La Strada del Vino di Controguerra in Abruzzo
Siamo nella parte nord-occidentale dell’Abruzzo, lungo il confine con le Marche, in quel fazzoletto di territorio compreso tra il Massiccio del Gran Sasso e la costa adriatica; è qui che si snoda un percorso di circa 30 chilometri fatto di morbide colline assolate sulle quali filari di vitigni preziosi si rincorrono ordinati e sontuosi: la Strada del Vino di Controguerra, un itinerario tra i sapori della tradizione, i colori dei paesaggi, le bellezze artistiche dei borghi medievali e lo squisito vino che solo qui si produce, grazie al particolare microclima che lo rende adatto per essere invecchiato e diventare un importante protagonista delle tavole locali.
Sono solo cinque i comuni i cui territori sono dedicati alla coltivazione delle uve per la produzione del Controguerra: Controguerra, Torano Nuovo, Ancarano, Corropoli e Colonnella, tutti ubicati nella provincia di Teramo.
Partiamo, dunque, alla scoperta di questo prezioso percorso enogastronomico che propone, senza risparmiarsi, meraviglie per i nostri palati e per i nostri occhi, tra pievi, chiese romaniche, specialità gastronomiche uniche e, soprattutto, uno dei migliori vini delle terre d’Abruzzo.
Andiamo, prima di tutto, a conoscere l’indiscutibile protagonista del nostro viaggio, ovvero il vino Controguerra, la cui qualità è stata apprezzata da Annibale in persona, quando, dopo la vittoria di Canne, si fermò sulle colline aprutine per far riposare gli eserciti e curare i soldati feriti ed ebbe modo di assaggiare questo favoloso nettare d’uva, che, almeno pare, era talmente buono da rimettere in forza i cartaginesi.
Il Controguerra DOC viene prodotto nelle versioni Rosso, Classico, Passito, Novello e Riserva, Bianco, Secco, Frizzante e Passito, Rosato e Spumante, con uve di Montepulciano Nero, per un minimo del 70% per i vini a bacca rossa, o di Trebbiano toscano e abruzzese, per un minimo del 50-60%, per i bianchi e gli spumanti. Esistono, poi, le varianti Controguerra Merlot, Controguerra Cabernet, Controguerra Passerina, Controguerra Chardonnay e Controguerra Pecorino, che devono essere prodotti con almeno l’85% dei vitigni corrispondenti.
Pochi chilometri di territori destinati alla coltivazione per una produzione ricca, anzi ricchissima, e molto varia, ragion per cui gli abbinamenti risultano essere pressoché infiniti, dai formaggi stagionati alle carni più saporite per i vini rossi più intensi, dagli antipasti di pesce ai formaggi più delicati per i bianchi, dagli aperitivi ai dessert per gli spumanti e i passiti. Insomma, non c’è che l’imbarazzo della scelta, ma noi non vogliamo abbandonarvi neanche in questa difficile situazione e vi accompagniamo, dunque, in un viaggio alla scoperta della tradizione culinaria locale, affinché possiate scegliere senza il minimo imbarazzo cosa assaggiare.
Mare cristallino, colline verdeggianti e montagne impervie. In Abruzzo non manca proprio niente e il suolo regala preziosi frutti che inevitabilmente ci ritroviamo nel piatto. Un patrimonio gastro-culturale unico, risultato di un sapiente mix tra diverse anime: quella pastorale, quella agricola e quella marinara, per una varietà di piatti caratteristici in grado di soddisfare qualsiasi palato.
Cominciamo con l’Antipasto alla Giuliese, dove il famoso pesce dell’Adriatico fa la sue bella figura accompagnato da una gustosa salsa verde, o con l’Antipasto di Fegatini, altra specialità a base di fegatini di pollo, oltre, ovviamente, ai numerosi affettati, come la Ventricina Teramana o le Salsicce di Corropoli, profumate all’arancio.
Passiamo, quindi, ai primi piatti, con le Scrippelle ‘Mbusse, le tipiche “frittatine” bagnate con il brodo, i Ravioli Dolci di Ricotta con Cannella, gli Spaghetti alla Pecorara, con verdure e salsicce, i Pappicci al Pomodoro, i rinomati Maccheroni alla Chitarra e le Virtù Teramane, storico piatto dal nome bizzarro che fino al secolo scorso veniva cucinato per festeggiare l’arrivo della primavera, una gustosa zuppa di legumi, pasta, carne e verdura.
Ampia scelta anche tra i secondi piatti dove troviamo, invece, piatti di terra come le Mazzarelle Teramane, involtini fatti con le interiora di vitello, la ‘Ndocca ‘Ndocca, un ricco piatto di suino in umido, il Tacchino alla Canzanese, gli Arrosticini di Pecora, lu Puparò al Forno, l’oca arrostita con aromi, la Capra alla Neretese e le Rane al Guazzetto, e quelli di mare come lo Stocco alla Corropolese, il Brodetto alla Giuliese e il Baccalà di Natale, oltre ai numerosi piatti di pesce che potremo gustare sulla costa adriatica. Menzione a parte la conquistano i formaggi tipici: il Pecorino Marcetto, piccante e cremoso, il Pecorino di Atri, prelibato nella sua versione sott’olio, e la Scamorza Appassita.
Lasciamo un po’ di posto per un assaggio di Bocconotti, i tipici pasticcini di pasta frolla, di Pepatelli, con miele e pepe, e di Sfogliatelle, ripiene di marmellata e cioccolato, senza dimenticare di dare anche un morso ai Caggionetti, succulenti dolci fritti fatti con castagne, cedro e cioccolato, o al Pan Ducale, il delizioso trionfo di mandorle e cedro candito tipico di queste parti.
Per quanto riguarda i prodotti tipici IGP e DOP locali dobbiamo citare l’Olio Extravergine d’Oliva Pretuziano delle Colline Teramane DOP, l’Agnello del Centro Italia IGP, il Vitellone BIanco dell’Appennino Centrale IGP, il Marrone di Valle Castellana, il Tartufo della Laga e il Miele MIllefiori di Montagna, tra i più rinomati di tutto lo Stivale.
Tra i numerosi eventi dell’Abruzzo disponibili abbiamo selezionato quelli che troverete sul vostro itinerario:
Partiamo dal cuore della Val Vibrata, da Ancarano per la precisione, piccolo e ameno borgo abbarbicato su un colle situato sulla riva sud del fiume Tronto. Le sue origini sono molto antiche, risalenti all’epoca pre-romana, quando era uno dei più importanti luoghi sacri del Piceno. Del periodo più remoto si possono ammirare i resti delle Antiche Mura e la Fonte di Monsignore, una sorgente di epoca romana; decisamente più recenti la Chiesa della Madonna della Pace, dove sono conservate le reliquie di San Simplicio, e la Chiesa della Madonna della Misericordia, del XVII secolo, che incontrerete sicuramente durante la vostra passeggiata nel minuscolo ma pittoresco centro storico.
Per visitare la nostra seconda meta ci spostiamo di circa 5 km in direzione sud-est e arriviamo a Torano Nuovo, cittadina di antichissima origine anch’essa, tant’è che il nome pare derivare dalla divinità etrusca Turan. Di particolare interesse è la Chiesa di San Massimo a Varano, risalente addirittura all’anno Mille, uno dei pochi monumenti sopravvissuti alla tragedia della fine del 1400, quando il piccolo borgo fu raso al suolo a causa della sconfitta inferta dagli eserciti di Carlo VIII durante la Prima Guerra d’Italia.
Interessanti da vedere anche la Villa Barone Cornacchia, rinomata e storica azienda agricola presso la quale potrete degustare un aperitivo per preparare le papille gustative a quello che toccherà loro assaggiare durante la prossima tappa, e la Chiesa di San Martino, dove sono conservati dei bellissimi affreschi del XV secolo.
Altri cinque chilometri verso il mare e arriviamo a Controguerra, la cittadina che dà il nome a tutta la Strada e che è appunto conosciuta come la Città del Vino.
Il borgo raggiunse il suo massimo splendore durante l’epoca medievale, quando le più importanti famiglie nobili risiedevano qui: il trecentesco Torrione ne è una spettacolare testimonianza.
Meravigliosa la Chiesa di San Francesco e affascinante anche la passeggiata per il centro storico che ci porterà a scoprire le botteghe artigiane in cui ancora vengono realizzati completamente a mano lame di squisita fattura, commercializzate in tutto il mondo; ultimiamo la nostra visita turistica con un’occhiata al Museo della Civiltà Contadina dove sono custodite preziose testimonianze, quali strumenti, documenti e fotografie, delle tradizioni contadino-pastorali della zona.
È arrivato il momento di pensare a una pausa pranzo, giusto? Bene, pensiamoci per bene sedendoci al tavolo del ristorante del Fiore Podere San Biagio, magari sulla terrazza che affaccia sui fantastici quadri naturali dei dintorni, e assaggiando le spettacolari specialità locali.
Appena siamo in grado di rialzarci da tavola ripartiamo alla volta della costa adriatica, anche se ci dirigiamo verso sud alla ricerca di Corropoli, splendido borgo antichissimo dove è stato ritrovato un insediamento neolitico composto da una decina di capanne ancora perfettamente visibili e sono presenti numerose vestigia di ville e templi romani. Sulla piazza centrale del borgo possiamo ammirare l’elegante campanile seicentesco, abbellito dai raffinati mattoni maiolicati, e la Fontana Centrale, decisamente più recente; poco distante troviamo l’Abbazia dei Celestini, risalente al periodo tardo-gotico, il cui chiostro è attualmente utilizzato come sede per la scuola elementare.
Con Colonnella terminiamo il nostro itinerario tra i cinque comuni che fanno parte della Strada del Vino di Controguerra e visitiamo anche uno dei borghi più belli dell’Abruzzo. Suggestiva la bellissima e caratteristica Scalinata che dà accesso al centro storico, dove si può ammirare la Torre dell’Orologio, risalente forse al XIV secolo, e nel quale ci si può perdere tra le intricate viuzze che si susseguono pittoresche e apparentemente disordinate. Imperdibile una visita alla Chiesa di Santa Giustina, che conserva il superbo organo antico e ancora funzionante realizzato con 27 canne di stagno, e all'antica Fonte Vecchia, che aveva funzione di lavatoio pubblico a disposizione di tutti i cittadini.
Terminiamo il nostro succulento viaggio uscendo dall’area di produzione vitivinicola, ormai visitata tutta; siamo, infatti, ormai troppo vicini alla costa adriatica per non dedicarle almeno qualche ora della nostra giornata. A solo 5 km si trova, per l'appunto, Martinsicuro, una delle località balneari dell’Abruzzo più importanti grazie al suo mare cristallino e alle dolci dune sabbiose che rendono la spiaggia adatta a tutti.
Inoltrandoci nel cuore della città troviamo testimonianze artistico-storiche di grande importanza, come il famoso torrione cinquecentesco, eretto per difendere la città dalle invasioni delle popolazioni che arrivavano dal mare; all’interno è possibile visitare l’Antiquarium di Castrum Truentinum, bel centro museale che ospita importanti reperti archeologici, alcuni risalenti addirittura all’Età del Ferro.
A questo punto, però, terminiamo il nostro viaggio tra arte e meraviglie storiche, perché il nostro stomaco reclama la nostra attenzione e i nostri occhi hanno voglia di guardare il mare: andiamo, quindi, a cenare al raffinato e originale Gusto Trepuntozero, dove potremo assaggiare i piatti di pesce della tradizione, degustare qualche calice di vino Controguerra DOC e goderci una meravigliosa conclusione della nostra giornata.
Lunghezza percorso: 32 km.
Cosa vediamo: Antiche Mura, Fonte di Monsignore, Chiesa della Madonna della Pace, Chiesa della Madonna della Misericordia (Ancarano), Chiesa di San Massimo a Varano e Chiesa di San Martino (Torano Nuovo), Chiesa di San Francesco e botteghe artigiane (Controguerra), Campanile, Fontana Centrale e Abbazia dei Celestini (Corropoli), Scalinata, Torre dell’Orologio, Chiesa di Santa Giustina e Fonte Vecchia (Colonnella), Torrione (Martinsicuro).
Cosa assaggiamo: Antipasto alla Giuliese, Antipasto di Fegatini, la Ventricina Teramana, le Salsicce di Corropoli, profumate all’arancio, Scrippelle ‘Mbusse, Ravioli Dolci di Ricotta con Cannella, Spaghetti alla Pecorara, Pappicci al Pomodoro, Maccheroni alla Chitarra le Virtù Teramane, le Mazzarelle Teramane, la ‘Ndocca ‘Ndocca, il Tacchino alla Canzanese, gli Arrosticini di Pecora, Lu Puparò al Forno, la Capra alla Neretese, le Rane al Guazzetto, lo Stocco alla Corropolese, il Brodetto alla Giuliese, il Baccalà di Natale, il Pecorino Marcetto, il Pecorino di Atri, la Scamorza Appassita, i Bocconotti, i Pepatelli, le Sfogliatelle, i Caggionetti, il Pan Ducale, l’Olio Extravergine d’Oliva Pretuziano delle Colline Teramane DOP, l’Agnello del Centro Italia IGP, il Vitellone BIanco dell’Appennino Centrale IGP, il Marrone di Valle Castellana, il Tartufo della Laga e il Miele MIllefiori di Montagna.
Enoteche, Cantine e Agriturismi dove fare degustazione e acquistare prodotti: Barone Cornacchia (Torano Nuovo), Fiore Podere San Biagio (Controguerra), Gusto Trepuntozero (Martinsicuro)
Musei e attrazioni: Museo della Civiltà Contadina (Controguerra), Insediamento Neolitico di Ripoli (Corropoli), l’Antiquarium di Castrum Truentinum (Martinsicuro).
Ti piace viaggiare? Leggi il nostro articolo dedicato alle gite domenicali fuori porta in Abruzzo.
Sono solo cinque i comuni i cui territori sono dedicati alla coltivazione delle uve per la produzione del Controguerra: Controguerra, Torano Nuovo, Ancarano, Corropoli e Colonnella, tutti ubicati nella provincia di Teramo.
Partiamo, dunque, alla scoperta di questo prezioso percorso enogastronomico che propone, senza risparmiarsi, meraviglie per i nostri palati e per i nostri occhi, tra pievi, chiese romaniche, specialità gastronomiche uniche e, soprattutto, uno dei migliori vini delle terre d’Abruzzo.
Il vino Controguerra DOC
Andiamo, prima di tutto, a conoscere l’indiscutibile protagonista del nostro viaggio, ovvero il vino Controguerra, la cui qualità è stata apprezzata da Annibale in persona, quando, dopo la vittoria di Canne, si fermò sulle colline aprutine per far riposare gli eserciti e curare i soldati feriti ed ebbe modo di assaggiare questo favoloso nettare d’uva, che, almeno pare, era talmente buono da rimettere in forza i cartaginesi.
Il Controguerra DOC viene prodotto nelle versioni Rosso, Classico, Passito, Novello e Riserva, Bianco, Secco, Frizzante e Passito, Rosato e Spumante, con uve di Montepulciano Nero, per un minimo del 70% per i vini a bacca rossa, o di Trebbiano toscano e abruzzese, per un minimo del 50-60%, per i bianchi e gli spumanti. Esistono, poi, le varianti Controguerra Merlot, Controguerra Cabernet, Controguerra Passerina, Controguerra Chardonnay e Controguerra Pecorino, che devono essere prodotti con almeno l’85% dei vitigni corrispondenti.
Pochi chilometri di territori destinati alla coltivazione per una produzione ricca, anzi ricchissima, e molto varia, ragion per cui gli abbinamenti risultano essere pressoché infiniti, dai formaggi stagionati alle carni più saporite per i vini rossi più intensi, dagli antipasti di pesce ai formaggi più delicati per i bianchi, dagli aperitivi ai dessert per gli spumanti e i passiti. Insomma, non c’è che l’imbarazzo della scelta, ma noi non vogliamo abbandonarvi neanche in questa difficile situazione e vi accompagniamo, dunque, in un viaggio alla scoperta della tradizione culinaria locale, affinché possiate scegliere senza il minimo imbarazzo cosa assaggiare.
La cucina teramana
Mare cristallino, colline verdeggianti e montagne impervie. In Abruzzo non manca proprio niente e il suolo regala preziosi frutti che inevitabilmente ci ritroviamo nel piatto. Un patrimonio gastro-culturale unico, risultato di un sapiente mix tra diverse anime: quella pastorale, quella agricola e quella marinara, per una varietà di piatti caratteristici in grado di soddisfare qualsiasi palato.
Cominciamo con l’Antipasto alla Giuliese, dove il famoso pesce dell’Adriatico fa la sue bella figura accompagnato da una gustosa salsa verde, o con l’Antipasto di Fegatini, altra specialità a base di fegatini di pollo, oltre, ovviamente, ai numerosi affettati, come la Ventricina Teramana o le Salsicce di Corropoli, profumate all’arancio.
Passiamo, quindi, ai primi piatti, con le Scrippelle ‘Mbusse, le tipiche “frittatine” bagnate con il brodo, i Ravioli Dolci di Ricotta con Cannella, gli Spaghetti alla Pecorara, con verdure e salsicce, i Pappicci al Pomodoro, i rinomati Maccheroni alla Chitarra e le Virtù Teramane, storico piatto dal nome bizzarro che fino al secolo scorso veniva cucinato per festeggiare l’arrivo della primavera, una gustosa zuppa di legumi, pasta, carne e verdura.
Ampia scelta anche tra i secondi piatti dove troviamo, invece, piatti di terra come le Mazzarelle Teramane, involtini fatti con le interiora di vitello, la ‘Ndocca ‘Ndocca, un ricco piatto di suino in umido, il Tacchino alla Canzanese, gli Arrosticini di Pecora, lu Puparò al Forno, l’oca arrostita con aromi, la Capra alla Neretese e le Rane al Guazzetto, e quelli di mare come lo Stocco alla Corropolese, il Brodetto alla Giuliese e il Baccalà di Natale, oltre ai numerosi piatti di pesce che potremo gustare sulla costa adriatica. Menzione a parte la conquistano i formaggi tipici: il Pecorino Marcetto, piccante e cremoso, il Pecorino di Atri, prelibato nella sua versione sott’olio, e la Scamorza Appassita.
Lasciamo un po’ di posto per un assaggio di Bocconotti, i tipici pasticcini di pasta frolla, di Pepatelli, con miele e pepe, e di Sfogliatelle, ripiene di marmellata e cioccolato, senza dimenticare di dare anche un morso ai Caggionetti, succulenti dolci fritti fatti con castagne, cedro e cioccolato, o al Pan Ducale, il delizioso trionfo di mandorle e cedro candito tipico di queste parti.
Per quanto riguarda i prodotti tipici IGP e DOP locali dobbiamo citare l’Olio Extravergine d’Oliva Pretuziano delle Colline Teramane DOP, l’Agnello del Centro Italia IGP, il Vitellone BIanco dell’Appennino Centrale IGP, il Marrone di Valle Castellana, il Tartufo della Laga e il Miele MIllefiori di Montagna, tra i più rinomati di tutto lo Stivale.
Gli eventi del nostro itinerario
Tra i numerosi eventi dell’Abruzzo disponibili abbiamo selezionato quelli che troverete sul vostro itinerario:- Festa di Sant’Agnese di Corropoli (gennaio)
- Festa di San Giuseppe di Corropoli (marzo)
- Festeggiamenti in onore della Madonna della Carità di Ancarano (maggio)
- San Giovanni in Festa di Colonnella (giugno)
- Colonnella Cosplay and Game di Colonnella (giugno)
- Festa del Vino di Controguerra (luglio)
- Festa Maria SS del Suffragio di Colonnella (luglio)
- Palio delle Botti di Corropoli (luglio)
- Festa di San Simplicio di Ancarano (luglio)
- Tradizioni e Sapori di Controguerra (luglio/agosto)
- Calici di Stelle di Colonnella (agosto)
- Sagra dei Piatti Tipici di Corropoli (agosto)
- Sagra Torano Nuovo: il Paese del Gusto di Torano Nuovo (agosto)
- Sagra delle Sagre di Colonnella (agosto) (agosto)
- Festa di San Donato di Corropoli (agosto)
- Festa del Mare di Martinsicuro (agosto)
- Festa di Santa Maria Bambina di Martinsicuro (settembre)
- Festa della Madonna della Pace di Ancarano (ottobre)
- Corsa Podistica Internazionale di San Martino di Controguerra (novembre)
Prima parte del percorso: da Ancarano a Controguerra
Partiamo dal cuore della Val Vibrata, da Ancarano per la precisione, piccolo e ameno borgo abbarbicato su un colle situato sulla riva sud del fiume Tronto. Le sue origini sono molto antiche, risalenti all’epoca pre-romana, quando era uno dei più importanti luoghi sacri del Piceno. Del periodo più remoto si possono ammirare i resti delle Antiche Mura e la Fonte di Monsignore, una sorgente di epoca romana; decisamente più recenti la Chiesa della Madonna della Pace, dove sono conservate le reliquie di San Simplicio, e la Chiesa della Madonna della Misericordia, del XVII secolo, che incontrerete sicuramente durante la vostra passeggiata nel minuscolo ma pittoresco centro storico.
Per visitare la nostra seconda meta ci spostiamo di circa 5 km in direzione sud-est e arriviamo a Torano Nuovo, cittadina di antichissima origine anch’essa, tant’è che il nome pare derivare dalla divinità etrusca Turan. Di particolare interesse è la Chiesa di San Massimo a Varano, risalente addirittura all’anno Mille, uno dei pochi monumenti sopravvissuti alla tragedia della fine del 1400, quando il piccolo borgo fu raso al suolo a causa della sconfitta inferta dagli eserciti di Carlo VIII durante la Prima Guerra d’Italia.
Interessanti da vedere anche la Villa Barone Cornacchia, rinomata e storica azienda agricola presso la quale potrete degustare un aperitivo per preparare le papille gustative a quello che toccherà loro assaggiare durante la prossima tappa, e la Chiesa di San Martino, dove sono conservati dei bellissimi affreschi del XV secolo.
Altri cinque chilometri verso il mare e arriviamo a Controguerra, la cittadina che dà il nome a tutta la Strada e che è appunto conosciuta come la Città del Vino.
Il borgo raggiunse il suo massimo splendore durante l’epoca medievale, quando le più importanti famiglie nobili risiedevano qui: il trecentesco Torrione ne è una spettacolare testimonianza.
Meravigliosa la Chiesa di San Francesco e affascinante anche la passeggiata per il centro storico che ci porterà a scoprire le botteghe artigiane in cui ancora vengono realizzati completamente a mano lame di squisita fattura, commercializzate in tutto il mondo; ultimiamo la nostra visita turistica con un’occhiata al Museo della Civiltà Contadina dove sono custodite preziose testimonianze, quali strumenti, documenti e fotografie, delle tradizioni contadino-pastorali della zona.
È arrivato il momento di pensare a una pausa pranzo, giusto? Bene, pensiamoci per bene sedendoci al tavolo del ristorante del Fiore Podere San Biagio, magari sulla terrazza che affaccia sui fantastici quadri naturali dei dintorni, e assaggiando le spettacolari specialità locali.
Continua l'itinerario: da Controguerra a Martinsicuro
Appena siamo in grado di rialzarci da tavola ripartiamo alla volta della costa adriatica, anche se ci dirigiamo verso sud alla ricerca di Corropoli, splendido borgo antichissimo dove è stato ritrovato un insediamento neolitico composto da una decina di capanne ancora perfettamente visibili e sono presenti numerose vestigia di ville e templi romani. Sulla piazza centrale del borgo possiamo ammirare l’elegante campanile seicentesco, abbellito dai raffinati mattoni maiolicati, e la Fontana Centrale, decisamente più recente; poco distante troviamo l’Abbazia dei Celestini, risalente al periodo tardo-gotico, il cui chiostro è attualmente utilizzato come sede per la scuola elementare.
Con Colonnella terminiamo il nostro itinerario tra i cinque comuni che fanno parte della Strada del Vino di Controguerra e visitiamo anche uno dei borghi più belli dell’Abruzzo. Suggestiva la bellissima e caratteristica Scalinata che dà accesso al centro storico, dove si può ammirare la Torre dell’Orologio, risalente forse al XIV secolo, e nel quale ci si può perdere tra le intricate viuzze che si susseguono pittoresche e apparentemente disordinate. Imperdibile una visita alla Chiesa di Santa Giustina, che conserva il superbo organo antico e ancora funzionante realizzato con 27 canne di stagno, e all'antica Fonte Vecchia, che aveva funzione di lavatoio pubblico a disposizione di tutti i cittadini.
Terminiamo il nostro succulento viaggio uscendo dall’area di produzione vitivinicola, ormai visitata tutta; siamo, infatti, ormai troppo vicini alla costa adriatica per non dedicarle almeno qualche ora della nostra giornata. A solo 5 km si trova, per l'appunto, Martinsicuro, una delle località balneari dell’Abruzzo più importanti grazie al suo mare cristallino e alle dolci dune sabbiose che rendono la spiaggia adatta a tutti.
Inoltrandoci nel cuore della città troviamo testimonianze artistico-storiche di grande importanza, come il famoso torrione cinquecentesco, eretto per difendere la città dalle invasioni delle popolazioni che arrivavano dal mare; all’interno è possibile visitare l’Antiquarium di Castrum Truentinum, bel centro museale che ospita importanti reperti archeologici, alcuni risalenti addirittura all’Età del Ferro.
A questo punto, però, terminiamo il nostro viaggio tra arte e meraviglie storiche, perché il nostro stomaco reclama la nostra attenzione e i nostri occhi hanno voglia di guardare il mare: andiamo, quindi, a cenare al raffinato e originale Gusto Trepuntozero, dove potremo assaggiare i piatti di pesce della tradizione, degustare qualche calice di vino Controguerra DOC e goderci una meravigliosa conclusione della nostra giornata.
Il nostro tour in sintesi
Itinerario: Ancarano - Torano Nuovo - Controguerra - Corropoli - Colonnella - Martinsicuro.Lunghezza percorso: 32 km.
Cosa vediamo: Antiche Mura, Fonte di Monsignore, Chiesa della Madonna della Pace, Chiesa della Madonna della Misericordia (Ancarano), Chiesa di San Massimo a Varano e Chiesa di San Martino (Torano Nuovo), Chiesa di San Francesco e botteghe artigiane (Controguerra), Campanile, Fontana Centrale e Abbazia dei Celestini (Corropoli), Scalinata, Torre dell’Orologio, Chiesa di Santa Giustina e Fonte Vecchia (Colonnella), Torrione (Martinsicuro).
Cosa assaggiamo: Antipasto alla Giuliese, Antipasto di Fegatini, la Ventricina Teramana, le Salsicce di Corropoli, profumate all’arancio, Scrippelle ‘Mbusse, Ravioli Dolci di Ricotta con Cannella, Spaghetti alla Pecorara, Pappicci al Pomodoro, Maccheroni alla Chitarra le Virtù Teramane, le Mazzarelle Teramane, la ‘Ndocca ‘Ndocca, il Tacchino alla Canzanese, gli Arrosticini di Pecora, Lu Puparò al Forno, la Capra alla Neretese, le Rane al Guazzetto, lo Stocco alla Corropolese, il Brodetto alla Giuliese, il Baccalà di Natale, il Pecorino Marcetto, il Pecorino di Atri, la Scamorza Appassita, i Bocconotti, i Pepatelli, le Sfogliatelle, i Caggionetti, il Pan Ducale, l’Olio Extravergine d’Oliva Pretuziano delle Colline Teramane DOP, l’Agnello del Centro Italia IGP, il Vitellone BIanco dell’Appennino Centrale IGP, il Marrone di Valle Castellana, il Tartufo della Laga e il Miele MIllefiori di Montagna.
Enoteche, Cantine e Agriturismi dove fare degustazione e acquistare prodotti: Barone Cornacchia (Torano Nuovo), Fiore Podere San Biagio (Controguerra), Gusto Trepuntozero (Martinsicuro)
Musei e attrazioni: Museo della Civiltà Contadina (Controguerra), Insediamento Neolitico di Ripoli (Corropoli), l’Antiquarium di Castrum Truentinum (Martinsicuro).
Ti piace viaggiare? Leggi il nostro articolo dedicato alle gite domenicali fuori porta in Abruzzo.
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