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Tour sulla Strada del Vino Franciacorta

È una distesa infinita di morbide colline tappezzate da prestigiosi vigneti, nel territorio compreso tra Brescia e la punta meridionale del Lago d’Iseo: è la Strada del Franciacorta, un paradiso intatto nel cuore della Lombardia, meta ambitissima per i turisti di tutto il mondo che qui arrivano sia per degustare le eccellenze vitivinicole ed enogastronomiche, sia per godere dei paesaggi straordinari che caratterizzano queste colline, tra antichi borghi in pietra, castelli arroccati, pittoreschi casali e storiche abbazie.

Sono circa 90 i chilometri che si snodano in un percorso ad anello intorno alla zona di produzione del Franciacorta e 19 sono i comuni che si incontrano: Paratico, Capriolo, Adro, Erbusco, Cologne, Coccaglio, Rovato, Cazzago San Martino, Passirano, Paderno Franciacorta, Cellatica, Gussago, Rodengo-Saiano, Ome, Polaveno, Iseo, Monticelli Brusati, Provaglio d’Iseo, Corte Franca.

Non resta che partire, dunque, alla scoperta di questo tour sulla Strada del Vino Franciacorta, un itinerario enogastronomico che abbiamo preparato per voi, da fare in macchina, in moto o, perché no, anche in bicicletta, visto che i percorsi sterrati e ciclabili sono ben segnalati e le enoteche e le cantine ben fornite, perfettamente attrezzate per rifocillarvi, con degustazioni di prodotti tipici e calici di pregiate bollicine.

I vini: il Franciacorta, il Curtefranca e il Sebino


Non chiamatelo spumante perché correte il rischio di offendere qualcuno; chiamatelo semplicemente Franciacorta, perché le bollicine che si producono da queste parti sono uniche, grazie al metodo con cui è obbligatorio produrle, ossia quello della rifermentazione in bottiglia, proprio come lo Champagne.

È stato il primo Brut italiano a metodo classico ad aver ottenuto la DOCG ed è prodotto con uve Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Bianco ed Erbamat; diverso, a seconda della tipologia, il periodo di fermentazione, che parte da un minimo di 18 mesi, per il Franciacorta, passa per un periodo medio di 24 mesi, Satèn e Rosé non millesimati, o 30 mesi per i millesimati, e arriva fino a 60 mesi, per il Franciacorta Riserva.
Difficile scegliere una solo tipologia di prodotto gastronomico a cui abbinarlo, perché il Franciacorta DOCG è perfetto con tutto, dagli antipasti ai dolci, ed è ovviamente perfetto anche come aperitivo.

Da queste parti, però, non si produce solo Sua Maestà il Franciacorta, ma anche un gran numero di vini superbi, per la maggior parte fermi, che si sono guadagnati la Denominazione d’Origine Controllata. Stiamo parlando del Curtefranca Bianco, di gusto particolarmente delicato, perfetto per accompagnare antipasti e piatti di pesce e il Curtefranca Rosso, prodotto con uvaggio Cabernet, Barbera, Merlot e Nebbiolo, più indicato per piatti di carne e primi importanti.

Terminiamo, infine, l’importante e sontuosa carrellata dei vini della Franciacorta con il Sebino IGT, un’ampia categoria di pregevolissimi vini, bianchi, rossi, novelli o passiti, tendenzialmente freschi e profumati, anche se non è raro trovare anche qualche rosso corposo e intenso.

La cucina bresciana e i piatti tipici


È arrivato ora il momento più atteso dai vostri palati, e anche dai nostri, ossia la descrizione dei piatti e dei prodotti tipici della tradizione locale. Del resto non possiamo mandarvi in giro ad alzare i calici senza farvi mangiare niente, se no alla fine del nostro tour ci arrivate troppo allegri.

Prendete quindi le forchette e partiamo alla scoperta degli originalissimi sapori di questo territorio, che giocano su due fronti e destabilizzano il gastroturista più classico, poichè propongono prodotti e piatti tipici della cucina contadina dell’entroterra alternati a quelli che arrivano dalle acque del Lago di Garda e del Lago d’Iseo.

È così che tra i primi piatti possiamo, dunque, trovare i celeberrimi casonsei bresciani, ripieni di salsiccia e formaggio, la minestra mariconda e il risotto alla Pitocca, classico piatto a base di pollo e riso, ma anche le tagliatelle con ragù di Lago e i più “marini” spaghetti con le vongole.
Per i secondi piatti ci lanciamo su un arrotolato con crudo, fontina e zucchine, un piccione farcito alla bresciana, un manzo all’olio o, in alternativa, su un luccio in padella, un salmerino alla griglia o un coregone al cartoccio.
Non possiamo, infine, non dedicare il dovuto merito ai salumi e ai formaggi tipici della zona, che sono una vera prelibatezza: la robiola bresciana, il casolet, formaggio a pasta molle, il fatulì, un caprino di rara bontà, la soppressata bresciana e il lardo aromatizzato al Curtefranca, solo per citarne alcuni.

Siete pieni? Pazienza, perché dovete trovare un posticino per una fetta di torta di rose, un boccone di spongada e qualche “fetta” di cotognata o persicata, le composte solide che fanno impazzire i più piccini.
Facciamo un ultimo excursus tra i prodotti DOP e IGP della Franciacorta e del Bresciano, veri capolavori, principalmente caseari, come il Gorgonzola DOP; il Provolone Valpadana DOP, il Silver DOP; il Salva Cremasco DOP e il Quartirolo DOP, ma non solo; di particolare pregio, infatti, risulta essere anche l’Olio extra-vergine d’oliva dei Laghi Lombardi DOP a Indicazione Geografica Tipica Sebino.

Gli eventi del nostro itinerario

  • Sapor d’Olio di Rodengo-Saiano (febbraio/marzo)
  • Sagra di San Giorgio di Capriolo (aprile)
  • Franciacorta in Fiore di Cazzago San Martino (maggio)
  • Fiorinsieme di Rovato (maggio)
  • Festival dei Laghi di Iseo (maggio)
  • Mostra dell’Agricoltura biologica di Rovato (giugno)
  • Iseo Jazz - località varie (luglio)
  • Il Canto delle Pietre di Provaglio (settembre)
  • Sagra del Gelso di Rodengo-Saiano (settembre)
  • Settimana Motoristica Bresciana di Cazzago San Martino (settembre)

Il percorso: da Rodengo-Saiano a Paratico


Andiamo, forza, che dopo tutte queste promesse gastronomiche ci è già venuta l’acquolina in bocca.
Partiamo da Brescia, ovviamente, e ci avventuriamo in direzione nord-ovest verso Rodengo-Saiano. Tra un campanile, una vecchia casa colonica in pietra, una torre che svetta lontana e qualche borgo arroccato qua e là, arriviamo nel suggestivo borgo e possiamo vedere la bella Abbazia Olivetana di San Nicola, uno dei più ricchi e importanti complessi religiosi del nord-Italia, presso la quale è possibile visitare anche resti di un antico muro romano e di una suggestiva capanna longobarda.

Ci dirigiamo ora verso Passirano per una full immersion tra i castelli che caratterizzano questa zona: sulla strada troviamo prima il Castello di Passirano, magnifico maniero del XII secolo superbamente conservato, e dopo soli due chilometri il Castello di Bornato, che, con la sua cerchia di 300 metri di mura merlate, rappresenta uno degli esempi più interessanti tra i castelli medievali della zona.

Proseguiamo verso le Torbiere del Sabino, una delle aree naturalistiche più importanti della pianura lombarda, un ecosistema di rara bellezza che ospita specie fauno-floristiche di grande fascino. Tra canneti e specchi d’acqua arriviamo a Provaglio d’Iseo dove ci fermiamo a visitare Il Monastero San Pietro in Lamosa, importante chiesa romanica che svetta in posizione dominante sull’abitato cittadino.
Prima di ripartire fermiamoci per un veloce e frizzantissimo aperitivo, con annessa visita guidata ai vigneti, presso la Cantina Bersi Serlini, raffinata ed elegante azienda storica i cui locali originari furono costruiti dagli stessi monaci di Cluny che abitavano nel Monastero di San Pietro.

Ancora 3 km e arriviamo sulle rive del lago, a Iseo per la precisione, una delle località lacustri più importanti della zona, che conserva un centro storico antico e pittoresco. D’obbligo, quindi, una passeggiata sulle rive del suggestivo specchio d’acqua e lungo le stradine del borgo, una fotografia al Castello di Oldofredi, che con le sue torri squadrate e i blocchi di pietra viva utilizzata per la sua costruzione, spicca con tutta la sua potenza al centro del nucleo abitato. Imperdibile anche una visita veloce a Monte Isola, l’isola abitata in mezzo al lago, la vera perla dell’Iseo, nonché uno dei più bei borghi della Lombardia e dell’Italia intera.
Se organizzate il vostro viaggio in periodo natalizio, inoltre, potete visitare uno dei più bei mercatini di Natale lombardi, dove i più golosi di voi troveranno pane per i loro denti.

L'ultima tappa della prima parte del nostro viaggio la facciamo a Paratico, altra importante località del Lago d’Iseo, dove potrete rilassarvi un po’ su una panchina del Parco delle Erbe Danzanti, affacciato sulle sponde del lago e raro esempio di recupero ambientale lungimirante, visto che è nato in un’area di una ferrovia dismessa.
Lo stomaco brontola? Ha ragione, ascoltiamolo. Lo portiamo all’Azienda Agricola Lantieri de Paratico ad assaggiare le prelibatezze locali. Buon appetito!

Continua l'itinerario: da Paratico a Cazzago San Martino


Pronti per ripartire alla volta di Capriolo? Ci allontaniamo dal paesaggio lacustre e ci immergiamo nuovamente nella dolcezza delle colline della Franciacorta finché non giungiamo nel piccolo borgo, situato a ridosso dei rilievi di origine morenica che si alzano verso nord-ovest.
Oltre a una veloce visita al castello, da raggiungere arrampicandosi in cima alla collina su cui sorge l’abitato, una visita va dedicata anche al Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro, dove sono custoditi più di 3.000 attrezzi legati alla tradizione agricola e vitivinicola franciacortina, visita che si rivela particolarmente “viva”, in quanto alla fine è possibile degustare un calice di bollicine prodotte in loco.

Altri cinque chilometri verso sud, percorrendo un suggestivo nastro d’asfalto che si snoda tra colline morbide e distese di vigneti, e si arriva a Erbusco, dove è obbligatorio dare un’occhiata a quella che è considerata la villa più singolare di tutta la Franciacorta: Villa Lechi e il suo monumentale Giardino all’Italiana. Tanto è solenne l’edificio, a forma di ferro di cavallo e completamente porticato, tanto è romantico il giardino, location ideale e molto gettonata per organizzare matrimoni ed eventi importanti.

Si riparte alla volta dell’antico borgo medievale di Rovato, conosciuto anche come “la capitale della Franciacorta”, dove ci aspettano il Monte Orfano, un isolato rilievo molto pittoresco che sbuca quasi improvviso dalla fertile pianura lombarda, e il Convento dell’Annunciata, che risale al 1500 ed è caratterizzata da un doppio loggiato perfettamente conservato; decisamente interessanti anche i dipinti conservati all’interno della Chiesa del Convento.
Una passeggiata lungo le vie del centro storico, infine, vi permetteranno di scoprire i resti dell’antico acquedotto e quelli del mercato del bestiame dove in passato si commerciavano gli animali da lavoro.

Ultima tappa: si ritorna da dove siamo partiti, verso Cazzago San Martino, comune che ospita nel suo territorio quel Castello di Bornato cha abbiamo visitato all’inizio di questo tour.
Che ci facciamo, allora, qui? Portiamo le nostre stanche membra nei locali dell’Azienda Agricola Priore, dove potremo mangiare i piatti della tradizione e assaggiare i prodotti tipici, tutti rigorosamente a km zero che più zero non si può. Cin cin a tutti!

Il nostro tour sulla Strada del Franciacorta, in sintesi

Itinerario: Rodengo-Saiano - Passirano - Provaglio d’Iseo - Iseo - Paratico - Capriolo - Erbusco - Rovato - Cazzago San Martino.
Lunghezza percorso: 43 km.
Cosa vediamo: Abbazia Olivetana di San Nicola (Rodengo-Saiano), Castello di Passirano e Castello di Bornato (Passirano), Monastero di San Pietro in Lamosa (Provaglio d’Iseo), Castello di Oldofredi (Iseo), Castello di Capriolo (Capriolo), Villa Lechi (Erbusco) Convento dell’Annunciata e Resti dell'Acquedotto e del Foro Boario romani (Rovato).
Cosa assaggiamo: Casonsei Bresciani, Minestra Mariconda, Risotto alla Pitocca, Tagliatelle con Ragù di Lago, Spaghetti con le Vongole, Arrotolato con Crudo, Fontina e Zucchine, Piccione Farcito alla Bresciana, Manzo all’Olio, Luccio in Padella, Salmerino alla Griglia, Coregone al Cartoccio,Torta di Rose, Spongada, Cotognata, Persicata, Robiola Bresciana, Casolet, Fatulì, Soppressata Bresciana, Lardo Aromatizzato al Curtefranca, Gorgonzola DOP; Provolone Valpadana DOP, Silver DOP; Salva Cremasco DOP, Quartirolo DOP e l’Olio extra-vergine d’oliva dei Laghi Lombardi DOP a Indicazione Geografica Tipica Sebino.
Enoteche, Cantine e Aziende Agricole per degustazioni e assaggi: Cantine Bersi Serlini (Provaglio d’Iseo), Azienda Agricola Lantieri de Paratico (Paratico), Azienda Agricola Priore (Cazzago San Martino).
Musei e attrazioni: Torbiere del Sebino (Provaglio d’Iseo), Lago d’Iseo (Iseo), Parco delle Erbe Danzanti (Paratico), Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro (Capriolo), Monte Orfano (Rovato).

Ti piace viaggiare? Visita il nostro canale dedicato agli itinerari in Lombardia.
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 Pubblicato da il 19/08/2022 - - ® Riproduzione vietata

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