Jokulsarlon, Islanda: tour nella laguna del ghiacciaio
La laguna glaciale di Jökulsárlón è uno degli spettacoli naturali più impressionanti dell’Islanda.
Sulle sue acque fluttuano iceberg distaccati dalla lingua di ghiaccio del Breiðamerkurjökull, a sua volta parte del più esteso Vatnajökull, il più grande ghiacciaio d’Europa per volume.
Siamo sulla costa meridionale dell’Islanda, lungo il percorso della Ring Road N°1, la famosa Hringvegur, che attraverso un ponte transita proprio sopra la bocca della laguna, dove questa incontra il mare.
La Glacier lagoon si estende per circa 25 km² ed è alimentata, da un lato, dall’acqua dolce che si scioglie dai ghiacciai e dall’altro da quella salata del mare.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la laguna come la vediamo oggi esiste da un periodo di tempo piuttosto breve; inizialmente questa zona era coperta dai ghiacciai e divenne visibile solo negli anni ‘30. Da allora è sempre cresciuta – con un ritmo maggiore negli ultimi quarant’anni – a causa dello scioglimento del ghiaccio.
La calotta ghiacciata da cui ha origine lo specchio d'acqua sorge a circa 900 metri di altitudine e comincia a scivolare a valle quasi 20 km prima di raggiungere la laguna.
Il punto più profondo della Jökulsárlón tocca i -260 metri, facendone il lago più profondo d’Islanda, mentre contemplando il panorama si può notare sullo sfondo la vetta del vulcano Hvannadalshnúkur, la montagna più alta del Paese con i suoi 2119 metri s.l.m.
Oltre che per il suggestivo paesaggio, lo spettacolo della laguna risiede nella presenza degli iceberg che galleggiano sulla sua superficie e che possono impiegare fino a cinque anni prima di uscire nel mare aperto. Durante questo tempo si possono sciogliere e poi ricongelare, spezzare o capovolgere, in un continuo mutare di forma e posizione.
Dove la laguna si restringe si forma un "imbuto" che convoglia gli iceberg verso il mare; se non si sciolgono nell’attesa, qui si ammassano prima di trovare il varco giusto per passare e percorrere le poche centinaia di metri dello Jokulsa – di fatto il fiume più corto dell’Islanda – che li trasporta fino all’Oceano Atlantico.
Il loro viaggio può concludersi in due modi distinti a seconda delle correnti. Possono infatti prendere il largo e sciogliersi nel mare poco a poco, oppure essere sospinti fino a riva, sulla spiaggia di sabbia nera nota come Diamond Beach, che si trova in prossimità della foce dello Jokulsa.
Dopo essere stati levigati e lucidati dal mare, i pezzi di ghiaccio assumono forme e colori che li fa assomigliare a grandi pietre preziose.
Il contrasto con la sabbia scura ne accentua la brillantezza, come fossero diamanti, e diventano il soggetto di suggestive foto dei turisti che ogni giorno affollano la spiaggia, facilmente raggiungibile a piedi dopo avere lasciato l'auto nel parcheggio della Jökulsárlón.
Oggi la laguna è un’importante meta turistica e richiama visitatori da tutto il mondo.
In prossimità della sua sponda meridionale sorge un centro visite, specializzato nei tour sul lago e sul ghiacciaio.
Le escursioni sull’acqua sono essenzialmente due: si può infatti scegliere fra i tour a bordo di un mezzo anfibio (Amphibian boat) che scivola comodamente dalla terra all’acqua passando accanto agli iceberg. Durante la gita, della durata di 40 minuti e fruibile anche dai bambini, le guide propongono anche l’assaggio del ghiaccio di 1000 anni fa e, con un po’ di fortuna, si possono anche avvistare alcune foche.
L’altra escursione è quella bordo di un gommone (Zodiac boat), che solcano le acque del lago fino a raggiungere sul versante opposto il margine del ghiacciaio. In questo caso i tour hanno la durata di un’ora e sono accessibili anche a bambini dai 130 cm di altezza in su.
Le uscite con i mezzi anfibi o i gommoni sulla Glacier lagoon si effettuano generalmente da maggio a settembre, ovviamente sempre considerando le condizioni atmosferiche; in alcuni casi il periodo di attività può prolungarsi anche fino a ottobre o novembre.
I viaggi aumentano di numero durante l’alta stagione, da giugno ad agosto, quando l’ultima partenza si effettua alle ore 18. Negli altri mesi l’ultima gita parte alle ore 16.
Per chi non vuole partecipare alle uscite organizzate (che consigliamo di prenotare in anticipo, anche online, sul sito ufficiale), esiste comunque la possibilità di avvicinarsi alla riva a piedi oppure di ammirare il lago dall’alto e scattare foto anche dai rilievi circostanti e dal ponte, e magari assistere allo spettacolo dell'Aurora Boreale, qui particolarmente suggestivo.
Il centro propone anche escursioni sulla calotta glaciale del Vatnajökull, che permettono di scoprirne la superficie o di addentrarsi in alcune grotte di ghiaccio.
A seconda della tipologia scelta, si possono compere gite a piedi, in motoslitta oppure con potenti fuoristrada, sempre accompagnati da guide esperte.
Presso la struttura esiste un bar aperto tutto l’anno (tranne dal 23 al 26 dicembre e dal 31 dicembre al 2 gennaio) dalle ore 10 alle 17 (giugno, luglio e agosto ore 9-19).
Pochi chilometri a est dalla laguna si trovano anche altri laghi glaciali, chiamati rispettivamente Breiðárlón e Fjallsárlón, sui quali incombe il vulcano Öræfajökull e collegati tra loro da un breve corso d’acqua. I due laghi sono raggiungibili anche con un sentiero di trekking dalla Jökulsárlón.
La Jökulsárlón si trova 380 km a est di Reykjavík percorrendo la Ring Road N°1, la Hringvegur, per un totale di circa 4,5 ore di viaggio in auto, mentre la cittadina di Höfn sorge 80 km a nord-est, lungo la stessa strada statale.
Il minuscolo villaggio di Hali, 13 km a nord-est sempre sulla Ring Road N°1, dispone di alcune guesthouse.
Il vicino Skaftafell National Park si trova circa 60 km ad ovest della laguna.
Esistono diverse compagnie di autobus che percorrono la Hringvegur e viaggiano tra Reykjavík e Höfn, passando dunque dal lago.
In estate, l’autobus n°15 di Reykjavík Excursions compie un circuito ad anello tra il Centro visitatori Skaftafellstofa e la laguna, mentre l’autobus n°19 della stessa compagnia compie il tragitto da Höfn a Skaftafell (e viceversa) e fa una sosta alla laguna sufficiente per un’escursione.
Sulle sue acque fluttuano iceberg distaccati dalla lingua di ghiaccio del Breiðamerkurjökull, a sua volta parte del più esteso Vatnajökull, il più grande ghiacciaio d’Europa per volume.
Siamo sulla costa meridionale dell’Islanda, lungo il percorso della Ring Road N°1, la famosa Hringvegur, che attraverso un ponte transita proprio sopra la bocca della laguna, dove questa incontra il mare.
La Glacier lagoon si estende per circa 25 km² ed è alimentata, da un lato, dall’acqua dolce che si scioglie dai ghiacciai e dall’altro da quella salata del mare.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la laguna come la vediamo oggi esiste da un periodo di tempo piuttosto breve; inizialmente questa zona era coperta dai ghiacciai e divenne visibile solo negli anni ‘30. Da allora è sempre cresciuta – con un ritmo maggiore negli ultimi quarant’anni – a causa dello scioglimento del ghiaccio.
La calotta ghiacciata da cui ha origine lo specchio d'acqua sorge a circa 900 metri di altitudine e comincia a scivolare a valle quasi 20 km prima di raggiungere la laguna.
Il punto più profondo della Jökulsárlón tocca i -260 metri, facendone il lago più profondo d’Islanda, mentre contemplando il panorama si può notare sullo sfondo la vetta del vulcano Hvannadalshnúkur, la montagna più alta del Paese con i suoi 2119 metri s.l.m.
Oltre che per il suggestivo paesaggio, lo spettacolo della laguna risiede nella presenza degli iceberg che galleggiano sulla sua superficie e che possono impiegare fino a cinque anni prima di uscire nel mare aperto. Durante questo tempo si possono sciogliere e poi ricongelare, spezzare o capovolgere, in un continuo mutare di forma e posizione.
Dove la laguna si restringe si forma un "imbuto" che convoglia gli iceberg verso il mare; se non si sciolgono nell’attesa, qui si ammassano prima di trovare il varco giusto per passare e percorrere le poche centinaia di metri dello Jokulsa – di fatto il fiume più corto dell’Islanda – che li trasporta fino all’Oceano Atlantico.
Il loro viaggio può concludersi in due modi distinti a seconda delle correnti. Possono infatti prendere il largo e sciogliersi nel mare poco a poco, oppure essere sospinti fino a riva, sulla spiaggia di sabbia nera nota come Diamond Beach, che si trova in prossimità della foce dello Jokulsa.
Dopo essere stati levigati e lucidati dal mare, i pezzi di ghiaccio assumono forme e colori che li fa assomigliare a grandi pietre preziose.
Il contrasto con la sabbia scura ne accentua la brillantezza, come fossero diamanti, e diventano il soggetto di suggestive foto dei turisti che ogni giorno affollano la spiaggia, facilmente raggiungibile a piedi dopo avere lasciato l'auto nel parcheggio della Jökulsárlón.
Tour ed escursioni sulla Jökulsárlón e nei dintorni
Oggi la laguna è un’importante meta turistica e richiama visitatori da tutto il mondo.
In prossimità della sua sponda meridionale sorge un centro visite, specializzato nei tour sul lago e sul ghiacciaio.
Le escursioni sull’acqua sono essenzialmente due: si può infatti scegliere fra i tour a bordo di un mezzo anfibio (Amphibian boat) che scivola comodamente dalla terra all’acqua passando accanto agli iceberg. Durante la gita, della durata di 40 minuti e fruibile anche dai bambini, le guide propongono anche l’assaggio del ghiaccio di 1000 anni fa e, con un po’ di fortuna, si possono anche avvistare alcune foche.
L’altra escursione è quella bordo di un gommone (Zodiac boat), che solcano le acque del lago fino a raggiungere sul versante opposto il margine del ghiacciaio. In questo caso i tour hanno la durata di un’ora e sono accessibili anche a bambini dai 130 cm di altezza in su.
Le uscite con i mezzi anfibi o i gommoni sulla Glacier lagoon si effettuano generalmente da maggio a settembre, ovviamente sempre considerando le condizioni atmosferiche; in alcuni casi il periodo di attività può prolungarsi anche fino a ottobre o novembre.
I viaggi aumentano di numero durante l’alta stagione, da giugno ad agosto, quando l’ultima partenza si effettua alle ore 18. Negli altri mesi l’ultima gita parte alle ore 16.
Per chi non vuole partecipare alle uscite organizzate (che consigliamo di prenotare in anticipo, anche online, sul sito ufficiale), esiste comunque la possibilità di avvicinarsi alla riva a piedi oppure di ammirare il lago dall’alto e scattare foto anche dai rilievi circostanti e dal ponte, e magari assistere allo spettacolo dell'Aurora Boreale, qui particolarmente suggestivo.
Il centro propone anche escursioni sulla calotta glaciale del Vatnajökull, che permettono di scoprirne la superficie o di addentrarsi in alcune grotte di ghiaccio.
A seconda della tipologia scelta, si possono compere gite a piedi, in motoslitta oppure con potenti fuoristrada, sempre accompagnati da guide esperte.
Presso la struttura esiste un bar aperto tutto l’anno (tranne dal 23 al 26 dicembre e dal 31 dicembre al 2 gennaio) dalle ore 10 alle 17 (giugno, luglio e agosto ore 9-19).
Pochi chilometri a est dalla laguna si trovano anche altri laghi glaciali, chiamati rispettivamente Breiðárlón e Fjallsárlón, sui quali incombe il vulcano Öræfajökull e collegati tra loro da un breve corso d’acqua. I due laghi sono raggiungibili anche con un sentiero di trekking dalla Jökulsárlón.
Come arrivare alla Jökulsárlón
La Jökulsárlón si trova 380 km a est di Reykjavík percorrendo la Ring Road N°1, la Hringvegur, per un totale di circa 4,5 ore di viaggio in auto, mentre la cittadina di Höfn sorge 80 km a nord-est, lungo la stessa strada statale.
Il minuscolo villaggio di Hali, 13 km a nord-est sempre sulla Ring Road N°1, dispone di alcune guesthouse.
Il vicino Skaftafell National Park si trova circa 60 km ad ovest della laguna.
Esistono diverse compagnie di autobus che percorrono la Hringvegur e viaggiano tra Reykjavík e Höfn, passando dunque dal lago.
In estate, l’autobus n°15 di Reykjavík Excursions compie un circuito ad anello tra il Centro visitatori Skaftafellstofa e la laguna, mentre l’autobus n°19 della stessa compagnia compie il tragitto da Höfn a Skaftafell (e viceversa) e fa una sosta alla laguna sufficiente per un’escursione.
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