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Dove sciare vicino a Milano, ecco le località sciistiche

Inverno fa rima con montagna e se, con la nuova stagione alle porte, vi state domandando dove sciare vicino a Milano, la risposta potrebbe essere ad un’ora o poco più di strada dalla Madonnina e dal Duomo. Si, perché, in attesa che anche Milano e dintorni abbiano il loro nuovo indoor ski centre, tipo Dubai, ora in progettazione ad Arese nei nuovi spazi commerciali de “Il Centro”, in realtà i tanti appassionati di curve e serpentine sanno che già con i primi fiocchi, il viaggio per sciare senza allontanarsi troppo da Milano, può non essere né lungo, né tortuoso né dispendioso. E allora dove sciare vicino a Milano?

Sciare ad un'ora da Milano

Madesimo


La prima risposta è Madesimo, cuore della Valchiavenna, in Lombardia dove il Lario lascia il posto a quei monti che un tempo venivano solcati all’insù e all’ingiù da viaggiatori, briganti, contrabbandieri e pellegrini e che oggi, invece, sono meta degli amanti della neve “pret à porter”. A poco più di un’ora da Milano – sono 140 km -, Madesimo è una delle mete più easy da raggiungere con 60 km di piste che si sviluppano dai 3mila metri del Pizzo Groppera e i 1550 del Paese. Dove l’offerta di sport invernali abbraccia anche lo sci nordico e lo slittino. Il paesaggio si allarga sulla Valle Spluga mentre si risalgono i tornanti del passo. Ma le curve durando poco: si perché grazie alla funicolare di Campodolcino, oggi non è più necessario saper guidare fra i monti. L’auto di posteggia poco dopo il bel santuario di Gallivaggio. Così Madesimo con le sue piste è davvero il luogo ideale dove sciare a poco più di un’ora da Milano. La sky express sale nelle viscere del monte e in pochi minuti conduce all’alpe Motta e alle sue piste al sole, tutte collegate fino al cuore di Madesimo – con i celebri muri di Cime Bianche o Vanoni - e all’altro gioiello del comprensorio, la val di Lei con il canalone Groppera che il mondo ci invida e che Dino Buzzati definì “Una travolgente meraviglia”: sono mille metri secchi di dislivello per un fuori pista di gobbe e suspence dove è d’obbligo fermarsi a prendere fiato e altrettanto tassativo informarsi sulle condizioni, prima del “tuffo”. A completar l’offerta di Madesimo c’è un paese ricco di storia e di lusinghe epr il palato oltre a molte offerte calibrate anche per i giovani e gli studenti universitari.
Comprensorio sciistico Madesimo - Bollettino neve - Sito ufficiale

Piani di Bobbio


E’ la palestra dei milanesi ed un paradiso da mezza giornata. I piani di Bobbio, sopra a Barzio e nel cuore della Valsassina, sono la meta ideale non solo per chi voglia sciare ad un’ora da Milano, ma pure per chi possa ritagliarsi anche solo mezza giornata fra i monti e poi tornare in ufficio, abbronzato, “sciato” e felice. Perché no? A 70 km dalla città un’ovovia moderna conduce ai “piani” che, toponimo a parte, sono uno scrigno di piste e discese varie, assolate e perfette anche per chi voglia muovere i primi passi sulla neve. Una trentina i km per la discesa e un attrezzato centro per il fondo con vari anelli per lo sci nordico, oltre ad un’area per bob e slittini: ecco i numeri di Bobbio. I più arditi si possono spingere sulle nere di Cedrino e Valtorta, agli altri restano le lunghe discese sole in faccia – da non perdere l’Orscellera - con spettacolare vista su Prealpi lombarde, le mitiche Grigne innanzitutto. Ospitalità robusta e sapori genuini, soprattutto nei piatti tipici del territorio, sono la cornice ideale per una fuga sulla neve dalla città, mentre i molti rifugi dei “piani” offrono un’ospitalità che negli anni si è rinnovata con coccole degne di alberghi a molte stelle, fra fitness e wellness point. In stagione piena, poi, non serve nemmeno l’auto ma basta il bus: da Milano, con un paio di fermate anche verso la provincia, il pullman della neve conduce gli adepti di slalom e discese sui monti direttamente dalla città.
Comprensorio sciistico Barzio - Piani di Bobbio - Bollettino neve - Sito ufficiale

Sciare a due ore da Milano

Monte Pora


Nei giorni più limpidi lo scorgi anche dalla città, piatto e robusto a segnare l’orizzonte lombardo come un “Ayesr rock” (molto) nostrano. E’ il Monte Pora, 1880 metri sopra a Castione della Presolana, nella zona di Bergamo, fra Val Seriana e Val Camonica. E‘ un grande “panettone” di divertimento ad un centinaio di chilometri da Milano. Se le strade fossero più scorrevoli sarebbe anche più vicino, ma in due ore di viaggio si può già essere sci ai piedi, sicuri di poter godere di neve buona – soprattutto in alta stagione – grazie all’esposizione al sole che trasforma il manto con rapidità e tiene lontane lastre e ghiaccio infido. Il “Pora” è l’altra palestra dei milanesi che lo scelgono per le scuole di sci e per le prime gare dove cimentarsi. Per il fondo c’è un bel tracciato di 7 km, mentre per la discesa le piste sono una decina e sono molto curate, regolari e adatte a tutti, principianti ed esigenti “conosseur” della serpentina. Una delle piste è anche omologata per gare Fisi e un tracciato è illuminato per la sera. Uno snow park completa l’offerta del “panetun”, perfetto “dessert” per un week end sulla neve a due ore da Milano.
Comprensorio sciistico Monte Pora - Presolana - Bollettino neve - Sito ufficiale

Pila


Avreste mai pensato di poter giungere in montagna senza nemmeno fare una curva in salita? A Pila si può: bastano due ore di autostrada e 16 minuti di ovovia per trovarsi nel cuore della Valle d’Aosta che pulsa di neve, fiocchi e bellezza. Pila è il balcone di Aosta, anzi, l’attico del capoluogo di questa regione boutique. Grazie all’autostrada - che si, d’accordo, è fra le più costose d’Italia, ma anche fra le più comode - per arrivare ai “piedi” di Pila bastano meno di due ore. Poi è tutto un spettacolo: il comprensorio ha già un record prima di sciorinare i suoi numeri. Si, perché solo da Pila si possono abbracciare con lo sguardo un pugno di Quattromila fra le più belle cime delle Alpi. Monte Bianco, Monte Rosa, Cervino, Gran Paradiso e poi via con Grivola e Monte Avic. L’Espace di Pila vanta 70 km per lo sci da discesa, con tracciati per tutti i gusti. Si va dai campi scuola al fun park dove prendere confidenza con la neve, fino allo snow park più attrezzato per le evoluzioni con la tavola da snow board. Con gli sci si possono scegliere i tracciati alti e “wild”, lasciati appositamente al naturale, fra gobbe e manovre da veri rider, sotto il costone del Couis, oppure le piste nel bosco che scendono dolci da Chamolè, ai piedi del monte Emilius. Il comprensorio cura con molta attenzione la “grabbatura” delle piste a garanzia di un manto invernale sempre compatto anche quando le precipitazioni nevose non dovessero essere abbondanti. L’offerta si completa ai tavoli delle molte baite gourmand oppure ridiscendendo giù in ovovia fino ad Aosta, una piccola “Roma” incastonata fra le cime alpine.
Comprensorio sciistico Pila - Bollettino neve - Sito ufficiale

Sciare a 3 ore da Milano

Champoluc e il Monterosa ski


Restando in Val D’Aosta ma sull’altro versante della valle c’è un paradiso di conifere e pascoli innevati a quota 1568: ecco Champoluc di val D’Ayas che può vantare un comprensorio a misura variabile, anche nella distanza da Milano. Bastano tre ore, spesso meno, per raggiungere questa oasi di chalet dove si parla patois, ma non si è dimenticato l’impasto walser delle tradizioni. Champoluc è una porta e presto potrebbe essere anche più grande: si perché la ski area è già collegata verso est con due altri grandi comprensori, quello di Gressoney, attraverso il Colle Bettaforca e quello di Alagna, in Valsesia, attraverso il passo dei Salati, in una linea bianca che unisce già la vallée al Piemonte. Nei prossimi anni, questo paradiso bianco potrebbe allargarsi anche a ovest e diventare, grazie al futuribile collegamento con Cervinia, la più grande ski area Italiana e fra le più grandi a livello europeo. Oggi chi decide di restare “in casa” e di giocare con le piste incastonate fra il “Canton des Allemands” e la corsa del fiume Evancon, sa di poter sciare al cospetto di cime leggendarie come il Grand Tournalin, ma soprattutto dei Quattromila come Breithorn, Castore e Polluce, sentinelle del Monte Rosa da cui scivolano, sulle frazioni di Saint Jacques e Frachey, i ghiacciai eterni di Felik e Verra.
Con 180 km di piste e 37 impianti, nel comprensorio del Monterosa ski è vietato annoiarsi. Scegliendo il versante di Champoluc il sole è garantito: le piste strizzano l‘occhio a ponente e così si tira tardi rifinendo, senza sforzo, la tintarella. Dal villaggio di Frachey ci si lancia con una moderna funicolare fino a Ciarcerio. Guadagnato il punto più alto, i 2727 metri del Colle Bettaforca, spartiacque fra Ayas e Lys, si possono scegliere i pendii del Sarezza e di Ostafa fino al pianoro del Crest per poi rientrare in paese. Per chi ami lo sci nordico, l’indirizzo giusto è il borgo di Periasc, a sud di Champoluc, con un itinerario di 16 km, ma per muovere i primi passi, vanno bene anche gli anelli di Ciarcerio e Varasc.
Comprensorio sciistico Champoluc - Monterosa Ski - Bollettino neve - Sito ufficiale

Madonna di Campiglio


Nella Milano da bere targata anni Ottanta i giri di “rolex” erano tre per raggiungere “Santa” (Santa Margherita Ligure) d’estate e “Madonna“ d’inverno, la conca di Campiglio da sempre amata dal bel mondo e dal circo bianco. Le piste di Madonna di Campiglio distano da Milano, con traffico variabile, mai più di tre ore e hanno due facce e nessun rovescio. Bellissimo, al cospetto del Grostè, il volto più dolomitico del gruppo del Brenta, con panorami rocciosi e larghe piste su cui scivolare senza fretta, coccolati da un pull di rifugi dove si passa dalla polenta all’happy hour con grande disinvoltura. Ai piedi del Grostè il bianco si accuccia e si doma fra i prati di campo Carlo Magno ideali per lo sci nordico – sono 22 i km di percorso - e per muovere i primi passi sulla neve, mentre i più esigenti possono invece lanciarsi a valle dalle vertiginose curve del Monte Spinale che sfiorano il 70% e che danno forma ad una delle piste nere doc del comprensorio.
Affascinante, sul lato opposto, il gomitolo di opportunità fra Patascoss, Pradalago, Monte Vigo e Spolverino, con tracciati adatti anche gli sciatori più esigenti. Un nome? La 3-Tre, col suo canalone Miramonti amatissimo dai nostri Tomba e Rocca. Se perfino il mitico canalone dei campioni, che qui si danno appuntamento in copapd el Mondo ogni 22 dicembre, non vi bastasse c’è una pista ancora più ripida ed esigente: Pancugolo è il suo nome e lassù è bello sciare anche quando nevica o fra la nebbia. Si perché così non ci si rende conto di quanto erta sia la pendenza, assaporando solo brividi ed ebrezza.
Comprensorio sciistico Madonna di Campiglio - Bollettino neve - Sito ufficiale

Folgarida - Marilleva


Il comprensorio, che già permetteva di sciare da “Madonna” a Marilleva e Folgarida in Val di Sole, negli ultimi anni, si è allargato a sud verso la Val Rendena con la gondola Pinzolo - Campiglio Express. Il regalo sono altri chilometri di piste disponibili in 20 minuti di viaggio, che per chi decidesse di soggiornare più a valle, significa accorciare anche di una buona mezzora i tempi di percorrenza da Milano. Per un totale di 150 km, 59 impianti e 3 snowpark, sci ai piedi e auto in garage. Da non perdere, oltre a Pancugolo, Spinale e canalone Miramonti, sono anche la Orti di Dos della Pesa a Marilleva e la nera di Folgarida illuminata nel finale. In Val Rendena è la DoloMitica di Dos del Sabion a detenere ogni record: quasi 6 km di lunghezza e 1248 di dislivello.I più pigri possono far rotta a Caderzone alla corte dei “miracoli” della ferruginosa fonte Sant’Antonio: note fin dal 1600, da qualche anno vantano anche un rinnovato centro benessere.
Comprensorio sciistico Folgarida - Marilleva - Bollettino neve - Sito ufficiale
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 Pubblicato da il 08/09/2017 - - ® Riproduzione vietata

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