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Da Trento al Monte Bondone: itinerario ad anello in bicicletta

Trento è una città perfetta come punto di partenza per gli amanti del cicloturismo, visto che ci si può muovere praticamente in qualsiasi direzione per trovare percorsi interessanti e di ogni livello di difficoltà. Già in un altro articolo, ad esempio, abbiamo parlato di un giro abbastanza semplice che consiste in un itinerario ad anello in bici per il Lago di Lases, mentre qui vogliamo raccontarvi una recente pedalata che da Trento ci ha impegnato in un'eroica scalata al Monte Bondone.

Questo è un percorso piuttosto faticoso, perché la salita ha una pendenza continua e considerevole (la media è dell'8% circa). Diciamo che chi lo intraprende o va in bici abitualmente o è un professionista. Però può capitare che lo faccia anche uno sportivo che vuole vincere una sfida contro la montagna. In questo caso bisogna mettersi calmi e tranquilli, pedalare con i propri tempi (che possono essere lentissimi) e mettere in conto che in un paio di punti verrà voglia di tornare indietro. Può succedere di tornare sui propri passi per davvero (e non sarebbe assolutamente un problema), oppure di riprendere fiato, mangiare un po' di cioccolata e qualche mandorla e poi riprendere la salita ed arrivare fino in cima. Quello che si può anticipare è che la discesa vi ripagherà di tutta la fatica fatta!

Il percorso da Trento al Monte Bondone

L'anello è lungo circa 57 km, percorribili in 3 ore e mezza se si è abbastanza allenati. La bici migliore da usare è certamente quella da corsa, ma va bene anche la mountain bike. Per quel che riguarda l'abbigliamento dipende dalla stagione; in ogni caso l'altitudine rende necessario qualcosa per coprirsi, perché in alto può far freddo anche in estate.
Si parte da Trento città, cioè da 200 m s.l.m. Vi aspettano circa 21 km di salita che vi porterranno a 1650 m s.l.m., quindi prima di iniziarla è meglio scaldare i muscoli delle gambe percorrendo un paio di km in piano.
Si attraversa il ponte di San Lorenzo e si passa attraverso Piedicastello, bel quartiere del capoluogo che si affaccia sulla sponda destra del fiume Adige e ai piedi del Doss Trento. Qui è ubicata l'antica chiesa romanica di Sant'Apollinare. Ci si mantiene sulla strada principale, via Brescia, e dopo qualche centinaio di metri s'imbocca automaticamente la SS45bis, che è molto trafficata. Al primo incrocio si svolta a sinistra e si prende la SP85 che va verso il Monte Bondone.

Qui parte la cosiddetta Charly Gaul, dal nome del ciclista lussemburghese che conquistò la maglia rosa al Giro d'Italia del 1956. L'8 giugno di quell'anno la tappa prevedeva la scalata del Bondone: Gaul vinse non solo contro i ciclisti avversari, ma anche contro la tempesta di neve che costrinse diversi atleti a ritirarsi.
D'ora in poi sempre dritto. Il primo paese al quale si giunge è Sardagna, luogo raggiungibile da Trento anche con una funivia (se si vuole risparmiare un po' di energia, è possibile caricarvi anche la bicicletta e quindi evitare di fare i primi 360 m di dislivello circa). Poi si arriva a Candriai e la pendenza si fa più lieve. Attaversata la località di Vaneze, a lato della strada si cominciano a vedere le piste da sci (il Bondone è una delle mete sciistiche del Trentino, molto frequentata dai cittadini del capoluogo).
La località seguente è Norge. Se siete arrivati fino a qui, è d'obbligo fare gli ultimi 200 metri circa di dislivello per arrivare al valico, in località Vason. Qui, a 1650 m s.l.m. non dovete più preoccuparvi di nulla!
Per rifocillarvi o pranzare, sia che vi siate portati qualcosa appresso o che vogliate recarvi in un rifugio, il consiglio è quello di rimanere in sella ancora per qualche minuto e raggiungere, lievemente in discesa, località Viote, con la sua visuale aperta su prati, boschi e vette, tra cui le tre cime del Bondone.

Per il ritorno si può percorrere una strada molto bella, che passa in mezzo a lunghi tratti di bosco. Si deve imboccare la SP25 in direzione Garniga. Dopo qualche centinaio di metri, sulla destra, si scorgono i vecchi edifici, purtroppo in stato di abbandono, delle Caserme Austroungariche. La strada non è molto larga e presenta alcune curve a gomito dove la visibilità è scarsa; inoltre bisogna fare attenzione alle auto. Ma questa discesa è davvero liberatoria.
Mano a mano il bosco lascia spazio a prati e paesi, tra i quali Garniga Vecchia, Garniga Terme, fino ad arrivare a Covelo. Dopo questo abitato si attraversa un ponte che varca il torrente Arione, e poi una galleria.
Arrivati a fondovalle si trova il paese di Aldeno. Alla rotonda s'imbocca la SP90 in direzione Trento. Dopo un paio di km c'è un incrocio, si svolta a destra per prendere la SP21, così da raggiungere la ciclabile all'altezza di Mattarello. La ciclovia che costeggia il fiume Adige porta al capoluogo.

Il nostro tour in sintesi

Itinerario: Trento - Sardagna - Candriai - Vaneze - Norge - Vason - Viote - Garniga Terme - Covelo - Aldeno - Mattarello - Trento.
Lunghezza percorso: 57 km.
Durata: circa 3 ore e mezza.
Dislivello: dalla partenza a 200 metri s.l.m. si giunge a un'altitudine massima di 1650 metri s.l.m. Pendenza media 8%.
Cosa vediamo: Piedicastello - Doss Trento - Chiesa di Sant'Apollinare (Trento) - Sardagna - panorama e piste da sci sul Monte Bondone - Caserme Austroungariche - Garniga Terme - fiume Adige.

Ti piace viaggiare? Visita il nostro canale dedicato agli itinerari in Trentino-Alto Adige.
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