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Il Grand Est della Francia: tour sulla via del vetro e del cristallo

Nel cuore dell’Europa la regione del Grand Est ospita musei e fabbriche storiche di vetro e di cristallo tutte da scoprire: via cielo, con voli di linea dalle maggiori città italiane verso l’aeroporto Basilea - Mulhouse - Fribourg o via TGV da Parigi per Nancy, porta d’accesso privilegiata per partire alla scoperta delle eccellenze nate dall’arte del fuoco.
Soffiatura del vetro, modellazione, serigrafia, scultura, incisione e tutte le tecniche di lavorazione del vetro, patrimonio artigianale ancestrale del Grande Est, sono insegnate al CERFAV, Centro Europeo di Ricerche e di Formazione alle Arti del Vetro dal 1991, situato a Vannes-le-Châtel in Meurthe-et-Moselle. Organizzare un itinerario lungo la via del vetro è facile e veloce, poco più di 150 chilometri, tanta la distanza che separa Nancy da Meisenthal, protagonista di un’attesa novità della primavera 2022.


Nancy e la Manifacture Daum

Pronta a festeggiare i 30 anni della sua iscrizione nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco, Place Stanislas, eletta monumento preferito dei francesi nel 2021, è un luogo simbolo della città. Proprio qui inizia il percorso alla scoperta del vetro, con la visita dell’esposizione temporanea Verre - 30 ans d'innovations au Cerfav al Musée des Beaux-Arts, dal 26 marzo al 18 settembre 2022. Per celebrare i 30 anni dell’associazione Cerfav, la mostra propone una selezione di 50 progetti artistici tra opere d'arte contemporanea in vetro, fotografie, video e documenti d'archivio, che si possono ammirare all'interno di un doppio percorso distribuito tra le sale espositive temporanee e alcune aree dedicate alle mostre permanenti del Museo.

Opera dell'architetto Henri Sauvage, costruita intorno al 1901-1902 per l'artista Louis Majorelle, la superba Villa Majorelle è un’altra tappa imperdibile per scoprire i capolavori dell’arte vetraria francese. Classificata come Monumento Storico, la villa ospita il Musée de l’Ecole de Nancy e al suo interno propone 150 vetrate realizzate dalla fine dell’Ottocento alla Seconda Guerra Mondiale, passando dallo stile Art Nouveau all'Art Déco, e sublimi creazioni del maestro vetraio Jacques Gruber.
Oltre alla sezione dedicata alle vetrate, il museo ospita una raccolta dedicata al vetro e all’illuminazione, oltre 900 pezzi di cui 400 opere di Émile Gallé – con capolavori come la coppa Roses de France (1901) –, donazioni di collezionisti privati tra cui Eugène Corbin e Henry Hirsch e 150 opere provenienti dalla Manifattura Daum.

Sempre a Nancy, sono ancora in attività le storiche vetrerie Daum; nate dal genio del maestro vetraio Jean Daum nel 1878, in 140 anni di storia hanno collaborato con 350 artisti da Roger Tallon a Salvador Dalì. La tecnica vetraia della pasta di vetro, rielaborata con il cristallo, garantisce una resa materica molto particolare, impossibile da ottenere con la tecnica tradizionale del cristallo soffiato, che ha dato vita nel tempo a pezzi dalle forme uniche, fiori, vasi, sculture e bottiglie di profumo. La più vasta collezione di capolavori Daum è ospitata sempre al Musée des Beaux-Arts di Nancy con circa 300 pezzi in esposizione su 600 mq.


Il museo Baccarat


Si prosegue l’itinerario sulle vie del vetro con la visita del museo Baccarat, a circa una sessantina di chilometri da Nancy. Il museo, completamente rinnovato nel 2015, si trova all’interno della manifattura dove si trovano i forni per le creazioni di cristallo e ospita i sontuosi capolavori del patrimonio Baccarat, dalla brocca donata a Carlo X, primo Re a visitare la fabbrica nel 1828 o ancora il vaso Trois Grâces presentato all'Esposizione Internazionale della Francia Orientale a Nancy nel 1909. La leggendaria fabbrica Baccarat è attiva da oltre 250 anni e ancora oggi i mastri vetrai producono manufatti e oggetti di lusso, che si possono ammirare nei più bei palazzi di tutto il mondo, come il lampadario monumentale dell’hotel Negresco di Nizza o dell’Hotel George V di Parigi.

È possibile vedere capolavori dell’arte vetraria Baccarat anche presso le Galerie-Musée Baccarat a Parigi (11 place des Etats-Unis), che ospitano fino al 30 settembre 2022 la mostra “Tentation, artisti e designer X Baccarat”, ideata per celebrare l'incontro tra il know-how unico degli artigiani della manifattura e il talento di artisti, architetti e designer di fama internazionale, da Georges Chevalier a Virgil Abloh, passando per Salvador Dalì o addirittura Patricia Urquiola.
Fino al 22 giugno sempre e Baccarat, al Pôle Bijou Galerie, va in scena invece l’Éloge de la lenteur, esposizione di gioielli e artigianato d’arte.


Il museo Lalique a Winger sur Moder


Da Baccarat si prosegue nel cuore del Grand Est, a poco più di un’ottantina di chilometri si raggiunge Winger sur Moder, dove nel 1922, René Lalique fondò proprio qui l’omonima manifattura (oggi non visitabile), proprio in virtù dell’esperienza dei maestri vetraria della Regione dei Vosgi, ancora oggi diversi artigiani della manifattura sono fregiati del titolo di Meilleurs Ouvriers de France, a testimonianza del savoir-faire della Maison Lalique.

Per la gioia degli amanti dell’arte vetraria è possibile ammirare i capolavori Lalique nel museo nell'ex sito di produzione del vetro di Hochberg, fondato nel 1715 e attivo fino al 1868. Inaugurato nel 2011, su una superficie di 900mq, il museo Lalique espone 650 opere nelle collezioni permanenti tra gioielli, disegni, bicchieri, bottiglie di profumo e soprattutto il marchio di fabbrica, il vaso Bacchantes, creato da Lalique nel 1927. All'interno dell'esposizione permanente, è possibile sperimentare le diverse fasi di lavorazione di questo vaso che necessita di oltre 30 ore di lavorazione, coinvolgendo circa 25 artigiani.

Tra le opere più emblematiche esposte al museo ci sono il famoso lampadario di Marc Lalique, un gigante di cristallo che campeggia alla reception con i suoi 3 metri d’altezza, e la Femme Ailée.
Dal 18 giugno al 6 novembre, per celebrare i 100 anni dello stabilimento Lalique di Wingen-sur-Moder, il museo ospita un’esposizione straordinaria che ripercorre la storia della vetreria; sempre per celebrare l’anniversario della costruzione della Villa di René Lalique, oggi sede di un sontuoso hotel cinque stelle con ristorante due stelle Michelin, la bottiglia Hirondelles, creata da René Lalique nello stesso anno 1920, è stata rivisitata in cristallo blu zaffiro, per una limited Edition.


Il museo del Vetro a Meisenthal


Poco più a nord, a circa una decina di chilometri, la città di Meisenthal, nel Parco naturale regionale dei Vosgi del Nord, è la protagonista di un’attesa novità per questa primavera, l’apertura del museo del vetro sul sito industriale dismesso, ristrutturato nel 1983 e articolato tra Museo del Vetro, Centro Internazionale d’Arte del Vetro (CIAV) e la Halle Verrière dedicata alle arti performative.
Nell’antico laboratorio di incisione con l’acido trovano posto il bas, lo shop e il centro accoglienza dei visitatori; il nuovo percorso museografico è allestito nelle sale espositive dei piani superiori dell’edificio amministrativo, mentre sotto una splendida impalcatura, trovano posto due spazi che raccontano la storia del cantiere, delle tecniche di fabbricazione e di creazioni artistiche e delle vetrerie.
Dalla passerella, si raggiunge l’edificio accostato al Centro Internazionale dell’Arte del Vetro (CIAV) con la galleria d’arte che espone le opere degli artisti e dei designer contemporanei che lavorano nel centro, la biblioteca degli stampi e i laboratori dei vetrai dove è possibile assistere a dimostrazioni di soffiatura del vetro.

Per informazioni di viaggio:
www.France.fr
www.explore-grandest.fr
#ExploreFrance
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 Pubblicato da il 02/05/2022 - - ® Riproduzione vietata

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