Covid e bagaglio a mano: il trolley torna in cabina, nuove regole
Qualche settimana fa aveva creato malcontento tra i passeggeri, ma soprattutto tra le compagnie low cost come Ryanar ed easyJet, il divieto di portare con sé nella cabina dell’aereo il bagaglio a mano a causa della situazione sanitaria imposta per fare fronte alla pandemia di Covid-19.
La decisione, presa lo scorso 26 giugno dal Ministero della Salute e trasmessa dall'Ente Nazionale per l’Aviazione Civile alle compagnie aeree, stabiliva che per ragioni sanitarie, con il velivolo pieno, non fosse possibile utilizzare le cappelliere poste sopra i sedili per riporre il trolley. In cabina erano quindi ammesse solo borse di dimensioni ridotte da mettere sotto il sedile di fronte, accanto ai piedi.
Non c’era nessun extra da pagare per mettere il bagaglio in stiva, ma rimaneva la scomodità di viaggiare più stretti con le gambe e il disagio di doversi separare da oggetti importanti o delicati. Con una nota, poi, l’ENAC precisava che il divieto di utilizzo delle cappelliere era comunque limitato ai voli dove non si effettuava il distanziamento sociale a bordo.
Adesso la situazione è però cambiata a livello di regolamento, perché il bagaglio a mano può nuovamente essere portato nella cabina dell’aereo e posizionato nelle cappelliere, come sempre.
Dal 15 luglio 2020, quindi, il trolley può tornare a viaggiare assieme al proprietario.
Per tutti, italiani e stranieri, rimangono infine valide le sanzioni penali in caso di violazione dell’obbligo di quarantena.
Per gli arrivi da Paesi extra UE o extra Schengen è confermata la quarantena obbligatoria di 14 giorni e, in particolare, vige il divieto di ingresso e transito in Italia per chi, nei quattordici giorni antecedenti, ha soggiornato o è transitato in Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldavia, Oman, Panama, Perù e Repubblica Dominicana, in quanto nazioni con un’alta percentuale di incidenza del virus in rapporto alla popolazione e con un basso sistema di prevenzione e controllo.
La decisione, presa lo scorso 26 giugno dal Ministero della Salute e trasmessa dall'Ente Nazionale per l’Aviazione Civile alle compagnie aeree, stabiliva che per ragioni sanitarie, con il velivolo pieno, non fosse possibile utilizzare le cappelliere poste sopra i sedili per riporre il trolley. In cabina erano quindi ammesse solo borse di dimensioni ridotte da mettere sotto il sedile di fronte, accanto ai piedi.
Non c’era nessun extra da pagare per mettere il bagaglio in stiva, ma rimaneva la scomodità di viaggiare più stretti con le gambe e il disagio di doversi separare da oggetti importanti o delicati. Con una nota, poi, l’ENAC precisava che il divieto di utilizzo delle cappelliere era comunque limitato ai voli dove non si effettuava il distanziamento sociale a bordo.
Adesso la situazione è però cambiata a livello di regolamento, perché il bagaglio a mano può nuovamente essere portato nella cabina dell’aereo e posizionato nelle cappelliere, come sempre.
Dal 15 luglio 2020, quindi, il trolley può tornare a viaggiare assieme al proprietario.
Misure di contenimento prorogate fino al 31 luglio
Nel frattempo il Ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato la proroga generale delle misure di contenimento per evitare la diffusione del Coronavirus fino al 31 luglio 2020, ricordando che la battaglia contro la pandemia non è ancora vinta e come sia importante continuare ad adottare tutte le misure preventive necessarie, tra cui l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi, il rispetto dei protocolli di sicurezza nei luoghi di lavoro, il divieto di assembramento, ma anche controlli più stringenti su aeroporti, porti e luoghi di confine.Per tutti, italiani e stranieri, rimangono infine valide le sanzioni penali in caso di violazione dell’obbligo di quarantena.
Viaggi aerei: divieto di ingresso e quarantena
Sono attualmente sospesi i voli diretti e indiretti da/per i Paesi indicati nell'Ordinanza emanata il 9 luglio.Per gli arrivi da Paesi extra UE o extra Schengen è confermata la quarantena obbligatoria di 14 giorni e, in particolare, vige il divieto di ingresso e transito in Italia per chi, nei quattordici giorni antecedenti, ha soggiornato o è transitato in Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldavia, Oman, Panama, Perù e Repubblica Dominicana, in quanto nazioni con un’alta percentuale di incidenza del virus in rapporto alla popolazione e con un basso sistema di prevenzione e controllo.
Leggi anche ...
-
Domanda bonus vacanze 2022: requisiti e come ...
-
Green Pass italiano ed europeo: come funziona ...
-
La Mostra sui baci rubati al Covid 19 a Firenze, ...
-
Polizza sanitaria viaggio e sostenibilità: come ...
-
La Francia riapre al turismo: benvenuti gli italiani! ...
-
Covid-19 e viaggi: tutte le domande e le risposte ...
-
Spiagge e vacanze estive: ecco le regole anticoronavirus ...
-
Viaggi organizzati e coronavirus, quale futuro ...
-
Coronavirus e voli: Emirates farà il test sierologico ...
-
Coronavirus e viaggi all'estero: ecco dove gli ...