Le 10 migliori terme libere d'Italia, gratuite o quasi
Quali sono le migliori terme libere in Italia? Di seguito presentiamo la nostra classifica delle 10 migliori fra le molte che si possono trovare lungo tutta la Penisola, da nord a sud e che rappresentano l’alternativa a costo zero (o quasi) rispetto alle decine di stabilimenti termali a pagamento che si trovano nelle varie regioni italiane.
Anche se la maggior parte dei bagni termali ad accesso libero e gratuito si trova fra Toscana e Lazio, il panorama termale italiano offre una grande varietà di vasche e piscine naturali anche nel Nord Italia e nel Sud Italia, isole comprese (vi sono terme libere infatti anche in Sardegna e in Sicilia).
Quasi tutti conoscono i bagni termali gratuiti di Saturnia, di Petriolo e di Bagno Vignoni (a proposito, non cercatele in questa lista poiché da qualche anno sfortunatamente le terme libere del Parco dei Mulini sono definitivamente interdette alla balneazione), ma scoprirete in questa lista pozze e bagni termali gratuiti immersi nella natura che forse ancora non conoscete, ma che valgono sicuramente una o più visite, come il complesso dei bagni liberi di Viterbo o le fumarole termali di origine vulcanica di Vulcano ed Ischia.
Vediamo quindi la nostra classifica di quali sono le terme libere, gratuite o quasi, migliori d'Italia.
Si tratta di due piscinette, una rettangolare ed una triangolare, all’ombre di un grande albero di fico secolare, collocate ai piedi del piccolo poggio che ospita l’incantato borgo medioevale di San Casciano dei Bagni, nella Maremma toscana, ma giusto al confine con il Lazio. Oltre che le acque caldissime anche d’inverno, con temperature alla sorgente fra i 40 ed i 42 gradi, questi bagni offrono un fascino unico in Italia: le rudimentali piscine in pietra, con i loro sedili subacquei sono esattamente le stesse già utilizzate dagli antichi romani. Duemila anni di storia vi guardano mentre vi bagnate senza spendere un euro presso le vasche termali sfruttate continuativamente da più tempo in Italia. Il territorio di San Casciano è noto anche per l’abbondanza delle sue acque termali in termini di portata e per il suggestivo contesto bucolico che si gode presso le piscine termali gratuite incastonate in mezzo alla natura rigogliosa, quasi selvatica, ed a numerose altre polle che zampillano floride nei dintorni. Accesso non solo gratuito ma senza restrizioni a qualsiasi ora del giorno e della notte, tutto l’anno; grande parcheggio gratuito a pochissimi metri dalle piscinette libere.
Famose per essere immediatamente adiacenti allo spettacolare Parco Archeologico dell’antica Forum Traiani, ove già in epoca romana si sfruttavano ampiamente le bollenti acque a 54-56 gradi di temperatura, le terme libere di Fordongianus si trovano in località Is Bangius (‘il bagno’) e sono ricavate all’interno di polle (piccole vasche poco profonde) in cui i visitatori si alternano, uno alla volta, ad intervalli di mezz’ora. Si tratta di un tempo ampiamente sufficiente, dato che l’intenso calore delle acque ipertermali, sebbene mitigato dall’afflusso nelle acque del fiume Tirso, può diventare deleterio dopo intervalli più lunghi (si toccano infatti i 45 gradi in vasca). La turnazione è inoltre resa necessaria dalla modesta capienza delle piscinette. Benefiche per i reumatismi oltre che per rilassarsi, le terme di Fordongianus sono accessibili tutto l’anno ma ad orari prestabiliti. Come succede altrove, i bagni termali sono gratuiti, ma si corrispondono 5 euro ad ingresso (3 euro il ridotto) come contributo alla cooperativa Forum Traiani che provvede alla pulizia ed alla manutenzione delle polle.
In contrada Caronte, subito accanto allo stabilimento a pagamento, si può usufruire delle medesime acque termali in maniera del tutto gratuita: l’accesso alla pozza termale è infatti libero ad ogni ora del giorno e l’unica eventuale spesa da sostenere è una mancia, del tutto facoltativa, da lasciare ai volontari che si occupano di tenere pulito ed in ordine le vasche, oltre a fornire da sedere ed un piccolo spogliatoio di fortuna. DI modesta capienza e molto frequentate durante il giorno, le terme libere di Lamezia offrono il massimo del relax nelle ore notturne, quando la molto minore affluenza permette di gustarsi il relax delle acque calde sotto un cielo quasi sempre stellato. L’acqua a ben 39 gradi sgorga direttamente dalla sorgente vulcanica presso l’adiacente montagna e si può alternare piacevolmente con una doccia rinvigorente sotto la cascatella fredda del torrente che passa accanto le vasche termali (quando non è in secca).
Grazie al maestoso cono ed ai fenomeni vulcanici ad esseo collegati, l’isola di Vulcano rappresenta un gioiello incastonato nelle Isole Eolie già dal punto di vista naturalistico e geologico. All’esperienza maestosa prodotta dalla natura dell’isola si aggiungono qui le manifestazioni termali collegate al processo vulcanico, ossia fumarole, vapori, acque e fanghi bollenti che rendono Vulcano la località termale gratuita più completa di tutta Italia. Qui si può infatti beneficiare dei bagni caldi generati dall’emissione di gas bollenti direttamente in mare, di inalazioni naturali grazie ai vapori delle numerose fumarole che fuoriescono dalla terra, di sabbiature nella rena vulcanica e infine di pozze di fango termale caldissimo immergendosi nelle quali la pelle risulta completamente rinnovata. Fra i vari trattamenti reperibili alle terme libere di Vulcano, i bagni caldi in mare e le inalazioni coi vapori termali sono accessibili un po' in tutta l’isola, senza restrizioni di accesso ed in modo completamente gratuito. Le pozze di argilla termale in cui fare le fangature e le vasche di acque termale sono invece recintate e gestite da una cooperativa che richiede un prezzo d’accesso di 5 euro, irrisorio per un’offerta che comprende talassoterapia, sabbiature, inalazioni, balneoterapia e fanghi in un contesto naturale quasi mistico. Le vasche recintate sono aperte soltanto da aprile fino in autunno mentre chiudono in inverno.
Conosciute anche col nome di ‘Vasche di Leonardo’ o ‘Piscina di Leonardo’, le terme libere di Bormio rappresentano un’ottima alternativa low-cost ai prestigiosi ma cari stabilimenti termali dei Bagni Nuovi e dei Bagni Vecchi. Si raggiungono con una facile escursione (ma non semplice per anziani e disabili) di 300/400 metri che parte dal parcheggio nei pressi dei Bagni Vecchi, da fare necessariamente a piedi, in mezzo al bosco e lungo una piccola passerella a picco di 5/6 metri sul torrente Braulio. L’acqua caldissima offre un piacevole contrappunto alle acque fredde del torrente (siamo a 1200 metri di quota) ed il panorama alpino della valle scavata dal corso d’acqua vale la piccola fatica di un breve tragitto a piedi. Per contro, la piccola vasca contiene non più di 10/15 persone alla volta, quindi è buona norma turnare con i nuovi avventori. Il periodo migliore per visitare la Pozza di Leonardo è quello invernale, in cui le pioggie non diluiscono l’intenso calore delle acque termali e la neve circostante ammanta questo luogo di un fascino sovrannaturale. La Pozza di Leonardo, che i locali chiamano anche ‘Pozza degli Alpini’ deve il nome al genio di Vinci che le visitò su ordine del Duca di Milano, lasciandone una descrizione nel Codice Atlantico.
Oltre ai lussuosi parchi termali, Ischia è anche una delle migliori mete per le terme libere. Le più famose dell’isola sono quella della Baia del Sorgeto, nella frazione di Panza a Forio d’Ischia, raggiungibili sia via mare con il taxi-boat (costo: tre euro) che a piedi dal soprastante parcheggio (occhio però alla risalita: sono quasi 200 scalini). Il Sorgeto è famosa soprattutto per l’intenso calore vulcanico delle sue acque che sgorgano a 90 gradi di temperatura direttamente nel mare, creando una miscela di acqua termale e marina, ideale per la talassoterapia, che rende inoltre molto piacevole il bagno anche in inverno. La sabbia stessa della spiaggetta è talmente calda che molti dei visitatori la usano per cuocerci sotto uova, patate ed altre cose da mangiare per il pranzo. I bagni caldi del Sorgeto sono accessibili tutto l’anno e a qualsiasi ora senza spendere un centesimo. Si possono inolte sfregare le rocce tufacee con una pietra per ottenere una polvere che, miscelata con l’acqua termale, si trasforma in una crema naturale e a costo zero per lo scrub di corpo e viso.
L’accesibilità alla spiaggia dipende dalle condizioni del mare: consigliato accertarsi prima di partire che l’accesso non sia temporaneamente sospeso in ragione di forti mareggiate che erodono il piccolo arenile.
Viterbo è la città con più terme libere in Italia. Nel raggio di pochi kilometri si può infatti usufruire gratuitamente (o quasi) dei bagni liberi delle Piscine Carletti, del Bullicame, del Bagnaccio e delle Masse di San Sisto.
I bagni termali delle Piscine Carletti, dette anche ‘le Pozze’ e del Bullicame, le due terme libere più vicine al centro di Viterbo, distano fra loro qualche centinaio di metri: le prime, sono famose per le numerose piscinette degradanti, in mezzo ad un gran pratone che funge anche da parcheggio, in cui l’iniziale calore dell’acqua a 58 gradi diminuisce gradatamente, le seconde, soprattutto per l’idilliaco contesto naturale in cui un piccolo stagno adorna la zona recintata in cui sgorgano le acque bollenti che, per gli intensi vapori, sono ricordate da Dante Alighieri come figura delle incandescenti acque infernali. Le Masse di San Sisto e il Bagnaccio, mete termali predilette dai camperisti, che spesso vi pernottano, si trovano immediatamente alle porte di Viterbo e le notevoli vestigia di epoca romana mostrano come già duemila anni fa gli antichi ne apprezzassero le acque ipertermali.
L’accesso ai bagni termali delle Piscine Carletti e del Bullicame è completamente gratuito, così come alla piscina libera del Bagnaccio. Le piscine recintate del Bagnaccio e le Masse di San Sisto, per contro, sono gestite da cooperative che richiedono il pagamento di pochi euro per l’ingresso, a fronte delle attività di manutenzione e pulizia necessarie per tenere in buono stato le vasche. Quanto agli orari di accesso ai bagni, le ‘Pozze’ e la piscinetta pubblica del Bagnaccio sono accessibili ad ogni ora del giorno e della notte, il Bullicame chiude in ogni stagione al tramonto, mentre i bagni gestiti dalle cooperative del Bagnaccio e delle Masse di san Sisto sono aperti dalla mattina presto fino a mezzanotte.
I bagni di Petriolo, amati da Papa Pio II (Enea Silvio Piccolomini), sono famosi per la polla di acqua che sgorgando a 43 gradi di temperatura, alimenta numerose piscinette artificiali prima di gettarsi nelle acque del torrente Farma, dalle cui acque fredde un piccolo specchio di acque termali è separato tramite una recinzione in ciottoli di fiume: l’ideale per alternare un bagno caldissimo nelle pozza termali con un’immersione tonificante nel Farma. Isolate in mezzo alla campagna della Valle della Merse, molti turisti visitano le terme libere di Petriolo arrivando in camper e pernottandovi, quindi sono piuttosto affollate anche la notte, ma in compenso offrono la possibilità di gustarsi i rinomati bagni fra Siena e Grosseto anche sotto le stelle. Sono infatti aperte ad ogni ora, tutto l’anno, senza restrizioni di sorta.
A pochi kilometri di distanza dai celeberrimi stabilimenti termali di Bagno Vignoni, nella parte di Val d’Orcia che prende il nome di Crete Senesi, sta questo gioiello al contempo termale e naturalistico: la cascatella termale, che alimenta le vasche calcaree con le sue acque bollenti a 52 gradi di temperatura, si getta infatti nel Fosso Bianco dall’alto della ‘Balena Bianca’, maestoso monolite calcareo formatosi nel corso dei secoli, che scintilla al sole come una immensa cascata pietrificata. Il biancore tipico delle formazioni rocciose e delle piscinette alle terme libere di Bagni San Filippo è dovuto all’elevato tenore di boro contenuto nelle acque termali.
Terme libere per eccellenza, le Cascate del Mulino a Saturnia sono diventate famose in Italia e nel mondo per i suggestivi terrazzamenti di piccole vasche di calcare bianco create naturalmente dal flusso delle caldissime acque termali che si riversano nel torrente Gorello. Splendidamente isolate nel cuore della Maremma toscana (provincia di Grosseto), in aperta campagna, sono affollatissime nel corso di tutto l’anno (soprattutto estate e week-end), quindi è consigliato visitarle soprattutto in tarda serata e nei mesi più freddi dell’anno, dato che sono accessibili liberamente ad ogni ora del giorno e della notte e che le sue acque sono sufficientemente calde da risultare piacevoli anche nel periodo invernale (temperatura costante di 37 gradi).
Trattandosi di aree termali libere, è sempre bene, informarsi, prima di partire per visitarle, tramite le relative Pro-Loco o enti del turismo locali se sono ancora accessibili. Non di rado avviene infatti di non poter fare il bagno o peggio ancora non poter nemmesno accedere a bagni termali per raggiungere i quali si è fatto un lungo viaggio. Questo accade ad esempio, al momento in cui viene redatta la presente guida, per le terme libere del Parco dei Mulini a Bagno Vignoni, in cui è vietata la balneazione, così come per la Grotta delle Ninfe a Cerchiara, che non è visitabile nonostante sia comunque aperta la vasca che ne riceve le acque calde. Non più accessibili anche le celebri polle termali libere delle Fumarole e dell'Olmitello, nel comune di Sant'Angelo sull'isola di Ischia.
Anche se la maggior parte dei bagni termali ad accesso libero e gratuito si trova fra Toscana e Lazio, il panorama termale italiano offre una grande varietà di vasche e piscine naturali anche nel Nord Italia e nel Sud Italia, isole comprese (vi sono terme libere infatti anche in Sardegna e in Sicilia).
Quasi tutti conoscono i bagni termali gratuiti di Saturnia, di Petriolo e di Bagno Vignoni (a proposito, non cercatele in questa lista poiché da qualche anno sfortunatamente le terme libere del Parco dei Mulini sono definitivamente interdette alla balneazione), ma scoprirete in questa lista pozze e bagni termali gratuiti immersi nella natura che forse ancora non conoscete, ma che valgono sicuramente una o più visite, come il complesso dei bagni liberi di Viterbo o le fumarole termali di origine vulcanica di Vulcano ed Ischia.
Vediamo quindi la nostra classifica di quali sono le terme libere, gratuite o quasi, migliori d'Italia.
10 – Terme romane di San Casciano ai Bagni - Toscana
Si tratta di due piscinette, una rettangolare ed una triangolare, all’ombre di un grande albero di fico secolare, collocate ai piedi del piccolo poggio che ospita l’incantato borgo medioevale di San Casciano dei Bagni, nella Maremma toscana, ma giusto al confine con il Lazio. Oltre che le acque caldissime anche d’inverno, con temperature alla sorgente fra i 40 ed i 42 gradi, questi bagni offrono un fascino unico in Italia: le rudimentali piscine in pietra, con i loro sedili subacquei sono esattamente le stesse già utilizzate dagli antichi romani. Duemila anni di storia vi guardano mentre vi bagnate senza spendere un euro presso le vasche termali sfruttate continuativamente da più tempo in Italia. Il territorio di San Casciano è noto anche per l’abbondanza delle sue acque termali in termini di portata e per il suggestivo contesto bucolico che si gode presso le piscine termali gratuite incastonate in mezzo alla natura rigogliosa, quasi selvatica, ed a numerose altre polle che zampillano floride nei dintorni. Accesso non solo gratuito ma senza restrizioni a qualsiasi ora del giorno e della notte, tutto l’anno; grande parcheggio gratuito a pochissimi metri dalle piscinette libere.
9 – Terme libere Is Bangius a Fordongianus – Sardegna
Famose per essere immediatamente adiacenti allo spettacolare Parco Archeologico dell’antica Forum Traiani, ove già in epoca romana si sfruttavano ampiamente le bollenti acque a 54-56 gradi di temperatura, le terme libere di Fordongianus si trovano in località Is Bangius (‘il bagno’) e sono ricavate all’interno di polle (piccole vasche poco profonde) in cui i visitatori si alternano, uno alla volta, ad intervalli di mezz’ora. Si tratta di un tempo ampiamente sufficiente, dato che l’intenso calore delle acque ipertermali, sebbene mitigato dall’afflusso nelle acque del fiume Tirso, può diventare deleterio dopo intervalli più lunghi (si toccano infatti i 45 gradi in vasca). La turnazione è inoltre resa necessaria dalla modesta capienza delle piscinette. Benefiche per i reumatismi oltre che per rilassarsi, le terme di Fordongianus sono accessibili tutto l’anno ma ad orari prestabiliti. Come succede altrove, i bagni termali sono gratuiti, ma si corrispondono 5 euro ad ingresso (3 euro il ridotto) come contributo alla cooperativa Forum Traiani che provvede alla pulizia ed alla manutenzione delle polle.
8 – Terme libere Caronte a Lamezia - Calabria
In contrada Caronte, subito accanto allo stabilimento a pagamento, si può usufruire delle medesime acque termali in maniera del tutto gratuita: l’accesso alla pozza termale è infatti libero ad ogni ora del giorno e l’unica eventuale spesa da sostenere è una mancia, del tutto facoltativa, da lasciare ai volontari che si occupano di tenere pulito ed in ordine le vasche, oltre a fornire da sedere ed un piccolo spogliatoio di fortuna. DI modesta capienza e molto frequentate durante il giorno, le terme libere di Lamezia offrono il massimo del relax nelle ore notturne, quando la molto minore affluenza permette di gustarsi il relax delle acque calde sotto un cielo quasi sempre stellato. L’acqua a ben 39 gradi sgorga direttamente dalla sorgente vulcanica presso l’adiacente montagna e si può alternare piacevolmente con una doccia rinvigorente sotto la cascatella fredda del torrente che passa accanto le vasche termali (quando non è in secca).
7 – Terme libere dell’isola di Vulcano – Sicilia
Grazie al maestoso cono ed ai fenomeni vulcanici ad esseo collegati, l’isola di Vulcano rappresenta un gioiello incastonato nelle Isole Eolie già dal punto di vista naturalistico e geologico. All’esperienza maestosa prodotta dalla natura dell’isola si aggiungono qui le manifestazioni termali collegate al processo vulcanico, ossia fumarole, vapori, acque e fanghi bollenti che rendono Vulcano la località termale gratuita più completa di tutta Italia. Qui si può infatti beneficiare dei bagni caldi generati dall’emissione di gas bollenti direttamente in mare, di inalazioni naturali grazie ai vapori delle numerose fumarole che fuoriescono dalla terra, di sabbiature nella rena vulcanica e infine di pozze di fango termale caldissimo immergendosi nelle quali la pelle risulta completamente rinnovata. Fra i vari trattamenti reperibili alle terme libere di Vulcano, i bagni caldi in mare e le inalazioni coi vapori termali sono accessibili un po' in tutta l’isola, senza restrizioni di accesso ed in modo completamente gratuito. Le pozze di argilla termale in cui fare le fangature e le vasche di acque termale sono invece recintate e gestite da una cooperativa che richiede un prezzo d’accesso di 5 euro, irrisorio per un’offerta che comprende talassoterapia, sabbiature, inalazioni, balneoterapia e fanghi in un contesto naturale quasi mistico. Le vasche recintate sono aperte soltanto da aprile fino in autunno mentre chiudono in inverno.
6 – Pozza di Leonardo da Vinci a Bormio – Lombardia
Conosciute anche col nome di ‘Vasche di Leonardo’ o ‘Piscina di Leonardo’, le terme libere di Bormio rappresentano un’ottima alternativa low-cost ai prestigiosi ma cari stabilimenti termali dei Bagni Nuovi e dei Bagni Vecchi. Si raggiungono con una facile escursione (ma non semplice per anziani e disabili) di 300/400 metri che parte dal parcheggio nei pressi dei Bagni Vecchi, da fare necessariamente a piedi, in mezzo al bosco e lungo una piccola passerella a picco di 5/6 metri sul torrente Braulio. L’acqua caldissima offre un piacevole contrappunto alle acque fredde del torrente (siamo a 1200 metri di quota) ed il panorama alpino della valle scavata dal corso d’acqua vale la piccola fatica di un breve tragitto a piedi. Per contro, la piccola vasca contiene non più di 10/15 persone alla volta, quindi è buona norma turnare con i nuovi avventori. Il periodo migliore per visitare la Pozza di Leonardo è quello invernale, in cui le pioggie non diluiscono l’intenso calore delle acque termali e la neve circostante ammanta questo luogo di un fascino sovrannaturale. La Pozza di Leonardo, che i locali chiamano anche ‘Pozza degli Alpini’ deve il nome al genio di Vinci che le visitò su ordine del Duca di Milano, lasciandone una descrizione nel Codice Atlantico.
5 – Baia di Sorgeto a Ischia – Campania
Oltre ai lussuosi parchi termali, Ischia è anche una delle migliori mete per le terme libere. Le più famose dell’isola sono quella della Baia del Sorgeto, nella frazione di Panza a Forio d’Ischia, raggiungibili sia via mare con il taxi-boat (costo: tre euro) che a piedi dal soprastante parcheggio (occhio però alla risalita: sono quasi 200 scalini). Il Sorgeto è famosa soprattutto per l’intenso calore vulcanico delle sue acque che sgorgano a 90 gradi di temperatura direttamente nel mare, creando una miscela di acqua termale e marina, ideale per la talassoterapia, che rende inoltre molto piacevole il bagno anche in inverno. La sabbia stessa della spiaggetta è talmente calda che molti dei visitatori la usano per cuocerci sotto uova, patate ed altre cose da mangiare per il pranzo. I bagni caldi del Sorgeto sono accessibili tutto l’anno e a qualsiasi ora senza spendere un centesimo. Si possono inolte sfregare le rocce tufacee con una pietra per ottenere una polvere che, miscelata con l’acqua termale, si trasforma in una crema naturale e a costo zero per lo scrub di corpo e viso.
L’accesibilità alla spiaggia dipende dalle condizioni del mare: consigliato accertarsi prima di partire che l’accesso non sia temporaneamente sospeso in ragione di forti mareggiate che erodono il piccolo arenile.
4 – Le Terme libere (o quasi) di Viterbo – Lazio
Viterbo è la città con più terme libere in Italia. Nel raggio di pochi kilometri si può infatti usufruire gratuitamente (o quasi) dei bagni liberi delle Piscine Carletti, del Bullicame, del Bagnaccio e delle Masse di San Sisto.
I bagni termali delle Piscine Carletti, dette anche ‘le Pozze’ e del Bullicame, le due terme libere più vicine al centro di Viterbo, distano fra loro qualche centinaio di metri: le prime, sono famose per le numerose piscinette degradanti, in mezzo ad un gran pratone che funge anche da parcheggio, in cui l’iniziale calore dell’acqua a 58 gradi diminuisce gradatamente, le seconde, soprattutto per l’idilliaco contesto naturale in cui un piccolo stagno adorna la zona recintata in cui sgorgano le acque bollenti che, per gli intensi vapori, sono ricordate da Dante Alighieri come figura delle incandescenti acque infernali. Le Masse di San Sisto e il Bagnaccio, mete termali predilette dai camperisti, che spesso vi pernottano, si trovano immediatamente alle porte di Viterbo e le notevoli vestigia di epoca romana mostrano come già duemila anni fa gli antichi ne apprezzassero le acque ipertermali.
L’accesso ai bagni termali delle Piscine Carletti e del Bullicame è completamente gratuito, così come alla piscina libera del Bagnaccio. Le piscine recintate del Bagnaccio e le Masse di San Sisto, per contro, sono gestite da cooperative che richiedono il pagamento di pochi euro per l’ingresso, a fronte delle attività di manutenzione e pulizia necessarie per tenere in buono stato le vasche. Quanto agli orari di accesso ai bagni, le ‘Pozze’ e la piscinetta pubblica del Bagnaccio sono accessibili ad ogni ora del giorno e della notte, il Bullicame chiude in ogni stagione al tramonto, mentre i bagni gestiti dalle cooperative del Bagnaccio e delle Masse di san Sisto sono aperti dalla mattina presto fino a mezzanotte.
3 – Terme libere di Petriolo – Toscana
I bagni di Petriolo, amati da Papa Pio II (Enea Silvio Piccolomini), sono famosi per la polla di acqua che sgorgando a 43 gradi di temperatura, alimenta numerose piscinette artificiali prima di gettarsi nelle acque del torrente Farma, dalle cui acque fredde un piccolo specchio di acque termali è separato tramite una recinzione in ciottoli di fiume: l’ideale per alternare un bagno caldissimo nelle pozza termali con un’immersione tonificante nel Farma. Isolate in mezzo alla campagna della Valle della Merse, molti turisti visitano le terme libere di Petriolo arrivando in camper e pernottandovi, quindi sono piuttosto affollate anche la notte, ma in compenso offrono la possibilità di gustarsi i rinomati bagni fra Siena e Grosseto anche sotto le stelle. Sono infatti aperte ad ogni ora, tutto l’anno, senza restrizioni di sorta.
2 – Terme libere Fosso Bianco, Bagni San Filippo – Toscana
A pochi kilometri di distanza dai celeberrimi stabilimenti termali di Bagno Vignoni, nella parte di Val d’Orcia che prende il nome di Crete Senesi, sta questo gioiello al contempo termale e naturalistico: la cascatella termale, che alimenta le vasche calcaree con le sue acque bollenti a 52 gradi di temperatura, si getta infatti nel Fosso Bianco dall’alto della ‘Balena Bianca’, maestoso monolite calcareo formatosi nel corso dei secoli, che scintilla al sole come una immensa cascata pietrificata. Il biancore tipico delle formazioni rocciose e delle piscinette alle terme libere di Bagni San Filippo è dovuto all’elevato tenore di boro contenuto nelle acque termali.
1 – Cascate del Mulino a Saturnia – Toscana
Terme libere per eccellenza, le Cascate del Mulino a Saturnia sono diventate famose in Italia e nel mondo per i suggestivi terrazzamenti di piccole vasche di calcare bianco create naturalmente dal flusso delle caldissime acque termali che si riversano nel torrente Gorello. Splendidamente isolate nel cuore della Maremma toscana (provincia di Grosseto), in aperta campagna, sono affollatissime nel corso di tutto l’anno (soprattutto estate e week-end), quindi è consigliato visitarle soprattutto in tarda serata e nei mesi più freddi dell’anno, dato che sono accessibili liberamente ad ogni ora del giorno e della notte e che le sue acque sono sufficientemente calde da risultare piacevoli anche nel periodo invernale (temperatura costante di 37 gradi).
Trattandosi di aree termali libere, è sempre bene, informarsi, prima di partire per visitarle, tramite le relative Pro-Loco o enti del turismo locali se sono ancora accessibili. Non di rado avviene infatti di non poter fare il bagno o peggio ancora non poter nemmesno accedere a bagni termali per raggiungere i quali si è fatto un lungo viaggio. Questo accade ad esempio, al momento in cui viene redatta la presente guida, per le terme libere del Parco dei Mulini a Bagno Vignoni, in cui è vietata la balneazione, così come per la Grotta delle Ninfe a Cerchiara, che non è visitabile nonostante sia comunque aperta la vasca che ne riceve le acque calde. Non più accessibili anche le celebri polle termali libere delle Fumarole e dell'Olmitello, nel comune di Sant'Angelo sull'isola di Ischia.