La Strada del Vino, dei Saperi e dei Sapori della Calabria
È una strada tutta curve, che dalle pendici meridionali dell’Altopiano della Sila scende verso la costa jonica, coprendo un dislivello di 500 metri, e forse anche più. Siamo in Calabria, terra che vanta tradizioni vitivinicole millenarie, da quando nel VIII/VII secolo a.C. sbarcarono numerosi coloni greci tra Sibari, Crotone e Locri e trasformarono questa lingua di terra aspra, selvaggia e meravigliosamente fertile nell’Enotria, soprannome con cui veniva chiamata la regione e che significa “terra del vino”.
Numerose sono le strade del gusto calabresi, tutte caratterizzate da vini di gran qualità, da accompagnarsi a specialità gastronomiche da leccarsi i baffi; oggi vi portiamo a scoprire la Strada del Vino dei Saperi e dei Sapori, che si snoda interamente nella provincia crotonese.
Sono 14 i comuni che ne fanno parte e ognuno di essi è uno scrigno di tesori preziosi, sia artistico-culturali che enogastronomici; ve li elenchiamo in ordine “geografico”, partendo dal cuore della Piccola Sila e terminando, dopo 140 km, sulla costa: Cotronei, Cerenzia, Caccuri, Santa Severina, Belvedere di Spinello, Rocca di Neto, Pallagorio, San Nicola dell’Alto, Carfizzi, Melissa, Strongoli, Cirò Marina, Cirò e Crucoli.
Abbiamo studiato un itinerario enogastronomico ad hoc che ci permetterà di percorrere quasi tutta la Strada, toccando le mete più suggestive e interessanti dove, ovviamente, potremo scoprire la storia e la personalità di questa zona della Calabria mentre ci dedichiamo anche ad assaggi e degustazioni. Preparatevi a emozioni, profumi e sapori forti.
Presentiamo velocemente i due vini DOC protagonisti del nostro percorso, tra i più prestigiosi della regione, se non di tutto il Mezzogiorno.
Con il Cirò DOC incontriamo, infatti, quello che è stato definito “il Barolo del Sud”, talmente corposo e intenso è il suo sapore. Il vitigno con cui viene attualmente prodotto, il Gaglioppo, discende direttamente dall’antichissimo Krimisa, quello che era utilizzato per fare il vino che veniva offerto ai vincitori delle Olimpiadi. Prodotto esclusivamente nei territori di Cirò e di Cirò Marina, oltre a quelli di Crucoli e di Melissa, è praticamente un monovitigno, visto che il Gaglioppo deve essere presente con una percentuale di almeno il 95% nelle tipologie Rosso, Rosato e Riserva, vini importanti al palato; per la versione "in bianco", il Cirò Bianco DOC, vino leggero e fruttato, vengono utilizzate uve del Greco Bianco che deve essere presente nella misura del 90%.
I territori adibiti alla coltivazione dei vitigni che vengono utilizzati per produrre il Melissa DOC, il secondo protagonista della nostra giornata, sono più vasti e comprendono quasi tutta l’area delimitata dai comuni appartenenti alla Strada. I vitigni, invece, sono praticamente gli stessi, anche se le percentuali obbligatorie sono più basse, minimo 80% per il Greco Bianco e minimo 75% per il Gaglioppo a bacca rossa. Il Melissa DOC viene vinificato nelle tipologie Rosso, Rosso Superiore, Rosato e Bianco.
Entrambi i vini rossi sono caratterizzati da un sapore importante e molto intenso, soprattutto il Cirò, perfetti per essere abbinati dai sapori piccanti e speziati della cucina locale, ai piatti di carne di maiale e ai formaggi duri e stagionati. Più allegri i vini rosati, seppur dotati di forte personalità, ottimi con i formaggi più morbidi, le carni bianche e i primi piatti di terra più delicati; leggeri e fruttati, con note di mandorla e fichi d’india, i due vini bianchi, ideali per accompagnare antipasti e piatti di pesce, che, come vedremo nel paragrafo successivo, sono strepitosi.
Mare turchese, morbidi colli, tappezzati di vigneti e uliveti, e ripide pendici montane, ricoperte di pinete e faggete; questi sono i paesaggi che si trovano a portata di mano e di occhi lungo il nostro percorso e, inevitabilmente, tutto ciò lo ritroviamo nel piatto, in un mix di sapori e profumi che incanteranno i nostri palati. La cucina tradizionale del crotonese si basa, infatti, su ingredienti “poveri”, che arrivano direttamente dalla terra, dai pascoli o dal mare, con una particolare predilezione per i piatti di pesce e di verdure.
Tra gli antipasti partiamo subito leggeri con il crostino con sardella o nduja, le vrasciole fritte, le tipiche polpettine preparate con carne e verdure varie, le braciole di patate e, ovviamente, tutti i salumi e i formaggi della zona; è un vero trionfo di gusto, tra soppressata, salsiccia, capocollo, pancetta, nduja e pecorino locale. Per accompagnare il tutto vi proponiamo il Pane di Cutro, uno dei migliori di tutta Italia, famoso per la sua fragranza, per le farine raffinate con cui viene preparato e perché si conserva a lungo.
Con i primi piatti si va sul sicuro accomodandosi davanti a una Pasta con Broccoli, ai Maccheroni con Melanzane e Provola Silana, alle Linguine con le Scrine, particolari alghe gustosissime, alla Pasta al Bergamotto, ai Cavatelli con Salsiccia Crotonese, ai Cannarozzi con Finocchietto Selvatico o, ancora, alle Lasagne e Ciceri o U Cuadaru, la tipica zuppa di pesce fresco cucinata in un paiolo di rame e servita - l’avreste mai detto? - con un’abbondante spolverata di peperoncino appena macinato. Tutti capolavori che non possono essere spiegati a parole, ma che siamo certi vi conquisteranno.
La tradizione culinaria ci propone un’ampia scelta per secondi piatti tra specialità di terra con preparazioni come U Maiali alla Pecurara o con il Capretto alla Silana. Il mare, invece, propone Triglie alla Calabrese, Involtini di Pesce Spada alla Crotonese e le Sardelle al Peperoncino
Per accompagnare ci vuole qualcosa di sfizioso, come i Pummadori Sicchi (pomodori secchi) o i Pipi Salati (i peperoni salati): Patate Mpacchiuse, Melanzane o Cipolle Ripiene e Cicoria con Mollica e Pecorino per chi ama, invece, i contorni un po’ più consistenti,
È nell’arte dolciaria, però, che la provincia di Crotone - e la Calabria tutta - raggiunge la sua massima espressione culinaria con le Cuzzupe, a forma di lettere dell’alfabeto, le Pitte, dolci bagnati con il Vermut e aromatizzati con il miele, i Crustuli e i Turdiddri, dolci fritti aromatizzati con anice e cannella. Imperdibili anche le Graffe, i classici bomboloni fritti che vengono farciti con varie creme, una vera specialità introvabile altrove. Se preferite sapori più freschi non potete perdere il Sorbetto alla Clementine di Calabria o la Granita alle Mandorle, specialità che possiamo assaggiare solo qui.
L’ultimo paragrafo lo dedichiamo ai prodotti DOP e IGP della zona, preziosi tesori da preservare: l’Olio Extravergine d’Oliva Alto Crotonese DOP, il Capocollo di Calabria DOP, le Clementine di Calabria IGP, la Liquirizia di Calabria DOP, la Pancetta di Calabria DOP, il Pecorino Crotonese DOP, la Salsiccia di Calabria DOP e la Soppressata di Calabria DOP.
I territori che ci accingiamo a percorrere fanno parte di quello che anticamente veniva chiamato il Marchesato Crotonese: terra dai colori intensi, di contraddizioni, di lingue di sabbia bianchissima che si tuffano nel verde del Mar Jonio, di colline ricoperte di ulivi e vigneti e di ombrosi boschi di alta montagna.
Partiamo proprio dall’alto per affrontare il nostro viaggio, da Cotronei, piccolo borgo montano incastonato su una delle pareti orientali della Sila Piccola, circondato da scenari paesaggistici fuori misura tanto sono belli, nonché una delle più importanti mete sciistiche della Calabria, con il suo Villaggio Palumbo. Prima di lasciarci ammaliare dal piccolo e pittoresco centro storico e dalla Chiesa di San Nicola Vescovo, risalente addirittura al XV secolo, diamo un’occhiata al Lago Ampollino, incantevole bacino artificiale ubicato sulle sponde dell’omonimo fiume. Agli amanti del relax e delle coccole consigliamo una visita al Centro Ponte Coniglio, uno dei più rinomati stabilimenti termali della Calabria.
Cominciamo la nostra discesa verso il mare lungo la Strada Statale Silana Crotonese e, dopo circa 25 chilometri, ci fermiamo a Santa Severina, un gioiello urbanistico che trasuda storia e arte da ogni pietra. Qui, infatti, fu edificata dagli Enotri l’antica Siberene, nota città della Magna Grecia, e numerose sono le testimonianze archeologiche che lo testimoniano. Impossibile evitare una visita all’incredibile Castello, alla maestosa Cattedrale e al Battistero adiacente, risalente alla fine del XII secolo e una delle più preziose testimonianze dell’arte bizantina calabrese.
Non ci dimentichiamo, però, che siamo uno dei borghi più belli della Calabria non solo per le ricchezze artistiche di cui abbonda, ma anche per i panorami mozzafiato sulla valle sottostante e sulla Sila che si alza veloce alle spalle, panorami a cui possiamo gettare un occhio veloce dalle panchine dei Giardini Piazza Vittorio Emanuele III mentre ci godiamo un momento di relax prima di ripartire alla volta della prossima meta.
Riprendiamo la Statale e percorriamo un altro tratto, questa volta di 13 km, e arriviamo a Rocca di Neto, piccolo borgo collinare che affonda le origini della sua fondazione ai tempi dei Greci, e non di Greci qualunque, ma di alcuni soldati Achei sopravvissuti alla guerra di Troia che qui sbarcarono e si stabilirono attratti dalla bellezza dei luoghi, dal clima salubre e dalla vicinanza al mare, distante solo 15 km. Solita passeggiata nel centro storico, anche questo affascinante e suggestivo, prima dell’imperdibile visita alle Grotte Rupestri che conservano antiche incisioni e straordinarie testimonianze del periodo magno-greco.
È da un bel po’ di tempo che viaggiamo e sinceramente abbiamo visto delle cose bellissime, ma lo stomaco lo abbiamo trascurato ed è ora di prendercene cura. Dove? Al Ristorante Crystal Blue, uno squisito mix tra sapori della tradizione e sperimentazione innovative, il tutto abbondantemente annaffiato dagli eccellenti vini DOC locali.
Ripartiamo, sempre in direzione Jonio, con lo sguardo rivolto a oriente e arriviamo a Strongoli, prezioso borgo ubicato sui resti dell’antica Petelia, l’eroica cittadina che durante l’avanzata delle truppe cartaginesi dopo la sconfitta di Canne riuscì a resistere ben undici mesi all’assedio degli eserciti di Annibale.
Il borgo si trova appollaiato su un colle, a 350 metri di altirudine e a pochissimi chilometri dal mare. Fin da lontano si rimane colpiti dalla stazza imponente del Castello, di forma circolare, che domina su tutta la cittadina; altri luoghi da visitare sono la Chiesa di SS Pietro e Paolo e la piazza antistante, dalla quale è possibile ammirare la valle sottostante, dove si apre la foce del Neto intorno alla quale è stata istituita un’Oasi Naturale, affettuosamente chiamata “il Pantano”, che ospita rare specie animali e rappresenta una delle più interessanti zone umide di tutta la regione. Bella anche la visita alle Necropoli Romane del II secolo d.C. e alle Murge, l’area archeologica che si trova fuori dai confini urbani e che conserva i resti dell’antica Macalla, una delle città fondate da Filottete, il celebre arciere greco che partecipò alla guerra di Troia.
Entriamo nel cuore della zona di produzione dei due vini DOC protagonisti di questo nostro viaggio: fermiamoci a Melissa, splendido borgo medievale che si arrampica sugli aspri gradoni dei rilievi collinari tappezzati di viti e ulivi.
Bellissimo il centro storico lungo il quale le case si alternano alle grotte naturali che una volta erano abitate; incantevoli la rinascimentale Chiesa di Santa Maria dell’Assunta e l’elegante Chiesa di San Giacomo, ma la località più conosciuta di questo piccolo borgo è la frazione di Torre Melissa, affacciata sul mare, dove si può ammirare il Torrazzo, l’imponente torre merlata edificata nel XII secolo, oggi sede del pittoresco Museo della Civiltà Contadina che raccoglie strumenti e documenti della realtà contadina dell’alto-crotonese.
Visto che siamo arrivati fin qui non possiamo non fermarci a fare una degustazione alle Cantine De Luca, dove potremo assaggiare qualche calice degli importanti vini locali con l'accompagnamento di qualche sfizioso stuzzichino, giusto per preparare lo stomaco al prossimo appuntamento gastronomico.
Percorriamo gli ultimi 10 chilometri e arriviamo a Cirò Marina, una delle località balneari della Calabria più blasonate e amate dai turisti, sia per la bellezza delle spiagge, dal sapore un po’ caraibico, sia per la pulizia delle acque antistanti.
Il nostro veloce tour nel centro cittadino tocca il bizantino Santuario della Madonna dell’Itria, i pittoreschi Mercati Saraceni, il Santuario della Madonna del Mare - che pare essere stato edificato dal San Pietro in persona - e, ovviamente, il noto Museo Civico Archeologico, dove sono conservati i resti del Tempio di Apollo.
Perché ve lo abbiamo fatto fare veloce il giro turistico? Perché abbiamo fame e abbiamo voglia di sederci a uno dei tavoli del Pepperoncino’s, una pizzeria-ristorante dal nome evocativo, dove potremo degustare le specialità locali, nonché una delle pizze artigianali più buone di tutta la provincia.
Lunghezza percorso: 84 km.
Cosa vediamo: centro storico e Chiesa di San Nicola Vescovo (Cotronei), Castello, Cattedrale, Battistero, Giardini Piazza Vittorio Emanuele III (Santa Severina), centro storico (Rocca di Neto), Castello, Chiesa SS Pietro e Paolo e Necropoli Romane (Strongoli), Chiesa di Santa Maria dell’Assunta, Chiesa di San Giacomo e il Torrazzo, (Melissa), Santuario della Madonna dell’Itria, Mercati Saraceni e il Santuario della Madonna del Mare (Cirò Marina).
Cosa assaggiamo: crostino con sardella o nduja, le vrasciole fritte, le braciole di patate, il Pane di Cutro, la Pasta con Broccoli, i Maccheroni con Melanzane e Provola Silana, le Linguine con le Scrine, la Pasta al Bergamotto, i Cavatelli con Salsiccia Crotonese, i Cannarozzi con Finocchietto Selvatico, le Lasagne e Ciceri, U Cuadaru, U Maiali alla Pecurara, il Capretto alla Silana, le Triglie alla Calabrese, gli Involtini di Pesce Spada alla Crotonese, le Sardelle al Peperoncino, i Pummadori Sicchi, i Pipi Salati, le Patate Mpacchiuse, Melanzane o Cipolle Ripiene, Cicoria con Mollica e Pecorino, le Cuzzupe, le Pitte, i Crustuli, i Turdiddri, le Graffe, il Sorbetto alla Clementine di Calabria, la Granita alle Mandorle, l’Olio Extravergine d’Oliva Alto Crotonese DOP, il Capocollo di Calabria DOP, le Clementine di Calabria IGP, la Liquirizia di Calabria DOP, la Pancetta di Calabria DOP, il Pecorino Crotonese DOP, la Salsiccia di Calabria DOP, la Soppressata di Calabria DOP.
Enoteche, Cantine e Ristoranti: Ristorante Crystal Blue (Rocca di Neto), Cantine De Luca (Melissa), Pepperoncino’s (Cirò Marina).
Musei e attrazioni: Lago Ampollino e Centro Termale Ponte Coniglio (Cotronei), Grotte Rupestri (Rocca di Neto), l’Oasi Naturalistica “il Pantano” e le Murge (Strongoli), Museo della Civiltà Contadina (Melissa), Museo Civico Archeologico (Cirò Marina).
Ti piace viaggiare? Vista il nostro canale dedicato agli itinerari in Calabria.
Numerose sono le strade del gusto calabresi, tutte caratterizzate da vini di gran qualità, da accompagnarsi a specialità gastronomiche da leccarsi i baffi; oggi vi portiamo a scoprire la Strada del Vino dei Saperi e dei Sapori, che si snoda interamente nella provincia crotonese.
Sono 14 i comuni che ne fanno parte e ognuno di essi è uno scrigno di tesori preziosi, sia artistico-culturali che enogastronomici; ve li elenchiamo in ordine “geografico”, partendo dal cuore della Piccola Sila e terminando, dopo 140 km, sulla costa: Cotronei, Cerenzia, Caccuri, Santa Severina, Belvedere di Spinello, Rocca di Neto, Pallagorio, San Nicola dell’Alto, Carfizzi, Melissa, Strongoli, Cirò Marina, Cirò e Crucoli.
Abbiamo studiato un itinerario enogastronomico ad hoc che ci permetterà di percorrere quasi tutta la Strada, toccando le mete più suggestive e interessanti dove, ovviamente, potremo scoprire la storia e la personalità di questa zona della Calabria mentre ci dedichiamo anche ad assaggi e degustazioni. Preparatevi a emozioni, profumi e sapori forti.
I vini della Magna Grecia: Cirò DOC e Melissa DOC
Presentiamo velocemente i due vini DOC protagonisti del nostro percorso, tra i più prestigiosi della regione, se non di tutto il Mezzogiorno.
Con il Cirò DOC incontriamo, infatti, quello che è stato definito “il Barolo del Sud”, talmente corposo e intenso è il suo sapore. Il vitigno con cui viene attualmente prodotto, il Gaglioppo, discende direttamente dall’antichissimo Krimisa, quello che era utilizzato per fare il vino che veniva offerto ai vincitori delle Olimpiadi. Prodotto esclusivamente nei territori di Cirò e di Cirò Marina, oltre a quelli di Crucoli e di Melissa, è praticamente un monovitigno, visto che il Gaglioppo deve essere presente con una percentuale di almeno il 95% nelle tipologie Rosso, Rosato e Riserva, vini importanti al palato; per la versione "in bianco", il Cirò Bianco DOC, vino leggero e fruttato, vengono utilizzate uve del Greco Bianco che deve essere presente nella misura del 90%.
I territori adibiti alla coltivazione dei vitigni che vengono utilizzati per produrre il Melissa DOC, il secondo protagonista della nostra giornata, sono più vasti e comprendono quasi tutta l’area delimitata dai comuni appartenenti alla Strada. I vitigni, invece, sono praticamente gli stessi, anche se le percentuali obbligatorie sono più basse, minimo 80% per il Greco Bianco e minimo 75% per il Gaglioppo a bacca rossa. Il Melissa DOC viene vinificato nelle tipologie Rosso, Rosso Superiore, Rosato e Bianco.
Entrambi i vini rossi sono caratterizzati da un sapore importante e molto intenso, soprattutto il Cirò, perfetti per essere abbinati dai sapori piccanti e speziati della cucina locale, ai piatti di carne di maiale e ai formaggi duri e stagionati. Più allegri i vini rosati, seppur dotati di forte personalità, ottimi con i formaggi più morbidi, le carni bianche e i primi piatti di terra più delicati; leggeri e fruttati, con note di mandorla e fichi d’india, i due vini bianchi, ideali per accompagnare antipasti e piatti di pesce, che, come vedremo nel paragrafo successivo, sono strepitosi.
La cucina tipica di Crotone
Mare turchese, morbidi colli, tappezzati di vigneti e uliveti, e ripide pendici montane, ricoperte di pinete e faggete; questi sono i paesaggi che si trovano a portata di mano e di occhi lungo il nostro percorso e, inevitabilmente, tutto ciò lo ritroviamo nel piatto, in un mix di sapori e profumi che incanteranno i nostri palati. La cucina tradizionale del crotonese si basa, infatti, su ingredienti “poveri”, che arrivano direttamente dalla terra, dai pascoli o dal mare, con una particolare predilezione per i piatti di pesce e di verdure.
Tra gli antipasti partiamo subito leggeri con il crostino con sardella o nduja, le vrasciole fritte, le tipiche polpettine preparate con carne e verdure varie, le braciole di patate e, ovviamente, tutti i salumi e i formaggi della zona; è un vero trionfo di gusto, tra soppressata, salsiccia, capocollo, pancetta, nduja e pecorino locale. Per accompagnare il tutto vi proponiamo il Pane di Cutro, uno dei migliori di tutta Italia, famoso per la sua fragranza, per le farine raffinate con cui viene preparato e perché si conserva a lungo.
Con i primi piatti si va sul sicuro accomodandosi davanti a una Pasta con Broccoli, ai Maccheroni con Melanzane e Provola Silana, alle Linguine con le Scrine, particolari alghe gustosissime, alla Pasta al Bergamotto, ai Cavatelli con Salsiccia Crotonese, ai Cannarozzi con Finocchietto Selvatico o, ancora, alle Lasagne e Ciceri o U Cuadaru, la tipica zuppa di pesce fresco cucinata in un paiolo di rame e servita - l’avreste mai detto? - con un’abbondante spolverata di peperoncino appena macinato. Tutti capolavori che non possono essere spiegati a parole, ma che siamo certi vi conquisteranno.
La tradizione culinaria ci propone un’ampia scelta per secondi piatti tra specialità di terra con preparazioni come U Maiali alla Pecurara o con il Capretto alla Silana. Il mare, invece, propone Triglie alla Calabrese, Involtini di Pesce Spada alla Crotonese e le Sardelle al Peperoncino
Per accompagnare ci vuole qualcosa di sfizioso, come i Pummadori Sicchi (pomodori secchi) o i Pipi Salati (i peperoni salati): Patate Mpacchiuse, Melanzane o Cipolle Ripiene e Cicoria con Mollica e Pecorino per chi ama, invece, i contorni un po’ più consistenti,
È nell’arte dolciaria, però, che la provincia di Crotone - e la Calabria tutta - raggiunge la sua massima espressione culinaria con le Cuzzupe, a forma di lettere dell’alfabeto, le Pitte, dolci bagnati con il Vermut e aromatizzati con il miele, i Crustuli e i Turdiddri, dolci fritti aromatizzati con anice e cannella. Imperdibili anche le Graffe, i classici bomboloni fritti che vengono farciti con varie creme, una vera specialità introvabile altrove. Se preferite sapori più freschi non potete perdere il Sorbetto alla Clementine di Calabria o la Granita alle Mandorle, specialità che possiamo assaggiare solo qui.
L’ultimo paragrafo lo dedichiamo ai prodotti DOP e IGP della zona, preziosi tesori da preservare: l’Olio Extravergine d’Oliva Alto Crotonese DOP, il Capocollo di Calabria DOP, le Clementine di Calabria IGP, la Liquirizia di Calabria DOP, la Pancetta di Calabria DOP, il Pecorino Crotonese DOP, la Salsiccia di Calabria DOP e la Soppressata di Calabria DOP.
Gli eventi del nostro itinerario
Tra i numerosi eventi della Calabria disponibili abbiamo selezionato quelli che troverete sul vostro itinerario:- I Focareddi di San Giuseppe di Cirò Marina (marzo)
- Festa della Madonna di Vergadoro di Strongoli (aprile/maggio)
- Festa di San Cataldo di Cirò Marina (maggio)
- Fiera di San Janni di Santa Severina (maggio)
- Sagra del Pesce Azzurro di Cirò Marina (agosto)
- Cotronei Sound Festival di Cotronei (agosto)
- Festa di San Nicola e San Nicodemo di Cirò (agosto)
- Le Strade del Vino di Cirò Marina (agosto/settembre)
- Sagra di Pipi e Patati di Marina di Strongoli (agosto)
- Sagra della Pitta di Melissa (settembre)
- Fiera della Madonna del Rosario di Cirò Marina (ottobre)
- Sagra della Castagna di Cotronei (novembre)
- Festa di San Nicola di Bari di Cotronei (dicembre)
- Presepe Vivente di Cirò (dicembre)
Prima parte del percorso: da Cotronei a Rocca di Neto
I territori che ci accingiamo a percorrere fanno parte di quello che anticamente veniva chiamato il Marchesato Crotonese: terra dai colori intensi, di contraddizioni, di lingue di sabbia bianchissima che si tuffano nel verde del Mar Jonio, di colline ricoperte di ulivi e vigneti e di ombrosi boschi di alta montagna.
Partiamo proprio dall’alto per affrontare il nostro viaggio, da Cotronei, piccolo borgo montano incastonato su una delle pareti orientali della Sila Piccola, circondato da scenari paesaggistici fuori misura tanto sono belli, nonché una delle più importanti mete sciistiche della Calabria, con il suo Villaggio Palumbo. Prima di lasciarci ammaliare dal piccolo e pittoresco centro storico e dalla Chiesa di San Nicola Vescovo, risalente addirittura al XV secolo, diamo un’occhiata al Lago Ampollino, incantevole bacino artificiale ubicato sulle sponde dell’omonimo fiume. Agli amanti del relax e delle coccole consigliamo una visita al Centro Ponte Coniglio, uno dei più rinomati stabilimenti termali della Calabria.
Cominciamo la nostra discesa verso il mare lungo la Strada Statale Silana Crotonese e, dopo circa 25 chilometri, ci fermiamo a Santa Severina, un gioiello urbanistico che trasuda storia e arte da ogni pietra. Qui, infatti, fu edificata dagli Enotri l’antica Siberene, nota città della Magna Grecia, e numerose sono le testimonianze archeologiche che lo testimoniano. Impossibile evitare una visita all’incredibile Castello, alla maestosa Cattedrale e al Battistero adiacente, risalente alla fine del XII secolo e una delle più preziose testimonianze dell’arte bizantina calabrese.
Non ci dimentichiamo, però, che siamo uno dei borghi più belli della Calabria non solo per le ricchezze artistiche di cui abbonda, ma anche per i panorami mozzafiato sulla valle sottostante e sulla Sila che si alza veloce alle spalle, panorami a cui possiamo gettare un occhio veloce dalle panchine dei Giardini Piazza Vittorio Emanuele III mentre ci godiamo un momento di relax prima di ripartire alla volta della prossima meta.
Riprendiamo la Statale e percorriamo un altro tratto, questa volta di 13 km, e arriviamo a Rocca di Neto, piccolo borgo collinare che affonda le origini della sua fondazione ai tempi dei Greci, e non di Greci qualunque, ma di alcuni soldati Achei sopravvissuti alla guerra di Troia che qui sbarcarono e si stabilirono attratti dalla bellezza dei luoghi, dal clima salubre e dalla vicinanza al mare, distante solo 15 km. Solita passeggiata nel centro storico, anche questo affascinante e suggestivo, prima dell’imperdibile visita alle Grotte Rupestri che conservano antiche incisioni e straordinarie testimonianze del periodo magno-greco.
È da un bel po’ di tempo che viaggiamo e sinceramente abbiamo visto delle cose bellissime, ma lo stomaco lo abbiamo trascurato ed è ora di prendercene cura. Dove? Al Ristorante Crystal Blue, uno squisito mix tra sapori della tradizione e sperimentazione innovative, il tutto abbondantemente annaffiato dagli eccellenti vini DOC locali.
Continua l'itinerario: da Rocca di Neto a Cirò Marina
Ripartiamo, sempre in direzione Jonio, con lo sguardo rivolto a oriente e arriviamo a Strongoli, prezioso borgo ubicato sui resti dell’antica Petelia, l’eroica cittadina che durante l’avanzata delle truppe cartaginesi dopo la sconfitta di Canne riuscì a resistere ben undici mesi all’assedio degli eserciti di Annibale.
Il borgo si trova appollaiato su un colle, a 350 metri di altirudine e a pochissimi chilometri dal mare. Fin da lontano si rimane colpiti dalla stazza imponente del Castello, di forma circolare, che domina su tutta la cittadina; altri luoghi da visitare sono la Chiesa di SS Pietro e Paolo e la piazza antistante, dalla quale è possibile ammirare la valle sottostante, dove si apre la foce del Neto intorno alla quale è stata istituita un’Oasi Naturale, affettuosamente chiamata “il Pantano”, che ospita rare specie animali e rappresenta una delle più interessanti zone umide di tutta la regione. Bella anche la visita alle Necropoli Romane del II secolo d.C. e alle Murge, l’area archeologica che si trova fuori dai confini urbani e che conserva i resti dell’antica Macalla, una delle città fondate da Filottete, il celebre arciere greco che partecipò alla guerra di Troia.
Entriamo nel cuore della zona di produzione dei due vini DOC protagonisti di questo nostro viaggio: fermiamoci a Melissa, splendido borgo medievale che si arrampica sugli aspri gradoni dei rilievi collinari tappezzati di viti e ulivi.
Bellissimo il centro storico lungo il quale le case si alternano alle grotte naturali che una volta erano abitate; incantevoli la rinascimentale Chiesa di Santa Maria dell’Assunta e l’elegante Chiesa di San Giacomo, ma la località più conosciuta di questo piccolo borgo è la frazione di Torre Melissa, affacciata sul mare, dove si può ammirare il Torrazzo, l’imponente torre merlata edificata nel XII secolo, oggi sede del pittoresco Museo della Civiltà Contadina che raccoglie strumenti e documenti della realtà contadina dell’alto-crotonese.
Visto che siamo arrivati fin qui non possiamo non fermarci a fare una degustazione alle Cantine De Luca, dove potremo assaggiare qualche calice degli importanti vini locali con l'accompagnamento di qualche sfizioso stuzzichino, giusto per preparare lo stomaco al prossimo appuntamento gastronomico.
Percorriamo gli ultimi 10 chilometri e arriviamo a Cirò Marina, una delle località balneari della Calabria più blasonate e amate dai turisti, sia per la bellezza delle spiagge, dal sapore un po’ caraibico, sia per la pulizia delle acque antistanti.
Il nostro veloce tour nel centro cittadino tocca il bizantino Santuario della Madonna dell’Itria, i pittoreschi Mercati Saraceni, il Santuario della Madonna del Mare - che pare essere stato edificato dal San Pietro in persona - e, ovviamente, il noto Museo Civico Archeologico, dove sono conservati i resti del Tempio di Apollo.
Perché ve lo abbiamo fatto fare veloce il giro turistico? Perché abbiamo fame e abbiamo voglia di sederci a uno dei tavoli del Pepperoncino’s, una pizzeria-ristorante dal nome evocativo, dove potremo degustare le specialità locali, nonché una delle pizze artigianali più buone di tutta la provincia.
Il nostro tour in sintesi
Itinerario: Cotronei - Santa Severina - Rocca di Neto - Strongoli - Melissa - Cirò Marina.Lunghezza percorso: 84 km.
Cosa vediamo: centro storico e Chiesa di San Nicola Vescovo (Cotronei), Castello, Cattedrale, Battistero, Giardini Piazza Vittorio Emanuele III (Santa Severina), centro storico (Rocca di Neto), Castello, Chiesa SS Pietro e Paolo e Necropoli Romane (Strongoli), Chiesa di Santa Maria dell’Assunta, Chiesa di San Giacomo e il Torrazzo, (Melissa), Santuario della Madonna dell’Itria, Mercati Saraceni e il Santuario della Madonna del Mare (Cirò Marina).
Cosa assaggiamo: crostino con sardella o nduja, le vrasciole fritte, le braciole di patate, il Pane di Cutro, la Pasta con Broccoli, i Maccheroni con Melanzane e Provola Silana, le Linguine con le Scrine, la Pasta al Bergamotto, i Cavatelli con Salsiccia Crotonese, i Cannarozzi con Finocchietto Selvatico, le Lasagne e Ciceri, U Cuadaru, U Maiali alla Pecurara, il Capretto alla Silana, le Triglie alla Calabrese, gli Involtini di Pesce Spada alla Crotonese, le Sardelle al Peperoncino, i Pummadori Sicchi, i Pipi Salati, le Patate Mpacchiuse, Melanzane o Cipolle Ripiene, Cicoria con Mollica e Pecorino, le Cuzzupe, le Pitte, i Crustuli, i Turdiddri, le Graffe, il Sorbetto alla Clementine di Calabria, la Granita alle Mandorle, l’Olio Extravergine d’Oliva Alto Crotonese DOP, il Capocollo di Calabria DOP, le Clementine di Calabria IGP, la Liquirizia di Calabria DOP, la Pancetta di Calabria DOP, il Pecorino Crotonese DOP, la Salsiccia di Calabria DOP, la Soppressata di Calabria DOP.
Enoteche, Cantine e Ristoranti: Ristorante Crystal Blue (Rocca di Neto), Cantine De Luca (Melissa), Pepperoncino’s (Cirò Marina).
Musei e attrazioni: Lago Ampollino e Centro Termale Ponte Coniglio (Cotronei), Grotte Rupestri (Rocca di Neto), l’Oasi Naturalistica “il Pantano” e le Murge (Strongoli), Museo della Civiltà Contadina (Melissa), Museo Civico Archeologico (Cirò Marina).
Ti piace viaggiare? Vista il nostro canale dedicato agli itinerari in Calabria.
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