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Tour tra le migliori pasticcerie di Parigi: La Route des Gourmets

Chocolat (e gateau) mon amour! Arrivato a Parigi dalla Spagna nella valigia di Anna d’Austria, il cioccolato viene all’epoca considerato chic e snob. La marchesa de Sévigné, una delle più preziose scrittrici francesi del Seicento, descrive nelle sue Lettres i modi in cui bere una tazza di quello che definisce un potente antidepressivo. Amaro, fondente, al latte, di questa prelibatezza s’innamorano tutti. Piace al Casanova (per ritemprarsi dalle fatiche amorose), a Maupassant per cui è “profumato e inebriante”, a Voltaire che lo consuma una dozzina di volte al giorno. E’ invece contraria la Chiesa che nel XVII° secolo ne vieta l’uso a monaci e suore perché “così violento da suscitare insolite passioni”.

Già attorno al 1550 pasticceri di strada propongono ai parigini dolcetti e pasticcini caldi; sempre a Parigi s’inventano la torta alle mandorle e la crema Chantilly, torroni, meringhe e croccanti. Poi i marron glacés e la brioche, nel 1690 (i croissant arrivano invece da Vienna). Golose tentazioni celebrate ai giorni nostri vetrina dopo vetrina.

Se siete a Parigi e cioccolato e dolci vi piacciono, andate alla scoperta delle cioccolaterie (e pasticcerie) più buone della capitale francese. La città vanta infatti maitre chocolatier e pasticceri straordinari e ha persino un proprio fans club e un museo dedicato alla pregiata miscela di zucchero, latte e cacao: Choco Story, inaugurato nel 2010, accompagna in un viaggio attraverso la storia del cacao con dimostrazioni della sua produzione e assaggio finale. Si trova al 28 di Boulevard Bonne-Nouvelle ed è aperto da lunedì a domenica in orario 10-18 con ingresso a pagamento. Info su www.museeduchocolat.fr

Cercate un tour per andare alla scoperta di queste golose tentazioni tramandate sino ai giorni nostri e celebrate vetrina dopo vetrina? La Route des Gourmets (www.laroutedesgourmets.fr) fa al caso vostro: specializzata in food travel, quest’agenzia conosce tutti i migliori indirizzi di arte dolciaria (ma anche di enogastronomia) di Parigi. Eccone alcuni.

Christophe Michalak, i dolci con la “k”.


E’ uno dei volti televisivi più noti di Francia, ha una scuola che porta il suo nome dove imparare l’arte dolciaria, scrive e pubblica libri. Chef patissier di indubbio talento, nel 2013 è stato eletto da Relais Desserts pasticcere dell’anno. Frutta fresca, decorazioni naturali, giochi di colori, morbidezze e croccantezze rendono i suoi dolci (in tutti i nomi c’è la lettera k) riconoscibili ovunque grazie anche al logo scelto per il packaging: il tracciato di un battito cardiaco nero su sfondo bianco. Perché, come la definisce M. Mickalak “la pasticceria è uno sport da combattimento”. Nella boutique al 60 di Rue du Faubourg Poissonnière, nel X° arrondissement, non c’è che l’imbarazzo della scelta: provate la cheesecake fragola-rabarbaro, la mousse al cioccolato nero e gli choux alla vaniglia. Per le vie di Parigi trovate altri suoi tre negozi, uno anche in Giappone. www.christophemichalak.com

Patrick Roger, il Rodin del cioccolato.


All’inizio erano fave di cacao: ora quelle che si ammirano nell’atelier di Roger sono opere d’arte scolpite in grandi blocchi di cioccolato scalpellando con il punteruolo. Nei suoi punti vendita (7 a Parigi) non ci sono macaron o altri gateaux ma solo cioccolatini di ogni forma e sapore: entrando si viene avvolti da un profumo inebriante di cacao. E la scelta diventa tremendamente difficile fra una ganache al lime, una praliné alla nocciola o una mandorla “caramellizzata” con arancio e uvetta. L’ultima boutique, al 43 di Rue des Archives, aperta ad aprile, è un’ode al cioccolato con sculture e cioccolatini per tutti i gusti. Una novità assoluta? L’Instant di Patrick Roger, un fruttato Syrah dal sapore intenso, un nettare di vitigno a bacca nera, da sorseggiare fra i 18° e i 20° C (69€ la bottiglia). Cioccolatini a partire da 14€ per l’assortimento da 9 pezzi. www.patrickroger.com

Pierre Hermé, il re dei macaron.


Quando i celebri dolcetti francesi incontrano le fragranze de L’Occitane en Provence il risultato è strabiliante. Tanto abile nelle creazioni al cioccolato quanto nell’abbinare colori e profumi nei biscotti dall’inconfondibile forma tonda, l’ex maitre patissier di Ladurée ha da poco aperto i battenti (in collaborazione con L’Occitane) anche sugli Champs Elysées: 86 Champs, così si chiama la boutique gourmande disegnata dall’architetto Laura Gonzalez, è un tempio dedicato ai dolci e alla bellezza. Aperto da lunedì a domenica dalle 8.30 alle 23.30 (sino alle 24.30 il venerdì e sabato), questo luogo nel cuore del viale più famoso al mondo accoglie nel salone da tè e nella terrazza esterna per una pausa salata in attesa…del dolce. Assaggiate assolutamente Ispahan, in porzione singola ma anche in formato maxi da 10/12 persone: è un croccante guscio di macaron con cuore di crema ai petali di rosa (di Damasco), lamponi e litchi. www.pierreherme.com e www.86champs.com

Jacques Genin, “fondeur en chocolat”.


E’ uno dei più grandi maestri francesi del cioccolato. La sua boutique al 133 di Rue de Turenne (III° arrondissement) eccelle per vere e proprie delizie con ganache e praliné di tutti i gusti decorate come opere d’arte. Ma non solo: la torta al limone con profumo di basilico, la Paris-Brest, la millefoglie e gli choux alla vaniglia sono altrettanto deliziosi. Se volete acquistare queste prelibatezze ricordatevi però di prenotare 24 ore; altrimenti potete comunque sedervi e gustarli nel salone da tè inebriati dai profumi del cacao lavorato nel laboratorio artigianale al primo piano. Un consiglio? Assaggiate i cioccolatini agli agrumi. Genin lo trovate anche al 27 di Rue de Varenne nel VII° arrondissement. www.jacquesgenin.fr

Maison d’Aleph, per gusti orientali.


Con questa insegna, Myriam Sabet, rinnova la pasticceria d’Oriente con deliziose mini creazioni combinando sapientemente tecniche ancestrali, savoir-faire moderno e sapori levantini. Fiori d’arancio, rosa, gelsomino, pistacchio e sommacco sono fra gli ingredienti di queste delizie in formato “bouchée” che si possono mordere (quasi) senza sentirsi in colpa. Dai “capelli d’angelo” croccanti con pistacchio dell’Iran e tamarindo a quelli con crema al cardamomo o formaggio bianco e rosa di Damasco, questa piccola boutique dall’atmosfera siriana (bellissimo il pavimento blu e azzurro a motivi geometrici) piacerà anche ai più tradizionalisti. Trovate pure cioccolata allo zafferano (rigorosamente di provenienza iraniana), al cardamomo, al sesamo e all’arancio amaro. Prezzi a partire da 2,10 € al pezzo. Indirizzo: 20 Rue de la Verrerie (IV° arrondissement). www.maisonaleph.com

Yann Couvreur, la volpe del cioccolato.


Dopo aver lavorato nei più rinomati ristoranti parigini, Yann Couvreur crea una pasticceria dove dolce e salato si adattano al suo credo: un mondo centrato sul rispetto del prodotto e dei sapori. La prima boutique che porta il suo nome apre nel 2016 in Avenue Parmentier (X° ar.). Poi è la volta del dolce rifugio al 23B di Rue des Rosiers (III° ar.): qui si possono gustare creazioni tanto belle quanto buone, da assaporare sul posto o à emporter: praliné alla nocciola, torta al limone, Paris-Brest e la meravigliosa millefoglie di grano saraceno con vaniglia del Madagascar. Se volete assaggiare quest’ultima ricordate che qui ne vengono prodotte solo 50 al giorno. E la cioccolata? Superba. Provate i cioccolatini, al latte o fondente, a forma di volpe, animale totem del maitre patissier. Dolci da 4,80€ a 6,50€ al pezzo; 10€ la millefoglie (disponibile solo con consumazione ai tavoli della bottega). www.yanncouvreur.com
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