Itinerario sulla Strada dei Vini del Cantico in Umbria
Nel cuore dell’Umbria si snoda un percorso enogastronomico che ben rappresenta la bellezza antica di questa piccola regione, custode di bellezze paesaggistiche preziose, terra che ha dato i natali a Santi, a Martiri, a poeti religiosi e a pittori mistici, e area a vocazione vitivinicola da secoli, grazie ai terreni morbidi e permeabili e al clima mite e gentile.
In questo contesto nasce la Strada dei Vini del Cantico, con l’obiettivo di raccogliere le aziende agricole, le cantine, gli agriturismi e tutti quei players che hanno a cuore la promozione dei vini, dei prodotti gastronomici e della meravigliosa bellezza che questa zona dell'Umbria sa regalare.
Tredici sono i comuni che delimitano il territorio di produzione dei vini della Strada: Perugia, Assisi, Spello, Cannara, Bettona, Torgiano, Collazzone, Massa Martana, Todi, Monte Castello di Vibio, Deruta, Fratta Todina e Marsciano, in un'atmosefra unica, tra cittadine medievali, città-castello, distese di vigneti che ricoprono le morbide colline umbre, un clima di pace e serenità, colori, sapori e profumi che catapultano il visitatore in un “piccolo mondo antico” la cui meraviglia sembra scolpita nel tempo.
Partiamo, dunque, per un itinerario enogastronomico meraviglioso, che saprà conquistare tutti i vostri sensi, anche quelli che non sapete neanche di avere. Pronti?
Prima di metterci in macchina facciamo un rapido riassunto enogastronomico, giusto per rassicurare i nostri palati sul fatto che non resteranno per niente delusi.
Partiamo dall'importante la produzione vinicola della zona, che vanta una DOCG e cinque DOC, tutti piccoli capolavori di gusto che meritano di essere assaggiati.
Cominciamo, dunque, con il Torgiano Rosso Riserva DOCG, vino importante e molto complesso, dedicato a palati raffinati; predominanza di uvaggio Sangiovese per abbinamenti classici, a primi piatti ricchi, secondi di carne e formaggi stagionati. Nello stesso territorio troviamo anche la DOC di Torgiano, che mette in campo ben 12 vini diversi, una panoramica quasi completa di esemplari eccellenti dei maggiori vitigni presenti sul territorio nazionale e non, tanto per far intendere quanto è sontuosa l’attività vitivinicola in questo territorio
Abbiamo, poi l’Assisi DOC, Rosso, Bianco, Rosato, Novello, Bianco Grechetto, Rosso Merlot, Rosso Cabernet Sauvignon e Rosso Pinot Nero, una vasta gamma di etichette che soddisfano qualsiasi esigenza di gusto.
Con il DOC Colli Perugini - area di produzione: Perugia, Marsciano, Fratta Todina e Monte Castello di Vibio - abbiamo, oltre ai “soliti” Bianco, Rosso, Rosato, Novello, Grechetto, Cabernet Sauvignon e Merlot, anche il Trebbiano, lo Chardonnay, il Pinot Grigio e, per gli amanti delle bollicine e i golosi, lo Spumante e il Vin Santo.
Nella zona di produzione compresa nei territori di Cannara, Bettona, Collazzone, Massa Martana, Monte Castello di Vibio e Todi, infine, sono ben due le DOC da segnalare: la DOC Colli Martani, imperdibili il robusto Bianco Riesling e la Vernaccia di Cannara, perfetto per accompagnare i golosi dolci della tradizione, e la DOC Todi, che presenta ben 5 vini diversi.
Da perdere la testa, insomma.
Cerchiamo, quindi, di capire cosa possiamo mettere sotto i denti per poter apprezzare al meglio gli aromi e i sentori presenti in questi grandi vini.
Quella umbra è una tradizione culinaria che basa la sua popolarità sugli ingredienti tipici del territorio, tra cui, su tutti, il ruolo del protagonista dobbiamo assegnarlo a Sua Maestà il Tartufo, che qui in Umbria cresce in abbondanza.
Come non ricordare il Tartufo Nero di Norcia o il Tartufo Bianco della Valle del Tevere? Esistono, però, anche altre varietà del prezioso tubero, che, bene o male, ritroviamo in quasi tutti i piatti più tipici locali.
Crostini al tartufo, per l’appunto, crostini alla norcina e tutti i formaggi tipici, come il Formaggio di Fossa, il Formaggio Stagionato in Foglie di Noce, il Pecorino Muffa Bianca e, indovinate un po’, il Pecorino al Tartufo, sono i principali antipasti che troveremo sulle tavole imbandite del nostro itinerario, accompagnati dai numerosi prodotti panificati che faranno la gioia di molti, come il Pan Caciato, il Pane di Terni o il ghiottissimo Arvoltolo, la pizzetta fritta che nimbandisce tutte le tavol umbre. A seguire non possono mancare gli Strangozzi al Tartufo Nero, la Minestra di Lenticchie Umbre, le Tagliatelle al Sugo d’Oca, la Zuppa di Farro e Castagne o la nota Imbrecciata, una ricchissima zuppa fatta con diverse varietà di legumi e cereali.
Tra i secondi piatti troviamo sia piatti di carne, cucinata in tutti i modi, soprattutto alla griglia e allo spiedo, rossa, bianca e di cacciagione, come la Palomba alla Ghiotta, il Piccione all’Assisana, i Tordi Sotto la Cenere, il Friccò, a base di pollo, pomodori e erbe aromatiche, e la Faraona Farcita con Castagne, sia piatti di pesce di lago, come gli Umbricelli in Salsa di Trasimeno o la Trota Ripiena.
Non abbiamo finito, però, e lo sapete. Che dire dei dolci? Pinoccate, Pinolate, Panpepato, la Torta Ciaramicola, il Torcolo di San Costanzo e Maccheroni Dolci, sono solo alcuni dei numerosi dessert a base di noci, pinoli, mandorle, miele, castagne e tutti gli ingredienti prelibate che i boschi regalano con generosità.
L’ultimo paragrafo lo dedichiamo ai prodotti tipici che hanno conquistato certificazioni di qualità che ne testimoniano l’eccellenza: l’Olio Extravergine d’Oliva Umbro DOP, la Cipolla di Cannara, il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP e il Piselletto di Bettona
Cominciamo con la bella Perugia, il capoluogo della regione, nota per la sua personalità poliedrica e moderna, nonostante vanti una storia millenaria. Incantevole il centro storico, racchiusoo da due cerchia di mura, la prima etrusca, la seconda medievale; nella piazza centrale possiamo ammirare la Fontana Maggiore, simbolo della città, e il Pozzo Sorbello, un antico pozzo-cisterna etrusco, vero capolavoro di ingegneria idraulica. Affascinante anche una visita al bellissimo Orto Botanico dell’Università di Perugia, visitabile gratuitamente praticamente tutti i giorni.
Ci dirigiamo, ora, verso sud, finché non troviamo Torgiano, la “città del vino”, nonché uno dei più bei borghi dell’Umbria, comodamente adagiato sulla sommità di un morbido poggio verdeggiante, alla confluenza del Tevere e del Chiascio. Da vedere assolutamente, anche perché è impossibile non vederla, è la Torre Baglioni, edificata nel XIII secolo, che testimonia l’antica presenza della cinta muraria fortificata. Visita obbligatoria anche al MUVIT, il Museo del Vino, ubicato all’interno di quelli che anticamente erano i locali dedicati alla “pars agricola” dell’imponente Palazzo Graziani-Baglioni. Prima di ripartire verso la prossima meta, facciamo anche un salto alle storiche Cantine Lungarotti, dove una piccola degustazione ci aiuterà ad attivare il metabolismo e a essere più preparati a quello che ci aspetta.
Si prosegue, sempre in direzione sud, costeggiando i vigneti dai quali si producono i vini della DOC Colli Martani, e si arriva a Collazzone, borgo di origine medievale che conserva ancora quella personalità longobarda che l’ha sempre contraddistinto. Bella la Chiesa di San Lorenzo, con il suo campanile settecentesco, e suggestivo anche il Castello di Assignano, immerso nella campagna circostante a pochi chilometri dal centro abitato, che conserva ancora l’imponente torrione fortificato.
Ripartiamo in fretta alla volta di Todi, città in cui nacque il mistico Jacopone; elegante e raffinata è ubicata in cima a una collina e domina la Valle del Tevere. Sono ben tre le cerchia di mura che la circondano e proteggono gli innumerevoli gioielli artistici presenti; a partire dall’imponente Palazzo Comunale, all’interno del quale è stato allestito il Museo Lapidario, che custodisce testimonianze lapidee dell’epoca romana, e il Museo Etrusco Romano. Un salto dobbiamo farlo anche alla Chiesa di San Fortunato, che ospita la cripta del grande poeta Jacopone da Todi, che tanto lustro ha regalato alla città.
La fame, infime, che siamo sicuri sia nel frattempo sopraggiunta prepotente, la plachiamo al Ristorante Villa Luisa, vera eccellenza di questa zona dell’Umbria, dove potremo finalmente assaggiare qualcuno di quei piatti che abbiamo descritto nella sezione precedente. Bon appétit!
Appena siamo in grado di alzarci dal tavolo ripartiamo, cambiando direzione, però; ci dirigiamo, infatti, a ovest, verso Massa Martana, uno dei borghi più suggestivi di tutta l’Umbria; la bella Porta Medievale ci dà il benvenuto e ci svela l’incantevole Chiesa della Madonna della Pace, le cui pareti esterne sono rivestite completamente in travertino. Obbligatoria anche la visita alla Chiesa di Santa Maria in Pantano, risalente addirittura al VII/VIII secolo. Distraiamoci un attimo, infine, da questo tripudio architettonico e rilassiamoci alle Terme di Sanfaustino, perché, ebbene sì, ci troviamo in una delle più rinomate località termali dell’Umbria, meta ambita dai turisti di tutto il mondo.
Sono quasi 40 i chilometri che ci separano dalla prossima meta, ossia Spello, splendida cittadina di origine romana, origine che ci viene testimoniata con vigore dalle mura più interne, ancora ben conservate, lungo le quali si trovano le Tre Porte, risalenti ai primi secoli del primo millennio. Impossibile non fermarsi a vedere il pavimento maiolicato della Cappella Baglioni, senza dimenticarsi di fare una passeggiata lungo le pittoresche vie del centro storico.
È fuori le mura, però, che possiamo passeggiare tra i vigneti e gli ulivi che impreziosiscono il panorama e inducono una sensazione di pace difficile da trovare altrove; se poi abbiamo la fortuna di imbatterci anche nella Cantina Sportoletti, rinomata azienda che da generazioni produce vino d’eccellenza, possiamo fermarci un attimo a degustare qualche etichetta locale, accompagnando il tutto con qualche crostino condito con il tartufo o con l’olio DOP di questa zona. Tanto per non farci mancare nulla.
Concludiamo il nostro itinerario con Assisi, una delle città simbolo della Cristianità, patria di San Francesco e una delle mete di pellegrinaggio più visitate da parte dei fedeli di tutto il mondo.
Facciamoci rapire dalla Basilica, che custodisce affreschi di Cimabue e di Giotto, e dai bellissimi resti dell’antico Foro Romano, che presenta ancora la pavimentazione originaria. Una passeggiata, infine, lungo i sentieri del Bosco FAI di San Francesco, il cui ingresso si apre sulla piazza della Basilica, può aiutare a stimolare l’appetito, visto che l’ora di cena si sta avvicinando. Stimolato? Ottimo, portiamolo all’Hostaria la Tradizione, piccola e caratteristica osteria che propone degustazioni di prodotti locali, accompagnati da, indovinate un po’, i meravigliosi Vini del Cantico. Da leccarsi i baffi!
Lunghezza percorso: 123 km.
Cosa vediamo: Mura, Fontana Maggiore e Pozzo Etrusco (Perugia), Torre Baglioni e Palazzo Graziani_baglioni (Torgiano), Chiesa di San Lorenzo e Castello di Assignano (Collazzone), Palazzo Comunale, e Chiesa di San Fortunato (Todi), Porta Medievale, Chiesa della Madonna della Pace e Chiesa di Santa Maria in Pantano (Massa Martana), Mura Romane, Porte Romane e Cappella Baglioni (Spello), Basilica di Assisi e Foro Romano (Assisi).
Cosa assaggiamo: il Tartufo Nero di Norcia, il Tartufo Bianco della Valle del Tevere, il Formaggio di Fossa, il Formaggio Stagionato in Foglie di Noce, il Pecorino Muffa Bianca, il Pecorino al Tartufo, il Pan Caciato, il Pane di Terni, l’Arvoltolo, gli Strangozzi al Tartufo Nero, la Minestra di Lenticchie Umbre, le Tagliatelle al Sugo d’Oca, la Zuppa di Farro e Castagne, la Imbrecciata, la Palomba alla Ghiotta, il Piccione all’Assisana, i Tordi Sotto la Cenere, il Friccò, la Faraona Farcita con Castagne, gli Umbricelli in Salsa di Trasimeno, la Trota Ripiena, Pinoccate, Pinolate, Panpepato, la Torta Ciaramicola, il Torcolo di San Costanzo Maccheroni Dolci, l’Olio Extravergine d’Oliva Umbro DOP, la Cipolla di Cannara, il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP e il Piselletto di Bettona.
Enoteche e Cantine dove fare degustazione: Cantine Lungarotti (Torgiano), Ristorante Villa Luisa (Todi), Cantina Sportoletti (Spello), Hostaria La Tradizione (Assisi).
Musei e attrazioni: Orto Botanico dell’Università (Perugia), MUVIT, Museo del Vino (Torgiano), Museo Lapidario, Museo Etrusco Romano e Cripta di Jacopone da Todi (Todi), Terme di Sanfaustino (Massa Martana), Bosco FAI di San Francesco (Assisi).
Maggiori informazioni sulla Strada dei Vini del Cantico sono disponibili sul sito ufficiale.
Ti piace viaggiare? Visita il nostro canale dedicato agli itinerari in Umbria.
In questo contesto nasce la Strada dei Vini del Cantico, con l’obiettivo di raccogliere le aziende agricole, le cantine, gli agriturismi e tutti quei players che hanno a cuore la promozione dei vini, dei prodotti gastronomici e della meravigliosa bellezza che questa zona dell'Umbria sa regalare.
Tredici sono i comuni che delimitano il territorio di produzione dei vini della Strada: Perugia, Assisi, Spello, Cannara, Bettona, Torgiano, Collazzone, Massa Martana, Todi, Monte Castello di Vibio, Deruta, Fratta Todina e Marsciano, in un'atmosefra unica, tra cittadine medievali, città-castello, distese di vigneti che ricoprono le morbide colline umbre, un clima di pace e serenità, colori, sapori e profumi che catapultano il visitatore in un “piccolo mondo antico” la cui meraviglia sembra scolpita nel tempo.
Partiamo, dunque, per un itinerario enogastronomico meraviglioso, che saprà conquistare tutti i vostri sensi, anche quelli che non sapete neanche di avere. Pronti?
I vini “del Cantico”
Prima di metterci in macchina facciamo un rapido riassunto enogastronomico, giusto per rassicurare i nostri palati sul fatto che non resteranno per niente delusi.
Partiamo dall'importante la produzione vinicola della zona, che vanta una DOCG e cinque DOC, tutti piccoli capolavori di gusto che meritano di essere assaggiati.
Cominciamo, dunque, con il Torgiano Rosso Riserva DOCG, vino importante e molto complesso, dedicato a palati raffinati; predominanza di uvaggio Sangiovese per abbinamenti classici, a primi piatti ricchi, secondi di carne e formaggi stagionati. Nello stesso territorio troviamo anche la DOC di Torgiano, che mette in campo ben 12 vini diversi, una panoramica quasi completa di esemplari eccellenti dei maggiori vitigni presenti sul territorio nazionale e non, tanto per far intendere quanto è sontuosa l’attività vitivinicola in questo territorio
Abbiamo, poi l’Assisi DOC, Rosso, Bianco, Rosato, Novello, Bianco Grechetto, Rosso Merlot, Rosso Cabernet Sauvignon e Rosso Pinot Nero, una vasta gamma di etichette che soddisfano qualsiasi esigenza di gusto.
Con il DOC Colli Perugini - area di produzione: Perugia, Marsciano, Fratta Todina e Monte Castello di Vibio - abbiamo, oltre ai “soliti” Bianco, Rosso, Rosato, Novello, Grechetto, Cabernet Sauvignon e Merlot, anche il Trebbiano, lo Chardonnay, il Pinot Grigio e, per gli amanti delle bollicine e i golosi, lo Spumante e il Vin Santo.
Nella zona di produzione compresa nei territori di Cannara, Bettona, Collazzone, Massa Martana, Monte Castello di Vibio e Todi, infine, sono ben due le DOC da segnalare: la DOC Colli Martani, imperdibili il robusto Bianco Riesling e la Vernaccia di Cannara, perfetto per accompagnare i golosi dolci della tradizione, e la DOC Todi, che presenta ben 5 vini diversi.
Da perdere la testa, insomma.
Cerchiamo, quindi, di capire cosa possiamo mettere sotto i denti per poter apprezzare al meglio gli aromi e i sentori presenti in questi grandi vini.
La tradizione gastronomica del cuore dell’Umbria
Quella umbra è una tradizione culinaria che basa la sua popolarità sugli ingredienti tipici del territorio, tra cui, su tutti, il ruolo del protagonista dobbiamo assegnarlo a Sua Maestà il Tartufo, che qui in Umbria cresce in abbondanza.
Come non ricordare il Tartufo Nero di Norcia o il Tartufo Bianco della Valle del Tevere? Esistono, però, anche altre varietà del prezioso tubero, che, bene o male, ritroviamo in quasi tutti i piatti più tipici locali.
Crostini al tartufo, per l’appunto, crostini alla norcina e tutti i formaggi tipici, come il Formaggio di Fossa, il Formaggio Stagionato in Foglie di Noce, il Pecorino Muffa Bianca e, indovinate un po’, il Pecorino al Tartufo, sono i principali antipasti che troveremo sulle tavole imbandite del nostro itinerario, accompagnati dai numerosi prodotti panificati che faranno la gioia di molti, come il Pan Caciato, il Pane di Terni o il ghiottissimo Arvoltolo, la pizzetta fritta che nimbandisce tutte le tavol umbre. A seguire non possono mancare gli Strangozzi al Tartufo Nero, la Minestra di Lenticchie Umbre, le Tagliatelle al Sugo d’Oca, la Zuppa di Farro e Castagne o la nota Imbrecciata, una ricchissima zuppa fatta con diverse varietà di legumi e cereali.
Tra i secondi piatti troviamo sia piatti di carne, cucinata in tutti i modi, soprattutto alla griglia e allo spiedo, rossa, bianca e di cacciagione, come la Palomba alla Ghiotta, il Piccione all’Assisana, i Tordi Sotto la Cenere, il Friccò, a base di pollo, pomodori e erbe aromatiche, e la Faraona Farcita con Castagne, sia piatti di pesce di lago, come gli Umbricelli in Salsa di Trasimeno o la Trota Ripiena.
Non abbiamo finito, però, e lo sapete. Che dire dei dolci? Pinoccate, Pinolate, Panpepato, la Torta Ciaramicola, il Torcolo di San Costanzo e Maccheroni Dolci, sono solo alcuni dei numerosi dessert a base di noci, pinoli, mandorle, miele, castagne e tutti gli ingredienti prelibate che i boschi regalano con generosità.
L’ultimo paragrafo lo dedichiamo ai prodotti tipici che hanno conquistato certificazioni di qualità che ne testimoniano l’eccellenza: l’Olio Extravergine d’Oliva Umbro DOP, la Cipolla di Cannara, il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP e il Piselletto di Bettona
Gli eventi del nostro itinerario
Tra i numerosi eventi dell’Umbria disponibili abbiamo selezionato quelli che troverete sul vostro itinerario:- Luminaria e festa di San Costanzo di Perugia (gennaio)
- Calendimaggio di Assisi (maggio)
- Infiorata del Corpus Domini di Spello (giugno)
- I giorni delle Rose di Spello (giugno)
- Todi Tango Festival di Todi (giugno/luglio)
- La Festa della Lavanda ad Assisi (giugno/luglio)
- Umbria Jazz di Perugia (luglio)
- Gran Premio Internazionale Mongolfieristico di Todi (luglio)
- Il Serpollo di Collazzone (agosto)
- Giornate Massetane di Massa Martana (agosto)
- Hispellum di Spello (agosto)
- Rassegna degli Antichi Sapori di Assisi (agosto)
- Palio di San Rufino di Assisi (agosto)
- Todi Arte Festival di Todi (settembre)
- Eurochocolate di Perugia (ottobre)
- Festa dell’Olivo e Sagra della Bruschetta di Spello (novembre)
- L’Oro di Spello - Festa dell’Olio di Spello (dicembre)
- Presepi d’Italia di Massa Martana (dicembre)
Il percorso: da Perugia a Todi
Cominciamo con la bella Perugia, il capoluogo della regione, nota per la sua personalità poliedrica e moderna, nonostante vanti una storia millenaria. Incantevole il centro storico, racchiusoo da due cerchia di mura, la prima etrusca, la seconda medievale; nella piazza centrale possiamo ammirare la Fontana Maggiore, simbolo della città, e il Pozzo Sorbello, un antico pozzo-cisterna etrusco, vero capolavoro di ingegneria idraulica. Affascinante anche una visita al bellissimo Orto Botanico dell’Università di Perugia, visitabile gratuitamente praticamente tutti i giorni.
Ci dirigiamo, ora, verso sud, finché non troviamo Torgiano, la “città del vino”, nonché uno dei più bei borghi dell’Umbria, comodamente adagiato sulla sommità di un morbido poggio verdeggiante, alla confluenza del Tevere e del Chiascio. Da vedere assolutamente, anche perché è impossibile non vederla, è la Torre Baglioni, edificata nel XIII secolo, che testimonia l’antica presenza della cinta muraria fortificata. Visita obbligatoria anche al MUVIT, il Museo del Vino, ubicato all’interno di quelli che anticamente erano i locali dedicati alla “pars agricola” dell’imponente Palazzo Graziani-Baglioni. Prima di ripartire verso la prossima meta, facciamo anche un salto alle storiche Cantine Lungarotti, dove una piccola degustazione ci aiuterà ad attivare il metabolismo e a essere più preparati a quello che ci aspetta.
Si prosegue, sempre in direzione sud, costeggiando i vigneti dai quali si producono i vini della DOC Colli Martani, e si arriva a Collazzone, borgo di origine medievale che conserva ancora quella personalità longobarda che l’ha sempre contraddistinto. Bella la Chiesa di San Lorenzo, con il suo campanile settecentesco, e suggestivo anche il Castello di Assignano, immerso nella campagna circostante a pochi chilometri dal centro abitato, che conserva ancora l’imponente torrione fortificato.
Ripartiamo in fretta alla volta di Todi, città in cui nacque il mistico Jacopone; elegante e raffinata è ubicata in cima a una collina e domina la Valle del Tevere. Sono ben tre le cerchia di mura che la circondano e proteggono gli innumerevoli gioielli artistici presenti; a partire dall’imponente Palazzo Comunale, all’interno del quale è stato allestito il Museo Lapidario, che custodisce testimonianze lapidee dell’epoca romana, e il Museo Etrusco Romano. Un salto dobbiamo farlo anche alla Chiesa di San Fortunato, che ospita la cripta del grande poeta Jacopone da Todi, che tanto lustro ha regalato alla città.
La fame, infime, che siamo sicuri sia nel frattempo sopraggiunta prepotente, la plachiamo al Ristorante Villa Luisa, vera eccellenza di questa zona dell’Umbria, dove potremo finalmente assaggiare qualcuno di quei piatti che abbiamo descritto nella sezione precedente. Bon appétit!
Continua l'itinerario: da Todi ad Assisi
Appena siamo in grado di alzarci dal tavolo ripartiamo, cambiando direzione, però; ci dirigiamo, infatti, a ovest, verso Massa Martana, uno dei borghi più suggestivi di tutta l’Umbria; la bella Porta Medievale ci dà il benvenuto e ci svela l’incantevole Chiesa della Madonna della Pace, le cui pareti esterne sono rivestite completamente in travertino. Obbligatoria anche la visita alla Chiesa di Santa Maria in Pantano, risalente addirittura al VII/VIII secolo. Distraiamoci un attimo, infine, da questo tripudio architettonico e rilassiamoci alle Terme di Sanfaustino, perché, ebbene sì, ci troviamo in una delle più rinomate località termali dell’Umbria, meta ambita dai turisti di tutto il mondo.
Sono quasi 40 i chilometri che ci separano dalla prossima meta, ossia Spello, splendida cittadina di origine romana, origine che ci viene testimoniata con vigore dalle mura più interne, ancora ben conservate, lungo le quali si trovano le Tre Porte, risalenti ai primi secoli del primo millennio. Impossibile non fermarsi a vedere il pavimento maiolicato della Cappella Baglioni, senza dimenticarsi di fare una passeggiata lungo le pittoresche vie del centro storico.
È fuori le mura, però, che possiamo passeggiare tra i vigneti e gli ulivi che impreziosiscono il panorama e inducono una sensazione di pace difficile da trovare altrove; se poi abbiamo la fortuna di imbatterci anche nella Cantina Sportoletti, rinomata azienda che da generazioni produce vino d’eccellenza, possiamo fermarci un attimo a degustare qualche etichetta locale, accompagnando il tutto con qualche crostino condito con il tartufo o con l’olio DOP di questa zona. Tanto per non farci mancare nulla.
Concludiamo il nostro itinerario con Assisi, una delle città simbolo della Cristianità, patria di San Francesco e una delle mete di pellegrinaggio più visitate da parte dei fedeli di tutto il mondo.
Facciamoci rapire dalla Basilica, che custodisce affreschi di Cimabue e di Giotto, e dai bellissimi resti dell’antico Foro Romano, che presenta ancora la pavimentazione originaria. Una passeggiata, infine, lungo i sentieri del Bosco FAI di San Francesco, il cui ingresso si apre sulla piazza della Basilica, può aiutare a stimolare l’appetito, visto che l’ora di cena si sta avvicinando. Stimolato? Ottimo, portiamolo all’Hostaria la Tradizione, piccola e caratteristica osteria che propone degustazioni di prodotti locali, accompagnati da, indovinate un po’, i meravigliosi Vini del Cantico. Da leccarsi i baffi!
Il nostro tour in sintesi
Itinerario: Perugia - Torgiano - Collazzone- Todi - Massa Martana - Spello - Assisi.Lunghezza percorso: 123 km.
Cosa vediamo: Mura, Fontana Maggiore e Pozzo Etrusco (Perugia), Torre Baglioni e Palazzo Graziani_baglioni (Torgiano), Chiesa di San Lorenzo e Castello di Assignano (Collazzone), Palazzo Comunale, e Chiesa di San Fortunato (Todi), Porta Medievale, Chiesa della Madonna della Pace e Chiesa di Santa Maria in Pantano (Massa Martana), Mura Romane, Porte Romane e Cappella Baglioni (Spello), Basilica di Assisi e Foro Romano (Assisi).
Cosa assaggiamo: il Tartufo Nero di Norcia, il Tartufo Bianco della Valle del Tevere, il Formaggio di Fossa, il Formaggio Stagionato in Foglie di Noce, il Pecorino Muffa Bianca, il Pecorino al Tartufo, il Pan Caciato, il Pane di Terni, l’Arvoltolo, gli Strangozzi al Tartufo Nero, la Minestra di Lenticchie Umbre, le Tagliatelle al Sugo d’Oca, la Zuppa di Farro e Castagne, la Imbrecciata, la Palomba alla Ghiotta, il Piccione all’Assisana, i Tordi Sotto la Cenere, il Friccò, la Faraona Farcita con Castagne, gli Umbricelli in Salsa di Trasimeno, la Trota Ripiena, Pinoccate, Pinolate, Panpepato, la Torta Ciaramicola, il Torcolo di San Costanzo Maccheroni Dolci, l’Olio Extravergine d’Oliva Umbro DOP, la Cipolla di Cannara, il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP e il Piselletto di Bettona.
Enoteche e Cantine dove fare degustazione: Cantine Lungarotti (Torgiano), Ristorante Villa Luisa (Todi), Cantina Sportoletti (Spello), Hostaria La Tradizione (Assisi).
Musei e attrazioni: Orto Botanico dell’Università (Perugia), MUVIT, Museo del Vino (Torgiano), Museo Lapidario, Museo Etrusco Romano e Cripta di Jacopone da Todi (Todi), Terme di Sanfaustino (Massa Martana), Bosco FAI di San Francesco (Assisi).
Maggiori informazioni sulla Strada dei Vini del Cantico sono disponibili sul sito ufficiale.
Ti piace viaggiare? Visita il nostro canale dedicato agli itinerari in Umbria.