Turismo: Venezia dichiara guerra ai turisti maleducati
Le autorità di Venezia continuano la loro campagna per migliorare l'immagine della città lagunare colpendo gli incauti visitatori stranieri. A Venezia è stata infatti avviata una campagna contro i turisti che si comportano male in uno sforzo per ridurre l'attrito tra i residenti esasperati ed i 20 milioni di persone che visitano la città ogni anno. Dopo aver dichiarato guerra ai piccioni che erano diventati i padroni di Piazza San Marco, la città ha ora lanciato una nuova serie di iniziative per cercare di mantenere a bada le “devastazioni” del turismo di massa. Come ha annunciato l’assessore del turismo Augusto Salvatori (soprannominato lo “zar” del pulito), negli angoli chiave della città, bene in vista, verranno esporti questa settimana grandi poster che chiedono ai visitatori di “Tenere La Città Pulita”.
Scioccati dal comportamento spesso maleducato dei turisti, i veneziani ricordano inoltre ai visitatori, che utilizzano vaporetti, di rinunciare ai loro posti a sedere in presenza di anziani e di donne gravide, ed esortano i turisti di togliersi l’ingombrante zaino in spalla prima di salire a bordo. Salvadori, che come consigliere per il turismo è stato incaricato di migliorare il "pubblico decoro" a Venezia, cercherà di stroncare l’abitudine di non pagare il biglietto dei vaporetti. La lotta contro l’abitudine di non pagare sarà inesorabile", ha ribadito. "Non sarà possibile salire a bordo senza mostrare il biglietto, e stiamo studiando la possibilità di installare dei tornelli".
Queste mosse sono l'ultima fase di una campagna iniziata nel 2006, per elevare l'immagine della città e reprimere gli inaccettabili comportamenti dei turisti. Un gruppo di giovani donne chiamato Angeli della Piazza si prefigge di fermare i visitatori che mettono i piedi a mollo nelle fontane, o camminano in giro a torso nudo o che gettano frammenti di cibo e sporcano per terra. "Si vedono girovagare senza le loro T-shirt come se fossero sulla spiaggia, piuttosto che in una città storica", ha detto un funzionario che ha chiesto di rimanere anonimo. "Il turismo ha un impatto enorme su Venezia: ci sono 60.000 abitanti contro 20 milioni di turisti. Si tratta semplicemente di trovare un modo per cercare di andare d'accordo insieme ".
Le autorità veneziane vogliono anche dissuadere le persone ad accamparsi nei luoghi più scenici, evitando ad esempio l’abitudine di consumare all’aperto i pasti al sacco o quelli comprati ai fast food, in località famose come Piazza San Marco. Il Signor Salvadori ha segnato un certo numero di successi da quando la città ha lanciato la sua crociata contro le cattive maniere, la sporcizia e le condotte incaute. Un divieto emesso sui venditori ambulanti che offrivano grano per alimentare i piccioni, ha portato a una diminuzione significativa di circa 20.000 uccelli nella sola Piazza San Marco. Gli escrementi acidi degli minacciano infatti gli squisiti palazzi rinascimentali, le fontane e le statue di Venezia.
Fonte: The Telegraph
Scioccati dal comportamento spesso maleducato dei turisti, i veneziani ricordano inoltre ai visitatori, che utilizzano vaporetti, di rinunciare ai loro posti a sedere in presenza di anziani e di donne gravide, ed esortano i turisti di togliersi l’ingombrante zaino in spalla prima di salire a bordo. Salvadori, che come consigliere per il turismo è stato incaricato di migliorare il "pubblico decoro" a Venezia, cercherà di stroncare l’abitudine di non pagare il biglietto dei vaporetti. La lotta contro l’abitudine di non pagare sarà inesorabile", ha ribadito. "Non sarà possibile salire a bordo senza mostrare il biglietto, e stiamo studiando la possibilità di installare dei tornelli".
Queste mosse sono l'ultima fase di una campagna iniziata nel 2006, per elevare l'immagine della città e reprimere gli inaccettabili comportamenti dei turisti. Un gruppo di giovani donne chiamato Angeli della Piazza si prefigge di fermare i visitatori che mettono i piedi a mollo nelle fontane, o camminano in giro a torso nudo o che gettano frammenti di cibo e sporcano per terra. "Si vedono girovagare senza le loro T-shirt come se fossero sulla spiaggia, piuttosto che in una città storica", ha detto un funzionario che ha chiesto di rimanere anonimo. "Il turismo ha un impatto enorme su Venezia: ci sono 60.000 abitanti contro 20 milioni di turisti. Si tratta semplicemente di trovare un modo per cercare di andare d'accordo insieme ".
Le autorità veneziane vogliono anche dissuadere le persone ad accamparsi nei luoghi più scenici, evitando ad esempio l’abitudine di consumare all’aperto i pasti al sacco o quelli comprati ai fast food, in località famose come Piazza San Marco. Il Signor Salvadori ha segnato un certo numero di successi da quando la città ha lanciato la sua crociata contro le cattive maniere, la sporcizia e le condotte incaute. Un divieto emesso sui venditori ambulanti che offrivano grano per alimentare i piccioni, ha portato a una diminuzione significativa di circa 20.000 uccelli nella sola Piazza San Marco. Gli escrementi acidi degli minacciano infatti gli squisiti palazzi rinascimentali, le fontane e le statue di Venezia.
Fonte: The Telegraph
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