Itinerario lungo la Strada del Vino dei Colli Euganei
Spuntano dispettosi come dal nulla, lì nel mezzo della Pianura Padana, quasi fossero una distrazione orografica della Natura stessa, non fanno parte delle catene montuose alpine che cominciano ad alzarsi veloci poco più a nord e non sono neanche elementi di un qualche complesso collinare di prestigio. Sono dei vulcani bizzarri, unici, straordinari: sono i Colli Euganei, uno dei patrimoni naturalistici più significativi di tutto il Belpaese.
Poco meno di 100 “corpi vulcanici” spenti ammassati fra di loro danno vita a quella rigogliosa parte del territorio veneto che è considerata il polmone verde di Padova: borghi storici di una bellezza senza tempo si alternano a un territorio incontaminato e fertile, punteggiato di ordinati filari di ulivi e vigne, che regalano preziosi tesori.
Qui si srotola, andando a formare un anello, la Strada del Vino Colli Euganei, nata per promuovere e valorizzare le eccellenze enogastronomiche del territorio, in modo particolare la DOC Colli Euganei e la raffinatissima DOCG Fiori d’Arancio, frutto dell’accurata coltivazione di un antico vitigno arrivato secoli fa dall’Oriente.
Quindici sono i comuni situati nel territorio euganeo; Abano Terme, Arquà Petrarca, Baone, Battaglia Terme, Cervarese Santa Croce, Cinto Euganeo, Este, Galzignano Terme, Lozzo Atestino, Monselice, Montegrotto Terme, Rovolon, Teolo, Torreglia e Vo’ Euganeo. Alcuni sono piccoli borghi isolati e silenziosi, altri sono veri e propri paesoni gioiosi che offrono servizi di eccellenza al visitatore, ma tutti hanno in comune la caratteristica di essere meravigliosi
Abbiamo preparato un itinerario enogastronomico da fare insieme a voi alla scoperta del patrimonio artistico, culturale, storico, paesaggistico e, soprattutto, enogastronomico dei Colli Euganei.
Prima di presentare gli eccellenti protagonisti enologici attuali, merita raccontare che questa zona ha dato vita ai primi vini francesi prodotti in Italia, quando nel lontano 1870 furono messi a dimora dei vitigni di cabernet provenienti dalla Francia.
Le Denominazioni ufficiali attuali sono di gran prestigio e offrono molti vini tra cui scegliere; la DOC propone, ad esempio, il Colli Euganei Rosso - vino potente e corposo, realizzato con uvaggio merlot, cabernet e sauvignon - e il Colli Euganei Serpino - bianco, leggero, vivace e profumato - ma anche molte altre etichette più classiche.
La DOCG, infine, ci regala un diamante enologico: il Colli Euganei Fiori d’Arancio (95% di moscato giallo), nelle sue tre versioni (spumante, passito e bianco secco), che con quella sua elegante nota agrumata si rivela perfetto per tutti i palati.
Questo nostro viaggio nel gusto vi porterà a scoprire i piatti della cucina padovana, ricca di ingredienti legati alla tradizione contadina e alla stagionalità dei prodotti; ancora forte si sente, nei sapori speziati e decisi, l'eredità della Serenissima, quando qui circolavano merci provenienti da tutto il mondo e, in particolare, dall'Oriente.
La base su cui si sviluppano la maggior parte dei piatti padovani è la carne, in particolare degli animali da cortile e dei cavalli, in tutte le sue sfumature; tra gli antipasti impossibile non menzionare il Prosciutto Veneto Berico-Euganeo DOP, la luganega, una salsiccia di suino molto sottile, la sopressa di cavallo con polenta il falso parsuto, ossia il prosciutto di petto d’oca affumicato e i fiori di zucca ripieni di formaggio.
Tra i primi piatti la fanno da padrone i Bìgoli, degli spaghettoni fatti con grano tenero, con ragù di carne di vitello o anatra, i Risi e Bisi di Baone, la Pasta e Fasoi, gli Gnocchi di Teolo, il Brodo di Cappone e i risotti conditi con i prodotti locali, come gli asparagi di Pernumia o i bruscandoli, i gettiti del luppolo selvatico che cresce rigoglioso sui Colli Euganei.
Per quanto riguarda i secondi piatti, la regina indiscussa è la Gallina Padovana, l’elegante ovino con ciuffo che, insieme a tutti gli altri animali della “Corte Padovana”, sono i protagonisti di piatti come l’Oca in Onto Padovana, il Cappone con Marroni o il Petto d’Anatra Brasato, solo per citare i più noti.
Chiudiamo la nostra panoramica da acquolina in bocca assaggiando qualcosa di dolce, a scelta tra gli zaléti con le giuggiole, biscotti a forma di losanga al cui impasto vengono aggiunte le giuggiole euganee, una fetta di Sbrisólona o di Torta Figassa, con le mandorle la prima e con i fichi la seconda.
Se siete alla ricerca di prodotti tipici preparatevi ad assaggiare l’olio d’oliva extra-vergine di Arquà Petrarca, le castagne prodotte dai circa 2400 alberi che tappezzano i Colli, le ciliegie di Vo', i piselli di Baone, il luppolo, il raperenzolo, i fichi e le giuggiole, introvabili in altre zone d’Italia, ma qui onnipresenti sulle tavole, anche solo per decorazione.
Mettiamoci in viaggio, forza. Cominciamo da Abano Terme, uno dei centri termali del Veneto più rinomati, noto fin dall'antichità, come Tito Livio e Plinio il Vecchio hanno spesso testimoniato nei loro scritti; visita d’obbligo al Duomo di San Lorenzo risalente, almeno per la sua prima fondazione, all'XI secolo, e passeggiata ristoratrice lungo il Viale delle Terme.
Ci inoltriamo ora per circa 7 km in direzione ovest, verso il cuore dei Colli Euganei e arriviamo a Torreglia, piccolo borgo collinare noto per il ricco patrimonio di ville patrizie che ingentiliscono le pendici della collina e per l’Eremo di Monte Rua, molto caratteristic. Se avete già bisogno di fare una piccola pausa di gusto fermatevi all'Enoteca Per Bacco, tipica osteria veneta dove potrete assaggiare un buon tagliere di affettati accompagnandolo con un buon “gotto” di vino.
Non esagerate però perché dobbiamo ripartire in direzione Battaglia Terme, il più originale tra i piccoli borghi dei Colli Euganei, grazie al suo centro storico solcato da canali; qui potrete fare un salto alla Grotta Termale Naturale, ubicata sul Monte della Stufa, e dare un’occhiata al Castello del Catajo, conosciuto anche come “la Reggia degli Euganei” per la sua possenza.
Ancora qualche chilometro in direzione sud e arriviamo a Monselice, borgo particolarmente suggestivo per il suo centro storico che si dipana sulle pendici di due colli; imperdibile una visita al Duomo Vecchio, altrimenti conosciuto come Pieve di Santa Giustina, uno splendido edificio romanico che conserva al suo interno opere rinascimentali di grande valore, e, ovviamente, al Castello medievale, familiarmente chiamato Ca’ Marcello.
Arquà Petrarca e indubbiamente uno dei più bei borghi del Veneto, se non addirittura di tutta Italia e, come il nome stesso suggerisce, fece innamorare il grande poeta Francesco Petrarca, che, negli ultimi anni della sua vita, qui si stabilì e morì. Il sarcofago in marmo rosso è la prima cosa che si nota quando si arriva nella piazza principale durante l'obbligatoria passeggiata lungo lo straordinario centro storico e prima della meritata pausa pranzo in uno dei numerosi ristoranti della zona, dove sarà possibile assaggiare qualche specialità,
Ripartiamo da Arquà e ci dirigiamo verso il sud più estremo della zona euganea, dove si trova Baone, piccolo e tranquillo borgo che, con il suo Parco delle Ginestre e le belle ville veneziane che puntellano le pendici dei Colli, ci offre l’occasione di fare una bella passeggiata per favorire la digestione e prenderci un momento di relax.
Quando arriviamo a Este - città della ceramica nonché culla dei popolo paleoveneti - non abbiamo molto tempo per riposarci, perché qui ci sono molte cose da vedere e visitare; già la possente cinta muraria merita la nostra attenzione, così come la Basilica di Santa Maria delle Grazie o il Duomo di Santa Tecla, che conserva un dipinto del Tiepolo. Imperdibile anche una visita al Museo Nazionale Atestino, dove è possibile ammirare una bellissima collezione di reperti archeologici ottimamente conservati.
Riprendiamo il nostro cammino e ci dirigiamo verso nord, costeggiando sempre il comprensorio dei Colli Euganei; dopo una decina di minuti vediamo aprirsi davanti a noi il panorama che ci presenta Cinto Euganeo, antichissimo borgo di origine pre-romana, come alcuni resti risalenti al Neolitico testimoniano, che durante il periodo degli antichi Romani godette di grande fama. Di grande suggestione la visita al Buso della Casara, ciò che resta di un antico acquedotto romano composto da più di 100 cunicoli scavati nella roccia. Altrettanto interessante è spingersi lungo il sentiero che porta alla Cava di Bomba, un’antica fornace oggi sede del Museo Geopaleontologico presso il quale è possibile ammirare una ricca collezione di fossili provenienti da tutto il mondo.
Terminiamo il nostro itinerario enogastronomico a Vo’ Euganeo, la Città del Vino e della Trachite, come recita il cartello di benvenuto all’ingresso del borgo. In effetti, il versante del Monte Veda su cui giace è puntellato di filari di viti quasi a perdita d’occhio, la cui corsa è contenuta solo dalle splendide ville patrizie che conferiscono prestigio al paesaggio. Villa Contarini-Venier merita sicuramente una visita, così come il MuVi, il Museo del Vino dei Colli Euganei, di recente istituzione.
L’ultima visita la dedichiamo alle nostre papille gustative portandole ad assaggiare le squisite specialità che vengono preparate da Bacco e Arianna, agriturismo a conduzione familiare che da oltre un trentennio si occupa di far conoscere la tradizione enogastronomica dei Colli Euganei a chiunque desideri essere conquistato.
Lunghezza percorso: 57 km.
Cosa vediamo: Duomo di San Lorenzo (Abano Terme), Ville Patrizie ed Eremo di Monte Rua (Torreglia), Castello del Catajo (Battaglia Terme), Pieve di Santa Giustina e Ca’ Marcello (Monselice), Sarcofago di Petrarca (Arquà Petrarca), Basilica di Santa Maria delle Grazie e il Duomo di Santa Tecla (Este), Buso della Casara e Cava Bomba (Cinto Euganeo), Villa Contarini-Venier (Vo’ Euganeo).
Cosa assaggiamo: l’olio extra-vergine d’oliva di Arquà Petrarca, le castagne, le giuggiole, i piselli di Baone, la Gallina Padovana, il luppolo dei Colli e i Bìgoli.
Enoteche e Cantine dove fare degustazione: Enoteca Per Bacco (Torreglia), Agriturismo Bacco e Arianna (Vo’ Euganeo).
Musei e attrazioni: Grotta Termale Naturale (Battaglia Terme) Parco delle Ginestre (Baone), Museo Nazionale Atestino (Este), Museo Geopaleontologico (Quinto Euganeo), MuVi, Museo del Vino dei Colli Euganei (Vo’ Euganeo).
Ti piace viaggiare? Visita il nostro canale dedicato agli itinerari in Veneto.
Poco meno di 100 “corpi vulcanici” spenti ammassati fra di loro danno vita a quella rigogliosa parte del territorio veneto che è considerata il polmone verde di Padova: borghi storici di una bellezza senza tempo si alternano a un territorio incontaminato e fertile, punteggiato di ordinati filari di ulivi e vigne, che regalano preziosi tesori.
Qui si srotola, andando a formare un anello, la Strada del Vino Colli Euganei, nata per promuovere e valorizzare le eccellenze enogastronomiche del territorio, in modo particolare la DOC Colli Euganei e la raffinatissima DOCG Fiori d’Arancio, frutto dell’accurata coltivazione di un antico vitigno arrivato secoli fa dall’Oriente.
Quindici sono i comuni situati nel territorio euganeo; Abano Terme, Arquà Petrarca, Baone, Battaglia Terme, Cervarese Santa Croce, Cinto Euganeo, Este, Galzignano Terme, Lozzo Atestino, Monselice, Montegrotto Terme, Rovolon, Teolo, Torreglia e Vo’ Euganeo. Alcuni sono piccoli borghi isolati e silenziosi, altri sono veri e propri paesoni gioiosi che offrono servizi di eccellenza al visitatore, ma tutti hanno in comune la caratteristica di essere meravigliosi
Abbiamo preparato un itinerario enogastronomico da fare insieme a voi alla scoperta del patrimonio artistico, culturale, storico, paesaggistico e, soprattutto, enogastronomico dei Colli Euganei.
I vini dei Colli Euganei
Prima di presentare gli eccellenti protagonisti enologici attuali, merita raccontare che questa zona ha dato vita ai primi vini francesi prodotti in Italia, quando nel lontano 1870 furono messi a dimora dei vitigni di cabernet provenienti dalla Francia.
Le Denominazioni ufficiali attuali sono di gran prestigio e offrono molti vini tra cui scegliere; la DOC propone, ad esempio, il Colli Euganei Rosso - vino potente e corposo, realizzato con uvaggio merlot, cabernet e sauvignon - e il Colli Euganei Serpino - bianco, leggero, vivace e profumato - ma anche molte altre etichette più classiche.
La DOCG, infine, ci regala un diamante enologico: il Colli Euganei Fiori d’Arancio (95% di moscato giallo), nelle sue tre versioni (spumante, passito e bianco secco), che con quella sua elegante nota agrumata si rivela perfetto per tutti i palati.
La tradizione gastronomica padovana
Questo nostro viaggio nel gusto vi porterà a scoprire i piatti della cucina padovana, ricca di ingredienti legati alla tradizione contadina e alla stagionalità dei prodotti; ancora forte si sente, nei sapori speziati e decisi, l'eredità della Serenissima, quando qui circolavano merci provenienti da tutto il mondo e, in particolare, dall'Oriente.
La base su cui si sviluppano la maggior parte dei piatti padovani è la carne, in particolare degli animali da cortile e dei cavalli, in tutte le sue sfumature; tra gli antipasti impossibile non menzionare il Prosciutto Veneto Berico-Euganeo DOP, la luganega, una salsiccia di suino molto sottile, la sopressa di cavallo con polenta il falso parsuto, ossia il prosciutto di petto d’oca affumicato e i fiori di zucca ripieni di formaggio.
Tra i primi piatti la fanno da padrone i Bìgoli, degli spaghettoni fatti con grano tenero, con ragù di carne di vitello o anatra, i Risi e Bisi di Baone, la Pasta e Fasoi, gli Gnocchi di Teolo, il Brodo di Cappone e i risotti conditi con i prodotti locali, come gli asparagi di Pernumia o i bruscandoli, i gettiti del luppolo selvatico che cresce rigoglioso sui Colli Euganei.
Per quanto riguarda i secondi piatti, la regina indiscussa è la Gallina Padovana, l’elegante ovino con ciuffo che, insieme a tutti gli altri animali della “Corte Padovana”, sono i protagonisti di piatti come l’Oca in Onto Padovana, il Cappone con Marroni o il Petto d’Anatra Brasato, solo per citare i più noti.
Chiudiamo la nostra panoramica da acquolina in bocca assaggiando qualcosa di dolce, a scelta tra gli zaléti con le giuggiole, biscotti a forma di losanga al cui impasto vengono aggiunte le giuggiole euganee, una fetta di Sbrisólona o di Torta Figassa, con le mandorle la prima e con i fichi la seconda.
Se siete alla ricerca di prodotti tipici preparatevi ad assaggiare l’olio d’oliva extra-vergine di Arquà Petrarca, le castagne prodotte dai circa 2400 alberi che tappezzano i Colli, le ciliegie di Vo', i piselli di Baone, il luppolo, il raperenzolo, i fichi e le giuggiole, introvabili in altre zone d’Italia, ma qui onnipresenti sulle tavole, anche solo per decorazione.
Gli eventi del nostro itinerario
- Caccia al Tesoro sulla Strada del Vino (aprile)
- Festival dei Bigoli di Luvigliano di Torreglia (maggio)
- Festa dei Bisi di Baone (maggio)
- Festa delle Ciliegie di Zovon di Vo (maggio/giugno)
- Festa delle Giuggiole di Arquà Petrarca (ottobre)
- Gran Galà del Pasticcio di Torreglia (ottobre)
- Festa dell’Olio Novello di Arquà Petrarca (novembre)
Inizia il tour: da Abano Terme ad Arquà Petrarca
Mettiamoci in viaggio, forza. Cominciamo da Abano Terme, uno dei centri termali del Veneto più rinomati, noto fin dall'antichità, come Tito Livio e Plinio il Vecchio hanno spesso testimoniato nei loro scritti; visita d’obbligo al Duomo di San Lorenzo risalente, almeno per la sua prima fondazione, all'XI secolo, e passeggiata ristoratrice lungo il Viale delle Terme.
Ci inoltriamo ora per circa 7 km in direzione ovest, verso il cuore dei Colli Euganei e arriviamo a Torreglia, piccolo borgo collinare noto per il ricco patrimonio di ville patrizie che ingentiliscono le pendici della collina e per l’Eremo di Monte Rua, molto caratteristic. Se avete già bisogno di fare una piccola pausa di gusto fermatevi all'Enoteca Per Bacco, tipica osteria veneta dove potrete assaggiare un buon tagliere di affettati accompagnandolo con un buon “gotto” di vino.
Non esagerate però perché dobbiamo ripartire in direzione Battaglia Terme, il più originale tra i piccoli borghi dei Colli Euganei, grazie al suo centro storico solcato da canali; qui potrete fare un salto alla Grotta Termale Naturale, ubicata sul Monte della Stufa, e dare un’occhiata al Castello del Catajo, conosciuto anche come “la Reggia degli Euganei” per la sua possenza.
Ancora qualche chilometro in direzione sud e arriviamo a Monselice, borgo particolarmente suggestivo per il suo centro storico che si dipana sulle pendici di due colli; imperdibile una visita al Duomo Vecchio, altrimenti conosciuto come Pieve di Santa Giustina, uno splendido edificio romanico che conserva al suo interno opere rinascimentali di grande valore, e, ovviamente, al Castello medievale, familiarmente chiamato Ca’ Marcello.
Arquà Petrarca e indubbiamente uno dei più bei borghi del Veneto, se non addirittura di tutta Italia e, come il nome stesso suggerisce, fece innamorare il grande poeta Francesco Petrarca, che, negli ultimi anni della sua vita, qui si stabilì e morì. Il sarcofago in marmo rosso è la prima cosa che si nota quando si arriva nella piazza principale durante l'obbligatoria passeggiata lungo lo straordinario centro storico e prima della meritata pausa pranzo in uno dei numerosi ristoranti della zona, dove sarà possibile assaggiare qualche specialità,
Seconda parte dell’itinerario: da Arquà Petrarca a Vo' Euganeo
Ripartiamo da Arquà e ci dirigiamo verso il sud più estremo della zona euganea, dove si trova Baone, piccolo e tranquillo borgo che, con il suo Parco delle Ginestre e le belle ville veneziane che puntellano le pendici dei Colli, ci offre l’occasione di fare una bella passeggiata per favorire la digestione e prenderci un momento di relax.
Quando arriviamo a Este - città della ceramica nonché culla dei popolo paleoveneti - non abbiamo molto tempo per riposarci, perché qui ci sono molte cose da vedere e visitare; già la possente cinta muraria merita la nostra attenzione, così come la Basilica di Santa Maria delle Grazie o il Duomo di Santa Tecla, che conserva un dipinto del Tiepolo. Imperdibile anche una visita al Museo Nazionale Atestino, dove è possibile ammirare una bellissima collezione di reperti archeologici ottimamente conservati.
Riprendiamo il nostro cammino e ci dirigiamo verso nord, costeggiando sempre il comprensorio dei Colli Euganei; dopo una decina di minuti vediamo aprirsi davanti a noi il panorama che ci presenta Cinto Euganeo, antichissimo borgo di origine pre-romana, come alcuni resti risalenti al Neolitico testimoniano, che durante il periodo degli antichi Romani godette di grande fama. Di grande suggestione la visita al Buso della Casara, ciò che resta di un antico acquedotto romano composto da più di 100 cunicoli scavati nella roccia. Altrettanto interessante è spingersi lungo il sentiero che porta alla Cava di Bomba, un’antica fornace oggi sede del Museo Geopaleontologico presso il quale è possibile ammirare una ricca collezione di fossili provenienti da tutto il mondo.
Terminiamo il nostro itinerario enogastronomico a Vo’ Euganeo, la Città del Vino e della Trachite, come recita il cartello di benvenuto all’ingresso del borgo. In effetti, il versante del Monte Veda su cui giace è puntellato di filari di viti quasi a perdita d’occhio, la cui corsa è contenuta solo dalle splendide ville patrizie che conferiscono prestigio al paesaggio. Villa Contarini-Venier merita sicuramente una visita, così come il MuVi, il Museo del Vino dei Colli Euganei, di recente istituzione.
L’ultima visita la dedichiamo alle nostre papille gustative portandole ad assaggiare le squisite specialità che vengono preparate da Bacco e Arianna, agriturismo a conduzione familiare che da oltre un trentennio si occupa di far conoscere la tradizione enogastronomica dei Colli Euganei a chiunque desideri essere conquistato.
Il nostro percorso in sintesi
Itinerario: Abano Terme - Torreglia - Battaglia Terme - Monselice - Arquà Petrarca - Baone - Este - Cinto Euganeo - Vo’ Euganeo.Lunghezza percorso: 57 km.
Cosa vediamo: Duomo di San Lorenzo (Abano Terme), Ville Patrizie ed Eremo di Monte Rua (Torreglia), Castello del Catajo (Battaglia Terme), Pieve di Santa Giustina e Ca’ Marcello (Monselice), Sarcofago di Petrarca (Arquà Petrarca), Basilica di Santa Maria delle Grazie e il Duomo di Santa Tecla (Este), Buso della Casara e Cava Bomba (Cinto Euganeo), Villa Contarini-Venier (Vo’ Euganeo).
Cosa assaggiamo: l’olio extra-vergine d’oliva di Arquà Petrarca, le castagne, le giuggiole, i piselli di Baone, la Gallina Padovana, il luppolo dei Colli e i Bìgoli.
Enoteche e Cantine dove fare degustazione: Enoteca Per Bacco (Torreglia), Agriturismo Bacco e Arianna (Vo’ Euganeo).
Musei e attrazioni: Grotta Termale Naturale (Battaglia Terme) Parco delle Ginestre (Baone), Museo Nazionale Atestino (Este), Museo Geopaleontologico (Quinto Euganeo), MuVi, Museo del Vino dei Colli Euganei (Vo’ Euganeo).
Ti piace viaggiare? Visita il nostro canale dedicato agli itinerari in Veneto.