituania è uno di questi.
Vi proponiamo quindi cinque itinerari lungo le strade del paese baltico, tra parchi naturali, laghi e villaggi tradizionali, alla scoperta della Lituania più autentica.
Da Alytus, cittadina di 60.000 abitanti colpita duramente dalla Seconda Guerra Mondiale, di cui oggi si possono vistare diversi memoriali, ci si muove in direzione del White Rose Bridge. Qui un tempo esisteva un ponte ferroviario costruito nell'Ottocento, mentre oggi la nuovissima struttura d'acciaio inaugurata nel 2015 che attraversa il fiume Nemunas vanta il primato di ponte pedonale e ciclabile più alto del paese.
Si continua lungo la strada che tocca le località raggiunte dall’antica ferrovia che da Alytus conduceva a Varėna: lungo i 60 km della pedalata si toccano Poteronys, Pavartėnai, Bukaučiškės e Artilerija, osservando le vecchie strutture della linea ferroviaria e un paesaggio davvero suggestivo: Varėna infatti conta appena 10.000 abitanti, ma nel suo distretto si trova la più grande superficie forestale di tutta la Lituania.
Ci spostiamo nel nord-ovest, in uno dei principali parchi nazionali del paese; la bicicletta è decisamente il mezzo migliore per esplorarlo. Nello Žemaitija National Park si trova anche il lago Plateliai, considerato il più cristallino della Lituania.
L'escursione può cominciare però con il sentiero di Šeirė, che misura 4,1 km e si inoltra nella palude di Gaudupis, dove secondo la tradizione si nasconderebbe il diavoletto di legno di Piktežeris.
Il percorso non si ferma ovviamente qui: si può infatti intraprendere un altro sentiero di 24 km che conduce proprio al lago di Plateliai, visitando lungo il tragitto i luoghi più significativi di questo territorio come il Museo della Guerra Fredda (Šaltojo karo muziejus) allestito all'interno dell'ex base missilistica sovietica nella foresta di Plokštinė, o ancora il piccolo villaggio rurale di Beržoras e la fonte del fiume Babrungas. Se poi il caldo dovesse prendere il sopravvento, c'è sempre la possibilità di fare il bagno nel lago, tra i più apprezzati dagli amanti delle immersioni.
Uno dei percorsi più piacevoli è un anello di 45 km che si snoda tra nel Parco Regionale di Gražutė (attrezzato con campeggi, per chi vuole pernottare nella natura), toccando diversi luoghi d'interesse turistico come la più alta chiesa di pietra della Lituania, mulini ad acqua, ma anche alcuni antichi cimiteri ebraici e tartari.
Nel Paese si contano oltre 3000 laghi sparsi su tutto il territorio nazionale, anche se la maggior parte si concentra proprio nelle regioni orientai. Alcuni di questi si possono incontrare percorrendo proprio l'anello lungo il lago Šventas, il bacino artificiale Luodis e l’Antalieptė Reservoir.
In alternativa, un anello di 37 km altrettanto suggestivo è quello che fa tappa nei laghi Apiritis, Ilžikis, Asavėlis, Asavas, Tūmiškis e Samavas. In queste zone si produce il miele, che si può acquistare durante una sosta nel villaggio di Pagrundai.
In senso geografico si tratta di una penisola, perché è attaccata alla terraferma nella sua porzione meridionale; eppure, il punto di contatto tra il continente europeo e questa stretta lingua di terra sul mar Baltico si trova in Russia nell'oblast' di Kaliningrad, la piccola exclave russa incastonata tra la Polonia e la Lituania.
Ebbene, dalla Lituania questa penisola si può raggiungere direttamente solo in barca attraversando la laguna, pertanto è come se fosse un'isola. In ogni caso, la Penisola Curlandese è una Riserva Naturale protetta dall’UNESCO: una lunga lingua di sabbia di 98 km (per una larghezza che varia dai 400 metri ai 3,8 km), che separa la Laguna dei Cuni dal Mar Baltico aperto.
Da Klaipeda si può prendere il traghetto e in pochi minuti giungere sul lembo di terra, dove un sentiero ciclabile di 52 km conduce a Nida, l'ultimo villaggio lituano prima del confine russo. Lungo il percorso si possono ammirare le lunghe spiagge, le dune di sabbia e i villaggi dei pescatori con le loto caratteristiche casette colorate. Imperdibile una sosta alla cosiddetta Collina delle Streghe, dove si trovano alcune sculture di legno ispirate alle leggende locali, o presso le dune di Parnidis e di Nagliai. Se ne avete uno, portate con voi anche il binocolo per osservare i cormorani che nidificano nella pineta al principio dell'estate.
Ovviamente quelle descritte non sono le uniche possibilità di fare una vacanza in bicicletta in Lituania.
I più allenati possono cimentarsi anche con percorsi più lunghi, come quello che dalla capitale Vilnius conduce a Klaipeda. Abbiamo considerato in questo caso un tour di sette giornate pedalando a un ritmo amatoriale, con tappe dai 25 ai 75 km.
Partendo da Vilnius, ad esempio, il primo giorno ci si può dirigere verso Trakai, circa 30 km ad ovest fino a raggiungere la cittadina di Trakai.
Si tratta dell'antica capitale della Lituania, nonché una delle località più visitate del paese in virtù del suo celebre Parco Nazionale Storico, che comprende alcuni laghi, la città di Trakai, adagiata sulle rive del Lago di Galvè, le foreste nei dintorni e anche il castello rosso costruito su un'isoletta nel mezzo dello stesso lago.
In questo contesto idilliaco la bicicletta è chiaramente un ottimo mezzo per scoprire il territorio: dal centro del paese partono diversi percorsi ciclabili, tra cui uno di 14 km, detto “Il sentiero di Vytatutas il Grande”, che conduce nei luoghi del sovrano (ed eroe nazionale) lituano; in occasione del 570° anniversario della morte del Granduca, furono poste nove statue di legno accanto al sentiero per ricordare le tappe più importanti nella vita di Vytautas.
Il secondo giorno sono quasi 90 i chilometri necessari per raggiungere Kaunas, la seconda città più importante del paese. Ma non preoccupatevi, non dovete farli necessariamente tutti con le vostre forze. Una buona idea è quella di pedalare sulle strade pittoresche della regione, tra laghi e colline, passando da Elektrėnai, luogo in cui si trova la principale centrale termica del paese, e da lì fino a Žąsliai, dove si può decidere di caricare la bici sul treno per Kaunas.
Da Kaunas continuate il viaggio lungo il corso del fiume Nemunas fino a Mikytai (35 km), dove si prende il traghetto per attraversare il fiume e raggiungere Vilkija. Continuate a pedalare sempre lungo il fiume fino al Castello di Panemunė. Al termine della giornata avrete percorso 75 km, per la tappa più lunga.
Il giorno seguente il viaggio continua sempre costeggiando il Nemunas fino a Jurbarkas. Da qui procedete verso Smalininkai, che segnava l'antico confine tra la Lituania e l'allora regione germanica di Klaipeda. Da Smalininkai si lascia il fiume e ci si inoltra nella foresta in direzione di Tauragė, attraversando la Riserva Naturale di Viešvilė. Se siete stanchi, non preoccupatevi: oggi avete percorso 60 km.
Il quinto giorno, partendo da Tauragė dirigetevi verso Šilutė (62 km); giungerete quasi sul mare, ma mentre pedalate guardate anche sopra le vostre teste: questa regione è conosciuta soprattutto per essere la terra delle cicogne, l'uccello nazionale per eccellenza.
Da Šilutė spostatevi a Ventė (25 km) per visitare il faro del XIX secolo e la Stazione Ornitologica. Siete finalmente in riva alla laguna e di fronte a voi c'è la Penisola Curlandese. È senza dubbio uno dei luoghi più scenografici di tutta la Lituania, e a questo punto ve lo siete guadagnati: prendete il traghetto fino a Nida e concedetevi una notte nel villaggio.
L'ultimo giorno è quello descritto sopra, lungo la Penisola Curlandese (detta anche “Penisola di Neringa”), ma in direzione opposta: risalite la striscia di sabbia e le sue dune visitando i luoghi più significativi (non tralasciate la casa dello scrittore Thomas Mann e la Galleria dell'Ambra). Godetevi il paesaggio del Mar Baltico guardando a nord e quello della laguna volgendo lo sguardo verso sud: giunti all'estremità settentrionale, il traghetto vi aspetta per condurvi a Klaipeda (52 km), dove si conclude il nostro tour in bicicletta.
Ti piace viaggiare in bici? Visita il nostro canale dedicato agli itinerari cicloturistici.
Le vacanze in bici hanno conquistato negli anni una fetta di viaggiatori sempre maggiore, e per tale ragione molte nazioni hanno deciso di puntare su questo tipo di offerta turistica. Ci sono ovviamente Paesi che si prestano meglio di altri a essere esplorati in bicicletta, e la Lituania è uno di questi.
Vi proponiamo quindi cinque itinerari lungo le strade del paese baltico, tra parchi naturali, laghi e villaggi tradizionali, alla scoperta della Lituania più autentica.
Il sud del Paese
Un percorso interessante da Alytus a Varėna, nell'estremo sud della Lituania, lungo un’antica linea ferroviaria.Da Alytus, cittadina di 60.000 abitanti colpita duramente dalla Seconda Guerra Mondiale, di cui oggi si possono vistare diversi memoriali, ci si muove in direzione del White Rose Bridge. Qui un tempo esisteva un ponte ferroviario costruito nell'Ottocento, mentre oggi la nuovissima struttura d'acciaio inaugurata nel 2015 che attraversa il fiume Nemunas vanta il primato di ponte pedonale e ciclabile più alto del paese.
Si continua lungo la strada che tocca le località raggiunte dall’antica ferrovia che da Alytus conduceva a Varėna: lungo i 60 km della pedalata si toccano Poteronys, Pavartėnai, Bukaučiškės e Artilerija, osservando le vecchie strutture della linea ferroviaria e un paesaggio davvero suggestivo: Varėna infatti conta appena 10.000 abitanti, ma nel suo distretto si trova la più grande superficie forestale di tutta la Lituania.
Il Parco Nazionale della Samogizia
Ci spostiamo nel nord-ovest, in uno dei principali parchi nazionali del paese; la bicicletta è decisamente il mezzo migliore per esplorarlo. Nello Žemaitija National Park si trova anche il lago Plateliai, considerato il più cristallino della Lituania.
L'escursione può cominciare però con il sentiero di Šeirė, che misura 4,1 km e si inoltra nella palude di Gaudupis, dove secondo la tradizione si nasconderebbe il diavoletto di legno di Piktežeris.
Il percorso non si ferma ovviamente qui: si può infatti intraprendere un altro sentiero di 24 km che conduce proprio al lago di Plateliai, visitando lungo il tragitto i luoghi più significativi di questo territorio come il Museo della Guerra Fredda (Šaltojo karo muziejus) allestito all'interno dell'ex base missilistica sovietica nella foresta di Plokštinė, o ancora il piccolo villaggio rurale di Beržoras e la fonte del fiume Babrungas. Se poi il caldo dovesse prendere il sopravvento, c'è sempre la possibilità di fare il bagno nel lago, tra i più apprezzati dagli amanti delle immersioni.
Il Parco Regionale di Gražutė
Andiamo nell'estremo est lituano, nel distretto di Zarasai, cittadina di appena 8.000 abitanti quasi al confine con la Lettonia, dove ci sono oltre 100 km di sentieri ciclabili segnalati.Uno dei percorsi più piacevoli è un anello di 45 km che si snoda tra nel Parco Regionale di Gražutė (attrezzato con campeggi, per chi vuole pernottare nella natura), toccando diversi luoghi d'interesse turistico come la più alta chiesa di pietra della Lituania, mulini ad acqua, ma anche alcuni antichi cimiteri ebraici e tartari.
Nel Paese si contano oltre 3000 laghi sparsi su tutto il territorio nazionale, anche se la maggior parte si concentra proprio nelle regioni orientai. Alcuni di questi si possono incontrare percorrendo proprio l'anello lungo il lago Šventas, il bacino artificiale Luodis e l’Antalieptė Reservoir.
In alternativa, un anello di 37 km altrettanto suggestivo è quello che fa tappa nei laghi Apiritis, Ilžikis, Asavėlis, Asavas, Tūmiškis e Samavas. In queste zone si produce il miele, che si può acquistare durante una sosta nel villaggio di Pagrundai.
La Penisola Curlandese
In senso geografico si tratta di una penisola, perché è attaccata alla terraferma nella sua porzione meridionale; eppure, il punto di contatto tra il continente europeo e questa stretta lingua di terra sul mar Baltico si trova in Russia nell'oblast' di Kaliningrad, la piccola exclave russa incastonata tra la Polonia e la Lituania.
Ebbene, dalla Lituania questa penisola si può raggiungere direttamente solo in barca attraversando la laguna, pertanto è come se fosse un'isola. In ogni caso, la Penisola Curlandese è una Riserva Naturale protetta dall’UNESCO: una lunga lingua di sabbia di 98 km (per una larghezza che varia dai 400 metri ai 3,8 km), che separa la Laguna dei Cuni dal Mar Baltico aperto.
Da Klaipeda si può prendere il traghetto e in pochi minuti giungere sul lembo di terra, dove un sentiero ciclabile di 52 km conduce a Nida, l'ultimo villaggio lituano prima del confine russo. Lungo il percorso si possono ammirare le lunghe spiagge, le dune di sabbia e i villaggi dei pescatori con le loto caratteristiche casette colorate. Imperdibile una sosta alla cosiddetta Collina delle Streghe, dove si trovano alcune sculture di legno ispirate alle leggende locali, o presso le dune di Parnidis e di Nagliai. Se ne avete uno, portate con voi anche il binocolo per osservare i cormorani che nidificano nella pineta al principio dell'estate.
Il tour della Lituania in bici
Ovviamente quelle descritte non sono le uniche possibilità di fare una vacanza in bicicletta in Lituania.
I più allenati possono cimentarsi anche con percorsi più lunghi, come quello che dalla capitale Vilnius conduce a Klaipeda. Abbiamo considerato in questo caso un tour di sette giornate pedalando a un ritmo amatoriale, con tappe dai 25 ai 75 km.
Partendo da Vilnius, ad esempio, il primo giorno ci si può dirigere verso Trakai, circa 30 km ad ovest fino a raggiungere la cittadina di Trakai.
Si tratta dell'antica capitale della Lituania, nonché una delle località più visitate del paese in virtù del suo celebre Parco Nazionale Storico, che comprende alcuni laghi, la città di Trakai, adagiata sulle rive del Lago di Galvè, le foreste nei dintorni e anche il castello rosso costruito su un'isoletta nel mezzo dello stesso lago.
In questo contesto idilliaco la bicicletta è chiaramente un ottimo mezzo per scoprire il territorio: dal centro del paese partono diversi percorsi ciclabili, tra cui uno di 14 km, detto “Il sentiero di Vytatutas il Grande”, che conduce nei luoghi del sovrano (ed eroe nazionale) lituano; in occasione del 570° anniversario della morte del Granduca, furono poste nove statue di legno accanto al sentiero per ricordare le tappe più importanti nella vita di Vytautas.
Il secondo giorno sono quasi 90 i chilometri necessari per raggiungere Kaunas, la seconda città più importante del paese. Ma non preoccupatevi, non dovete farli necessariamente tutti con le vostre forze. Una buona idea è quella di pedalare sulle strade pittoresche della regione, tra laghi e colline, passando da Elektrėnai, luogo in cui si trova la principale centrale termica del paese, e da lì fino a Žąsliai, dove si può decidere di caricare la bici sul treno per Kaunas.
Da Kaunas continuate il viaggio lungo il corso del fiume Nemunas fino a Mikytai (35 km), dove si prende il traghetto per attraversare il fiume e raggiungere Vilkija. Continuate a pedalare sempre lungo il fiume fino al Castello di Panemunė. Al termine della giornata avrete percorso 75 km, per la tappa più lunga.
Il giorno seguente il viaggio continua sempre costeggiando il Nemunas fino a Jurbarkas. Da qui procedete verso Smalininkai, che segnava l'antico confine tra la Lituania e l'allora regione germanica di Klaipeda. Da Smalininkai si lascia il fiume e ci si inoltra nella foresta in direzione di Tauragė, attraversando la Riserva Naturale di Viešvilė. Se siete stanchi, non preoccupatevi: oggi avete percorso 60 km.
Il quinto giorno, partendo da Tauragė dirigetevi verso Šilutė (62 km); giungerete quasi sul mare, ma mentre pedalate guardate anche sopra le vostre teste: questa regione è conosciuta soprattutto per essere la terra delle cicogne, l'uccello nazionale per eccellenza.
Da Šilutė spostatevi a Ventė (25 km) per visitare il faro del XIX secolo e la Stazione Ornitologica. Siete finalmente in riva alla laguna e di fronte a voi c'è la Penisola Curlandese. È senza dubbio uno dei luoghi più scenografici di tutta la Lituania, e a questo punto ve lo siete guadagnati: prendete il traghetto fino a Nida e concedetevi una notte nel villaggio.
L'ultimo giorno è quello descritto sopra, lungo la Penisola Curlandese (detta anche “Penisola di Neringa”), ma in direzione opposta: risalite la striscia di sabbia e le sue dune visitando i luoghi più significativi (non tralasciate la casa dello scrittore Thomas Mann e la Galleria dell'Ambra). Godetevi il paesaggio del Mar Baltico guardando a nord e quello della laguna volgendo lo sguardo verso sud: giunti all'estremità settentrionale, il traghetto vi aspetta per condurvi a Klaipeda (52 km), dove si conclude il nostro tour in bicicletta.
Ti piace viaggiare in bici? Visita il nostro canale dedicato agli itinerari cicloturistici.
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