Cefalù is... I borghi madoniti
L’aria delle Madonie, massiccio montuoso del nord della Sicilia che si protende fino alla costa, è una delle più pure dell’isola. Sarà per la brezza che soffia dal mare o perché alcune vette qui sfiorano i 2000 metri di altitudine. Forse è per entrambe le cose; certo è che mai come quest’anno il bisogno di respirare aria buona è davvero una necessità dopo mesi trascorsi in casa. Il Parco delle Madonie è l’ideale in questo senso, perché offre quegli spazi immensi di cui abbiamo bisogno per riprendere il ritmo vitale.
Percorrendo la fitta rete di sentieri che attraversa il territorio si possono scoprire i diversi aspetti di un paesaggio ricco di biodiversità che cambia in continuazione. Si parte allora per una vacanza con la libertà – finalmente – di muoversi e scegliere cosa fare tra i borghi madoniti, pensando un itinerario a tappe che tocchi le località più caratteristiche.
Cefalù
Il nostro viaggio inizia a Cefalù, dove la splendida Cattedrale e il Chiostro annesso sono inseriti nella lista del Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Basterebbe questo a suggerire quanto sia speciale la cittadina, punto d’incontro tra la cultura araba e quella normanna.
La gente del posto è cordiale ed è con il sorriso che indica ai visitatori gli scorci più belli, dove mangiare meglio o come raggiungere a piedi la Rocca che sovrasta il paese.
Gratteri
Lasciata Cefalù, è Gratteri che ci dà il benvenuto nel parco. In questo pittoresco borgo medievale si respira l’atmosfera della Sicilia autentica. La tradizione, in ogni suo aspetto – culinario, folkloristico e spirituale – si sposa con una calorosa accoglienza a un turismo responsabile ed eco-sostenibile che sa apprezzare la tranquillità del luogo.
Ci sono così tante cose da fare e da vedere che vi chiederete perché non sia preso d’assalto dai viaggiatori di tutto il mondo: probabilmente non tutti sanno, ad esempio, che la Cattedrale di San Michele Arcangelo ospita quattro spine della corona di Cristo custodite in un reliquiario d’argento o, ancora, che appena fuori dall’abitato si può fare un’escursione alla suggestiva grotta “Grattara” dove, secondo la leggenda, viveva la Befana, e che oggi è meta di una tradizionale fiaccolata notturna annuale.
È tutto? No di certo. Non tralasciate una visita agli straordinari ruderi del complesso abbaziale premostratense di San Giorgio, risalente al XII secolo, immerso tra la vegetazione della montagna con una spettacolare vista sulla vallata e sul mare.
Isnello
La prossima tappa di questo tour nelle Madonie è Isnello. Il borgo merita una visita durante il giorno – da trascorrere passeggiando per le sue stradine e fermandosi ad assaggiare la frittedda, gustosa specialità del luogo, accompagnata da un buon bicchiere di vino –, ma è il buio a regalare emozioni inaspettate: si può infatti scoprire la bellezza del cielo siciliano appena fuori dall’abitato, dove l’assenza di fonti luminose notturne regala una vista limpida della volta celeste con il telescopio del Centro astronomico Gal Hassin.
Petralia Sottana
Riportate i piedi a terra mentre camminate tra i portici e le scalinate di Petralia Sottana per visitare la Chiesa Madre o i capolavori custoditi nella Chiesa della Santissima Trinità alla Badia. Potete anche compiere il Percorso Geologico Urbano Geopark, il primo in Europa, che vi accompagnerà in un affascinante viaggio tra arte, storia e geologia, mentre tutt’attorno al paese gli itinerari cicloturistici nella natura invogliano a esplorare il territorio.
Petralia Soprana
Che sia a piedi, in bici o in auto, in pochi minuti di tragitto si raggiunge Petralia Soprana, il villaggio più alto delle Madonie, nonché uno dei più belli in Italia, tanto da essere stato proclamato “Borgo dei Borghi 2018”. La sua fama ormai lo precede, e non fatichiamo a capirne il motivo: una città di pietra circondata da campi coltivati, pascoli e macchia mediterranea, che custodisce meravigliose chiese, palazzi nobiliari, belvedere e perfino i ruderi di un antico acquedotto romano. Petralia Soprana è bella fuori – tanto da essere stata scelta come set per un film di Antonio Albanese – ma anche dentro: lasciatevi affascinare dalla scoperta della miniera di salgemma, nel cuore della montagna, dove tra chilometri di cunicoli nel sottosuolo si trova uno dei giacimenti di sale più importanti d’Europa.
Geraci Siculo
Gambe in spalla, perché nel vicino borgo di Geraci Siculo si passeggia tra edifici storici che sono testimonianza della lunga dominazione della casata dei Ventimiglia in epoca medievale. Il legame con la famiglia nobile è presente perfino nel più moderno “Salto dei Ventimiglia”, una recente opera di architettura contemporanea costituita da un belvedere in vetro e acciaio proteso nel vuoto per diversi metri.
Unica nel suo genere in Sicilia, questa attrazione vi consentirà, se sarete abbastanza coraggiosi, di provare la sensazione di camminare letteralmente sul vuoto, godendo di un impareggiabile panorama che avvolge a 360 gradi.
Gangi
Pochi chilometri più a sud, adagiata sul Monte Marone, Gangi ha come sfondo speciale per le fotografie la maestosa sagoma dell’Etna. La cittadina è stata proclamata “Borgo dei Borghi 2014” e non c’è da meravigliarsi, quindi, se è così amata dai turisti.
Una torre domina l’intero paese dove, disseminati nei vicoli e nelle piazzette, trovano spazio musei, edifici baronali e moltissime chiese, i cui campanili appuntiti sembrano farsi largo tra i tetti. Chiedete alla gente del posto dove assaggiare le cucchie, dolce tipico di Gangi preparato con pasta frolla, frutta secca e marmellata. Attenti però a non esagerare, perché una tira l’altra e sono ancora molte le specialità da provare durante il viaggio.
San Mauro Castelverde
A San Mauro Castelverde non troverete solamente un delizioso borgo da visitare, ma anche da vivere intensamente; da pochi giorni è stata inaugurata la prima zipline della Sicilia, il “Volo d’Angelo”, dove fare il pieno di adrenalina volando appesi con una speciale imbracatura a un cavo d’acciaio posto a decine di metri d’altezza sulla vallata sottostante e a una velocità di oltre 110 km/h.
Non si tratta dell’unica attività outdoor nella zona: appena a nord di San Mauro la natura selvaggia delle Gole di Tiberio è la preziosa cornice di questo piccolo canyon risalente al Triassico Superiore, incastonato in una rigogliosa vegetazione lungo il corso del fiume Pollina, da attraversare in gommone durante la bella stagione.
Castelbuono
L’ultima tappa è Castelbuono, sulle pendici del Monte Milocco, dove i Ventimiglia fecero erigere un castello che ancora oggi vigila sulle valli che sembrano abbracciare il borgo medievale. Qui, secondo una leggenda, vivrebbe lo spirito della regina Costanza Chiaramonte, che il primo martedì di ogni mese, fin dal lontano XIV secolo, si aggirerebbe nei corridoi del castello. Attenzione, però, a non farvi chiudere lo stomaco dalla paura, perché all’ora di pranzo dovrete scegliere dove mangiare, tenendo presente che a Castelbuono si trovano i funghi più buoni e pregiati di tutta la Sicilia – come il rarissimo basilisco – ideali per accompagnare carni, salumi e formaggi tipici, sempre annaffiati da ottimo vino.
Siamo ad appena 15 km dal Tirreno, eppure la cucina è tipicamente montanara; è anche in queste piccole cose che si coglie l’essenza delle Madonie, una terra genuina che sa di montagna, ma che ha il mare appena dietro l’angolo.
Per saperne di più visita il sito di Visit Cefalù!
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