La collina di San Martino a Napoli in gemellaggio con Montmatre di Parigi
Napoli chiama Parigi. La collina di San Martino incontra la celebre collina di Montmatre. Succede il 18 aprile negli spazi dell’albergo San Francesco al Monte Convento che per una giornata ospiterà la Repubblica di Montmatre per un gemellaggio ideale, un incontro di popoli e culture, di arte, storia e sapori. La collina di San Martino è il punto più alto di Napoli, proprio come Montmatre per Parigi. Ma ad accomunare le due realtà sono tanti altri elementi: San Martino come Montmatre è un luogo d’elezione per gli artisti, ha le sue vigne e il suo vino, la sua funicolare e un meraviglioso panorama sulla città. Da qui l’idea di un gemellaggio ideale, fortemente voluto dall’artista Jean-Pierre Duriez, ambasciatore a Napoli della Repubblica di Montmatre, e da Mario Pagliari proprietario dello storico albergo San Francesco al Monte ai piedi della collina di San Martino.
L’iniziativa mescola arte, folclore, musica, cucina e impegno sociale: per una giornata i saloni, le terrazze e il magnifico giardino pensile dell’albergo diventeranno una piccola suggestiva Montmatre con mostre di pittura, artisti e caricaturisti al lavoro, i suoni della Fanfares des Poulbots de Montmatre (la banda dei giovani tamburini in costume della fanteria del 1800) e una degustazione comparata dei vini prodotti dalle vigne di San Martino e Montmatre. Chiuderà la serata una cena di gala dove la cucina napoletana dello chef Enzo Stingone del San Francesco al Monte incontrerà i piatti francesi dello chef parigino Romain Collgon de l’Hotel Terrass di Montmatre. A seguire un inedito concerto con la partecipazione della Chanteuse de Montmatre “Cassita” e i canzonieri napoletani. Il ricavato dell’intera giornata sarà devoluto a favore dell’associazione Les enfants di Montmartre.
Montmartre è il quartiere degli artisti parigino, il quartiere popolare e del divertimento (qui ci sono il Moulin Rouge e Le Chat Noir e nell’ultimo secolo vi hanno trovato ospitalità personaggi come Toulouse-Lautrec, Van Gogh, Modigliani e Picasso); è ai piedi di una collina di 270 metri dove allignano vigne di Pinot Noir e Camay che danno il “Clos Montmatre”, poche bottiglie ogni anno il cui ricavato va in beneficenza. La sommità della collina dove c’è la Basilica del Sacro Cuore è raggiungibile in circa un minuto e mezzo con la funicolare, inaugurata nel 1900 e ristrutturata nel corso del tempo.
La collina di San Martino è il punto più alto della città di Napoli, dominata dal Castel Sant’Elmo e dalla Certosa di San Martino. Conserva intatte le terrazze verdi un tempo coltivate dai frati ed oggi curate dall’Associazione Amici della Vigna di San Martino. Qui allignano vecchie viti di Aglianico, Piedirosso, Catalanesca e Falanghina che ogni anno danno circa 5000 bottiglie di rosso e di bianco che sono fuori dai circuiti commerciali. La vigna è anche teatro di incontri internazionali d’arte contemporanea e cultura. Una funicolare collega il centro della città con la sommità della collina.
L’iniziativa mescola arte, folclore, musica, cucina e impegno sociale: per una giornata i saloni, le terrazze e il magnifico giardino pensile dell’albergo diventeranno una piccola suggestiva Montmatre con mostre di pittura, artisti e caricaturisti al lavoro, i suoni della Fanfares des Poulbots de Montmatre (la banda dei giovani tamburini in costume della fanteria del 1800) e una degustazione comparata dei vini prodotti dalle vigne di San Martino e Montmatre. Chiuderà la serata una cena di gala dove la cucina napoletana dello chef Enzo Stingone del San Francesco al Monte incontrerà i piatti francesi dello chef parigino Romain Collgon de l’Hotel Terrass di Montmatre. A seguire un inedito concerto con la partecipazione della Chanteuse de Montmatre “Cassita” e i canzonieri napoletani. Il ricavato dell’intera giornata sarà devoluto a favore dell’associazione Les enfants di Montmartre.
Montmartre è il quartiere degli artisti parigino, il quartiere popolare e del divertimento (qui ci sono il Moulin Rouge e Le Chat Noir e nell’ultimo secolo vi hanno trovato ospitalità personaggi come Toulouse-Lautrec, Van Gogh, Modigliani e Picasso); è ai piedi di una collina di 270 metri dove allignano vigne di Pinot Noir e Camay che danno il “Clos Montmatre”, poche bottiglie ogni anno il cui ricavato va in beneficenza. La sommità della collina dove c’è la Basilica del Sacro Cuore è raggiungibile in circa un minuto e mezzo con la funicolare, inaugurata nel 1900 e ristrutturata nel corso del tempo.
La collina di San Martino è il punto più alto della città di Napoli, dominata dal Castel Sant’Elmo e dalla Certosa di San Martino. Conserva intatte le terrazze verdi un tempo coltivate dai frati ed oggi curate dall’Associazione Amici della Vigna di San Martino. Qui allignano vecchie viti di Aglianico, Piedirosso, Catalanesca e Falanghina che ogni anno danno circa 5000 bottiglie di rosso e di bianco che sono fuori dai circuiti commerciali. La vigna è anche teatro di incontri internazionali d’arte contemporanea e cultura. Una funicolare collega il centro della città con la sommità della collina.
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