UNWTO: entro il 2020, raddoppio delle visite turistiche nel mondo
Durante l’”UK Tourism Society Conference”, un meeting dell’UNWTO e cioè l’agenzia dell’organizzazione del turismo mondiale delle Nazioni Unite, ha previsto il raddoppio delle visite turistiche nel mondo entro il 2020, con i più significativi aumenti che dovrebbero coinvolgere i mercati come quelli di Cina, ndia e le destinazioni del sud-est asiatico. Gli Stati del Golfo Persico e quelli emergenti dell’Europa orientale, completano questo quadro, seguiti dai paesi latino-americani de infine dai mercati africani.
Molti di questi stanno diventando importanti mercati in uscita, sostenuti sia da una crescente classe media, che dalle politiche di liberalizzazione e di promozione della mobilità. Come esempio i turisti cinesi hanno speso circa 30 miliardi di dollari in viaggi all’estero nel 2007, secondo le cifre riportate dall’UNWTO.
Il potenziale nei viaggi interni dei mercati emergenti – la Cina nel 2006 ha registrato 1,6 miliardi di viaggi e l’India 461 milioni - è un ulteriore prova della loro importanza a lungo termine per il turismo internazionale.
Tra il 1996 e il 2006, il turismo internazionale in paesi in via di sviluppo si è espanso del 6% nel suo complesso, ma con punte del 9% per i paesi meno sviluppati, e dell’8% per le altre economie a reddito basso e medio-basso. In questo contesto, il settore turistico sarà sempre più riconosciuto una strategia in chiave nazionale per la riduzione della povertà e per lo sviluppo finanziario.
Molti di questi stanno diventando importanti mercati in uscita, sostenuti sia da una crescente classe media, che dalle politiche di liberalizzazione e di promozione della mobilità. Come esempio i turisti cinesi hanno speso circa 30 miliardi di dollari in viaggi all’estero nel 2007, secondo le cifre riportate dall’UNWTO.
Il potenziale nei viaggi interni dei mercati emergenti – la Cina nel 2006 ha registrato 1,6 miliardi di viaggi e l’India 461 milioni - è un ulteriore prova della loro importanza a lungo termine per il turismo internazionale.
Tra il 1996 e il 2006, il turismo internazionale in paesi in via di sviluppo si è espanso del 6% nel suo complesso, ma con punte del 9% per i paesi meno sviluppati, e dell’8% per le altre economie a reddito basso e medio-basso. In questo contesto, il settore turistico sarà sempre più riconosciuto una strategia in chiave nazionale per la riduzione della povertà e per lo sviluppo finanziario.
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Affrontando l’argomento durante la “UK Tourism Society Conference”, l’assistente segretario generale Geoffrey Lipman ha individuato gli investimenti nelle infrastrutture e nella formazione delle risorse umane, come le questioni chiave per rendere sostenibile questa tendenza. Egli ha anche discusso l'importanza delle strategie credibili di risposta a lungo termine sul clima - che possono consentono a questi paesi di realizzare il loro potenziale di crescita del turismo.
Lipman, ha dichiarato: "E 'giusto presumere che questo scenario di crescita soffrirà della attuale recessione economica e ancora di più per i massicci e prolungati aumenti dei prezzi dei carburanti, con poche opzioni sul breve termine (almeno per le compagnie aeree), così come altre grandi crisi mondiali avranno fondamentalmente un effetto depressivo sul mercato. Ma grazie al numero di potenziali viaggiatori così enorme, e ad una logica di “targeting” bene applicata, le prospettive di crescita nel lungo termine rimangano sostanziale immutate".
Egli ha rilevato inoltre che ingenti risorse dovrebbero essere destinate nei prossimi anni come aiuti al commercio, come sancito nel 2001 dal Doha Development Round, così come le riposte ai cambiamenti climatici e il trasferimento limpido delle tecnologie ai paesi più poveri. Infine egli ha sottolineato l'importanza di partnership tra pubblico-privato al fine di garantire che i poveri e gli Stati emergenti riescano ad accedere a questi fondi per lo sviluppo del turismo, sottolineando il ruolo dell’ UNWTO nel sostenere questo processo. Fonte: UNWTO
Affrontando l’argomento durante la “UK Tourism Society Conference”, l’assistente segretario generale Geoffrey Lipman ha individuato gli investimenti nelle infrastrutture e nella formazione delle risorse umane, come le questioni chiave per rendere sostenibile questa tendenza. Egli ha anche discusso l'importanza delle strategie credibili di risposta a lungo termine sul clima - che possono consentono a questi paesi di realizzare il loro potenziale di crescita del turismo.
Lipman, ha dichiarato: "E 'giusto presumere che questo scenario di crescita soffrirà della attuale recessione economica e ancora di più per i massicci e prolungati aumenti dei prezzi dei carburanti, con poche opzioni sul breve termine (almeno per le compagnie aeree), così come altre grandi crisi mondiali avranno fondamentalmente un effetto depressivo sul mercato. Ma grazie al numero di potenziali viaggiatori così enorme, e ad una logica di “targeting” bene applicata, le prospettive di crescita nel lungo termine rimangano sostanziale immutate".
Egli ha rilevato inoltre che ingenti risorse dovrebbero essere destinate nei prossimi anni come aiuti al commercio, come sancito nel 2001 dal Doha Development Round, così come le riposte ai cambiamenti climatici e il trasferimento limpido delle tecnologie ai paesi più poveri. Infine egli ha sottolineato l'importanza di partnership tra pubblico-privato al fine di garantire che i poveri e gli Stati emergenti riescano ad accedere a questi fondi per lo sviluppo del turismo, sottolineando il ruolo dell’ UNWTO nel sostenere questo processo. Fonte: UNWTO