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Serre Chevalier e Briancon in Francia: biking, outdoor, storia e gastronomia

Creata nel 1941 grazie agli impianti della funivia di Chantemerle, Serre Chevalier (per molti Serre Che) è un’apprezzata stazione sciistica alle porte del Parco Nazionale degli Écrins, in Francia, nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra.

Frequentata per gli sport invernali (ci sono qualcosa come 250 km di piste), è in realtà una destinazione perfetta, assieme alla vicinissima cittadina di Briançon, per praticare attività outdoor anche in estate.

Una montagna di attività


Dal villaggio di Chantemerle, il primo che s’incontra dopo Briançon nella vallata della Guisane che inizia a monte della cittadina brianzona e termina con il colle del Lautaret, una funivia sale ai 1.905 metri del Serre Ratier costeggiando la pista da sci Luc Alphand, il famoso discesista degli anni Novanta a cui la valle ha dato i natali. Giunti a Serre Ratier altri impianti di risalita permettono di arrivare in quota sino a 2.491 metri: da qui si snodano i sentieri del “bike park” di Serre Chevalier Vallée.

Ci si può avventurare sui tracciati dedicati al downhill (4 gradi di difficoltà, da quello facile per principianti al più difficile per esperti) oppure su quelli altrettanto suggestivi delle escursioni (perfetti per le famiglie) o ancora, novità di quest’estate, divertirsi in discesa con il mountain kart o la trottinette, una sorta di monopattino con ruote per i terreni sconnessi.

Qualunque attività outdoor scegliate (ci sono anche passeggiate accompagnate, parapendio, vie ferrate e tanto altro), il divertimento è assicurato. Informazioni su tariffe e pacchetti disponibili si possono richiedere direttamente allo skipass office di Chantemerle, agli uffici turistici del comprensorio sciistico o sul sito ufficiale www.serre-chevalier.com

Pedalando in quota


La prima volta in cui è stato scalato era il 1911 e da allora in altre sessanta edizioni i ciclisti lo hanno attraversato facendone uno dei colli delle Alpi più interessato dal Tour de France. Di cosa stiamo parlando? Del Colle del Galibier, il valico alpino a quota 2.645 metri che separa le Alpi Cozie francesi da quelle del Delfinato unendo le valli della Maurienne e della Guisane. Se volete emulare i grandi nomi del ciclismo potete scegliere di affrontare il Galibier in sella a una due ruote lungo un sentiero, in discesa, che per 23 chilometri corre quasi parallelo alla celebre strada asfaltata (in estate molto trafficata per andarci in bici) su cui Marco Pantani firmò nel 1998 una delle imprese epiche della storia dello sport mondiale. In prossimità di Les Granges du Galibier, a 2.301 metri di altitudine, c’è un monumento in memoria del campione romagnolo inaugurato dai francesi nel giugno 2011 mentre sul versante sud del colle, a bordo strada, s’innalza quello a Henri Desgrange, grande ciclista della fine del XIX° secolo e promotore del Tour de France nel 1903.

A poche centinaia di metri da qui, inforcata la mountain bike, s’imbocca la sterrata che accompagna sino al villaggio di Monêtier-les-Bains attraverso panorami mozzafiato sul colle di Lautaret, i ghiacciai della Meije e la Barre des Écrins accompagnati, nel fondovalle, da tratti di foresta e manciate di case adagiate sul corso della Guisane. L’itinerario è piuttosto semplice con solo qualche passaggio singletrack e qualche ruscello da guadare di tanto in tanto.

Raggiunto il borgo termale di Monêtier-les-Bains, una delle località del comprensorio di Serre Chevalier, si può scendere dalla bici e salire su un gommone da rafting per raggiungere dopo una quindicina di km la città di Briançon: la traversata del fiume (calcolate circa due ore) è piuttosto tranquilla e offre splendidi scorci sui villaggi sino a diventare più impegnativa nel secondo tratto dove il letto della Guisane si restringe e le pendenze aumentano (qui le rapide sono di quarto grado su sei della scala di classificazione).

Nella città di Vauban, patrimonio Unesco


A Briançon, graziosa località di montagna a 1.326 metri s.l.m. vicinissima al confine italiano, l’aria che si respira (almeno architettonicamente parlando) è già quasi provenzale: per accorgersene basta passeggiare fra i vicoletti della Cité Vauban dove le facciate color pastello delle case, le botteghe e i caffè richiamano quelli dei borghi tipici della Provenza.

Percorsa la centrale Grand Rue che taglia in due il centro storico si può imboccare Place Médecin Général Blanchard e dirigersi in rue Aspirant Jan: qualche centinaia di metri in salita accompagnano al ponte d’Asfeld che con un’arcata unica attraversa la gola sulla Durance.

Tornati nella città alta si possono ammirare piazza d’Armi con il palazzo di giustizia, l’antica chiesa dei Cordeliers e l’ospedale militare, la fontana Persens e quella detta “dei sospiri”, la collegiata di Nostra Signora e san Nicola e i cammini di ronda.

Alla bici non sapete proprio rinunciare? Scegliete allora di andare alla scoperta delle celebri fortificazioni militari di Vauban, consacrate patrimonio mondiale dall’Unesco nel 2008, con una bici a pedalata assistita: assieme al ponte e alla cinta urbana con le modifiche intra-muros (collegiata, piazza d’Armi e due polveriere), i forti delle Salettes, delle Tre Teste, del Randouillet, quello Dauphin e la Communication Y (una lunga galleria di 200 metri che collega il Tre Teste con il Randouillet) hanno contribuito a definire le frontiere dell’Europa influenzando per due secoli l’architettura militare nel mondo.
Partendo dal parcheggio di fronte al Collegio Les Garcins a Pont-de-Cervières, un piccolo villaggio nel territorio di Briançon, si raggiunge la frazione di Fontchristiane per poi arrivare alla fortificazione nota come Communication Y; si procede in direzione del forte delle Tre Teste con sosta per la visita all’interno prima di riprendere la salita lungo un sentiero sassoso verso il Randouillet di cui si possono ammirare le caserme principali. La passeggiata raggiunge il forte d’Anjou e la cresta del Point du Jour prima di scendere attraverso una strada asfaltata che unisce la nazionale (Briançon – Col d’Izoard) sino al punto di partenza iniziale, sempre attraverso le frazioni. Per questo itinerario di una decina di km calcolate almeno 2/3 ore con dislivello di 346 metri in salita (si parte da 1.232 per arrivare a 1.688) e 456 metri in discesa. Chi desidera partecipare a un tour guidato delle barriere fortificate può contattare il Servizio Patrimonio della Città di Briançon (la sede si trova alla porta di Pignerol) scrivendo a patrimoine@mairie-briancon.fr: si verrà accompagnati da una guida esperta in patrimonio storico e culturale.

Pausa gastronomica: dove mangiare


Se non sapete resistere alla tentazione di entrare in un ristorante stile chalet, La Manouille (www.la-manouille.com), al civico 53/55 di rue de la Guisane, a La Salle Les Alpes, dove le volte in pietra di una delle sale del locale invitano a sedersi accanto al camino, è ciò che fa per voi. Lasciatevi deliziare dai profumi della carne alla griglia e dalle tante specialità di montagna fra cui il Lou Plateloun, una toma al latte di vacca del Queyras gratinata al forno e servita su legno di larice con salumi e patate lesse.

Nella Cité Vauban di Briançon un delizioso spuntino potete farlo al Panorama Café in place Général Eberlé 8: qui, seduti all’aperto nella terrazza panoramica (o se preferite anche all’interno), si possono gustare sandwiches con ogni farcitura, insalate freschissime, gelati e sorbetti alla frutta. Se invece siete nella città bassa andate al ristorante L’Alpin (www.lalpin.fr) con il suo dehors in rue Centrale dove atmosfera famigliare e piatti tradizionali vi daranno il benvenuto con un sottofondo musicale: le “oreilles d’anes”, le orecchie d’asino, sono una delle specialità locali ma anche il filetto d’anatra accompagnato da verdure sa il fatto suo.

Un languorino dopo le attività sportive? Se siete a Serre Ratier, all’arrivo degli impianti sciistici di Chantemerle, fermatevi allo Chalet Hotel (www.chalethotel-serrechevalier.com) dove oltre a pranzare in alta quota con vista sulle montagne (per noi insalata con charcuterie locale e “zuppa” di fragole con sorbetto al limone, menta e praline al cioccolato) si può anche soggiornare in una delle sue graziose camere arredate nel tipico stile di montagna. A Monêtier-les-Bains, in routes des Bains, si può invece prendere posto a un tavolo del ristorante La Terrasse des Grands Bains e gustare qualche specialità con lo sguardo rivolto alla piscina esterna (ma c’è anche quella interna) di acqua calda naturale degli stabilimenti termali.

Da non perdere assolutamente: La Table du Chazal (www.restaurant-chazal.fr) a Les Guibertes, deliziosa borgata nel villaggio di Monêtier-les-Bains, ristorante gastronomico di proprietà di Fabien Ferdinand, che ne è anche lo chef. I prodotti con cui prepara i suoi piatti sono tutti delle Hautes Alpes e di qualità eccellente: assaggiate l’insalata di melone con melissa di giardino, burrata e coppa e la trota fario aromatizzata all’olio di larice (li trovate nel menù “Saveur et Plaisir” ma ci sono tante altre prelibatezze). Di alto livello la cucina e anche il locale ricavato in una vecchia stalla.

Informazioni utili per la visita


Per dormire, a La Salle-les-Alpes, lungo la centrale route de Briançon al civico 23, c’è l’Hotel Le Christiania (www.le-christiania.com), un grazioso e accogliente 3 stelle a conduzione famigliare; a Monêtier-les-Bains si può scegliere invece di soggiornare al Le Monetier (www.lemonetier.com), vecchia scuola del paese trasformata in elegante 4 stelle con ristorante. Se invece siete fra quelli che le piste da sci devono vederle anche di notte andate al Grand Hotel (www.grandhotel.fr) di Chantemerle, uno splendido 4 stelle che si affaccia direttamente sugli impianti di risalita del comprensorio sciistico.

Per fare rafting lungo il corso della Guisane affidatevi a YouRaft Serre Chevalier (Le Pré Chabert, route des Guibertes a Monêtier-les-Bains): qui, con uno degli istruttori professionisti, potrete divertirvi ad affrontare a bordo di un gommone le rapide del torrente che confluisce nella Durance. Info su www.youraft-serrechevalier.com

In sella a una mountain bike o a una più pratica e-bike si può andare invece alla scoperta delle bellezze storiche e naturali di Briançon e del comprensorio di Serre Chevalier: per noleggiarne una, con o senza accompagnatore, ci si può rivolgere a Serre Che VTT a La Salle-les-Alpes, 5 route de Pré-Long. Info su www.serrechevtt.fr

Come arrivare
Per raggiungere Briançon e Serre Chevalier in auto dall’Italia si prende l’autostrada Torino-Bardonecchia A32 con uscita in direzione di Cesana, Claviere, Sauze d’Oulx. Direzione Monginevro, Passo del Monginevro, arrivo a Briançon e da li indicazioni per Serre Chevalier. Distanze dalle principali città italiane: 98 km dalla tangenziale di Torino, 240 km da Milano, 270 km da Genova, 430 km da Bologna, 500 km da Venezia, 510 da Firenze e 785 da Roma. In treno: Torino/Sauze d’Oulx con Trenitalia e poi shuttle da Sauze d’Oulx a Briançon; in bus da Torino Porta Susa a Briançon-Serre Chevalier con compagnia Sapav (sabato e domenica). L’aeroporto più vicino è quello Internazionale Sandro Pertini di Torino-Caselle.

Siti ufficiali www.serre-chevalier.com e www.france.fr/it
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