Curon, dove è stata girata? I luoghi location della serie Netflix
È uscita su Netflix lo scorso 10 giugno ed è già un successo mondiale. Stiamo parlando di Curon, la serie TV ideata da Ezio Abbate, Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano, per la regia di Fabio Mollo e Lyda Patucci. Una produzione tutta italiana per un thriller soprannaturale come forse non ne erano mai stati realizzati nel nostro Paese.
Curon conta al momento una stagione di sette episodi nei quali si intrecciano mistero, leggenda e realtà, che accompagnano lo spettatore in un intrigante viaggio alla scoperta di se stessi e del proprio “io”.
Il tema portante di Curon è il doppio; come è stato spiegato in fase di presentazione, per svilupparlo non poteva esserci ambientazione migliore del paese di Curon Venosta con le sue storie di tradimento, le due anime (tedesca per la maggioranza della popolazione, e italiana) che vi convivono, il vecchio paese vecchio sommerso dalle acque e quello nuovo che si specchia nel lago, metafora perfetta del doppio.
Non solo: anche le storie sulle campane hanno un riferimento ben preciso con il mondo reale, dove esiste una leggenda che racconta come a volte, in inverno, si sentano ancora suonare i rintocchi. Verità o suggestione? Non sta a noi stabilirlo, ma è certo che le campane furono rimosse il 18 luglio 1950, quindi prima della formazione del lago.
Il bacino, di origine artificiale, fu creato in seguito alla costruzione di una diga nel 1950, che provocò l’unione di due laghi preesistenti e l’inondazione forzata del vecchio paese di Curon Venosta, che fu poi ricostruito poco più a monte.
Dell’antico abitato rimane visibile oggi solo il campanile della chiesa, la cui vetta emerge dalle acque contribuendo a creare la suggestiva immagine, ormai famosa anche al di fuori del Trentino-Alto Adige, che lo ha trasformato in un sito d’interesse turistico molto frequentato e uno scenario impareggiabile per il selfie di rito.
La distruzione del villaggio imposta dalle autorità fu però vissuta con dolore dagli abitanti di allora, alimentando anche una forte rivalità tra italiani e tedeschi.
Nessuno spoiler, tranquilli. Ci limiteremo a dire che la storia racconta del ritorno dopo 17 anni a Curon di Anna Raina, che proprio qui era nata.
Anna torna in paese assieme ai suoi figli, due gemelli adolescenti (Mauro e Daria). In paese ritrova anche suo padre (Thomas), un uomo burbero che vive in un hotel abbandonato, e una comunità che è ostile alla famiglia Raina fin dai tempi della costruzione della diga.
La donna scompare misteriosamente e i due figli iniziano a cercarla nei boschi. Nonostante i sospetti si concentrino su Albert, vecchia fiamma di Anna, ben presto i ragazzi capiscono che la vicenda è molto più complessa di quel che sembra. In paese esistono misteri irrisolti: a Curon la gente ha una doppia anima – una buona e una cattiva – e anche la loro famiglia ha un lato sconosciuto che ora devono affrontare, intraprendendo un viaggio alla ricerca della propria identità.
Valeria Bilello (Anna)
Luca Lionello (Thomas)
Federico Russo (Mauro)
Margherita Morchio (Daria)
Anna Ferzetti (Klara)
Alessandro Tedeschi (Albert)
Juju Di Domenico (Micki)
Giulio Brizzi (Giulio)
Max Malatesta (Ober)
Luca Castellano (Lukas).
Sono ovviamente Curon Venosta e il Lago di Resia a fare da sfondo alle vicende della famiglia Raina e dell’intreccio narrativo. Non è difficile individuare le location più iconiche, come il campanile che emerge dall’acqua, le stradine del paese o le rive del lago.
Le riprese sono state effettuate nell’inverno 2019/20 sul set di Bolzano, in particolare in Val Venosta (tra Curon e Malles), così come sul Lago di Caldaro (o Kalterer See, in tedesco, il più grande specchio d’acqua naturale dell’Alto Adige) nell'omonimo Comune, e a San Felice (BZ).
Curon conta al momento una stagione di sette episodi nei quali si intrecciano mistero, leggenda e realtà, che accompagnano lo spettatore in un intrigante viaggio alla scoperta di se stessi e del proprio “io”.
Il tema portante di Curon è il doppio; come è stato spiegato in fase di presentazione, per svilupparlo non poteva esserci ambientazione migliore del paese di Curon Venosta con le sue storie di tradimento, le due anime (tedesca per la maggioranza della popolazione, e italiana) che vi convivono, il vecchio paese vecchio sommerso dalle acque e quello nuovo che si specchia nel lago, metafora perfetta del doppio.
Non solo: anche le storie sulle campane hanno un riferimento ben preciso con il mondo reale, dove esiste una leggenda che racconta come a volte, in inverno, si sentano ancora suonare i rintocchi. Verità o suggestione? Non sta a noi stabilirlo, ma è certo che le campane furono rimosse il 18 luglio 1950, quindi prima della formazione del lago.
La storia vera di Curon Venosta
L’ambientazione è quella di Curon Venosta, piccolo borgo in provincia di Bolzano affacciato sul Lago di Resia, uno dei laghi più belli delle Alpi italiane.Il bacino, di origine artificiale, fu creato in seguito alla costruzione di una diga nel 1950, che provocò l’unione di due laghi preesistenti e l’inondazione forzata del vecchio paese di Curon Venosta, che fu poi ricostruito poco più a monte.
Dell’antico abitato rimane visibile oggi solo il campanile della chiesa, la cui vetta emerge dalle acque contribuendo a creare la suggestiva immagine, ormai famosa anche al di fuori del Trentino-Alto Adige, che lo ha trasformato in un sito d’interesse turistico molto frequentato e uno scenario impareggiabile per il selfie di rito.
La distruzione del villaggio imposta dalle autorità fu però vissuta con dolore dagli abitanti di allora, alimentando anche una forte rivalità tra italiani e tedeschi.
La trama
Nessuno spoiler, tranquilli. Ci limiteremo a dire che la storia racconta del ritorno dopo 17 anni a Curon di Anna Raina, che proprio qui era nata.
Anna torna in paese assieme ai suoi figli, due gemelli adolescenti (Mauro e Daria). In paese ritrova anche suo padre (Thomas), un uomo burbero che vive in un hotel abbandonato, e una comunità che è ostile alla famiglia Raina fin dai tempi della costruzione della diga.
La donna scompare misteriosamente e i due figli iniziano a cercarla nei boschi. Nonostante i sospetti si concentrino su Albert, vecchia fiamma di Anna, ben presto i ragazzi capiscono che la vicenda è molto più complessa di quel che sembra. In paese esistono misteri irrisolti: a Curon la gente ha una doppia anima – una buona e una cattiva – e anche la loro famiglia ha un lato sconosciuto che ora devono affrontare, intraprendendo un viaggio alla ricerca della propria identità.
Il cast di Curon
Gli attori principali della serie sono:Valeria Bilello (Anna)
Luca Lionello (Thomas)
Federico Russo (Mauro)
Margherita Morchio (Daria)
Anna Ferzetti (Klara)
Alessandro Tedeschi (Albert)
Juju Di Domenico (Micki)
Giulio Brizzi (Giulio)
Max Malatesta (Ober)
Luca Castellano (Lukas).
Dov’è stato girato Curon? Le location
La serie è stata girata nei luoghi reali in cui è ambientata. La cornice è quindi quella delle Alpi altoatesine, dove la natura stessa e la storia di quei luoghi si trasformano a loro volta protagonisti del racconto.Sono ovviamente Curon Venosta e il Lago di Resia a fare da sfondo alle vicende della famiglia Raina e dell’intreccio narrativo. Non è difficile individuare le location più iconiche, come il campanile che emerge dall’acqua, le stradine del paese o le rive del lago.
Le riprese sono state effettuate nell’inverno 2019/20 sul set di Bolzano, in particolare in Val Venosta (tra Curon e Malles), così come sul Lago di Caldaro (o Kalterer See, in tedesco, il più grande specchio d’acqua naturale dell’Alto Adige) nell'omonimo Comune, e a San Felice (BZ).