Space Adventures: turista spaziale parteciperà ad esperimenti NASA
Space Adventures, una società che propone turismo d’avventura spaziale, ha confermato che un suo cliente, Richard Garriott, parteciperà ad una serie di esperimenti in collaborazione con la NASA, durante la sua vacanza-missione di 10 giorni.
La partenza di Mr Garriott è prevista per il 12 ottobre quando verrà lanciato a bordo di una navicella spaziale Sojuz TMA dal Cosmodromo di Baikonur nel Kazakistan: obiettivo la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Egli raggiungerà i membri dell'equipaggio della missione “Expedition 18” che comprende l’astronauta della NASA Michael Fincke e il cosmonauta russo Yuri Lonchakov.
"Sono entusiasta di partecipare a tali esperimenti. Come mio padre fu un astronauta della NASA, sembra incredibile che anche io, da astronauta privato, possa assisterli nelle loro attività di ricerca come una continuazione del contributo della mia famiglia all’Agenzia spaziale americana ", ha sottolineato lo stesso Richard Garriott.
"L’esplorazione spaziale è di fondamentale importanza per il futuro della nostra specie umana", ha aggiunto Eric Anderson, presidente e amministratore delegato di Space Adventures. "Attraverso la cortese partecipazione di Richard a tali esperimenti della NASA, daremo un importante contributo per il futuro della permanenza umana nello spazio."
Mr Garriott parteciperà a tre esperimenti della NASA. Il primo studierà l'attuale ambiente di microgravità incontrato dagli astronauti e come i loro occhi reagiscono ai livelli di bassa ed alta pressione, nonché alle variazioni nelle concentrazioni di ossigeno. Mr Garriott sarà il primo esploratore dello spazio a volare dopo avere avuto un intervento chirurgico oculare, denominato PRK (Photorefractive Keratectomy).
La NASA ha recentemente approvato questa procedura chirurgica anche per i propri astronauti, ma fino ad oggi, nessun astronauta in queste condizioni è mai andato in orbita. La NASA è quindi interessata a studiare Richard Garriott ed esaminerà la sua acuità visiva, le capacità di accomodamento visivo e la rifrazione dell’occhio prima, durante e dopo il volo spaziale.
La partenza di Mr Garriott è prevista per il 12 ottobre quando verrà lanciato a bordo di una navicella spaziale Sojuz TMA dal Cosmodromo di Baikonur nel Kazakistan: obiettivo la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Egli raggiungerà i membri dell'equipaggio della missione “Expedition 18” che comprende l’astronauta della NASA Michael Fincke e il cosmonauta russo Yuri Lonchakov.
"Sono entusiasta di partecipare a tali esperimenti. Come mio padre fu un astronauta della NASA, sembra incredibile che anche io, da astronauta privato, possa assisterli nelle loro attività di ricerca come una continuazione del contributo della mia famiglia all’Agenzia spaziale americana ", ha sottolineato lo stesso Richard Garriott.
"L’esplorazione spaziale è di fondamentale importanza per il futuro della nostra specie umana", ha aggiunto Eric Anderson, presidente e amministratore delegato di Space Adventures. "Attraverso la cortese partecipazione di Richard a tali esperimenti della NASA, daremo un importante contributo per il futuro della permanenza umana nello spazio."
Mr Garriott parteciperà a tre esperimenti della NASA. Il primo studierà l'attuale ambiente di microgravità incontrato dagli astronauti e come i loro occhi reagiscono ai livelli di bassa ed alta pressione, nonché alle variazioni nelle concentrazioni di ossigeno. Mr Garriott sarà il primo esploratore dello spazio a volare dopo avere avuto un intervento chirurgico oculare, denominato PRK (Photorefractive Keratectomy).
La NASA ha recentemente approvato questa procedura chirurgica anche per i propri astronauti, ma fino ad oggi, nessun astronauta in queste condizioni è mai andato in orbita. La NASA è quindi interessata a studiare Richard Garriott ed esaminerà la sua acuità visiva, le capacità di accomodamento visivo e la rifrazione dell’occhio prima, durante e dopo il volo spaziale.
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Vi è motivo di ritenere che l’acuità visiva potrebbe cambiare durante l’orbita, dal momento che la pressione dell’occhio interno sale di almeno il 50% durante le missioni spaziali. Le informazioni serviranno a determinare se un occhio che ha subito una procedura di PRK rimane stabile nel corso di una esposizione di 10 giorni ad una condizione di microgravità.
Il secondo esperimento studierà gli effetti dei voli sul sistema immunitario umano e convalidare gli attuali test di controllo sulla funzione immunitaria degli astronauti.
Lo studio valuterà il sistema immunitario durante i voli, testando i cambiamenti funzionali, o di risposta agli stimoli, dei globuli bianchi. Queste informazioni possono servire a determinare il rischio clinico degli astronauti durante la missione spaziale.
I dati precedentemente raccolti suggeriscono che vi sia effettivamente una soppressione del sistema immunitario associata ai voli.
Mr Garriott contribuirà a questo pool di dati, e poiché la sua missione capiterà a metà missione degli altri astronauti, egli sarà in grado di riportare campioni di sangue fresco degli altri membri dell'equipaggio per un testo intermedio, cosa che raramente è successa in passato.
Il terzo studio dovrà documentare i cicli di sonno/sveglia e le caratteristiche del sonno degli astronauti. I normali schemi del sonno e la chimica del corpo cambiano notevolmente durante i voli spaziali. I dati raccolti contribuiranno a determinare l'efficacia delle contromisure attualmente applicate per i disturbi del sonno nello spazio, e potranno anche aiutare a sviluppare ulteriori contromisure potenzialmente di grande impatto sulla salute, la produttività e la sicurezza degli astronauti durante le missioni spaziali.
Fonte: AsianTrevelTips
Il secondo esperimento studierà gli effetti dei voli sul sistema immunitario umano e convalidare gli attuali test di controllo sulla funzione immunitaria degli astronauti.
Lo studio valuterà il sistema immunitario durante i voli, testando i cambiamenti funzionali, o di risposta agli stimoli, dei globuli bianchi. Queste informazioni possono servire a determinare il rischio clinico degli astronauti durante la missione spaziale.
I dati precedentemente raccolti suggeriscono che vi sia effettivamente una soppressione del sistema immunitario associata ai voli.
Mr Garriott contribuirà a questo pool di dati, e poiché la sua missione capiterà a metà missione degli altri astronauti, egli sarà in grado di riportare campioni di sangue fresco degli altri membri dell'equipaggio per un testo intermedio, cosa che raramente è successa in passato.
Il terzo studio dovrà documentare i cicli di sonno/sveglia e le caratteristiche del sonno degli astronauti. I normali schemi del sonno e la chimica del corpo cambiano notevolmente durante i voli spaziali. I dati raccolti contribuiranno a determinare l'efficacia delle contromisure attualmente applicate per i disturbi del sonno nello spazio, e potranno anche aiutare a sviluppare ulteriori contromisure potenzialmente di grande impatto sulla salute, la produttività e la sicurezza degli astronauti durante le missioni spaziali.
Fonte: AsianTrevelTips