Il Trenino Rosso del Bernina. Percorso, fermate e informazioni
Un uomo, d’estate, resta solo in città perché la sua donna è partita per il mare. Lui si annoia, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo, quasi quasi vorrebbe raggiungerla ma qualcosa lo blocca, perché il treno dei suoi desideri, dei suoi pensieri, all’incontrario va.
Riconoscete queste parole? Ebbene sì, sono quelle che hanno portato al successo quasi planetario Azzurro di Adriano Celentano.
Perché le abbiamo messe lì? Perché vorremmo condurvi a fare un giro con noi su quello che è un vero e proprio treno dei desideri, il Bernina Express, altresì conosciuto come Trenino Rosso del Bernina o, più semplicemente, come il treno più bello del mondo.
Si tratta di un prodigio ingegneristico di proprietà della Ferrovia Retica, compagnia svizzera che gestisce una rete di ferrovie a scartamento ridotto nel cantone dei Grigioni, che copre in due ore e quindici minuti i 61 km che separano Tirano da St Moritz - o viceversa, ovviamente - affrontando pendenze del 7% senza l'ausilio della cremagliera, unico treno europeo a poterlo fare.
Il Bernina Express, che viaggia sulla spettacolare linea dell'Albula/Bernina, dichiarata, nel 2008, Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco, è un treno panoramico con vetrate a cupola, che consentono un'ampia visuale sul meraviglioso palcoscenico della natura dove, ad ogni replica, si presentano in grande spolvero i suoi interpreti principali: le montagne imponenti, i ghiacciai sterminati, le valli e le cime alpine, ma anche le 55 gallerie, i 196 viadotti e lo straordinario viadotto elicoidale di Brusio costruiti dall'uomo per poter affrontare questo meraviglioso percorso; vi sembrerà di stare sulle montagne russe, con la differenza che tutto avverrà dolcemente, passando dai 429 metri s.l.m di Tirano, per salire fino a 2253 m s.l.m. in corrispondenza del Passo Bernina e ridiscendere, infine, ai 1775 metri s.l.m di St Mortiz.
Sul Trenino Rosso del Bernina c'è anche l'opzione "cabrio"; solo ed esclusivamente nei giorni di bel tempo dei mesi di luglio e agosto, potrete infatti decidere di salire sulle carrozze panoramiche scoperte, di colore giallo, dotate di sedili in legno che vi permetteranno di immergervi completamente nella bellezza da cui sarete circondati e vi regaleranno il fascino di un viaggio in un’atmosfera nostalgica, da primi ‘900.
In tutti gli altri giorni dell'anno il piccolo e storico treno circola con le sue carrozze chiuse e, all'occorrenza, ben riscaldate, in modo da permettere ai suoi passeggeri di vivere la magia di una favola d’inverno, coi panorami innevati di una bellezza mozzafiato o il risveglio dei sensi con l’arrivo della primavera, con i fiori che sbocciano e la natura che, con prudenza, si risveglia.
Viaggia anche in estate, bella per i suoi colori, quando tra pascoli e alpeggi potrete avvistare molti animali, o, per finire, ammirare la tavolozza di colori caldi che solitamente dipinge l’autunno, con i boschi che si tingono di rosso, giallo e arancione intenso.
Seguiteci, allora, a bordo dell'espresso più lento d'Europa.
Il 5 luglio 1910 costituisce la data più importante per il Bernina Express: è in questo giorno, infatti, che vengono ultimati i lavori di costruzione della ferrovia che congiunge l’Italia e la Svizzera e viene ufficialmente aperta la linea di 61 km.
La storia del Trenino affonda tuttavia le sue radici ben prima di tale data: verso la fine dell’800, infatti, il Passo del Bernina costituiva una fondamentale via di collegamento per il trasporto di merci tra il Canton Grigioni e la Valtellina, il transito e il conseguente commercio delle quali, nelle valli, era sottoposto a numerosi momenti di sospensione durante la stagione invernale, in quanto le avverse condizioni atmosferiche nel Valico ne rendevano difficoltoso, e quasi al limite dell’impossibile, l’attraversamento.
A causa di questi disagi, e per venire incontro alle richieste della popolazione che a gran voce reclamava un modo più rapido e sicuro per trasportare le proprie merci attraverso il Valico, nacque l’idea di realizzare una ferrovia, grazie anche al progresso tecnologico di quegli anni. Al progetto si interessarono, in particolare, finanziatori britannici e italiani, ma i capitali necessari alla realizzazione giunsero soprattutto dalle banche di Basilea. Tra il 1906 e il 1910, la regione divenne un enorme cantiere, con più di 3000 operai, per la maggior parte provenienti del nord Italia, che lavoravano al progetto.
Fu così che ebbe inizio quello che è diventato un vero mito, un modello da copiare, tanto che nel 1912 un ingegnere giapponese, in visita in Svizzera, rimase affascinato dalla Ferrovia e ne emulò il progetto, realizzando una identica ferrovia in terra nipponica nel 1919. Per sottolineare il tributo che il paese del Sol Levante sentiva di avere nei confronti del genio creativo europeo che ha permesso la realizzazione della tratta, nel 1973 venne siglato ufficialmente il gemellaggio tra la ferrovia svizzera e la Hakone-Tozan Railway, ferrovia posta a nord di Tokyo.
Dopo un periodo di crisi nel periodo compreso tra i due conflitti mondiali, il primo gennaio del 1942 la Ferrovia del Bernina. che nel 2010 ha festeggiato il suo centesimo compleanno, entrò ufficialmente a far parte delle Ferrovia Retica e cominciò la sua scalata verso la consacrazione, che gli viene ufficialmente - e definitivamente - conferita nel 2008, quando la ferrovia viene addirittura dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Da dove parte il Trenino? Il percorso dei treni regionali e del Trenino Rosso (Bernina Express) può compiersi da Tirano a St Moritz, o viceversa.
Assunto Tirano, pittoresco borgo ubicato in Alta Valtelina, a soli 2 km dal confine svizzero, come punto di partenza, la prima indicazione che desideriamo darvi è quella di recarvi alla stazione della Ferrovia Retica, ospitata in un edificio liberty-decó risalente al 1927, unica stazione di una ferrovia svizzera presente in territorio italiano e situata proprio accanto alla stazione della Trenord, compagnia ferroviaria tutta tricolore, nella piazza che, non a caso, si chiama Piazza delle Stazioni.
Lungo il percorso con il suggestivo trenino si incontrano le fermate intermedie – alcune a richiesta, ma non tutte disponibili viaggiando sul Bernina Express –di Campocologno, Campascio, Brusio, Le Prese, Li Curt, Poschiavo, Cavaglia, Alp Grüm, Ospizio Bernina, Bernina Lagalb, Bernina Diavolezza, Monteratsch, Surovas, Pontresina , prima di arrivare a St.Moritz.
Si può scegliere se e dove scendere. Noi abbiamo pensato a un itinerario che preveda alcune soste, ma non devono necessariamente essere anche le vostre.
Accomodatevi, prendete posto e tenete a portata di mano l’orario dei treni per eventuali fermate o per scegliere le mete che prediligete; cercate anche di non distrarvi troppo, però, perché appena passato il confine di Stato raggiungerete lo storico viadotto elicoidale di Brusio, dove la linea ferroviaria si attorciglia su se stessa per superare il dislivello di una trentina di metri e una pendenza che sfiora il settanta per mille, a ruota libera e senza cremagliera. Altro che montagne russe!
Siete pronti? Partiamo allora.
Città Slow dal 2008 e Città del Vino dal 2010, Tirano è una città ricca di storia, di arte, di cultura, che ha tra i suoi antenati Etruschi, Tirreni, Galli e, infine, Romani, a cui probabilmente deve il nome, dall'etimo inter amnes, che significa "tra i fiumi": il paese, infatti, si colloca tra i fiumi Adda e Poschiavino. Simbolo indiscusso di bellezza e meta turistica è il Santuario della Madonna di Tirano, il più importante monumento religioso della Valtellina e una delle mete di pellegrinaggio mariano più importanti di tutto lo Stivale, eretto a basilica minore di Santa Romana Chiesa nel 1927. Vi invitiamo a scoprire la storia del Santuario, che ha inizio nel 1504 con l’apparizione della Beata Vergine ad un contadino della zona.
Suggeriamo, infine, una passeggiata nel centro storico, dove vicoli, piazzette e palazzi nobiliari di pregio s’intrecciano ai resti della cinta muraria sforzesca voluta da Ludovico il Moro, il Duca di Milano celebre anche per il suo grande amore per l'arte e per gli artisti.
Varchiamo il confine tra Svizzera e Italia e percorriamo a bordo del nostro panoramico mezzo di trasporto una quidicina di chilometri, prima di arrivare a Miralago, pittoresco borgo che si affaccia sul Lago di Poschiavo, sulle cui rive sorge anche il paese di Le Prese, piccolo gioiello architettonico abbarbicato sui pendii scoscesi dei rilievi che cingono il suggestivo lago; si può, infine, scorgere anche dal treno, guardando in alto verso lo sperone della montagna Giumelin, la Chiesetta Medievale di San Remigio, situata a 1800 m s.l.m praticamente a picco sull'affascinante specchio d'acqua dalle acque cristalline.
Un'altra manciata di chilometri e arriviamo a Poschiavo, antico borgo che sorge a 1014 m s.l.m., capoluogo della vallata omonima, romantico pugno di case che si propone con un centro storico chiuso al traffico di automobili, caratteristica che consente una piacevole passeggiata tra dimore borghesi, chiese e palazzi ottocenteschi. Numerosi sono anche i musei cittadini, tra cui il Museo Poschiavino che offre un salto nella storia contadina del passato. Il turista che sopraggiunga nel Borgo d’estate troverà, infine, nella piazza principale, un tipico mercato di prodotti e artigianato locale.
Ripartiamo alla volta di quella che è considerata dai più la fermata più spettacolare del viaggio, per il panorama che si gode sulla Valpolschiavo e sul ghiacciaio del Palù: Alp Grüm, che con i suoi 2.091 m s.l.m e la piccola stazione senza neanche una macchina, in quanto priva di strade e non raggiungibile con mezzi di trasporto diversi dalle gambe e dal Trenino, rappresenta un affaccio mozzafiato che saprà conquistare anche gli occhi più esigenti.
Ripartiamo per dirigerci verso un punto panoramico ancora più bello, anche se sembra impossibile riuscirci. Proseguiamo, infatti, verso la sponda destra del Lago Bianco, altro pittoresco lago alpino di rara bellezza, e arriviamo a 2353 metri, dove si trova la stazione Ospizio Bernina, il punto più alto della linea del Bernina: d’estate vi farà innamorare offrendovi lo spettacolo del Ghiacciaio del Cambrena, dei colori dei laghi e dei pascoli alpini, mentre d’inverno il paesaggio ghiacciato vi farà credere di essere capitati per sbaglio - e per fortuna - in Narnia.
Ci avviciniamo alla nostra meta e maciniamo, circondati da paesaggi incantevoli, un'altra quindicina di chilometri, finché non arriviamo a Pontresina, una delle più importanti stazioni sciistiche della Svizzera, considerata anche la capitale alpinistica dell’Engadina perché da qui prese il via la prima spedizione alla conquista della cima del Bernina il 13 settembre 1850. Chi colesse fare una passeggiata per il pittoresco centro abitato, incontrerà un tessuto urbano misto, decisamente turistico, un suggestivo mix tra l'antico delle vecchie abitazionoi engadinesi e lo sfarzoso degli stabilimenti turistici della Belle Époque.
Ultimo e piacevolissimo sforzo e arriviamo a St Moritz, per descrivere la quale vogliamo spendere solo tre aggettivi: chic, elegante ed esclusiva.
Nota a livello internazionale per le sue infrastrutture che definire lussuose può sembrare riduttivo, la cittadina non ha un vero e proprio centro storico, ma si divide in una parte bassa, dove potrete fare una passeggiata al lago, il più piccolo fra quelli dell’Alta Engadina, e una parte alta, da cui potrete ammirare le grandiose strutture che richiamano ogni anno turisti da tutto il mondo.
Prezzi: la tratta di sola andata Tirano-St Mortiz costa 32 CHF (circa 30 euro) in seconda classe e 56 CHF (circa 52 euro) in prima classe con il treno regionale.
La tratta andata/ritorno Tirano-St Moritz costa 64 CHF (circa 60 euro) in seconda classe e e 112 CHF (circa 105 euro) in prima classe.
I bambini fino ai 5 anni di età compiuti non pagano il biglietto, per quelli di età compresa tra i 6 e 15 anni compiuti è prevista una riduzione del 50% sui prezzi indicati.
Promozione fino al 31 luglio 2020 (2° classe A/R Tirano - St.Moritz):
adulti 36 € (invece di 60 €);
ragazzi 6-15 anni 18 € (invece di 30 €).
Supplemento Bernina Express: è necessaria, oltre all’acquisto del biglietto normale di un treno regionale, la prenotazione obbligatoria con supplemento (14-16 CHF a persona nell’orario estivo e 5-10 CHF nell’orario invernale) per ogni passeggero che occupi un posto a sedere (i bambini in braccio non lo pagano, e in generale i minori di 6 anni non pagano neanche il biglietto).
Al momento, in attesa di nuove disposizioni, viaggiano solo i treni regionali (Trenino Rosso del Bernina). Il Bernina Express (treno panoramico) non circola.
Orari: i treni regionali lungo la tratta partono circa ogni ora.
Il Bernina Express parte da Tirano (e da St Moritz) solo in 3-4 orari al giorno.
Per maggiori informazioni e per prenotare vi invitiamo a consultare il sito ufficiale del Trenino Rosso del Bernina.
Tour organizzati: esistono agenzie specializzate che organizzano tour di più giorni lungo la tratta del Trenino.
Ulteriori informazioni: la dicitura Bernina Express (BEX) indica il treno turistico con le carrozze panoramiche.
Con il termine Trenino Rosso del Bernina, o Trenino del Bernina, si indica la linea della Ferrovia Retica che collega Tirano e St Moritz, su cui viaggiano sia il Bernina Express, sia i treni regionali.
Una possibilità, oltre a quella di compiere il viaggio di andata e ritorno da Tirano a St Moritz, o viceversa, con il treno panoramico, è quella di partire da Tirano con il Bernina Express e rientrare da St Moritz con un treno regionale, e viceversa. I treni regionali sono molto frequenti, uno quasi ogni ora.
In auto: da Milano è possibile raggiungere Tirano utilizzando la superstrada 36 fino a Colico, proseguendo poi lungo la SS38, attraverso Morbegno e Sondrio. Per chi proviene da Brescia, Trento, Mantova, Verona e Italia Orientale, Tirano è facilmente raggiungibile attraverso il Passo dell'Aprìca (1.200 metri s.l.m. circa), transitabile tutto l'anno.
In treno: Tirano è collegata direttamente con Milano e servita da numerosi treni diretti di Trenord in partenza da Milano Centrale. Da Bergamo consigliamo invece di raggiungere Lecco, dove troverete la coincidenza per Tirano.
Ti affascinano i treni della Svizzera? Leggi il nostro articolo sul treno panoramico Glacier Express.
Riconoscete queste parole? Ebbene sì, sono quelle che hanno portato al successo quasi planetario Azzurro di Adriano Celentano.
Perché le abbiamo messe lì? Perché vorremmo condurvi a fare un giro con noi su quello che è un vero e proprio treno dei desideri, il Bernina Express, altresì conosciuto come Trenino Rosso del Bernina o, più semplicemente, come il treno più bello del mondo.
Si tratta di un prodigio ingegneristico di proprietà della Ferrovia Retica, compagnia svizzera che gestisce una rete di ferrovie a scartamento ridotto nel cantone dei Grigioni, che copre in due ore e quindici minuti i 61 km che separano Tirano da St Moritz - o viceversa, ovviamente - affrontando pendenze del 7% senza l'ausilio della cremagliera, unico treno europeo a poterlo fare.
Il Bernina Express, che viaggia sulla spettacolare linea dell'Albula/Bernina, dichiarata, nel 2008, Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco, è un treno panoramico con vetrate a cupola, che consentono un'ampia visuale sul meraviglioso palcoscenico della natura dove, ad ogni replica, si presentano in grande spolvero i suoi interpreti principali: le montagne imponenti, i ghiacciai sterminati, le valli e le cime alpine, ma anche le 55 gallerie, i 196 viadotti e lo straordinario viadotto elicoidale di Brusio costruiti dall'uomo per poter affrontare questo meraviglioso percorso; vi sembrerà di stare sulle montagne russe, con la differenza che tutto avverrà dolcemente, passando dai 429 metri s.l.m di Tirano, per salire fino a 2253 m s.l.m. in corrispondenza del Passo Bernina e ridiscendere, infine, ai 1775 metri s.l.m di St Mortiz.
Sul Trenino Rosso del Bernina c'è anche l'opzione "cabrio"; solo ed esclusivamente nei giorni di bel tempo dei mesi di luglio e agosto, potrete infatti decidere di salire sulle carrozze panoramiche scoperte, di colore giallo, dotate di sedili in legno che vi permetteranno di immergervi completamente nella bellezza da cui sarete circondati e vi regaleranno il fascino di un viaggio in un’atmosfera nostalgica, da primi ‘900.
In tutti gli altri giorni dell'anno il piccolo e storico treno circola con le sue carrozze chiuse e, all'occorrenza, ben riscaldate, in modo da permettere ai suoi passeggeri di vivere la magia di una favola d’inverno, coi panorami innevati di una bellezza mozzafiato o il risveglio dei sensi con l’arrivo della primavera, con i fiori che sbocciano e la natura che, con prudenza, si risveglia.
Viaggia anche in estate, bella per i suoi colori, quando tra pascoli e alpeggi potrete avvistare molti animali, o, per finire, ammirare la tavolozza di colori caldi che solitamente dipinge l’autunno, con i boschi che si tingono di rosso, giallo e arancione intenso.
Seguiteci, allora, a bordo dell'espresso più lento d'Europa.
Storia del Bernina Express
Il 5 luglio 1910 costituisce la data più importante per il Bernina Express: è in questo giorno, infatti, che vengono ultimati i lavori di costruzione della ferrovia che congiunge l’Italia e la Svizzera e viene ufficialmente aperta la linea di 61 km.
La storia del Trenino affonda tuttavia le sue radici ben prima di tale data: verso la fine dell’800, infatti, il Passo del Bernina costituiva una fondamentale via di collegamento per il trasporto di merci tra il Canton Grigioni e la Valtellina, il transito e il conseguente commercio delle quali, nelle valli, era sottoposto a numerosi momenti di sospensione durante la stagione invernale, in quanto le avverse condizioni atmosferiche nel Valico ne rendevano difficoltoso, e quasi al limite dell’impossibile, l’attraversamento.
A causa di questi disagi, e per venire incontro alle richieste della popolazione che a gran voce reclamava un modo più rapido e sicuro per trasportare le proprie merci attraverso il Valico, nacque l’idea di realizzare una ferrovia, grazie anche al progresso tecnologico di quegli anni. Al progetto si interessarono, in particolare, finanziatori britannici e italiani, ma i capitali necessari alla realizzazione giunsero soprattutto dalle banche di Basilea. Tra il 1906 e il 1910, la regione divenne un enorme cantiere, con più di 3000 operai, per la maggior parte provenienti del nord Italia, che lavoravano al progetto.
Fu così che ebbe inizio quello che è diventato un vero mito, un modello da copiare, tanto che nel 1912 un ingegnere giapponese, in visita in Svizzera, rimase affascinato dalla Ferrovia e ne emulò il progetto, realizzando una identica ferrovia in terra nipponica nel 1919. Per sottolineare il tributo che il paese del Sol Levante sentiva di avere nei confronti del genio creativo europeo che ha permesso la realizzazione della tratta, nel 1973 venne siglato ufficialmente il gemellaggio tra la ferrovia svizzera e la Hakone-Tozan Railway, ferrovia posta a nord di Tokyo.
Dopo un periodo di crisi nel periodo compreso tra i due conflitti mondiali, il primo gennaio del 1942 la Ferrovia del Bernina. che nel 2010 ha festeggiato il suo centesimo compleanno, entrò ufficialmente a far parte delle Ferrovia Retica e cominciò la sua scalata verso la consacrazione, che gli viene ufficialmente - e definitivamente - conferita nel 2008, quando la ferrovia viene addirittura dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Da Tirano a St Moritz: le fermate del percorso
Da dove parte il Trenino? Il percorso dei treni regionali e del Trenino Rosso (Bernina Express) può compiersi da Tirano a St Moritz, o viceversa.
Assunto Tirano, pittoresco borgo ubicato in Alta Valtelina, a soli 2 km dal confine svizzero, come punto di partenza, la prima indicazione che desideriamo darvi è quella di recarvi alla stazione della Ferrovia Retica, ospitata in un edificio liberty-decó risalente al 1927, unica stazione di una ferrovia svizzera presente in territorio italiano e situata proprio accanto alla stazione della Trenord, compagnia ferroviaria tutta tricolore, nella piazza che, non a caso, si chiama Piazza delle Stazioni.
Lungo il percorso con il suggestivo trenino si incontrano le fermate intermedie – alcune a richiesta, ma non tutte disponibili viaggiando sul Bernina Express –di Campocologno, Campascio, Brusio, Le Prese, Li Curt, Poschiavo, Cavaglia, Alp Grüm, Ospizio Bernina, Bernina Lagalb, Bernina Diavolezza, Monteratsch, Surovas, Pontresina , prima di arrivare a St.Moritz.
Si può scegliere se e dove scendere. Noi abbiamo pensato a un itinerario che preveda alcune soste, ma non devono necessariamente essere anche le vostre.
Accomodatevi, prendete posto e tenete a portata di mano l’orario dei treni per eventuali fermate o per scegliere le mete che prediligete; cercate anche di non distrarvi troppo, però, perché appena passato il confine di Stato raggiungerete lo storico viadotto elicoidale di Brusio, dove la linea ferroviaria si attorciglia su se stessa per superare il dislivello di una trentina di metri e una pendenza che sfiora il settanta per mille, a ruota libera e senza cremagliera. Altro che montagne russe!
Siete pronti? Partiamo allora.
Città Slow dal 2008 e Città del Vino dal 2010, Tirano è una città ricca di storia, di arte, di cultura, che ha tra i suoi antenati Etruschi, Tirreni, Galli e, infine, Romani, a cui probabilmente deve il nome, dall'etimo inter amnes, che significa "tra i fiumi": il paese, infatti, si colloca tra i fiumi Adda e Poschiavino. Simbolo indiscusso di bellezza e meta turistica è il Santuario della Madonna di Tirano, il più importante monumento religioso della Valtellina e una delle mete di pellegrinaggio mariano più importanti di tutto lo Stivale, eretto a basilica minore di Santa Romana Chiesa nel 1927. Vi invitiamo a scoprire la storia del Santuario, che ha inizio nel 1504 con l’apparizione della Beata Vergine ad un contadino della zona.
Suggeriamo, infine, una passeggiata nel centro storico, dove vicoli, piazzette e palazzi nobiliari di pregio s’intrecciano ai resti della cinta muraria sforzesca voluta da Ludovico il Moro, il Duca di Milano celebre anche per il suo grande amore per l'arte e per gli artisti.
Varchiamo il confine tra Svizzera e Italia e percorriamo a bordo del nostro panoramico mezzo di trasporto una quidicina di chilometri, prima di arrivare a Miralago, pittoresco borgo che si affaccia sul Lago di Poschiavo, sulle cui rive sorge anche il paese di Le Prese, piccolo gioiello architettonico abbarbicato sui pendii scoscesi dei rilievi che cingono il suggestivo lago; si può, infine, scorgere anche dal treno, guardando in alto verso lo sperone della montagna Giumelin, la Chiesetta Medievale di San Remigio, situata a 1800 m s.l.m praticamente a picco sull'affascinante specchio d'acqua dalle acque cristalline.
Un'altra manciata di chilometri e arriviamo a Poschiavo, antico borgo che sorge a 1014 m s.l.m., capoluogo della vallata omonima, romantico pugno di case che si propone con un centro storico chiuso al traffico di automobili, caratteristica che consente una piacevole passeggiata tra dimore borghesi, chiese e palazzi ottocenteschi. Numerosi sono anche i musei cittadini, tra cui il Museo Poschiavino che offre un salto nella storia contadina del passato. Il turista che sopraggiunga nel Borgo d’estate troverà, infine, nella piazza principale, un tipico mercato di prodotti e artigianato locale.
Ripartiamo alla volta di quella che è considerata dai più la fermata più spettacolare del viaggio, per il panorama che si gode sulla Valpolschiavo e sul ghiacciaio del Palù: Alp Grüm, che con i suoi 2.091 m s.l.m e la piccola stazione senza neanche una macchina, in quanto priva di strade e non raggiungibile con mezzi di trasporto diversi dalle gambe e dal Trenino, rappresenta un affaccio mozzafiato che saprà conquistare anche gli occhi più esigenti.
Ripartiamo per dirigerci verso un punto panoramico ancora più bello, anche se sembra impossibile riuscirci. Proseguiamo, infatti, verso la sponda destra del Lago Bianco, altro pittoresco lago alpino di rara bellezza, e arriviamo a 2353 metri, dove si trova la stazione Ospizio Bernina, il punto più alto della linea del Bernina: d’estate vi farà innamorare offrendovi lo spettacolo del Ghiacciaio del Cambrena, dei colori dei laghi e dei pascoli alpini, mentre d’inverno il paesaggio ghiacciato vi farà credere di essere capitati per sbaglio - e per fortuna - in Narnia.
Ci avviciniamo alla nostra meta e maciniamo, circondati da paesaggi incantevoli, un'altra quindicina di chilometri, finché non arriviamo a Pontresina, una delle più importanti stazioni sciistiche della Svizzera, considerata anche la capitale alpinistica dell’Engadina perché da qui prese il via la prima spedizione alla conquista della cima del Bernina il 13 settembre 1850. Chi colesse fare una passeggiata per il pittoresco centro abitato, incontrerà un tessuto urbano misto, decisamente turistico, un suggestivo mix tra l'antico delle vecchie abitazionoi engadinesi e lo sfarzoso degli stabilimenti turistici della Belle Époque.
Ultimo e piacevolissimo sforzo e arriviamo a St Moritz, per descrivere la quale vogliamo spendere solo tre aggettivi: chic, elegante ed esclusiva.
Nota a livello internazionale per le sue infrastrutture che definire lussuose può sembrare riduttivo, la cittadina non ha un vero e proprio centro storico, ma si divide in una parte bassa, dove potrete fare una passeggiata al lago, il più piccolo fra quelli dell’Alta Engadina, e una parte alta, da cui potrete ammirare le grandiose strutture che richiamano ogni anno turisti da tutto il mondo.
Come prenotare il Trenino del Bernina: prezzi, orari, tour
Prezzi: la tratta di sola andata Tirano-St Mortiz costa 32 CHF (circa 30 euro) in seconda classe e 56 CHF (circa 52 euro) in prima classe con il treno regionale.
La tratta andata/ritorno Tirano-St Moritz costa 64 CHF (circa 60 euro) in seconda classe e e 112 CHF (circa 105 euro) in prima classe.
I bambini fino ai 5 anni di età compiuti non pagano il biglietto, per quelli di età compresa tra i 6 e 15 anni compiuti è prevista una riduzione del 50% sui prezzi indicati.
Promozione fino al 31 luglio 2020 (2° classe A/R Tirano - St.Moritz):
adulti 36 € (invece di 60 €);
ragazzi 6-15 anni 18 € (invece di 30 €).
Supplemento Bernina Express: è necessaria, oltre all’acquisto del biglietto normale di un treno regionale, la prenotazione obbligatoria con supplemento (14-16 CHF a persona nell’orario estivo e 5-10 CHF nell’orario invernale) per ogni passeggero che occupi un posto a sedere (i bambini in braccio non lo pagano, e in generale i minori di 6 anni non pagano neanche il biglietto).
Al momento, in attesa di nuove disposizioni, viaggiano solo i treni regionali (Trenino Rosso del Bernina). Il Bernina Express (treno panoramico) non circola.
Orari: i treni regionali lungo la tratta partono circa ogni ora.
Il Bernina Express parte da Tirano (e da St Moritz) solo in 3-4 orari al giorno.
Per maggiori informazioni e per prenotare vi invitiamo a consultare il sito ufficiale del Trenino Rosso del Bernina.
Tour organizzati: esistono agenzie specializzate che organizzano tour di più giorni lungo la tratta del Trenino.
Ulteriori informazioni: la dicitura Bernina Express (BEX) indica il treno turistico con le carrozze panoramiche.
Con il termine Trenino Rosso del Bernina, o Trenino del Bernina, si indica la linea della Ferrovia Retica che collega Tirano e St Moritz, su cui viaggiano sia il Bernina Express, sia i treni regionali.
Una possibilità, oltre a quella di compiere il viaggio di andata e ritorno da Tirano a St Moritz, o viceversa, con il treno panoramico, è quella di partire da Tirano con il Bernina Express e rientrare da St Moritz con un treno regionale, e viceversa. I treni regionali sono molto frequenti, uno quasi ogni ora.
Come arrivare a Tirano dall'Italia
In auto: da Milano è possibile raggiungere Tirano utilizzando la superstrada 36 fino a Colico, proseguendo poi lungo la SS38, attraverso Morbegno e Sondrio. Per chi proviene da Brescia, Trento, Mantova, Verona e Italia Orientale, Tirano è facilmente raggiungibile attraverso il Passo dell'Aprìca (1.200 metri s.l.m. circa), transitabile tutto l'anno.
In treno: Tirano è collegata direttamente con Milano e servita da numerosi treni diretti di Trenord in partenza da Milano Centrale. Da Bergamo consigliamo invece di raggiungere Lecco, dove troverete la coincidenza per Tirano.
Ti affascinano i treni della Svizzera? Leggi il nostro articolo sul treno panoramico Glacier Express.
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