Mulhouse (Mülhausen): tour nella città dell'automobile
Mulhouse, in tedesco Mülhausen, è una città francese di circa 110.000 abitanti situata all’estremità orientale del dipartimento dell’Alto Reno, a pochi chilometri dai confini svizzero e tedesco, facente parte della regione dell’Alsazia. Dal punto di vista geografico, Mulhouse è sorta nei pressi di due importanti corsi d’acqua, il III ed il Canale dal Rodano al Reno, che scorrono ai piedi delle colline del Sundgau, una sorta di confine naturale tra Francia e Svizzera. Il centro è quindi situato in una posizione strategica, al confine tra tre importanti paesi, a soli 40 chilometri da Basilea e ad appena un centinaio da Strasburgo. Nonostante questa favorevole collocazione e la presenza di numerosi siti di interesse culturale ed artistico, dal punto di vista turistico la città è tutt’ora praticamente sconosciuta; la risorsa economica principale è ancora l’industria, specializzata prevalentemente nei settori chimico, tessile e meccanico.
La prima comparsa dell’allora Mulinhuson, “Case dei Mulini”, in un documento ufficiale risale all’803, periodo nel quale la città cominciò a svilupparsi a partire da due nuclei ben distinti: uno di proprietà dei vescovi di Strasburgo, l’altro degli Hohenstaufen. Nel 1223 gli abitanti insorsero contro la rigida dominazione vescovile radendone al suolo il castello sfruttato come residenza ed appoggiando la scalata al potere dell’Imperatore Rodolfo I d’Asburgo, sotto al quale Mulhouse divenne freie Reichsstadt, “libera città imperiale”, anche nota come Repubblica di Mulhouse. Nel 1515, a causa dalla minaccia rappresentata dagli Asburgo, l’insediamento fu costretto ad associarsi alla Confederazione Svizzera, anche se appena otto anni dopo, in seguito agli eventi del 1523, ovvero all’introduzione della Riforma protestante ed ai successivi contrasti con i cattolici, Mulhouse cominciò a intraprendere un progetto teso al raggiungimento di una maggiore indipendenza, un progetto che si concretizzò nel 1586 con la proclamazione della repubblica neutrale. Nel 1798 un plebiscito votò a favore dell’annessione alla Francia, sotto cui Mulhouse è rimasta fino ad oggi, fatta eccezione per brevi parentesi di occupazione tedesca nel corso delle due guerre mondiali.
Nonostante le dimensioni urbane inizino a diventare considerevoli, Mulhouse è ancora un centro tranquillo, caratterizzato da un grazioso centro storico pedonalizzato ricco di giardini e ville borghesi frutto delle ricchezze del glorioso passato industriale, per certi versi ancora fortemente radicato sul territorio. Le prime cose che colpiscono della città sono la qualità, l’ordine e la pulizia del centro, progressivamente restaurato negli anni ed oggi più bello ed attraente che mai. Da non perdere: Place de la Reunion, contraddistinta da edifici dalle variopinte facciate colorate e dai tradizionali trompe-l'œil; l’Hôtel de ville, il “Municipio”, uno splendido palazzo realizzato secondi i classici canoni rinascimentali e successivamente ricostruito a causa di un incendio; ed il Temple Saint-Étienne, il “Tempio di Santo Stefano”, un tempio riformato neogotico famoso per la presenza di alcune meravigliose vetrate realizzate nel XIV secolo. Verso la metà dell’Ottocento, Mulhouse ha visto la nascita di nuovi e moderni quartieri anticonformisti, in palese contrasto con gli ideali di austerità e sobrietà proposti dalla riforma calvinista: le cosiddette cité-jardins ouvrières, le “città giardino”, aree residenziali caratterizzate da grandi estensioni di verde pubblico e privato; e il Nuovo Quartiere, portato a compimento nel 1827 per i giovani imprenditori ed ispirato agli sfarzosi portici di rue de Rivoli a Parigi. Per godere di una meravigliosa vista sulla città, ma anche sui Vosgi e sulla Foresta Nera, il consiglio è quello di salire sulla cima della Torre d’Europa, una moderna costruzione dotata di un meccanismo per il quale ogni ora l’intera torre compie una rotazione completa intorno al proprio asse centrale.
Passato in rassegna il centro con le sue attrazioni ci si potrà dedicare alle visite dei molti ed interessanti musei di Mulhouse. Il più importante e conosciuto è senza dubbio la Citè de l’Automobile, la “Città dell’automobile-Museo Nazionale”, il più grande museo dell’auto del mondo. Accessibile tramite una passerella che conduce fino ad una porta rettangolare di legno, acciaio, vetro e ornata da vetture sospese, la Citè de l’Automobile riuscirà a suscitare almeno un briciolo di interesse anche in coloro che normalmente non sono minimamente interessati al mondo dei motori. La particolarità degli spazi, la cura del dettaglio degli allestimenti, la ricchezza degli oggetti esposti, sono solo alcune delle caratteristiche che permeano il museo, all’interno del quale sono in mostra 437 vetture che a buona ragione possono essere considerate vere e proprie opere d’arte del XX secolo. La visita è organizzata secondo un percorso tematico che guiderà il visitatore dallo spazio Capolavoro, sale dall’atmosfera ovatta dove troneggiano lussuose vetture degli anni ’30 e ’40, allo spazio Avventura, un’ex-filanda all’interno della quale è riassunta la storia dell’auto dal 1878 ad oggi, passando attraverso lo spazio Corsa, specializzato ovviamente in auto da competizione.
La prima comparsa dell’allora Mulinhuson, “Case dei Mulini”, in un documento ufficiale risale all’803, periodo nel quale la città cominciò a svilupparsi a partire da due nuclei ben distinti: uno di proprietà dei vescovi di Strasburgo, l’altro degli Hohenstaufen. Nel 1223 gli abitanti insorsero contro la rigida dominazione vescovile radendone al suolo il castello sfruttato come residenza ed appoggiando la scalata al potere dell’Imperatore Rodolfo I d’Asburgo, sotto al quale Mulhouse divenne freie Reichsstadt, “libera città imperiale”, anche nota come Repubblica di Mulhouse. Nel 1515, a causa dalla minaccia rappresentata dagli Asburgo, l’insediamento fu costretto ad associarsi alla Confederazione Svizzera, anche se appena otto anni dopo, in seguito agli eventi del 1523, ovvero all’introduzione della Riforma protestante ed ai successivi contrasti con i cattolici, Mulhouse cominciò a intraprendere un progetto teso al raggiungimento di una maggiore indipendenza, un progetto che si concretizzò nel 1586 con la proclamazione della repubblica neutrale. Nel 1798 un plebiscito votò a favore dell’annessione alla Francia, sotto cui Mulhouse è rimasta fino ad oggi, fatta eccezione per brevi parentesi di occupazione tedesca nel corso delle due guerre mondiali.
Nonostante le dimensioni urbane inizino a diventare considerevoli, Mulhouse è ancora un centro tranquillo, caratterizzato da un grazioso centro storico pedonalizzato ricco di giardini e ville borghesi frutto delle ricchezze del glorioso passato industriale, per certi versi ancora fortemente radicato sul territorio. Le prime cose che colpiscono della città sono la qualità, l’ordine e la pulizia del centro, progressivamente restaurato negli anni ed oggi più bello ed attraente che mai. Da non perdere: Place de la Reunion, contraddistinta da edifici dalle variopinte facciate colorate e dai tradizionali trompe-l'œil; l’Hôtel de ville, il “Municipio”, uno splendido palazzo realizzato secondi i classici canoni rinascimentali e successivamente ricostruito a causa di un incendio; ed il Temple Saint-Étienne, il “Tempio di Santo Stefano”, un tempio riformato neogotico famoso per la presenza di alcune meravigliose vetrate realizzate nel XIV secolo. Verso la metà dell’Ottocento, Mulhouse ha visto la nascita di nuovi e moderni quartieri anticonformisti, in palese contrasto con gli ideali di austerità e sobrietà proposti dalla riforma calvinista: le cosiddette cité-jardins ouvrières, le “città giardino”, aree residenziali caratterizzate da grandi estensioni di verde pubblico e privato; e il Nuovo Quartiere, portato a compimento nel 1827 per i giovani imprenditori ed ispirato agli sfarzosi portici di rue de Rivoli a Parigi. Per godere di una meravigliosa vista sulla città, ma anche sui Vosgi e sulla Foresta Nera, il consiglio è quello di salire sulla cima della Torre d’Europa, una moderna costruzione dotata di un meccanismo per il quale ogni ora l’intera torre compie una rotazione completa intorno al proprio asse centrale.
Passato in rassegna il centro con le sue attrazioni ci si potrà dedicare alle visite dei molti ed interessanti musei di Mulhouse. Il più importante e conosciuto è senza dubbio la Citè de l’Automobile, la “Città dell’automobile-Museo Nazionale”, il più grande museo dell’auto del mondo. Accessibile tramite una passerella che conduce fino ad una porta rettangolare di legno, acciaio, vetro e ornata da vetture sospese, la Citè de l’Automobile riuscirà a suscitare almeno un briciolo di interesse anche in coloro che normalmente non sono minimamente interessati al mondo dei motori. La particolarità degli spazi, la cura del dettaglio degli allestimenti, la ricchezza degli oggetti esposti, sono solo alcune delle caratteristiche che permeano il museo, all’interno del quale sono in mostra 437 vetture che a buona ragione possono essere considerate vere e proprie opere d’arte del XX secolo. La visita è organizzata secondo un percorso tematico che guiderà il visitatore dallo spazio Capolavoro, sale dall’atmosfera ovatta dove troneggiano lussuose vetture degli anni ’30 e ’40, allo spazio Avventura, un’ex-filanda all’interno della quale è riassunta la storia dell’auto dal 1878 ad oggi, passando attraverso lo spazio Corsa, specializzato ovviamente in auto da competizione.
... Pagina 2/2 ...Un altro museo particolarmente conosciuto è La cité du Train, “La città del Treno”, considerato il più bel museo dedicato ai treni di tutta l’Europa. Qui, ad iniziare dal giugno del 1976, si è cominciata a mettere insieme una collezione che oggi contempla all’incirca un centinaio di pezzi che permettono di passare in rassegna il “secolo d’oro” del sistema ferroviario. Dalle antiche locomotive a vapore a quelle con le ruote ricoperte dai pneumatici, dai treni delle periferie interamente in legno all’Orient Express, fino ad arrivare allo storico treno presidenziale che, nel lontano 1937, era il più veloce del mondo, raggiungendo i 196 chilometri all’ora. Da non perdere anche: il Musée des Beaux-Arts, il “Museo delle Belle Arti”, il Museo della Stampa su stoffe ed il Museo dell'Energia elettrica.
Tra gli eventi e le manifestazioni celebrate annualmente a Mulhouse le più suggestive sono: il Carnevale Internazionale, tra febbraio e marzo, quando parate, balli e canti animano le strade invase da turisti provenienti da tutta l’Europa; il Festival dell’Automobile, in calendario ogni luglio, tre giornate durante le quali più di 700 auto d’epoca sfilano e si danno battaglia in gare ed esibizioni su pista; ed il Mercato di Natale, che si protrae da fine novembre a fine dicembre, un periodo nel quale la Place de la Reunion si colora con luci e bancarelle natalizie.
Il clima della zona comprende inverni freddi ed estati miti. Gli inverni sono rigidi e spesso nevosi, mentre d’estate le giornate sono calde, anche se spesso bagnate da improvvisi temporali, e le nottate fresche. I periodi migliori per partire alla volta di Mulhouse sono le cosiddette “mezze stagioni”, primavera e autunno, durante le quali la temperatura media è generalmente compresa tra i 12 ed il 15 gradi e l’unica incognita è rappresentata dalle possibili precipitazioni.
L’aeroporto più vicino è il Basel-Mulhouse-Freiburg International Airport, uno scalo situato in territorio svizzero, pochi chilometri a nord di Basilea, ma facile da raggiungere anche da Mulhouse grazie ad una speciale linea ferroviaria di collegamento, la linea 755. Oltre all’efficiente sistema ferroviario, per muoversi nella zona di Mulhouse si può contare su un’ottima rete autostradale, nella quale spiccano la A35 e la A36, e su una capillare apparato di strade statali e regionali.
Tra gli eventi e le manifestazioni celebrate annualmente a Mulhouse le più suggestive sono: il Carnevale Internazionale, tra febbraio e marzo, quando parate, balli e canti animano le strade invase da turisti provenienti da tutta l’Europa; il Festival dell’Automobile, in calendario ogni luglio, tre giornate durante le quali più di 700 auto d’epoca sfilano e si danno battaglia in gare ed esibizioni su pista; ed il Mercato di Natale, che si protrae da fine novembre a fine dicembre, un periodo nel quale la Place de la Reunion si colora con luci e bancarelle natalizie.
Il clima della zona comprende inverni freddi ed estati miti. Gli inverni sono rigidi e spesso nevosi, mentre d’estate le giornate sono calde, anche se spesso bagnate da improvvisi temporali, e le nottate fresche. I periodi migliori per partire alla volta di Mulhouse sono le cosiddette “mezze stagioni”, primavera e autunno, durante le quali la temperatura media è generalmente compresa tra i 12 ed il 15 gradi e l’unica incognita è rappresentata dalle possibili precipitazioni.
L’aeroporto più vicino è il Basel-Mulhouse-Freiburg International Airport, uno scalo situato in territorio svizzero, pochi chilometri a nord di Basilea, ma facile da raggiungere anche da Mulhouse grazie ad una speciale linea ferroviaria di collegamento, la linea 755. Oltre all’efficiente sistema ferroviario, per muoversi nella zona di Mulhouse si può contare su un’ottima rete autostradale, nella quale spiccano la A35 e la A36, e su una capillare apparato di strade statali e regionali.
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