Castelli e Torri da visitare in Repubblica Ceca
Dove non ha provveduto Madre Natura, ci ha messo lo zampino (o meglio, la torre) l’uomo. Per esigenze difensive, per sfide architettoniche o proprio per aspirazioni panoramiche, l’intervento umano nei secoli ha cosparso il suolo ceco di torri, torrette, torrioni e monumenti svettanti che oggi sono mete ambite dai turisti di… larghe vedute.
Partiamo dai castelli, di cui il Paese è ricchissimo. Spesso gli interi complessi fortificati, primo fra tutti quello della capitale Praga, sono costruiti in posizione dominante sulla città, sulla valle o sul fiume. Già da terrazze e piazzaforti, dunque, la vista è più che soddisfacente ma i più esigenti possono avventurarsi ancora più in alto, lungo i camminamenti di ronda e lungo le impervie scale di torri e torrioni, costruiti proprio per dominare il territorio sottostante al fine di intercettare eventuali invasioni nemiche. Oggi l’unico nemico possono essere nuvole e nebbia, altrimenti sarete dominatori indiscussi del paesaggio. Restando nell’ambito metropolitano, tutte le principali città della Repubblica Ceca offrono fortificazioni turrite, alti ponti, terrazze panoramiche, torri municipali e dell’orologio, minareti ma anche chiese e cattedrali dai campanili svettanti e, nei dintorni, persino monumenti di archeologia industriale riconoscibili da lontano per le ciminiere e per le “ferrose” torri d’estrazione.
TORRI PANORAMICHE: UNA TRADIZIONE LUNGA TRE SECOLI
Le torri d’osservazione hanno cominciato a spuntare sul suolo ceco sul finire del diciottesimo secolo e ancora oggi la moda di costruirle –da quelle classiche in muratura fino alle più moderne in acciaio, passando per strutture interamente in legno- non si è spenta. Alcune sono davvero imperdibili e non solo per via del panorama che regalano, ma per la loro storia, per le caratteristiche architettoniche e per gli aneddoti che le riguardano.
La più antica di tutte è il minareto orientaleggiante fatto costruire dalla famiglia Lichtenstein nel Parco del Castello di Lednice, nella Moravia meridionale, a cavallo tra il 1700 e il 1800. Costruita su progetto dell’architetto Hardtmuth, la snella torre in stile moresco con i suoi 60 metri di altezza è addirittura la costruzione più alta nel suo genere in un Paese non islamico. Attenzione: l’accesso è gratuito ma conquistare la cima vi costerà… 302 gradini!
Di poco successiva è la torre d’osservazione di Klet, non lontano da Cesky Krumlov nel Sud della Boemia, costruita nel 1825 con forti richiami gotici. Dalla sua cima si ammirano Ceske Budejovice, lo specchio del lago Lipno Dam e, con condizioni meteorologiche favorevoli, persino le Alpi. La torre di Decinsky Sneznik, nella regione di Usti (Boemia settentrionale), culmina con una piattaforma aperta cui si giunge grazie a 153 scalini. Costruita nel 1864, fu inizialmente pensata per misurazioni geografiche ma la vista sulla cosiddetta Svizzera Ceca risultò talmente sbalorditiva da farne decidere ben presto l’apertura al pubblico.
Non tutti sanno, poi, che anche Praga può sfoggiare la sua “Torre Eiffel”. La palese somiglianza tra la torre panoramica in ferro che svetta sulla collina di Petrin e il monumento-simbolo di Parigi non è casuale: i suoi costruttori si ispirarono all’opera di Eiffel durante la visita all’Esposizione Universale della capitale francese. Cinque volte più piccola della sua “musa”, la torre di Praga fu realizzata in soli quattro mesi, nel 1891. E’ aperta tutti i giorni.
Partiamo dai castelli, di cui il Paese è ricchissimo. Spesso gli interi complessi fortificati, primo fra tutti quello della capitale Praga, sono costruiti in posizione dominante sulla città, sulla valle o sul fiume. Già da terrazze e piazzaforti, dunque, la vista è più che soddisfacente ma i più esigenti possono avventurarsi ancora più in alto, lungo i camminamenti di ronda e lungo le impervie scale di torri e torrioni, costruiti proprio per dominare il territorio sottostante al fine di intercettare eventuali invasioni nemiche. Oggi l’unico nemico possono essere nuvole e nebbia, altrimenti sarete dominatori indiscussi del paesaggio. Restando nell’ambito metropolitano, tutte le principali città della Repubblica Ceca offrono fortificazioni turrite, alti ponti, terrazze panoramiche, torri municipali e dell’orologio, minareti ma anche chiese e cattedrali dai campanili svettanti e, nei dintorni, persino monumenti di archeologia industriale riconoscibili da lontano per le ciminiere e per le “ferrose” torri d’estrazione.
TORRI PANORAMICHE: UNA TRADIZIONE LUNGA TRE SECOLI
Le torri d’osservazione hanno cominciato a spuntare sul suolo ceco sul finire del diciottesimo secolo e ancora oggi la moda di costruirle –da quelle classiche in muratura fino alle più moderne in acciaio, passando per strutture interamente in legno- non si è spenta. Alcune sono davvero imperdibili e non solo per via del panorama che regalano, ma per la loro storia, per le caratteristiche architettoniche e per gli aneddoti che le riguardano.
La più antica di tutte è il minareto orientaleggiante fatto costruire dalla famiglia Lichtenstein nel Parco del Castello di Lednice, nella Moravia meridionale, a cavallo tra il 1700 e il 1800. Costruita su progetto dell’architetto Hardtmuth, la snella torre in stile moresco con i suoi 60 metri di altezza è addirittura la costruzione più alta nel suo genere in un Paese non islamico. Attenzione: l’accesso è gratuito ma conquistare la cima vi costerà… 302 gradini!
Di poco successiva è la torre d’osservazione di Klet, non lontano da Cesky Krumlov nel Sud della Boemia, costruita nel 1825 con forti richiami gotici. Dalla sua cima si ammirano Ceske Budejovice, lo specchio del lago Lipno Dam e, con condizioni meteorologiche favorevoli, persino le Alpi. La torre di Decinsky Sneznik, nella regione di Usti (Boemia settentrionale), culmina con una piattaforma aperta cui si giunge grazie a 153 scalini. Costruita nel 1864, fu inizialmente pensata per misurazioni geografiche ma la vista sulla cosiddetta Svizzera Ceca risultò talmente sbalorditiva da farne decidere ben presto l’apertura al pubblico.
Non tutti sanno, poi, che anche Praga può sfoggiare la sua “Torre Eiffel”. La palese somiglianza tra la torre panoramica in ferro che svetta sulla collina di Petrin e il monumento-simbolo di Parigi non è casuale: i suoi costruttori si ispirarono all’opera di Eiffel durante la visita all’Esposizione Universale della capitale francese. Cinque volte più piccola della sua “musa”, la torre di Praga fu realizzata in soli quattro mesi, nel 1891. E’ aperta tutti i giorni.
... Pagina 2/2 ...Sempre a Praga, sempre più in alto. Basta salire, con l’ascensore, sulla torre per ricetrasmissioni televisive di Zizkov da cui l’occhio, quando il cielo è terso, spazia fino a 100 chilometri di distanza. Da non trascurare, poi, il fascino del panorama su Praga by night: la torre chiude infatti alle 23, ogni sera.
Ci sono persino torri “segrete”. Come quella sulla collina Polednik, nella regione di Sumava, la cui esistenza fino al 1990 era nota solo ai membri dell’esercito cecoslovacco. Una volta ritirate le truppe, l’area militare top secret fu subito riconvertita e oggi dai suoi 37 metri d’altezza regala tutto lo spettacolo dell’area montuosa di Sumava e della cosiddetta Selva Boema, al confine con l’Austria.
Poi ci sono le stazioni meteorologiche, come quella di Milesovka, sulla montagna più ventosa di tutto il suolo ceco, nella Boemia centrale. La stazione funziona da oltre un secolo e la torre panoramica da ancora più tempo. E’ sempre aperta, ma solo se le condizioni climatiche consentono l’ascesa. In quel caso l’occhio “catturerà” tutto il meglio della Repubblica Ceca, dai Monti dei Giganti (Krkonose) ai Monti Jizera, da Praga fino con un po’ di fortuna alle Alpi, che si stagliano lontane all’orizzonte, ben 350 chilometri più in là. E poi c’è il “fenomeno” Jested, costruzione tra le più giovani ma già fregiata del titolo di monumento nazionale. La sua candida struttura a cono rovesciato sormontato da un lungo sperone metallico è davvero inconfondibile e pare sorgere come per incanto dalla verde distesa del Monte Jested, nella Boemia settentrionale. Anzi, pare essere il prolungamento della sua cima per mano umana. Il trasmettitore, disegnato dall’architetto Karel Hubacek e vincitore del prestigioso premio Perret nel 1969, ricorda un missile spaziale pronto per il decollo eppure non stride con il paesaggio che lo circonda. Nata per caso, per sostituire l’hotel sul monte andato distrutto in un incendio, l’insolita struttura conica racchiude in sé torre panoramica, ristorante, albergo e centro di radiocomunicazioni.
CECHIA A “VOLO D’UCCELLO”
Per dominare dall’alto tutta, ma proprio tutta la meraviglia del suolo ceco -dalle città ai fiumi, dalle montagne più aspre alle morbide colline, dai boschi ai vigneti, dalle campagne ordinate alle oasi verdi più selvagge- l’ideale è concedersi l’emozione di un sorvolo.
I più briosi e adrenalici sceglieranno certo un volo su piccoli aerei turistici, mentre i più nostalgici e i cultori dell’andamento lento opteranno per una romantica “passeggiata” in mongolfiera. Nel Paese sono numerosi gli operatori e le agenzie che offrono escursioni e itinerari su misura.
Ci sono persino torri “segrete”. Come quella sulla collina Polednik, nella regione di Sumava, la cui esistenza fino al 1990 era nota solo ai membri dell’esercito cecoslovacco. Una volta ritirate le truppe, l’area militare top secret fu subito riconvertita e oggi dai suoi 37 metri d’altezza regala tutto lo spettacolo dell’area montuosa di Sumava e della cosiddetta Selva Boema, al confine con l’Austria.
Poi ci sono le stazioni meteorologiche, come quella di Milesovka, sulla montagna più ventosa di tutto il suolo ceco, nella Boemia centrale. La stazione funziona da oltre un secolo e la torre panoramica da ancora più tempo. E’ sempre aperta, ma solo se le condizioni climatiche consentono l’ascesa. In quel caso l’occhio “catturerà” tutto il meglio della Repubblica Ceca, dai Monti dei Giganti (Krkonose) ai Monti Jizera, da Praga fino con un po’ di fortuna alle Alpi, che si stagliano lontane all’orizzonte, ben 350 chilometri più in là. E poi c’è il “fenomeno” Jested, costruzione tra le più giovani ma già fregiata del titolo di monumento nazionale. La sua candida struttura a cono rovesciato sormontato da un lungo sperone metallico è davvero inconfondibile e pare sorgere come per incanto dalla verde distesa del Monte Jested, nella Boemia settentrionale. Anzi, pare essere il prolungamento della sua cima per mano umana. Il trasmettitore, disegnato dall’architetto Karel Hubacek e vincitore del prestigioso premio Perret nel 1969, ricorda un missile spaziale pronto per il decollo eppure non stride con il paesaggio che lo circonda. Nata per caso, per sostituire l’hotel sul monte andato distrutto in un incendio, l’insolita struttura conica racchiude in sé torre panoramica, ristorante, albergo e centro di radiocomunicazioni.
CECHIA A “VOLO D’UCCELLO”
Per dominare dall’alto tutta, ma proprio tutta la meraviglia del suolo ceco -dalle città ai fiumi, dalle montagne più aspre alle morbide colline, dai boschi ai vigneti, dalle campagne ordinate alle oasi verdi più selvagge- l’ideale è concedersi l’emozione di un sorvolo.
I più briosi e adrenalici sceglieranno certo un volo su piccoli aerei turistici, mentre i più nostalgici e i cultori dell’andamento lento opteranno per una romantica “passeggiata” in mongolfiera. Nel Paese sono numerosi gli operatori e le agenzie che offrono escursioni e itinerari su misura.
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