Vacanze in India: attrazioni principali e documenti per l'ingresso
L’India è uno dei paesi più grandi al mondo, ma anche uno dei più intriganti dal punto di vista storico e sociale. Milioni di persone ogni anno lo scelgono come meta di viaggi che non si limitano al semplice turismo mordi e fuggi, perché la spiritualità della sua gente e la magia di certi luoghi non ha eguali altrove.
Ecco allora che scoprire l’India, con tutte le sue contraddizioni, diventa anche un modo per conoscere se stessi.
Che sia un viaggio zaino in spalla o un’esperienza più strutturata, è sempre bene organizzarsi prima della partenza: basta qualche veloce passaggio per ottenere il visto che consente di trascorrere un periodo più o meno lungo nella nazione asiatica. Ottenuto il documento, inizia finalmente l’avventura.
Caotica e rilassante, esasperata e rassicurante, deprimente e meravigliosa: ogni angolo dell’India ha più facce che mostra con indifferente normalità, rivelando pregi e difetti dell’essere umano.
Non si può pensare di visitare tutto in una volta un territorio così vasto, neanche avendo a disposizione mesi per viaggiare; la superficie totale è oltre 10 volte quella dell’Italia e racchiude un’infinità di punti d’interesse che meritano attenzione e richiedono tempo per essere approfonditi. Qualche consiglio, però, può aiutare a orientarsi verso la giusta direzione: scegliere un itinerario che rispecchi le proprie esigenze, concentrandosi su una zona non troppo estesa, è una buona idea soprattutto per chi approccia l’India per la prima volta.
Il tour classico è quello del cosiddetto Triangolo d’Oro: Delhi, Agra e Jaipur sono le tre città che meglio introducono lo straniero all’essenza indiana tra storia, cultura e tradizioni, offrendo la possibilità di ammirare luoghi dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Ad oggi l’India ne conta 38, e alcuni dei più famosi si trovano proprio in queste località.
Giunti nella capitale Delhi non bisogna lasciarsi spaventare dal turbine dei suoi 20 milioni di abitanti. Il modo migliore per affrontarla è immergersi con il giusto spirito nei vicoli della città vecchia, cuore pulsante di questo enorme calderone dove si intrecciano modernità e tradizione, povertà e ricchezza, e lasciarsi guidare dall’istinto attraverso scorci, odori, rumori e costumi.
Imperdibile una visita alla locale moschea – la più grande dell’India – nota come Jama Masjid, o al Forte Rosso, antico palazzo imperiale costruito nel XVII secolo accanto al Forte di Salimgarh, assieme al quale oggi forma un unico straordinario complesso fortificato.
Non meno affascinante è il tempio sikh Gurudwara Bangla Sahib con la sua cupola dorata, i muri di marmo bianco e la grande vasca dove i fedeli si immergono. Per chi lo desidera è possibile anche mangiare al tempio: la locale langar – la cucina comunitaria – distribuisce gratuitamente cibo a tutte le persone senza distinzione di razza, casta o religione, per un totale di circa 30.000 pasti quotidiani.
Spostandosi nella zona di Agra valgono il viaggio sia lo splendido Forte che il Taj Mahal, simbolo dell’amore eterno e icona indiana per eccellenza, ma non bisognerebbe perdere l’occasione di visitare anche altri capolavori quali il mausoleo Itimad-ud-Daulha o il giardino Mehtab Bagh, affacciato sul fiume Yamuna.
Jaipur, detta la città rosa per via del colore caldo dell’arenaria con cui sono costruiti i suoi palazzi, è famosa per i suoi tesori architettonici. Siamo nel capoluogo del Rajasthan, dove i viaggiatori – tra un giro in risciò e una lunga trattativa nel coloratissimo mercato – rimangono incantati davanti al Forte di Amber o alla vista dell’Hawa Matal (il celebre Palazzo dei Venti), così come dal complesso di strutture dell’osservatorio astronomico, il suggestivo Jantar Mantar.
Prima di partire per il viaggio è necessario munirsi di un visto che consenta l’ingresso in India. Richiedere un visto è infatti obbligatorio per tutti i cittadini italiani che vogliano viaggiare nel paese, sia per turismo che per motivi di affari o altro.
Esistono due diverse tipologie di documento, rispettivamente il visto fisico o eVisa India.
Il più comodo e semplice da ottenere è certamente il visto elettronico: la richiesta e il pagamento si effettuano online e successivamente si riceve il documento digitale via email in formato PDF, per cui non è necessario recarsi presso alcun ufficio. Il tempo di consegna ordinaria è di circa una settimana, mentre per le consegne urgenti occorrono in media tre giorni.
I turisti possono inoltrare la domanda per il visto “eTourist”, mentre chi viaggia per affari dovrà richiedere il visto “eBusiness”, ma si può fare domanda anche il visto “eMedical”, appositamente pensato per chi viaggia per motivi di salute.
I visti elettronici per finalità turistiche o d’affari hanno una validità di 365 giorni, entro i quali si possono effettuare illimitati viaggi in India. I turisti possono rimanere nel paese per un massimo di 90 giorni consecutivi, mentre per scopo d’affari si può soggiornare fino a 180 giorni (consecutivi o sommati tra loro). La richiesta online può essere effettuata solo se si rispettano alcuni requisiti, come l’arrivo presso uno dei 28 maggiori aeroporti internazionali e dei 5 maggiori porti marittimi dell'India, sempre considerando che il passaporto utilizzato per la richiesta deve avere una validità residua di almeno 6 mesi e che questo deve essere esibito all’imbarco del volo e all’arrivo in India insieme al visto stampato.
Il governo indiano stabilisce anche i casi in cui, viceversa, è necessario munirsi del visto fisico. Il visto fisico è obbligatorio per tutti i visitatori che desiderano rimanere in India per un periodo di tempo più lungo di quello consentito dall’eVisa, per gli stranieri che hanno uno scopo di viaggio diverso da quello autorizzato dal visto elettronico o ancora per i viaggiatori che arrivano in India attraverso una località in cui l’eVisa non è accettato.
Il visto sotto forma di adesivo viene apposto sul passaporto da un funzionario consolare e si può ottenere recandosi di persona presso gli uffici competenti – considerando che l’elaborazione richiede qualche giorno, per cui non si può ritirare in giornata – oppure sbrigando le pratiche via posta raccomandata o corriere.
Richiedere il visto per l’India è semplice, ma è bene sapere che i visti fisici sono fatti su misura e che i costi, i dati e i documenti necessari per la domanda non dipendono solo dalla tipologia dello stesso, ma anche dal periodo di validità richiesto e dalle modalità scelte per la consegna dei documenti.
Ecco allora che scoprire l’India, con tutte le sue contraddizioni, diventa anche un modo per conoscere se stessi.
Che sia un viaggio zaino in spalla o un’esperienza più strutturata, è sempre bene organizzarsi prima della partenza: basta qualche veloce passaggio per ottenere il visto che consente di trascorrere un periodo più o meno lungo nella nazione asiatica. Ottenuto il documento, inizia finalmente l’avventura.
Caotica e rilassante, esasperata e rassicurante, deprimente e meravigliosa: ogni angolo dell’India ha più facce che mostra con indifferente normalità, rivelando pregi e difetti dell’essere umano.
Non si può pensare di visitare tutto in una volta un territorio così vasto, neanche avendo a disposizione mesi per viaggiare; la superficie totale è oltre 10 volte quella dell’Italia e racchiude un’infinità di punti d’interesse che meritano attenzione e richiedono tempo per essere approfonditi. Qualche consiglio, però, può aiutare a orientarsi verso la giusta direzione: scegliere un itinerario che rispecchi le proprie esigenze, concentrandosi su una zona non troppo estesa, è una buona idea soprattutto per chi approccia l’India per la prima volta.
Scoprire l’India
Il tour classico è quello del cosiddetto Triangolo d’Oro: Delhi, Agra e Jaipur sono le tre città che meglio introducono lo straniero all’essenza indiana tra storia, cultura e tradizioni, offrendo la possibilità di ammirare luoghi dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Ad oggi l’India ne conta 38, e alcuni dei più famosi si trovano proprio in queste località.
Giunti nella capitale Delhi non bisogna lasciarsi spaventare dal turbine dei suoi 20 milioni di abitanti. Il modo migliore per affrontarla è immergersi con il giusto spirito nei vicoli della città vecchia, cuore pulsante di questo enorme calderone dove si intrecciano modernità e tradizione, povertà e ricchezza, e lasciarsi guidare dall’istinto attraverso scorci, odori, rumori e costumi.
Imperdibile una visita alla locale moschea – la più grande dell’India – nota come Jama Masjid, o al Forte Rosso, antico palazzo imperiale costruito nel XVII secolo accanto al Forte di Salimgarh, assieme al quale oggi forma un unico straordinario complesso fortificato.
Non meno affascinante è il tempio sikh Gurudwara Bangla Sahib con la sua cupola dorata, i muri di marmo bianco e la grande vasca dove i fedeli si immergono. Per chi lo desidera è possibile anche mangiare al tempio: la locale langar – la cucina comunitaria – distribuisce gratuitamente cibo a tutte le persone senza distinzione di razza, casta o religione, per un totale di circa 30.000 pasti quotidiani.
Spostandosi nella zona di Agra valgono il viaggio sia lo splendido Forte che il Taj Mahal, simbolo dell’amore eterno e icona indiana per eccellenza, ma non bisognerebbe perdere l’occasione di visitare anche altri capolavori quali il mausoleo Itimad-ud-Daulha o il giardino Mehtab Bagh, affacciato sul fiume Yamuna.
Jaipur, detta la città rosa per via del colore caldo dell’arenaria con cui sono costruiti i suoi palazzi, è famosa per i suoi tesori architettonici. Siamo nel capoluogo del Rajasthan, dove i viaggiatori – tra un giro in risciò e una lunga trattativa nel coloratissimo mercato – rimangono incantati davanti al Forte di Amber o alla vista dell’Hawa Matal (il celebre Palazzo dei Venti), così come dal complesso di strutture dell’osservatorio astronomico, il suggestivo Jantar Mantar.
Come richiedere il visto per l’India
Prima di partire per il viaggio è necessario munirsi di un visto che consenta l’ingresso in India. Richiedere un visto è infatti obbligatorio per tutti i cittadini italiani che vogliano viaggiare nel paese, sia per turismo che per motivi di affari o altro.
Esistono due diverse tipologie di documento, rispettivamente il visto fisico o eVisa India.
Il più comodo e semplice da ottenere è certamente il visto elettronico: la richiesta e il pagamento si effettuano online e successivamente si riceve il documento digitale via email in formato PDF, per cui non è necessario recarsi presso alcun ufficio. Il tempo di consegna ordinaria è di circa una settimana, mentre per le consegne urgenti occorrono in media tre giorni.
I turisti possono inoltrare la domanda per il visto “eTourist”, mentre chi viaggia per affari dovrà richiedere il visto “eBusiness”, ma si può fare domanda anche il visto “eMedical”, appositamente pensato per chi viaggia per motivi di salute.
I visti elettronici per finalità turistiche o d’affari hanno una validità di 365 giorni, entro i quali si possono effettuare illimitati viaggi in India. I turisti possono rimanere nel paese per un massimo di 90 giorni consecutivi, mentre per scopo d’affari si può soggiornare fino a 180 giorni (consecutivi o sommati tra loro). La richiesta online può essere effettuata solo se si rispettano alcuni requisiti, come l’arrivo presso uno dei 28 maggiori aeroporti internazionali e dei 5 maggiori porti marittimi dell'India, sempre considerando che il passaporto utilizzato per la richiesta deve avere una validità residua di almeno 6 mesi e che questo deve essere esibito all’imbarco del volo e all’arrivo in India insieme al visto stampato.
Il governo indiano stabilisce anche i casi in cui, viceversa, è necessario munirsi del visto fisico. Il visto fisico è obbligatorio per tutti i visitatori che desiderano rimanere in India per un periodo di tempo più lungo di quello consentito dall’eVisa, per gli stranieri che hanno uno scopo di viaggio diverso da quello autorizzato dal visto elettronico o ancora per i viaggiatori che arrivano in India attraverso una località in cui l’eVisa non è accettato.
Il visto sotto forma di adesivo viene apposto sul passaporto da un funzionario consolare e si può ottenere recandosi di persona presso gli uffici competenti – considerando che l’elaborazione richiede qualche giorno, per cui non si può ritirare in giornata – oppure sbrigando le pratiche via posta raccomandata o corriere.
Richiedere il visto per l’India è semplice, ma è bene sapere che i visti fisici sono fatti su misura e che i costi, i dati e i documenti necessari per la domanda non dipendono solo dalla tipologia dello stesso, ma anche dal periodo di validità richiesto e dalle modalità scelte per la consegna dei documenti.