Alert di Viaggio: 21 persone morte nelle Filippine, forse colera
Manila, Filippine - Un sospetto focolaio di colera in una remota città del sud delle Filippine ha ucciso 21 persone e contagiato almeno 50 altri individui, come ha riportato ieri il sindaco di Palimbang e funzionari della Croce Rossa. La maggior parte delle vittime dello scoppio dell’epidemia in diversi borghi di montagna vicino alla città di Palimbang nella provincia del Sultan Kudarat sono stati i bambini. La zona è a circa 960 chilometri a sud di Manila.
Il sindaco di Palimbang , il sig. Mamansual accusa una pessima distribuzione idrica e condizioni igienico-sanitarie inadeguate. Egli ha segnalato che i primi decessi sono stati segnalati lunedi scorso nel villaggio di Milbuk tra i membri della tribù Manobo che utilizza come acqua potabile quella di una cascata.
Un volontario della Croce Rossa, Marilou Torres, ha riportato che le morti sono state causate da forme gravi di disidratazione anche se mancano ancora prove di laboratorio che si tratti effettivamente di una forma di colera. In ogni caso tutte le vittime soffrivano di diarrea e vomito, sintomi tipici della malattia.
La zona colpita è comunque al di fuori dei principali circuiti turistici delle Filippine ed è così lontana che ci vogliono ben cinque ore in auto per raggiungere Palimbang partendo da General Santos City, il centro medico più vicino a circa 160 chilometri di distanza, a cui si deve aggiungere altre quattro ore di cammino per arrivare ai villaggi.
Le epidemie di colera purtroppo non sono rare nelle Filippine, soprattutto durante la stagione delle piogge. Un simile focolaio nel vicino villaggio di Ligaw tre mesi fa, aveva ucciso otto persone e contaminato altri 60 abitanti. Fonte: EturboNews
Il sindaco di Palimbang , il sig. Mamansual accusa una pessima distribuzione idrica e condizioni igienico-sanitarie inadeguate. Egli ha segnalato che i primi decessi sono stati segnalati lunedi scorso nel villaggio di Milbuk tra i membri della tribù Manobo che utilizza come acqua potabile quella di una cascata.
Un volontario della Croce Rossa, Marilou Torres, ha riportato che le morti sono state causate da forme gravi di disidratazione anche se mancano ancora prove di laboratorio che si tratti effettivamente di una forma di colera. In ogni caso tutte le vittime soffrivano di diarrea e vomito, sintomi tipici della malattia.
La zona colpita è comunque al di fuori dei principali circuiti turistici delle Filippine ed è così lontana che ci vogliono ben cinque ore in auto per raggiungere Palimbang partendo da General Santos City, il centro medico più vicino a circa 160 chilometri di distanza, a cui si deve aggiungere altre quattro ore di cammino per arrivare ai villaggi.
Le epidemie di colera purtroppo non sono rare nelle Filippine, soprattutto durante la stagione delle piogge. Un simile focolaio nel vicino villaggio di Ligaw tre mesi fa, aveva ucciso otto persone e contaminato altri 60 abitanti. Fonte: EturboNews
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