La Festa di Sant'Antuono a Macerata Campania

La festa di Sant'Antuono (Sant'Antonio Abate) a Macerata Campania attrae puntualmente migliaia di visitatori un po’ da tutta Italia. Pregio e merito, quella di essere una di quelle feste della tradizione che affondano le radici in un passato davvero lontano, fin nel XIII secolo, al tempo in cui il bel borgo del casertano era una comunità agricola ed artigianale, e gli artigiani del paese, durante le tradizionali fiere agricole per dare conto della solidità degli attrezzi, percuotevano le botti creando sonorità giunte intatte fino ai nostri giorni e riproposte con le famose Battuglie di Pastellessa.

Il 17 gennaio di ogni anno, giorno che celebra il Santo patrono, folclore, tradizione e religiosità si fondono tutti insieme dando vita a un periodo di festeggiamenti che comprende solitamente il sabato e la domenica precedenti – quest’anno 14 e 15 gennaio –, e che vede il suo momento clou nella sfilata dei Carri di Sant'Antuono, conosciute come Battuglie di Pastellessa.

Per questa nuova edizione sono previsti oltre 1000 bottari suddivisi su 16 carri:
1. Cantica popolare, 2. Cantica popolare caturanese, 3. ‘U carr’ ‘e vasc’ ‘o vasto, 4. ‘A storia ‘e Sant’Antuono, 5. ‘O ritorno ‘e Sant’Antuono, 6. Battuglia libera, 7. I wagliun ra vie ‘e for, 8. I ragazzi del 2000, 9. Suoni antichi, 10. ‘U carr’ ‘e Casavr’, 11. La compagnia del 2011, 12. L’epoca nov’, 13. La piccola compagnia di Sant’Antuono ora e sempre, 14. La piccola compagnia de “I punto esclamativo”, 15. ‘A cumpagnia ‘e Sant’Antuono, 16. ‘A passione ‘e Sant’Antuono.

La festa si conclude come da tradizione il 17 gennaio con l'accensione dei fuochi pirotecnici "figurati”.

Le Battuglie di Pastellessa e i fuochi figurati

La festa in onore di Sant'Antuono è caratterizzata da quattro momenti importanti: il fuoco (Cippo di Sant'Antuono), la sfilata dei Carri di Sant'Antuono (Battuglie di Pastellessa), i fuochi pirotecnici figurati e la riffa.
Il cippo purificatore, che celebra il Santo Patrono, viene acceso la sera prima del 17 gennaio e viene lasciato bruciare tutta notte; la giornata del 16 gennaio è infatti interamente dedicata al Santo con la benedizione degli animali, i giochi tradizionali che riportano alla memoria i tempi passati – palo di sapone, o albero della cuccagna, corsa con le botti, giro della botte, tiro alla fune e corsa nei sacchi – e la degustazione del piatto tradizionale, la past' e 'llessa (pasta con le castagne secche), o Pastellessa, da cui deriva anche il nome della musica apotropaica fatta a suon di botti, tini e falci dai bottari di Macerata Campania.

La sfilata di Sant'Antuono coinvolge invece 16 carri allegorici di circa 16 metri di lunghezza su cui trovano posto i bottari che compongono la Battuglia di Pastellessa, coordinati dal Capobattuglia e intenti a riproporre la tipica musica a Pastellessa con botti, tini e falci usati come strumenti a percussione. L’allestimento dei carri è un lavoro molto lungo, anticamente realizzati su carrette e trainati da persone, oggi i carri sono enormi e tirati dal trattore, ma mantengono molti dei simboli dell’iconografica tradizionale, come le palme, i tini che cadenzano la base musicale, mazzafuni e mazzarelle, attrezzi usati per percuotere botti e falci e produrre i suoni tipici della Pastellessa.

Il culmine della sfilata avviene nella tarda mattinata del 17 gennaio, quando tutti i carri si esibiscono davanti al Comitato dei festeggiamenti e si assiste all'accensione dei fuochi pirotecnici figurati nella piazza principale di Macerata Campania a mezzogiorno. Ad ardere nel fuoco quattro simboli: un’immagine femminile (‘A signora, la signora), ‘O puorco (il maiale), un animale da tiro (‘o ciuccio, cioè l’asino) e un attrezzo da lavoro (‘a scala, cioè la scala).
A chiudere la festa di Sant'Antuono ci pensa poi la riffa con la vendita all'asta di tutte le donazioni fatte a Sant’Antonio durante le celebrazioni.

I suoni della Pastellessa

Sono tre i modelli ritmico-musicali che si possono sentire nella Battuglia di Pastellessa: “a battuglia 'e Sant’Antuono” o anche “a Sant’Antuono”, realizzato con l'utilizzo di botti, tini e falci, che inizia e si conclude con il “ruglio” o “strenta”; “a Pastellessa”, dal ritmo molto più lento ed è eseguito sulle botti, sui tini senza falci e senza fischietto; “a Tarantella”, che prevede l'utilizzo di tutti gli strumenti e accompagna i canti.

La past' e 'llessa: un’antica ricetta

Durante la festa di Sant'Antuono, la tradizione vuole che si prepari la ricetta di quella specialità tipica della cucina povera da cui deriva il nome della musica tradizionale; la past' e 'llessa (o past' e 'llesse) è la pasta con le castagne lesse in cui il dolce della castagna si combina con il piccante del peperoncino. In passato, quando a Macerata Campania ne era diffusa la coltivazione, la castagna era considerata una risorsa importante della dieta alimentare locale, soprattutto in inverno; nessun stupore dunque che sia rimasta nella tradizione culinaria con questo piatto tipico veloce (circa 20 minuti) e facile da preparare.

Ingredienti (per 4 persone):
200 g di castagne lesse;
300 g di pasta di tipo corto;
100 g di pancetta;
Aglio;
Olio d’oliva extravergine;
Peperoncino;
Sale.

Preparazione
Preparare il soffritto con olio, aglio, pancetta e peperoncino, aggiungere le castagne lesse e fare insaporire a fuoco lento. Quando la pasta arriva a cottura – meglio al dente – farla saltare in padella con soffritto e castagne lesse per qualche minuto.

Informazioni, date e orari della Festa di Sant'Antonio

Nome: Festa di Sant'Antuono e Battuglie di Pastellessa
Dove: Macerata Campania (Caserta).
Date: dal 12 al 17 gennaio 2023.
Biglietto: ingresso libero.
Tipologia: manifestazione folclorica.
Orari e programma: maggiori informazioni sul sito ufficiale della festa e sulla pagina Facebook dedicata.

Come arrivare: Macerata Camapania si trova a circa 10 km da Caserta, da dove per raggiungere il paese si può seguire la SS7.

Scopri tutti gli eventi in Campania.

Calendario delle aperture
Attenzione: evento terminato!

•