La Mostra su Camille Pissarro a Genova, Palazzo Ducale
Se ami l’arte impressionista, amerai questa mostra. Da novembre 2018 ad aprile 2019 il Palazzo Ducale di Genova ospita la mostra su Camille Pissarro, uno dei più grandi artisti francesi, tra i fondatori dell’impressionismo.
La mostra, a cura di Joachim Pissarro, storico dell’arte e pronipote di Camille, è la prima grande retrospettiva italiana dedicata all’artista francese. Joachim è infatti autore di un importante catalogo ragionato sulle opere del suo bisnonno, che ricostruisce, anche attraverso materiali inediti, la carriera e la poetica del famoso pittore impressionista.
Il destino di Camille era però legato all’arte, tanto che, stretta amicizia col pittore danese Fritz Melbye, decise di abbandonare il tetto paterno e fuggire in Venezuela per assecondare la sua passione. Dopo anni di girovagare, il padre si arrese e mandò il figlio a Parigi, centro dell’arte mondiale nel XIX secolo, per perfezionare il suo talneto. Era il 1855 e Camille Pissarro aveva venticinque anni.
Per il giovane artista, Parigi aprì le porte di un mondo fino a quel momento solo immaginato. Pissarro rimase estasiato di fronte alle opere anticonvenzionali di Courbet. Nella capitale francese ebbe la fortuna di stringere amicizia con altri giovani artisti: si chiamavano Monet, Cezanne e Guillaumin. Forse non lo sapevano, ma quei ragazzi stavano per cambiare per sempre la storia dell’arte.
Inoltre, se non ci fosse stato Pissarro, gli impressionisti forse non avrebbero mai trovato un gallerista che credesse in loro, conditio sine qua non per diventare celebri. Era il 1870 e a Parigi imperversava la guerra Franco-Prussiana. Pissarro aveva trovato riparo a Londra, dove conobbe un mercante d’arte: Paul Durand-Ruel. Riuscì a convincerlo a scommettere su quei giovani artisti le cui opere facevano tanto scalpore (e venivano puntualmente rifiutate dai giudici del Salon). Duran-Ruel credette a quegli artisti, ed ebbe ragione. Ma forse, se quel giorno Pissarro non si fosse trovato a Londra, oggi dovremmo raccontare un’altra storia.
Come se non bastasse, pare che fu proprio Pissarro tra i primi a individuare il talento in un giovane artista dai capelli fulvi, strano e molto silenzioso: Vincent va Gogh.
La mostra di Genova è un modo per scoprire queste storie attraverso le opere di un grande artista, maestro nel ritrarre paesaggi cittadini o di campagna, in cui uomini e donne comuni vivono il loro quotidiano, trasportando lo spettatore in un attimo che è stato ormai secoli fa. Impressionismo, post-impressionismo, puntinismo: Pissarro è stato un artista capace di osare e sperimentare, che non si è mai fermato, neanche quando una terribile malattia ne compromise terribilmente la vista e lo costrinse a dipingere protetto dai vetri del suo atelier, per non ferirsi con la luce del sole.
Dove: Palazzo Ducale di Genova, Piazza Giacomo Matteotti 9
Date: da novembre 2018 ad aprile 2019
Orari: da definire
Biglietti: da definire
Maggiori informazioni: sito ufficiale
La mostra, a cura di Joachim Pissarro, storico dell’arte e pronipote di Camille, è la prima grande retrospettiva italiana dedicata all’artista francese. Joachim è infatti autore di un importante catalogo ragionato sulle opere del suo bisnonno, che ricostruisce, anche attraverso materiali inediti, la carriera e la poetica del famoso pittore impressionista.
Chi è Camille Pissarro?
Il rapporto di Pissarro con l’arte francese parte da molto lontano. L’artista infatti nacque il 10 luglio 1830 a St. Thomas, nelle isole Antille, ben lontano da Parigi. Quando aveva solo dodici anni il padre, per metà francese e per metà portoghese, lo mandò a studiare in Francia, in un sobborgo di Parigi. Fu a quell’età che il giovane Camille si appassionò all’arte, nonostante la contrarietà del padre che avrebbe preferito per il giovane rampollo una carriera da merciaio.Il destino di Camille era però legato all’arte, tanto che, stretta amicizia col pittore danese Fritz Melbye, decise di abbandonare il tetto paterno e fuggire in Venezuela per assecondare la sua passione. Dopo anni di girovagare, il padre si arrese e mandò il figlio a Parigi, centro dell’arte mondiale nel XIX secolo, per perfezionare il suo talneto. Era il 1855 e Camille Pissarro aveva venticinque anni.
Per il giovane artista, Parigi aprì le porte di un mondo fino a quel momento solo immaginato. Pissarro rimase estasiato di fronte alle opere anticonvenzionali di Courbet. Nella capitale francese ebbe la fortuna di stringere amicizia con altri giovani artisti: si chiamavano Monet, Cezanne e Guillaumin. Forse non lo sapevano, ma quei ragazzi stavano per cambiare per sempre la storia dell’arte.
Il suo rapporto con l’impressionismo
Se pensate alle opere più rappresentative dell’arte impressionista, sicuramente vi verranno in mente le Ninfee di Monet, la Colazione sull’erba di Manet o La colazione al circolo dei canottieri di Renoir. Eppure, se non ci fosse stato Pissarro forse non avremmo mai conosciuto l’impressionismo. Per almeno due motivi. Prima di tutti, Pissarro è stato uno degli impressionisti più convinti, pronto a lottare contro l’establishment artistico che a Parigi, nell’Ottocento si incarnava nei giudici del Salon. Era Pissarro a motivare i pittori più giovani, a spronarli e a dar loro fiducia, tanto che artisti come Gauguin e Cezanne riconobbero in lui un maestro.Inoltre, se non ci fosse stato Pissarro, gli impressionisti forse non avrebbero mai trovato un gallerista che credesse in loro, conditio sine qua non per diventare celebri. Era il 1870 e a Parigi imperversava la guerra Franco-Prussiana. Pissarro aveva trovato riparo a Londra, dove conobbe un mercante d’arte: Paul Durand-Ruel. Riuscì a convincerlo a scommettere su quei giovani artisti le cui opere facevano tanto scalpore (e venivano puntualmente rifiutate dai giudici del Salon). Duran-Ruel credette a quegli artisti, ed ebbe ragione. Ma forse, se quel giorno Pissarro non si fosse trovato a Londra, oggi dovremmo raccontare un’altra storia.
Come se non bastasse, pare che fu proprio Pissarro tra i primi a individuare il talento in un giovane artista dai capelli fulvi, strano e molto silenzioso: Vincent va Gogh.
La mostra di Genova è un modo per scoprire queste storie attraverso le opere di un grande artista, maestro nel ritrarre paesaggi cittadini o di campagna, in cui uomini e donne comuni vivono il loro quotidiano, trasportando lo spettatore in un attimo che è stato ormai secoli fa. Impressionismo, post-impressionismo, puntinismo: Pissarro è stato un artista capace di osare e sperimentare, che non si è mai fermato, neanche quando una terribile malattia ne compromise terribilmente la vista e lo costrinse a dipingere protetto dai vetri del suo atelier, per non ferirsi con la luce del sole.
Informazioni utili, date, orari, prezzo dei biglietti
Mostra: "Camille Pissarro"Dove: Palazzo Ducale di Genova, Piazza Giacomo Matteotti 9
Date: da novembre 2018 ad aprile 2019
Orari: da definire
Biglietti: da definire
Maggiori informazioni: sito ufficiale
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