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Il Museo Picasso pił grande del mondo ad Aix-en-Provence in Francia

Dopo Malaga, Antibes, Parigi e Barcellona anche Aix-en-Provence avrà presto il suo Museo Picasso. Il 13 Dicembre 2017 il Comune del sud della Francia, che accoglie le spoglie di Renato I° il Buono, ha infatti votato a favore della vendita dell’antico Convento dei Predicatori, gioiello architettonico del XIII° secolo incastonato nel cuore del centro storico cittadino, all’erede del grande maestro del cubismo, Catherine Hutin-Blay.

La figliastra di Picasso: Catherine Hutin-Blay

Figlia acquisita di Pablo Picasso, da parte dell’ultima moglie nonché musa ispiratrice Jaqueline Roque, Catherine Hutin-Blay ha in progetto di esporre la prestigiosa collezione di famiglia che conta quasi 2 mila opere realizzate dal padre, ed ereditate proprio dalla madre, negli oltre 4600 metri quadrati dell’ex collegio di lusso in disuso ormai da alcuni anni. Una volta ultimato sarà il più grande Museo Picasso del Mondo!

Tramite la società “Madame Z” (dal nome della villa in cui Jacqueline visse a Vallauris), la figlia di Picasso pagherà qualcosa come 11,5 milioni di euro alla città di Aix-en-Provence per acquistare l’edificio: l’offerta, più bassa di 1 milione di euro rispetto alla richiesta iniziale, è stata accettata dal Comune francese che sembra guardare soprattutto ai benefici a lungo termine del progetto. Sono infatti stimati fra i 450 ai 500 mila i visitatori che ogni anno varcheranno l’ingresso di questo nuovo prestigioso museo, circa 1500 al giorno. La società acquirente prenderà inoltre in carico il restauro dell’edificio, compresa la restituzione al suo aspetto originale dello splendido chiostro del convento che nel corso dei secoli ha subito profonde trasformazioni.

Il Convento dei Predicatori a Aix-en-Provence

Situato sul lato nord della chiesa della Madeline, l’ex convento è costituito da un bel chiostro con 4 gallerie di 2 piani, un’ala nord che ospita il grande refettorio del piano terra, un’ala est con il piccolo refettorio, la scala d’onore a balaustra e la sacrestia della chiesa. A fondare questo complesso religioso fra il 1226 e il 1277 furono i conti di Provenza che lo donarono ai frati Predicatori installatisi a Aix-en-Provence proprio attorno al 1270.

Dopo un grave incendio divampato nel 1383, convento e chiesa vennero ricostruiti una prima volta. La cucina contigua al refettorio è del 1548, le gallerie del chiostro, come si presentano allo stato attuale, sono il risultato di una campagna di interventi svoltisi tra il 1612 e il 1624; il piccolo refettorio risale al 1622 mentre quello grande fu progettato nel 1673.

Quando il Palais Comtal venne demolito, poco prima della rivoluzione, il Parlamento di Provenza si stabilì nel convento; in seguito fu adibito a tribunale, caserma, collegio di formazione per insegnanti, conservatorio di musica e asilo infantile. Nel 1875 e vent’anni più tardi, una serie di nuovi cambiamenti trasformarono infine questo luogo in scuola secondaria per ragazze e ragazzi, vocazione scolastica mantenuta sino al 2015.

Cosa si vedrà al Musée Jacqueline e Pablo Picasso

Ora il Musée Jacqueline e Pablo Picasso, questo il nome scelto per l’area museale, beneficerà di importanti interventi anche perché l’ex convento di Place des Precheurs si trova nei pressi dell’area del polo giudiziario che fa parte del vasto progetto di riqualificazione voluto dall’urbanista di Montpellier Antoine Garcia-Diaz.

Inaugurato probabilmente nel 2021 (la Hutin-Blay ha tre anni di tempo a disposizione per aprirlo al pubblico dal momento dell’ottenimento delle autorizzazioni necessarie), lo spazio museale sarà distribuito su tre livelli con 1500 metri quadrati dedicati all’esposizione delle opere (1000 m2 per mostre permanenti e altri 500 per quelle temporanee); ad affiancarli ci saranno un auditorium da 200 posti, un centro di documentazione, ateliers di ceramica e incisioni, una libreria, una caffetteria e un ristorante.

La collezione di opere d’arte della figlia di Picasso appartiene agli anni tra il 1952 e il 1973, ventennio in cui Jacqueline Roque e il genio spagnolo furono sposati: circa 400 ritratti della seconda moglie di Pablo, fotografie, disegni, sculture, ceramiche, bronzi e altri pezzi di inestimabile valore.

Quella che verrà esposta nei locali del Couvent des Precheurs sarà la più vasta collezione al mondo dedicata a Pablo Picasso: queste opere, la maggior parte delle quali mai esposte o pubblicate in precedenza, permetteranno agli appassionati del cubismo di ammirare la produzione artistica di uno dei più importanti artisti del XX° secolo e agli esperti e studiosi di avere un quadro più completo sulla tecnica e sulle opere realizzate dal maestro spagnolo negli ultimi due decenni della sua carriera, dagli anni Cinquanta al 1973, anno della sua scomparsa.
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