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Vulcano Islanda: 5000 voli cancellati, maggio di disagi anche in Italia

Senza troppi clamori il vulcano islandese dal nome degno di uno scioglilingua, Eyjafjallajökul, ha proseguito in questa ultime settimane la sua eruzione e la copiosa produzione di cenere dato che si tratta di un vulcano ricoperto da un ghiacciaio. Negli ultimi giorni l'intensità dell'eruzione è tornata ai livelli di metà aprile e quindi, complice l'anticiclone delle Azzorre che si è spinto fino al circolo polare artico, le ceneri dall'Islanda hanno cominciato a scendere verso sud, giungendo nella giornata di oggi sulla penisola iberica e il sud della Francia. Questo il motivo del blocco odierno dei principali scali aerei portoghesi e spagnoli oltre che dell'importante aeroporto di Marsigli. Le correnti però nelle prossime ore, guidate da una saccatura, tenderanno a piegare verso nord-est e la nube potrebbe trasferirsi nella giornata di domani anche sullo spazio aereo italiano.

La situazione attuale vede la cancellazione di molti voli sul territorio spagnolo, con una stima di circa 5.000 voli, ed ovvie conseguenze anche sul traffico aereo europeo e in Italia. Disagi sono stati segnalati soprattutto a Barcellona e su tutti gli scali del nord del paese, dai Paesi Baschi alla Galizia. L'Enac consiglia a chi deve viaggiare in queste ore di contattare la propria compagnia aerea per essere informati sulla situazione che sembra piuttosto dinamica. Secondo il Vaac, il centro di controllo europeo delle polveri vulcaniche nella giornata di domani entreranno sul bacino centro-occidentale del mediterraneo, con i probabili disagi per i voli aerei, anche sul nostro paese. L'evoluzione successiva non è buona, almeno fino alla giornata di mercoledì quando le correnti sull'Islanda dovranno ruotare verso est-nord-est e non più alimentata la nube di cenere scesa a sud dovrebbe diluirsi e rendersi meno problematica.

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