Uragano Dolly: sale il prezzo del petrolio, evacuate 23.000 persone in Messico
Come ogni anno, in genere a luglio ma anche a volte a partire da giugno, è già iniziata la stagione degli uragani in quelle zone tropicali poste al di sopra dell’equatore. In questo caso parliamo del secondo uragano della stagione che sta mettendo in apprensione le coste del Golfo del Messico: la Tempesta Tropicale Dolly si è evoluta in un uragano di categoria uno (Scala di Saffir-Simpson che va da 1 a 5) e sta puntando verso le zone di confine tra il Messico e gli Stati uniti, forzando l'evacuazione precauzionale di migliaia di persone.
Con venti sostenuti a 120 km / h, il secondo uragano della stagione si trovava ieri sera a circa 265 km a sud-est della frontiera del Texas nella zona del comune di Brownsville.
La tempesta si mantiene in movimento verso nord-ovest con una velocità di 16 km all’ora, almeno nell’ultimo aggiornamento fornito stanotte.
Il landfall, cioè l’arrivo a terra , è previsto in giornata.
Una tempesta di categoria uno è il valore più basso dei cinque livelli della scala Saffir-Simpson, ma pur se i venti non sono a livello di elevata pericolosità, comunque sono previsti dai 150 ai 350 millimetri di pioggia nelle zone comprese tra il Texas meridionale e il Messico settentrionale che s’affacciano sul Golfo del Messico. Valori che possono dare problemi di allagamenti, e danno comunque apprensione le massicce ondate e le inondazioni previste nel punto d'impatto del settore più intenso dell’Uragano.
Gli ultimi aggiornamenti indicano che le autorità messicane hanno cominciato con l’aiuto delle forze militari, di 23.000 persone. Interessato lo stato di Tamaulipas (nord est del Messico), che sarà interessato a breve dall’uragano Dolly,
Come dichiarato dal ministro dell'Interno, Juan Camilo Mouriño, le procedure di evacuazione sono cominciate presso i municipi di San Fernando, Soto la Marina e Matamoros, le aeree a maggior rischio di allagamenti. Il Servizio di Protezione civile messicana (Sinaproc) ha emesso l’avviso "alerta naranja"(allarme arancione) per Tamaulipas e per gli impianti che si trovano davanti alle coste dello stato Messicano. Non si esclude che nelle prossime ore il livello di allerta potrebbe passare a "rosso", cioè ai massimi gradi di pericolo.
Ricordiamo che gli uragani che coinvolgono la zona del Golfo del Messico possono avere gravi ripercussioni sulla politica di prezzi dei carburanti: eventuali blocchi dell’estrazione, per la messa in sicurezza degli impianti, determinano un calo produttivo e un conseguente innalzamento del costo medio del barile di petrolio. Fonte: National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA)
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