Leukerbad e dintorni: terme e natura nel Vallese da non perdere
A poco più di 1.400 metri di altitudine, Leukerbad, villaggio alpino adagiato in fondo alla valle del torrente Dala, nel cantone svizzero del Vallese, accoglie i visitatori con un’atmosfera romantica e effervescente, che al tempo stesso ha anche un non so che di rustico per via delle imponenti montagne dell’Alto Vallese che la racchiudono fra pinnacoli e rocce.
Questo minuscolo borgo da fiaba, che di abitanti ne ha meno di 1.500, è celebre per le terme che invitano al relax ogni giorno dell’anno ma altrettanto mozzafiato sono le bellezze naturali che da qui si possono raggiungere con escursioni adatte ai più sportivi e anche alle famiglie con bambini.
Ancora oggi, chi raggiunge questa pittoresca località con i tetti in ardesia e le casette in legno che si affacciano sui vicoli lastricati, è attratto da tutto ciò che madre natura ha regalato a un territorio che è la più grande stazione termale delle Alpi. Proprio a Leukerbad, ogni giorno, quasi quattro milioni di litri di acqua con solfato di calcio, ferro, sodio, fluoro e altre componenti minerali, zampillano nelle terme e nelle fontane del paese con un effetto rivitalizzante su fisico e mente. Per chi decide di pernottare qui, il Therme 51 Hotel Physio & Spa (www.therme51.ch), in Kurparkstrasse 24 e 25, è un grazioso hotel 4* a conduzione famigliare con piscine di acqua termale e zona benessere dove provare anche l’esperienza della sauna con il fieno e il bagno di vapore alle erbe alpine. Le terme storiche di Leukerbad sono invece al 32 di Rathausstrasse (www.leukerbad.ch/therme) dove fra vasche, scivoli, getti d’acqua e una grotta in pietra naturale non c’è che l’imbarazzo della scelta, sempre però con un panorama mozzafiato sull’anfiteatro naturale che incornicia il borgo montano. Per la pausa gastronomica? Fra le tante gustose offerte a noi è piaciuto molto il Tannuheim (www.tannuheim-leukerbad.ch), un piccolo ristorante, in stile alpino, aperto a dicembre 2019 in Rathausstrasse 45, dove assaporare ottimi piatti cucinati con ingredienti locali. Fra le specialità della casa ci sono diverse varietà di carne grigliata, fonduta al pomodoro, l’imperdibile mille foglie e il sorbetto all’albicocca.
Rilasciata al momento della prenotazione di una camera d’albergo o dell’affitto di un appartamento per le vacanze, c’è inoltre la Leukerbad Guest Card, un’utile carta di soggiorno che permette di usufruire di tanti sconti e vantaggi nel territorio. Informazioni su www.leukerbad.ch/lbc
Partendo dal centro del paese, un percorso a piedi che si snoda fra piazzette, fontane e vecchie costruzioni in legno, accompagna alla scoperta dell’antica storia cittadina, fatta di acque termali, tradizioni e usi e costumi che hanno contribuito alla fama di una località che dal 1850 è stata raggiungibile non più solo su mulattiera, come avveniva in passato, ma anche su strada. Risale infatti a questa data, la metà del XIX° secolo per l’appunto, l’inizio del turismo termale a Loèche-les-Bains (nome in francese del borgo).
Se siete appassionati di avventura, i dintorni di Leukerbad fanno per voi. Poco fuori il villaggio, lasciata la strada asfaltata, una breve sterrata conduce a una delle meraviglie di questo angolo di Vallese: le gole della Dala, all’origine delle sorgenti termali del luogo. Ci si addentra percorrendo una passerella (aperta da maggio a novembre), in acciaio, lunga 600 metri e sospesa a soli quattro dal torrente, racchiusa a destra e sinistra fra pareti di roccia. Procedendo con attenzione (si consigliano scarpe adeguate) si raggiunge un ponte sospeso di 21 metri che attraversa la Dala, qui ancora più fragorosa, svelando in tutta la sua imponenza una cascata con salto di 35 metri. Due scale in acciaio, di 28 e 25 gradini, con una pendenza di 45° e una lunghezza che oscilla per entrambe fra i 5 e i 6 metri, permettono di salire ancora fin sopra la cascata, proseguendo lungo un sentiero con scorci spettacolari.
Da qui gli itinerari escursionistici si addentrano all’interno dei boschi ma anche in direzione del centro paese e della funivia per la Gemmi, lo storico valico che collega Leukerbad e Kandersteg. Per conquistarne la vetta, superando la parete che s’innalza a strapiombo per 900 metri dal borgo, oggi c’è la moderna Gemmi-bahnen che raggiunge in una ventina di minuti i 2.350 metri di altitudine. Arrivati a destinazione, dalla piattaforma panoramica sospesa nel vuoto a 250 metri dal suolo, la vista spazia su Leukerbad, il Monte Rosa, il Weisshorn e il Cervino.
Qui sono tante le escursioni che si possono fare così come scegliere di avventurarsi lungo le due ferrate a disposizione dei più sportivi, per poi ritemprarsi dalle fatiche assaggiando piatti tipici preparati dal ristorante Gemmi Lodge 2350 (da provare gli immancabili rösti di patate in padella, il formaggio grigliato e la fonduta); per chi desidera trascorrere qui la notte, la struttura dispone anche di camere per il pernotto e di una zona relax, completamente vetrata, con vista su tutta la vallata. Informazioni su www.gemmi.ch
Dalla Gemmi Lodge 2350, un sentiero praticabile da tutti, in un paio di ore (circa 7 km) conduce attorno al lago Dauben, il bacino naturale più alto d’Europa, alimentato esclusivamente dallo scioglimento dei ghiacciai e dalla neve: se in estate la sua portata raggiunge la massima capienza, in inverno si svuota invece del tutto. Un percorso perfetto per godersi la natura e sentire, sotto i piedi, lo scricchiolio della neve che a tratti ricopre il sentiero, anche in estate. Se si ha poi la fortuna di trovarsi da queste parti l’ultima domenica di luglio, si può assistere alla tradizionale festa dei pastori che si svolge ogni anno e che li vede raggiungere le rive del lago in compagnia di 800 pecore: celebrare l'amicizia tra il Vallese e l'Oberland bernese, oltre il passo della Gemmi, è l'obiettivo di un festival tanto suggestivo che ancora oggi mantiene intatta la sua tradizione.
Nei mesi invernali invece, ooltre che agli impianti e piste da sci, 16 km di pista per sci di fondo e itinerari per le ciaspolate sono fra le attività preferite dagli appassionati di montagna che raggiungono questo luogo alpino. Terminato il tour del lago, per chi lo preferisce, in una manciata di minuti una piccola cabinovia riporta dal Daubensee sino al passo della Gemmi da cui si ridiscende in funivia verso Leukerbad ammirando ancora una volta, in tutta la sua imponenza, la falesia che sovrasta il villaggio.
A chi piacciono le sensazioni forti – e non soffre assolutamente di vertigini – c’è anche un’altra escursione mozzafiato. Una passeggiata a piedi, meno di una ventina di minuti, conduce dal centro di Leukerbad sino all’ingresso delle Albinenleitern, le scale di Albinen. Considerata la più antica “via ferrata” della Svizzera e delle Alpi, questo percorso storico ha garantito per decenni e decenni il collegamento e i commerci fra Leukerbad e il vicino villaggio di Albinen; oggi è una delle ultime testimonianze dell’antichità vallesana che lo ha utilizzato dal 1781. Otto scale in legno, fissate alla ripidissima parete rocciosa, accompagnano, con tratti esposti al vuoto e altri immersi nel sottobosco della foresta, sino in cima alla falesia da dove, con le funivie di Flaschen si può raggiungere il Torrent, picco montuoso al centro del Vallese. In vetta si può pranzare al ristorante Rinderhütte, a 2.300 metri d’altitudine, e poi incamminarsi in una passeggiata per godersi il panorama alpino della “montagna di casa” (il Torrent per l’appunto). Da qui per i più avventurosi c’è la possibilità di scegliere se tornare a Leukerbad in funivia o piuttosto alla guida di una “monster trottinette”, monopattino speciale con pneumatici maggiorati adatti ai sentieri più dissestati o ancora in sella a una mountain bike. E a proposito di mtb, al Torrent ci sono anche percorsi di “flow trial”, un tracciato fatto di parabole e rettilinei su cui cimentarsi (anche se non si ha particolare esperienza) stando in piedi sui pedali, acquistado velcità solo con la forza di gravità.
Informazioni su www.vallese.ch
Questo minuscolo borgo da fiaba, che di abitanti ne ha meno di 1.500, è celebre per le terme che invitano al relax ogni giorno dell’anno ma altrettanto mozzafiato sono le bellezze naturali che da qui si possono raggiungere con escursioni adatte ai più sportivi e anche alle famiglie con bambini.
La più grande stazione termale delle Alpi
Ancora oggi, chi raggiunge questa pittoresca località con i tetti in ardesia e le casette in legno che si affacciano sui vicoli lastricati, è attratto da tutto ciò che madre natura ha regalato a un territorio che è la più grande stazione termale delle Alpi. Proprio a Leukerbad, ogni giorno, quasi quattro milioni di litri di acqua con solfato di calcio, ferro, sodio, fluoro e altre componenti minerali, zampillano nelle terme e nelle fontane del paese con un effetto rivitalizzante su fisico e mente. Per chi decide di pernottare qui, il Therme 51 Hotel Physio & Spa (www.therme51.ch), in Kurparkstrasse 24 e 25, è un grazioso hotel 4* a conduzione famigliare con piscine di acqua termale e zona benessere dove provare anche l’esperienza della sauna con il fieno e il bagno di vapore alle erbe alpine. Le terme storiche di Leukerbad sono invece al 32 di Rathausstrasse (www.leukerbad.ch/therme) dove fra vasche, scivoli, getti d’acqua e una grotta in pietra naturale non c’è che l’imbarazzo della scelta, sempre però con un panorama mozzafiato sull’anfiteatro naturale che incornicia il borgo montano. Per la pausa gastronomica? Fra le tante gustose offerte a noi è piaciuto molto il Tannuheim (www.tannuheim-leukerbad.ch), un piccolo ristorante, in stile alpino, aperto a dicembre 2019 in Rathausstrasse 45, dove assaporare ottimi piatti cucinati con ingredienti locali. Fra le specialità della casa ci sono diverse varietà di carne grigliata, fonduta al pomodoro, l’imperdibile mille foglie e il sorbetto all’albicocca.
Rilasciata al momento della prenotazione di una camera d’albergo o dell’affitto di un appartamento per le vacanze, c’è inoltre la Leukerbad Guest Card, un’utile carta di soggiorno che permette di usufruire di tanti sconti e vantaggi nel territorio. Informazioni su www.leukerbad.ch/lbc
Partendo dal centro del paese, un percorso a piedi che si snoda fra piazzette, fontane e vecchie costruzioni in legno, accompagna alla scoperta dell’antica storia cittadina, fatta di acque termali, tradizioni e usi e costumi che hanno contribuito alla fama di una località che dal 1850 è stata raggiungibile non più solo su mulattiera, come avveniva in passato, ma anche su strada. Risale infatti a questa data, la metà del XIX° secolo per l’appunto, l’inizio del turismo termale a Loèche-les-Bains (nome in francese del borgo).
I dintorni di Leukerbad: sentieri, escursioni ed attività
Se siete appassionati di avventura, i dintorni di Leukerbad fanno per voi. Poco fuori il villaggio, lasciata la strada asfaltata, una breve sterrata conduce a una delle meraviglie di questo angolo di Vallese: le gole della Dala, all’origine delle sorgenti termali del luogo. Ci si addentra percorrendo una passerella (aperta da maggio a novembre), in acciaio, lunga 600 metri e sospesa a soli quattro dal torrente, racchiusa a destra e sinistra fra pareti di roccia. Procedendo con attenzione (si consigliano scarpe adeguate) si raggiunge un ponte sospeso di 21 metri che attraversa la Dala, qui ancora più fragorosa, svelando in tutta la sua imponenza una cascata con salto di 35 metri. Due scale in acciaio, di 28 e 25 gradini, con una pendenza di 45° e una lunghezza che oscilla per entrambe fra i 5 e i 6 metri, permettono di salire ancora fin sopra la cascata, proseguendo lungo un sentiero con scorci spettacolari.
Da qui gli itinerari escursionistici si addentrano all’interno dei boschi ma anche in direzione del centro paese e della funivia per la Gemmi, lo storico valico che collega Leukerbad e Kandersteg. Per conquistarne la vetta, superando la parete che s’innalza a strapiombo per 900 metri dal borgo, oggi c’è la moderna Gemmi-bahnen che raggiunge in una ventina di minuti i 2.350 metri di altitudine. Arrivati a destinazione, dalla piattaforma panoramica sospesa nel vuoto a 250 metri dal suolo, la vista spazia su Leukerbad, il Monte Rosa, il Weisshorn e il Cervino.
Qui sono tante le escursioni che si possono fare così come scegliere di avventurarsi lungo le due ferrate a disposizione dei più sportivi, per poi ritemprarsi dalle fatiche assaggiando piatti tipici preparati dal ristorante Gemmi Lodge 2350 (da provare gli immancabili rösti di patate in padella, il formaggio grigliato e la fonduta); per chi desidera trascorrere qui la notte, la struttura dispone anche di camere per il pernotto e di una zona relax, completamente vetrata, con vista su tutta la vallata. Informazioni su www.gemmi.ch
Dalla Gemmi Lodge 2350, un sentiero praticabile da tutti, in un paio di ore (circa 7 km) conduce attorno al lago Dauben, il bacino naturale più alto d’Europa, alimentato esclusivamente dallo scioglimento dei ghiacciai e dalla neve: se in estate la sua portata raggiunge la massima capienza, in inverno si svuota invece del tutto. Un percorso perfetto per godersi la natura e sentire, sotto i piedi, lo scricchiolio della neve che a tratti ricopre il sentiero, anche in estate. Se si ha poi la fortuna di trovarsi da queste parti l’ultima domenica di luglio, si può assistere alla tradizionale festa dei pastori che si svolge ogni anno e che li vede raggiungere le rive del lago in compagnia di 800 pecore: celebrare l'amicizia tra il Vallese e l'Oberland bernese, oltre il passo della Gemmi, è l'obiettivo di un festival tanto suggestivo che ancora oggi mantiene intatta la sua tradizione.
Nei mesi invernali invece, ooltre che agli impianti e piste da sci, 16 km di pista per sci di fondo e itinerari per le ciaspolate sono fra le attività preferite dagli appassionati di montagna che raggiungono questo luogo alpino. Terminato il tour del lago, per chi lo preferisce, in una manciata di minuti una piccola cabinovia riporta dal Daubensee sino al passo della Gemmi da cui si ridiscende in funivia verso Leukerbad ammirando ancora una volta, in tutta la sua imponenza, la falesia che sovrasta il villaggio.
A chi piacciono le sensazioni forti – e non soffre assolutamente di vertigini – c’è anche un’altra escursione mozzafiato. Una passeggiata a piedi, meno di una ventina di minuti, conduce dal centro di Leukerbad sino all’ingresso delle Albinenleitern, le scale di Albinen. Considerata la più antica “via ferrata” della Svizzera e delle Alpi, questo percorso storico ha garantito per decenni e decenni il collegamento e i commerci fra Leukerbad e il vicino villaggio di Albinen; oggi è una delle ultime testimonianze dell’antichità vallesana che lo ha utilizzato dal 1781. Otto scale in legno, fissate alla ripidissima parete rocciosa, accompagnano, con tratti esposti al vuoto e altri immersi nel sottobosco della foresta, sino in cima alla falesia da dove, con le funivie di Flaschen si può raggiungere il Torrent, picco montuoso al centro del Vallese. In vetta si può pranzare al ristorante Rinderhütte, a 2.300 metri d’altitudine, e poi incamminarsi in una passeggiata per godersi il panorama alpino della “montagna di casa” (il Torrent per l’appunto). Da qui per i più avventurosi c’è la possibilità di scegliere se tornare a Leukerbad in funivia o piuttosto alla guida di una “monster trottinette”, monopattino speciale con pneumatici maggiorati adatti ai sentieri più dissestati o ancora in sella a una mountain bike. E a proposito di mtb, al Torrent ci sono anche percorsi di “flow trial”, un tracciato fatto di parabole e rettilinei su cui cimentarsi (anche se non si ha particolare esperienza) stando in piedi sui pedali, acquistado velcità solo con la forza di gravità.
Informazioni su www.vallese.ch
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