Cosa comprare ai mercatini di Natale? Guida allo shopping

Con l’apertura della stagione dei mercatini di Natale inizia anche la corsa al regalo più bello e all’acquisto migliore in rapporto qualità/prezzo, ma è anche il momento dell’eterno dilemma: che regalo fare a Natale?
Ovviamente, come per tutte le cose, il gusto è soggettivo e il budget a disposizione varia da persona a persona. In generale vale il principio secondo il quale chi cerca un regalo un po’ speciale e originale, dovrebbe essere disposto a spendere qualcosa in più. Questo non significa però che i mercatini di Natale siano necessariamente cari, ma bisogna considerare che nelle bancarelle si trovano solitamente oggetti e prodotti di buona qualità e di produzione artigianale, e che come tali devono quindi essere valutati.
I mercatini di Natale hanno la loro origine storica nell’Europa centrale, in quei Paesi di lingua tedesca come Germania e Austria dove la tradizione del Weihnachtsmarkt, Adventmarkt o Christkindlmarkt (il mercatino del Gesù Bambino) si rinnova ogni anno da secoli.
Pensiamo ad esempio ai più famosi Weihnachtsmärkte europei, come i mercatini di Norimberga o di Colonia, ma anche Salisburgo, Vienna e Innsbruck: la loro organizzazione, la capacità di attirare visitatori e fungere da fulcro della vita sociale locale durante il periodo di apertura è davvero impressionante.
In gran parte dell’Italia l’appuntamento con i mercatini natalizi si sta affermando negli ultimi anni trovando un po’ ovunque le condizioni necessarie per svilupparsi, anche se in alcune zone della nostra penisola la tradizione è più radicata che altrove.
È così, ad esempio, lungo l’arco alpino, e in particolare in Alto Adige, dove l’influenza germanica è più forte, in Trentino o nei borghi di montagna delle regioni settentrionali, dove da sempre l’Avvento è celebrato con le rappresentazioni dei presepi e con specialità gastronomiche tipiche del periodo.
In un’epoca in cui le informazioni e le mode corrono veloci, i mercatini di Natale sono ormai una realtà consolidata un po’ ovunque.
Le opportunità di trascorrere una giornata a passeggio per le bancarelle tra le piazze delle grandi città o nei vicoli dei borghi più belli d’Italia sono sempre di più e attirano ogni anno un numero crescente di visitatori, i quali spesso ne approfittano anche per combinare visite ai punti d’interesse turistico, alle mostre e agli eventi culturali che accompagnano le festività.
Per le famiglie, inoltre, i mercatini propongono spesso animazioni a tema, laboratori e le immancabili case e villaggi di Babbo Natale che tanto piacciono ai bambini.
Visto che i motivi per dedicarsi allo shopping natalizio sono tanti, torniamo di nuovo alla domanda di partenza: cosa comprare ai mercatini di Natale?
La lista è molto lunga e occorre valutare tanti fattori. In questo articolo scegliamo di escludere volutamente chincaglierie e merce dozzinale che si potrebbe acquistare per pochi spiccioli in qualunque negozio o supermercato, optando invece per prodotti originali e di qualità.
I mercati che hanno una più lunga tradizione, come i cosiddetti mercatini di Natale originali dell’Alto Adige, sono solitamente curati nei minimi dettagli e la merce in vendita rispetta una rigorosa selezione. Niente oggettistica cinese, per intenderci, a favore dell’ottimo artigianato locale.
Così camminando tra le casette di legno dei mercatini di Bressanone e di Bolzano, o nei mercatini delle montagne del Sudtirol, ad esempio, si possono acquistare le golosità enogastronomiche altoatesine come i krapfen, il sidro di mele, i formaggi, il pan di zenzero, il vin brulè, lo speck, le marmellate, la cioccolata, i biscotti di pan pepato, lo strudel, lo zelten e gli Spitzbuben, i tipici biscotti natalizi tirolesi.
Come detto, però, anche le altre regioni hanno molto da offrire: pensiamo alle zeppole, agli struffoli e alla pasta di mandorle in Campania, al Pangiallo nella zona dei Castelli Romani, il Pampepato di Ferrara o il Certosino di Bologna, l’eterno panettone milanese o il torrone di Cremona, il mandorlato veneto, il frustingo e i cavallucci marchigiani o ancora la Cuccia di Santa Lucia, tipicamente siciliana.
Sono spesso i dolci a stimolare la fantasia e i peccati di gola per Natale, ma in tutto lo Stivale formaggi, salumi, grappe e liquori non conoscono rivali. L’etichetta è ovviamente importante – da controllare sempre prima di fare acquisti - e il "Km0" è solitamente garanzia di qualità.
C’è ovviamente anche l’opzione della cesta regalo: è un’idea sempre valida e apprezzata, che si può personalizzare a seconda dei propri gusti o di quelli del destinatario. Qualche esempio? Un cesto di prodotti bio, oppure di soli dolci, formaggi o salumi, di prodotti del commercio equo e solidale, un bouquet di spezie o ancora una confezione regalo di birre artigianali.
In inverno tendiamo a mangiare di più, ma non bisogna pensare solo alla tavola: i mercatini propongono un vasto assortimento di merce che spazia dalle statuine del presepe – disponibili ovunque, ma la zona di San Gregorio Armeno a Napoli è una delle capitali mondiali in questo settore – alle candele di cera, passando per l’abbigliamento con capi in lana fatti a mano (giacche, maglioni, berrette, guanti, sciarpe e pullover, ma anche tanti copri oggetti di qualunque forma), pantofole, oggetti in feltro o pannolenci, eleganti tovaglie (meravigliose quelle con i motivi della tradizione contadina romagnola) associate a presine, grembiuli e tovaglioli.
Ci sono anche creazioni tessili, artigianato in legno (nelle regioni alpine sono maestri e si può trovare di tutto: giocattoli, strumenti musicali, sculture, taglieri, soprammobili) o in cuoio (cinture, portaocchiali, portafogli, borse), pantofole, oggetti in paglia, palline per l’albero di Natale, decorazioni e luminarie, campanelle, angioletti in ceramica o in vetro, bambole fatte a mano, oggettistica per la cucina e centrotavola.
Tra gli oggetti più venduti ai mercatini di Natale, così come nel resto dell’anno, la bigiotteria e i gioielli artigianali hanno sempre un grande successo. Possono essere fatti di qualsiasi materiale: lana cotta, argento, pietre, legno e metalli, a seconda dei gusti e dell’abilità di chi li realizza.
Di nuovo si può pensare a una cesta in vimini da riempire a piacimento con creme e prodotti cosmetici (nei mercatini si possono trovare bancarelle di erboristeria, alcune delle quali propongono il marchio cruelty free, senza test sugli animali), magari abbinandoli a incensi e diffusori di aromi per l’ambiente.
In generale crediamo che chi sceglie di visitare i mercatini di Natale debba prendersi il tempo per cercare tra le bancarelle, casetta dopo casetta, il regalo che più lo soddisfa.
I mercatini non sono tutti uguali e non vendono le stesse cose: questo vale confrontando una regione con un’altra, ma anche più semplicemente due città diverse o addirittura differenti mercatini nella stessa località. A volte, inoltre, possono essere dichiaratamente ispirati al modello tedesco o alpino, oppure ricreare ambientazioni nordiche (classico, in questo caso, è il villaggio innevato finlandese). È solitamente chi li organizza a decidere quale taglio dare alla manifestazione, quali prodotti ammettere alla vendita e quali escludere. Da Nord a Sud, quindi, si possono trovare pezzi unici, artigianato tipico e prodotti che meritano di essere presi in considerazione per le loro caratteristiche.
Se hai voglia di scoprirne sempre dei nuovi, visita il nostro canale dedicato ai mercatini di Natale in Italia, dove riportiamo gli appuntamenti principali suddivisi per regione.
Ovviamente, come per tutte le cose, il gusto è soggettivo e il budget a disposizione varia da persona a persona. In generale vale il principio secondo il quale chi cerca un regalo un po’ speciale e originale, dovrebbe essere disposto a spendere qualcosa in più. Questo non significa però che i mercatini di Natale siano necessariamente cari, ma bisogna considerare che nelle bancarelle si trovano solitamente oggetti e prodotti di buona qualità e di produzione artigianale, e che come tali devono quindi essere valutati.
I mercatini di Natale hanno la loro origine storica nell’Europa centrale, in quei Paesi di lingua tedesca come Germania e Austria dove la tradizione del Weihnachtsmarkt, Adventmarkt o Christkindlmarkt (il mercatino del Gesù Bambino) si rinnova ogni anno da secoli.
Pensiamo ad esempio ai più famosi Weihnachtsmärkte europei, come i mercatini di Norimberga o di Colonia, ma anche Salisburgo, Vienna e Innsbruck: la loro organizzazione, la capacità di attirare visitatori e fungere da fulcro della vita sociale locale durante il periodo di apertura è davvero impressionante.
In gran parte dell’Italia l’appuntamento con i mercatini natalizi si sta affermando negli ultimi anni trovando un po’ ovunque le condizioni necessarie per svilupparsi, anche se in alcune zone della nostra penisola la tradizione è più radicata che altrove.
È così, ad esempio, lungo l’arco alpino, e in particolare in Alto Adige, dove l’influenza germanica è più forte, in Trentino o nei borghi di montagna delle regioni settentrionali, dove da sempre l’Avvento è celebrato con le rappresentazioni dei presepi e con specialità gastronomiche tipiche del periodo.
In un’epoca in cui le informazioni e le mode corrono veloci, i mercatini di Natale sono ormai una realtà consolidata un po’ ovunque.
Le opportunità di trascorrere una giornata a passeggio per le bancarelle tra le piazze delle grandi città o nei vicoli dei borghi più belli d’Italia sono sempre di più e attirano ogni anno un numero crescente di visitatori, i quali spesso ne approfittano anche per combinare visite ai punti d’interesse turistico, alle mostre e agli eventi culturali che accompagnano le festività.
Per le famiglie, inoltre, i mercatini propongono spesso animazioni a tema, laboratori e le immancabili case e villaggi di Babbo Natale che tanto piacciono ai bambini.
Visto che i motivi per dedicarsi allo shopping natalizio sono tanti, torniamo di nuovo alla domanda di partenza: cosa comprare ai mercatini di Natale?
La lista è molto lunga e occorre valutare tanti fattori. In questo articolo scegliamo di escludere volutamente chincaglierie e merce dozzinale che si potrebbe acquistare per pochi spiccioli in qualunque negozio o supermercato, optando invece per prodotti originali e di qualità.
La gastronomia ai mercatini di Natale

I mercati che hanno una più lunga tradizione, come i cosiddetti mercatini di Natale originali dell’Alto Adige, sono solitamente curati nei minimi dettagli e la merce in vendita rispetta una rigorosa selezione. Niente oggettistica cinese, per intenderci, a favore dell’ottimo artigianato locale.
Così camminando tra le casette di legno dei mercatini di Bressanone e di Bolzano, o nei mercatini delle montagne del Sudtirol, ad esempio, si possono acquistare le golosità enogastronomiche altoatesine come i krapfen, il sidro di mele, i formaggi, il pan di zenzero, il vin brulè, lo speck, le marmellate, la cioccolata, i biscotti di pan pepato, lo strudel, lo zelten e gli Spitzbuben, i tipici biscotti natalizi tirolesi.
Come detto, però, anche le altre regioni hanno molto da offrire: pensiamo alle zeppole, agli struffoli e alla pasta di mandorle in Campania, al Pangiallo nella zona dei Castelli Romani, il Pampepato di Ferrara o il Certosino di Bologna, l’eterno panettone milanese o il torrone di Cremona, il mandorlato veneto, il frustingo e i cavallucci marchigiani o ancora la Cuccia di Santa Lucia, tipicamente siciliana.
Sono spesso i dolci a stimolare la fantasia e i peccati di gola per Natale, ma in tutto lo Stivale formaggi, salumi, grappe e liquori non conoscono rivali. L’etichetta è ovviamente importante – da controllare sempre prima di fare acquisti - e il "Km0" è solitamente garanzia di qualità.
C’è ovviamente anche l’opzione della cesta regalo: è un’idea sempre valida e apprezzata, che si può personalizzare a seconda dei propri gusti o di quelli del destinatario. Qualche esempio? Un cesto di prodotti bio, oppure di soli dolci, formaggi o salumi, di prodotti del commercio equo e solidale, un bouquet di spezie o ancora una confezione regalo di birre artigianali.
Artigianato natalizio: quale comprare?

In inverno tendiamo a mangiare di più, ma non bisogna pensare solo alla tavola: i mercatini propongono un vasto assortimento di merce che spazia dalle statuine del presepe – disponibili ovunque, ma la zona di San Gregorio Armeno a Napoli è una delle capitali mondiali in questo settore – alle candele di cera, passando per l’abbigliamento con capi in lana fatti a mano (giacche, maglioni, berrette, guanti, sciarpe e pullover, ma anche tanti copri oggetti di qualunque forma), pantofole, oggetti in feltro o pannolenci, eleganti tovaglie (meravigliose quelle con i motivi della tradizione contadina romagnola) associate a presine, grembiuli e tovaglioli.
Ci sono anche creazioni tessili, artigianato in legno (nelle regioni alpine sono maestri e si può trovare di tutto: giocattoli, strumenti musicali, sculture, taglieri, soprammobili) o in cuoio (cinture, portaocchiali, portafogli, borse), pantofole, oggetti in paglia, palline per l’albero di Natale, decorazioni e luminarie, campanelle, angioletti in ceramica o in vetro, bambole fatte a mano, oggettistica per la cucina e centrotavola.
Tra gli oggetti più venduti ai mercatini di Natale, così come nel resto dell’anno, la bigiotteria e i gioielli artigianali hanno sempre un grande successo. Possono essere fatti di qualsiasi materiale: lana cotta, argento, pietre, legno e metalli, a seconda dei gusti e dell’abilità di chi li realizza.
Di nuovo si può pensare a una cesta in vimini da riempire a piacimento con creme e prodotti cosmetici (nei mercatini si possono trovare bancarelle di erboristeria, alcune delle quali propongono il marchio cruelty free, senza test sugli animali), magari abbinandoli a incensi e diffusori di aromi per l’ambiente.
In generale crediamo che chi sceglie di visitare i mercatini di Natale debba prendersi il tempo per cercare tra le bancarelle, casetta dopo casetta, il regalo che più lo soddisfa.
I mercatini non sono tutti uguali e non vendono le stesse cose: questo vale confrontando una regione con un’altra, ma anche più semplicemente due città diverse o addirittura differenti mercatini nella stessa località. A volte, inoltre, possono essere dichiaratamente ispirati al modello tedesco o alpino, oppure ricreare ambientazioni nordiche (classico, in questo caso, è il villaggio innevato finlandese). È solitamente chi li organizza a decidere quale taglio dare alla manifestazione, quali prodotti ammettere alla vendita e quali escludere. Da Nord a Sud, quindi, si possono trovare pezzi unici, artigianato tipico e prodotti che meritano di essere presi in considerazione per le loro caratteristiche.
Se hai voglia di scoprirne sempre dei nuovi, visita il nostro canale dedicato ai mercatini di Natale in Italia, dove riportiamo gli appuntamenti principali suddivisi per regione.