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La Mostra Genesi di Salgado ad Ancona, Mole Vanvitelliana

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Un viaggio in terre lontane, per scoprire le origini del mondo e l’anima comune che unisce tutte le creature sul pianeta Terra. Alla Mole Vanvitelliana ad Ancona dal 29 settembre 2018 al 6 gennaio 2019 il fotografo brasiliano Sebastião Salgado porta in mostra Genesi, il suo ultimo grande lavoro.

Si tratta di 245 immagini straordinarie, per la cui realizzazione sono occorsi al fotografo brasiliano (classe 1944) dieci anni di lavoro, durante i quali ha visitato gli angoli più remoti del pianeta. Alla fine del suo viaggio, Salgado ha raccontato che “circa metà del pianeta è rimasto esattamente come nel giorno della Genesi”.

Ad Ancona Salgado racconta la sua “Genesi”

Da sempre impegnato nel sensibilizzare l’opinione pubblica su temi riguardanti la tutela del pianeta, mostrando i lati meno conosciuti del globo e denunciando ingiustizie sociali e miseria, Sebastião Salgado nel 2013 rende pubblico Genesi, il suo ultimo lavoro. Si tratta di un’opera maestosa, che mira a mostrare all’osservatore il lato incontaminato del nostro pianeta, rimasto immutato dalla “Genesi”, appunto.

Attraverso il suo delicato bianco e nero, Salgado racconta una realtà spesso sconosciuta, dove uomini e animali vivono in equilibrio con l’ambiente che li circonda, come figli dello stesso pianeta. In mostra paesaggi straordinari, ma soprattutto animali. Per realizzare Genesi infatti, Salgado ha vissuto nella isole Galapagos, a stretto contatto con tartarughe giganti, iguane e leoni marini. Il suo obiettivo ha catturato anche la bellezza dei grandi mammiferi africani, fotografati in Kenya e Tanzania.

Le immagini più spettacolari della mostra di Genesi però, sono probabilmente quelle in cui il fotografo ritrae le popolazioni indigene. La sua macchina fotografica ha colto attimi di vita quotidiana delle popolazioni dell’Amazzonia Brasiliana, come gli Yanomami e i Cayapó, dei Pigmei delle foreste equatoriali del Congo settentrionale, dei Boscimani del deserto del Kalahari in Sudafrica, delle tribù Himba del deserto della Namibia o di quelle più remote nelle foreste della Nuova Guinea.

Ammirare queste foto pone lo spettatore di fronte a molte domande, su tutte una: un altro mondo è possibile? Il lavoro di Salgado non è solamente estetico ma punta a portare alla ribalta temi scottanti come il consumo del pianeta, la deforestazione e lo sforzo di preservare questi angoli incontaminati del globo. Soprattutto, le foto di Salgado mostrano un grande amore per questa nostra Terra.

Il percorso espositivo è diviso in cinque sezioni, organizzate per aree geografiche: Il Pianeta Sud, I Santuari della Natura, l'Africa, Il grande Nord, L’Amazzonia e il Pantanàl. Una mostra che diventa un viaggio negli angoli più suggestivi del nostro pianeta.

Chi è Sebastião Salgado? Lo raccontiamo in 5 punti


1.
Sebastião Salgado, nato ad Aimorés (Brasile) nel 1964, è considerato uno dei più grandi fotografi dei nostri tempi. La più importante organizzazione di fotogiornalismo mondiale, il “World Press Photo”, lo ha più volte nominato fotografo dell’anno.

2. Le foto di Salgado non sono semplici foto. Puntano a colpire lo spettatore con la loro bellezza, per poi sensibilizzare il pubblico riguardo temi inerenti la tutela dell’ambiente, la lotta alla povertà e contro le ingiustizie sociali, l’impegno per costruire un mondo migliore.

3. Come molti fotografi passati alla storia, Salgado usa prevalentemente macchine fotografiche Leica e scatta in bianco e nero. I toni delle sue foto risultano molto delicati anche grazie ad un procedimento adottato. Salgado infatti, con un pennello applica uno sbiancante alle foto, per ridurre le ombre troppo intense.

4. Dal 1979 al 1994 ha fatto parte della Magnum Photos, la cooperativa di fotografi fondata da Cartier-Bresson, Robert Capa, David Seymour, George Rodger e William Vandivert. Quello stesso anno fonda con sua moglie, Lelia Wanick Salgado, la Amazonas Images.

5. Salgado ha realizzato reportage che sono già storia della fotografia, la sua opera più significativa è La mano dell'uomo (1993), un reportage sul lavoro nei settori di base della produzione. Si tratta di un’opera monumentale con più di 400 foto, che finora è stata tradotta in sette lingue ed è stata in mostra in oltre settanta musei nel mondo.

Informazioni utili, date, orari, prezzo dei biglietti

Mostra: "Sebastião Salgado. Genesi"
Dove: Mole Vanvitelliana, Sala Vanvitelli, Banchina Giovanni da Chio, 28 Ancona
Date: dal 29 settembre 2018 al 6 gennaio 2019
Orari: tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 10 alle ore 19
Biglietti: €12 intero, €10 ridotto Acquista online il biglietto

Maggiori informazioni: sito ufficiale

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 Pubblicato da il 18/10/2018 - - ® Riproduzione vietata

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