La mostra su Alighiero Boetti a Milano, galleria Dep Art
Attenzione, evento concluso!
Se verrà riproposto aggiorneremo le date!
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Dal 28 febbraio al 28 aprile la galleria Dep Art di Milano ospita la mostra “Alighiero Boetti. Il mondo fantastico”, dedicata ad uno dei più importanti artisti concettuali italiani.
A cura di Federico Sardella, la mostra milanese espone circa trenta opere su carta di Boetti dedicate al regno della natura e al mondo animale, realizzate dall’artista a partire dal 1965.
Nei giorni della mostra, la galleria Dep Art ospiterà anche la grande installazione Zoo, realizzata da Boetti nel 1979 e mai riproposta finora. L'opera, che vede protagonisti piccole riproduzioni di animali in gruppi omogenei, può essere fruita restando seduti su di un tappeto afgano disteso sul pavimento della galleria. Ciò consente agli spettatori di osservare i piccoli animali dall’alto, per cogliere il senso dell’opera, riassunto dalle parole dello stesso Boetti: “Questi animali portano in sé il ricordo di milioni di loro predecessori e ricordano il tempo, quello antico, lento, anonimo, identico, immobile, invariato.”
Un’altra sezione della mostra è dedicata a soggetti insoliti o particolarmente rari, disegnati con grafite, inchiostro di china, acquarello o penna a biro, su supporto cartaceo e prevalentemente in bianco e nero, come esempio Lampada, opera realizzata nel 1965.
Alighiero Boetti si colloca al limite di questo movimento, che annovera artisti come Michelangelo Pistoletto, Fabro Kounellis, Mario Merz o Giulio Paolini. Quelli impiegati nelle opere di Boetti infatti, non sono materiali duri come pietra, ferro o legno, ma sono supporti fragili come i tessuti o la carta. Questa scelta influisce profondamente sul senso estetico dell’opera che conferisce ai lavori di Boetti una delicatezza sconosciuta ad altre opere del gruppo dell’Arte Povera.
Come detto, l’arte di Boetti è fatta di concetti, più che di manualità. Molte delle sue opere sono state infatti realizzati dai suoi collaboratori, che hanno dato vita alle sue idee. Le celebri Mappe, planisferi ricamati in cui il mondo è colorato dalla bandiere dei diversi stati, sono state tessuti in Afghanistan, terra che l’artista considerava una seconda patria.
Alla morte dell’artista, avvenuta nel 1994, molte importanti istituzioni artistiche gli hanno dedicato mostre retrospettive, come ad esempio quella al Museum für moderne Kunst di Francoforte nel 1998, alla Whitechapel art gallery di Londra nel 1999 o alla Biennale di Venezia del 2001. Di particolare rilievo la mostra curata da A. Bonito Oliva nel 2009 presso il Museo Madre di Napoli. In quell’occasione è stato riproposto il lavoro dell'artista nell'arco cronologico dal 1993 al 1962.
I più importanti musei del mondo hanno ospitato retrospettive su Boetti: basti pensare a quella del Museo Reina Sofia di Madrid del 2011, della Tate Modern di Londra nel 2011 e al MoMA di New York, sempre nel 2011.
Dove: Galleria Dep Art, Via Comelico 40, Milano
Date: dal 28 febbraio al 28 aprile
Orari: da martedì a sabato ore 10.30-19.00
Biglietti: ingresso gratuito
Maggiori informazioni: sito ufficiale
A cura di Federico Sardella, la mostra milanese espone circa trenta opere su carta di Boetti dedicate al regno della natura e al mondo animale, realizzate dall’artista a partire dal 1965.
Nei giorni della mostra, la galleria Dep Art ospiterà anche la grande installazione Zoo, realizzata da Boetti nel 1979 e mai riproposta finora. L'opera, che vede protagonisti piccole riproduzioni di animali in gruppi omogenei, può essere fruita restando seduti su di un tappeto afgano disteso sul pavimento della galleria. Ciò consente agli spettatori di osservare i piccoli animali dall’alto, per cogliere il senso dell’opera, riassunto dalle parole dello stesso Boetti: “Questi animali portano in sé il ricordo di milioni di loro predecessori e ricordano il tempo, quello antico, lento, anonimo, identico, immobile, invariato.”
Un’altra sezione della mostra è dedicata a soggetti insoliti o particolarmente rari, disegnati con grafite, inchiostro di china, acquarello o penna a biro, su supporto cartaceo e prevalentemente in bianco e nero, come esempio Lampada, opera realizzata nel 1965.
Boetti e l’Arte Povera
Torinese di nascita, ma romano di adozione, Boetti viene annoverato tra gli artisti del gruppo “Arte Povera”, movimento artistico italiano della fine degli anni Sessanta, battezzato dallo storico dell’arte Germano Celant. Con un suo articolo sulla rivista “Flash Art”, Celant definì col nome “Arte povera” le opere di un gruppo di giovani artisti, accomunati da un linguaggio comune: l’uso di materiali poco pregiati come terra, legno, ferro, stracci, plastica e scarti industriali per la realizzazione dei loro lavori.Alighiero Boetti si colloca al limite di questo movimento, che annovera artisti come Michelangelo Pistoletto, Fabro Kounellis, Mario Merz o Giulio Paolini. Quelli impiegati nelle opere di Boetti infatti, non sono materiali duri come pietra, ferro o legno, ma sono supporti fragili come i tessuti o la carta. Questa scelta influisce profondamente sul senso estetico dell’opera che conferisce ai lavori di Boetti una delicatezza sconosciuta ad altre opere del gruppo dell’Arte Povera.
L’arte concettuale di Alighiero Boetti
L’arte di Boetti è fatta di concetti, idee, che sottendono la poetica dell’artista, capace di esplorare temi complessi come lo sdoppiamento, il senso dell’identità, la separazione del sé. Non a caso il nome Alighiero Boetti è stato talvolta mutato in Alighiero & Boetti, come se l’artista si scindesse in due diverse entità. Del resto la componente spirituale è da sempre uno dei pilastri dell’arte di Boetti che talvolta pare sconfinare nell’esoterismo e nell’alchimia.Come detto, l’arte di Boetti è fatta di concetti, più che di manualità. Molte delle sue opere sono state infatti realizzati dai suoi collaboratori, che hanno dato vita alle sue idee. Le celebri Mappe, planisferi ricamati in cui il mondo è colorato dalla bandiere dei diversi stati, sono state tessuti in Afghanistan, terra che l’artista considerava una seconda patria.
Alla morte dell’artista, avvenuta nel 1994, molte importanti istituzioni artistiche gli hanno dedicato mostre retrospettive, come ad esempio quella al Museum für moderne Kunst di Francoforte nel 1998, alla Whitechapel art gallery di Londra nel 1999 o alla Biennale di Venezia del 2001. Di particolare rilievo la mostra curata da A. Bonito Oliva nel 2009 presso il Museo Madre di Napoli. In quell’occasione è stato riproposto il lavoro dell'artista nell'arco cronologico dal 1993 al 1962.
I più importanti musei del mondo hanno ospitato retrospettive su Boetti: basti pensare a quella del Museo Reina Sofia di Madrid del 2011, della Tate Modern di Londra nel 2011 e al MoMA di New York, sempre nel 2011.
Informazioni utili, date, orari, prezzo dei biglietti
Mostra: “Alighiero Boetti. Il mondo fantastico”Dove: Galleria Dep Art, Via Comelico 40, Milano
Date: dal 28 febbraio al 28 aprile
Orari: da martedì a sabato ore 10.30-19.00
Biglietti: ingresso gratuito
Maggiori informazioni: sito ufficiale
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Attenzione: evento terminato!
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