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Itinerario in Ardèche: tra gole mozzafiato e villages de caractère

Lambita a est dal Rodano, l’Ardèche è una terra dai panorami naturali affascinanti. Siamo nel sud della Francia, nel dipartimento dell'Alvernia-Rodano-Alpi; qui il fiume omonimo ha scavato gole profonde tra formazioni rocciose uniche, il cui emblema resta il Pont d’Arc, un arco naturale di pietra calcarea che offre una vista spettacolare.

Da nord a sud si estende il Parco Naturale Regionale des Monts d’Ardèche, ovunque spuntano paesini e città che conservano un’architettura tradizionale e si fregiano del marchio Villages de caractère e a perdita d’occhio si estendono filari di vitigni che producono grandi vini come Saint Joseph, Cornas, Saint Péray o Condrieu.

L'Ardèche è quindi una meta ideale per chi ama le vacanze all’aria aperta anche in sella alle due ruote – oltre alla Via Rhôna ci sono moltissimi sentieri attrezzati per una mobilità dolce, oppure da percorrere in mountain bike o in ebike –, oppure per chi preferisce gli sport adrenalinici, dal rafting al canottaggio, il vino, i piaceri della tavola – imperdibile un assaggio di caillette, una specie di terrina di carne di maiale e olive – e la cultura, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, la Grotta di Chauvet-Pont-d'Arc, ospita alcune delle pitture rupestri più antiche del mondo.

Rochemaure e la Via Rhôna


Pista ciclabile ma anche itinerario turistico che si snoda lungo tutto il Rodano, la Via Rhôna passa anche da qui; con i suoi 93 chilometri nel solo tratto dell’Ardèche, è adatta a tutti i ciclisti, sia esperti che principianti, è in larga parte pianeggiante e ben segnalata, con molti punti di sosta lungo il percorso e soprattutto tante località turistiche nei dintorni, tutte da esplorare.

Spettacolare da percorrere in bici o anche a piedi, la passerella himalayana di Rochemaure che collega l’Ardèche alla Drôme (a circa 8 chilometri a nord-est c’è Montélimar) è una tappa imperdibile. Costruita nel 2013, ha sostituito il vecchio ponte sospeso, classificato Monumento Storico del 1858, grazie a un importante lavoro di restauro dei moli. Dopo aver percorso la passerella, il consiglio è quello di salire al borgo di Rochemaure, per godere il panorama sul Rodano, i vigneti e le coltivazioni di lavanda che si aprono a perdita d’occhio.

A guardia del borgo c’è il castello medievale, Château de Rochemaure, arroccato su una collina rocciosa; ovunque si scorge il bianco e il nero del calcare e del basalto per via della natura vulcanica del territorio, mentre i lunghi bastioni scendono fino a valle.

Alle spalle di Rochemaure si apre a ventaglio un territorio fatto di piccoli borghi dove è bello fermarsi anche solo per una visita al mercato dei prodotti tipici, come a Saint-Pons che ospita ogni venerdì un mercato di produttori locali (da giugno a settembre).

Il villaggio troglodita Les Balmes de Montbrun


Espressione della natura vulcanica di questa terra è l’altopiano di Coiron, selvaggio, verde e immerso tra i vigneti; per esplorare le particolarità di questo territorio si può optare per una bella escursione (circa 1 km, non impegnativa, ma portatevi delle scarpe da trekking) alle Les Balmes de Montbrun, per esplorare i resti di un villaggio fondato intorno al 1210. Una trentina di grotte, alcune delle quali a due piani, scavate a diversi livelli della scogliera, che conservano ancora oggi tracce visibili della presenza umana come grondaie, ancoraggi di travi e scale e nicchie. È una vera emozione salire all’interno di alcune di queste abitazioni e pensare che gli ultimi abitanti ad utilizzarle risalgono al 1800. Ancora integra la cappella di Santa Caterina, situata a nord del castello e anch'essa in parte scavata nella roccia. L'accesso a questo luogo è gratuito, per visitarlo al meglio si può partecipare a uno dei tour guidati che vengono organizzati dall’ente del turismo.

Tutto il territorio offre soluzioni di pernottamento per tutte le tasche, ma il consiglio è quello di fermarsi a La Ferme de mon Grand-Père (Saint-Pons), struttura etichettata come Gite et Chambres d'hôtes vi potrà incantare per la cura delle camere, l’atmosfera tranquilla e rilassante e l’accoglienza da parte dei proprietari, che preparano personalmente colazione e cena con prodotti locali e di qualità.

Alba-la-Romaine e i resti del teatro romano


Per concludere un itinerario in Ardeche e fare ritorno a Valence, ben collegata con i TGV, il consiglio è quello di fare tappa ad Alba-la-Romaine, immersa tra paesaggi collinari fatti di vigneti e uliveti, famosa per la sua storia e il suo patrimonio archeologico che risale all'epoca romana. Il borgo ha un’atmosfera medievale, con strade lastricate e case in pietra che ospitano boutique, negozi di souvenir, piacevoli bistrò (per pranzo optate per il Restaurant Saveurs d’Alba); suggestiva la Cattedrale di Saint-André, costruita nel XII secolo e caratterizzata da bellissima architettura gotica, mentre tutt’intorno al borgo si estende un imponente sito archeologico che conserva i resti di un teatro romano ben conservato, un tempio e diversi mosaici.

Il Museo Archeologico di Alba-la-Romaine è dedicato proprio alla conservazione e all'esposizione dei reperti archeologici trovati nella zona e offre un interessante approfondimento della vita e della cultura romana nell'antica Alba e nelle città circostanti.

Per un assaggio della produzione vitivinicola locale, a pochi chilometri da qui potete fare una sosta alla Maison Louis Latour Ardèche, in attività in Borgogna dal 1797 e dal 1979 in Ardèche.

Come organizzare la visita


Per informazioni turistiche, potete consultare i siti dell’Ufficio del Turismo:
www.ardeche-guide.com/
www.inauvergnerhonealpes.com/
e Atout France Italia it.france.fr/it

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 Pubblicato da il 26/09/2023 - - ® Riproduzione vietata

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