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Repubblica Ceca d'Autore: viaggio sulle orme di Personaggi celebri

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Culla di menti brillanti e patria di personalità illustri, il suolo ceco è solcato da numerosi itinerari d’autore che conducono a ritroso nel tempo, sulle orme di personaggi celebri che hanno scritto la storia del Paese e non solo. Dal cinema alla letteratura, dalla pittura alla musica, i cechi famosi sono soprattutto grandi artisti, di fama internazionale, ma anche politici, commercianti, imprenditori, filosofi e sociologi il cui contributo è storia eppure riesce ancora a sorprendere. Come certi personaggi rinomati oltre i confini del Paese, che però pochi sanno essere di origine ceca: menti geniali registrate all’anagrafe come austriache perché nate si su suolo ceco, ma quando questo era parte dell’Impero austro-ungarico.

Ecco alcuni dei “vip” della storia ceca, da rincorrere attraversando il Paese in lungo e in largo.
Antonin Leopold Dvorak, compositore ceco. Nato nel 1841 a Nelahozeves, non lontano da Praga, e vissuto a lungo nella capitale, rivela il suo talento fin da giovanissimo. Le sue composizioni si ispirano a Wagner e Brahms ma portano traccia anche dei ritmi e delle melodie tipiche della musica popolare ceca. Ne sono un esempio evidente le celebri raccolte di Danze Slave. Trasferitosi in Inghilterra e negli Stati Uniti, tornò infine nella sua Praga dove diresse il Conservatorio fino alla morte, avvenuta nel 1904. Oggi riposa nel cimitero praghese di Vysehrad.

Ema Destinova, al secolo Emilie Venceslava Pavlina Kittlova ma nota al grande pubblico come Emmy Destinn, cantante lirica. Nata a Praga nel 1878 e morta a Ceske Budejovice nel 1930, è riconosciuta tra i più grandi soprani del suo tempo. Sebbene abbia regalato al mondo capolavori proprio con la voce, si distinse anche come scrittrice, compositrice, pittrice e attrice drammatica. Costretta durante la prima Guerra Mondiale agli arresti domiciliari nel suo castello di Straz nad Nezarkou, in Boemia, per sospetto spionaggio, non perse mai occasione quando possibile di cantare in patria e all’estero l’inno ceco e celebrare la Repubblica, assurgendo così a manifesto nazionale. Le sue spoglie riposano tra quelle degli eroi cechi, sempre nel cimitero Vysehrad di Praga.

Franz Kafka, scrittore. Non ha bisogno certo di presentazioni il cittadino forse più illustre di Praga. Nato nel 1883 nella casa nota come Zum Turm oggi fedelmente ricostruita, l’autore –tra i tanti- dei celebri La Metamorfosi e Il Castello, si rassegnò a una vita noiosa in patria sotto l’influenza del padre che lo spinse a studiare giurisprudenza e a impiegarsi nel ramo delle assicurazioni. Ma quello che Kafka sognava, e solo temporaneamente riuscì a realizzare prima di soccombere ad una cagionevole salute, era di evadere all’estero e condurre una vita che gli regalasse tempo per le sue passioni: lo studio della cultura ebraica e la scrittura. La sua tomba è nel cimitero ebraico di Praga-Strasnice.

Milan Kundera, scrittore. Altra celebre penna ceca oggi naturalizzata francese, il poeta-saggista-romanziere è tra i vanti contemporanei e viventi della Repubblica Ceca. Nato a Brno nel 1929 è noto al mondo intero per i suoi scritti, primo fra tutti L’insostenibile leggerezza dell’essere. La sua patria gli è però soprattutto grata per opere dalla satira pungente come per esempio Lo Scherzo, suo primo romanzo, pubblicato durante la Primavera di Praga. Per la sua partecipazione al movimento Kundera perse il lavoro e anche la nazionalità cecoslovacca. Quindi fuggì in Francia dove vive tuttora e insegna all’Università di Parigi e Rennes.

Milos Forman, regista. Tra le firme più apprezzate nel panorama internazionale del cinema contemporaneo, dove si distingue alla regia ma anche in sceneggiatura e recitazione, Forman è nato a Caslav nel 1932. Fin da bambino si appassiona alle pellicole di Charlie Chaplin, Buster Keaton e John Ford, quindi frequenta la facoltà di cinematografia di Parigi. Anche lui come Kundera, dopo la Primavera di Praga emigra all’estero, negli Stati Uniti, dove riscuote non poco successo. La sua esperienza a stelle e strisce gli consente di elaborare una forma d’arte singolare, che fonde il cinema impegnato agli effetti spettacolari tipici delle pellicole hollywoodiane. Il suo capolavoro indiscusso, vincitore di 5 premi Oscar, è Qualcuno volò sul nido del cuculo, del 1975, ma tra i suoi successi internazionali compaiono anche titoli come Amadeus, Valmont, Larry Flint-Oltre lo scandalo, Hair, Le relazioni pericolose…

Alfons Mucha, pittore. Nato a Ivancice, in Moravia meridionale, nel 1860, trascorse alcuni anni a Brno, quindi tornò al paese natale ma poi, rifiutato dall’Accademia di Praga, si trasferì a Vienna per lavorare come scenografo. Vicende alterne lo portarono a cambiare spesso domicilio e a sopravvivere eseguendo ritratti, illustrazioni per libri e riviste e infine pannelli decorativi e manifesti, tra cui quelli per Sarah Bernhardt. All’esposizione universale di Parigi del 1900 vinse una medaglia per la decorazione del padiglione di Bosnia-Herzegovina. Dopo i primi successi, piovvero incarichi di prestigio e occasioni che lo portarono a girare il mondo. Nel 1906 però tornò in patria: si sposò a Praga e trascorse la luna di miele nel Sud-Ovest della Boemia, dove dipinse il ciclo delle Béatitudes. Deciso a preservare la cultura slava si dedicò a opere a tema, di cui ancora si fregia Praga, dove l’artista liberty si spense nel 1939.

Tomas Garigue Masaryk, filosofo e sociologo. Nato a Hodonin (allora nota con il nome tedesco di Göding e parte dell’Impero austro-ungarico), in Moravia, nel 1850 è passato alla storia soprattutto per l’impegno politico. Dopo gli studi a Brno, Lipsia e Vienna nel 1882 ottenne la cattedra di filosofia alla nuova università ceca di Praga. Attivo politicamente si schierò sempre in difesa dei popoli slavi, per i quali chiedeva l’indipendenza dall’Impero. Allo scoppiare della prima Guerra Mondiale dovette quindi fuggire all’estero, ma anche in esilio lottò per una Boemia indipendente. Quando infine gli austro-ungarici caddero, gli alleati lo riconobbero capo del governo provvisorio e infine nel 1920 fu eletto primo presidente di Cecoslovacchia, poi rieletto due volte.

... Pagina 2/2 ...Vaclav Havel, scrittore e politico. Nato a Praga nel 1936, è stato l’ultimo presidente di Cecoslovacchia e il primo della Repubblica Ceca. Scrittore e drammaturgo, Havel si è dedicato a un teatro impegnato, dalla forte impronta politica. La repressione che seguì alla Primavera di Praga lo bandì dal palcoscenico e segnò la svolta verso una sempre più intensa attività politica da dissidente, che pagò con cinque anni di carcere. Non violento convinto, è stato tra i sostenitori della Rivoluzione di Velluto del 1989. Nel corso della sua presidenza, Havel sostenne fortemente l’ingresso della Repubblica Ceca nella NATO.

Tomas Bat’a, imprenditore. Provate a togliere l’apostrofo dal cognome ed ecco uno dei marchi calzaturieri più rinomati nel mondo intero. Nato e morto a Zlin, rispettivamente nel 1876 e nel 1932), il signor Bata è il fondatore dell’omonima azienda -tuttora presente sul mercato internazionale- ma la sua è una famiglia di artigiani delle scarpe con ben tre secoli di tradizione alle spalle. Con Tomas si arriva all’ottava generazione e a una svolta memorabile nella produzione calzaturiera ma anche a una metamorfosi della sua città, di cui tra l’altro fu sindaco per alcuni anni. Sotto la sua guida furono apportati importanti interventi urbanistici e architettonici, in nome del funzionalismo. A Bat’a sono intitolati la via principale della città, l’università (Univerzita Tomase Bati ve Zline) fondata nel 2000, l’aeroporto locale, un canale nel Sud della Moravia e un premio (Bat’a-Preis).

TALENTI “CONTESI”
Tra i vanti della Repubblica, ci sono anche alcuni nomi di fama internazionale la cui nazionalità non è ceca ma che sono effettivamente nati su suolo ceco, quando questo era sotto altri domini. E’ il caso per esempio di:

Sigmund Freud, padre della psicoanalisi. Sigmund Schlomo Freud nacque infatti a Pribor, meglio nota con il nome tedesco di Freiberg, in Moravia nel 1856, quando cioè il territorio era sotto l’Impero austro-ungarico. Il padre, ebreo commerciante di lana, si trasferì però dopo soli quattro anni con la famiglia a Vienna. Freud è quindi austriaco di nascita e d’adozione, ma sono comunque innegabili le sue radici ceche.

Ferdinand Porsche, industriale dell’auto. Nato a Vratislavice nad Nisou, in tedesco Maffersdorf, in Boemia settentrionale, nel 1875 quando questa era annessa all’Impero di Francesco Giuseppe d’Austria, il fondatore della celebre casa automobilistica tedesca è in realtà di origini ceche. Dalla nascita della Cecoslovacchia nel 1918 e fino al 1935 ebbe la cittadinanza cecoslovacca, pur non avendo quasi mai soggiornato nel territorio natìo. Oltre che per il celebre marchio di auto di lusso che porta il suo nome, Porsche è famoso per aver creato –su espressa richiesta di Hitler che voleva un’auto per il popolo, accessibile nel prezzo anche agli operai- il Maggiolino, aprendo di fatto la strada alla Volkswagen, letteralmente “l’auto del popolo” appunto.

KARLOVY VARY LA MONDANA
Nota al mondo con il nome tedesco di Karlsbad, letteralmente “le terme di Carlo”, la più grande località termale di tutta la Repubblica Ceca deve il suo nome proprio a Carlo IV, del Sacro Romano Impero, che la fondò nel 1370. Le sue acque benefiche le portarono grande fama fin dai tempi antichi e ne fecero in ogni epoca la meta prediletta di personaggi illustri: aristocratici, pensatori, artisti, statisti, compositori del mondo tedesco, russo e mitteleuropeo. Tra questi anche Goethe, Beethoven, Chopin, Dostoevskij, Schiller, il nostro Niccolò Paganini e Marx. Quanto a quest’ultimo, è da segnalare che si trova proprio a Karlovy Vary l’unico museo al mondo a lui dedicato e che anche un itinerario sulle colline circostanti, là dove il filosofo usava passeggiare, ha preso il suo nome.

Fonte: Ente Nazionale Ceco per il Turismo
Ufficio Stampa - Zuzana Rolna
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 Pubblicato da il 07/07/2009 - - ® Riproduzione vietata

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